22 marzo '21 h 6,07
Stanza non mia, bagno non mio e, ad una approfondita analisi, neanche il viso nello specchio è il mio. O, almeno, non è quello che avevo fino a giovedì scorso...
Vabbè dai, finalmente provo il set da viaggio: pennello, sapone, ciotolina pieghevole in silicone, SE, tutto come sempre se non fosse per i muscoli del collo dolenti. I soliti gesti che faccio da più di 30 anni, ma c'è un groppo in gola, che si sta trasformando in un peso sul cuore mentre il pennello passa...
Eh già!... Dove sta passando il pennello?
Sto vedendo esattamente nello specchio dov'è il pennello; lo capisco dalla piegatura del braccio, del gomito, della mano ma, quando chiudo gli occhi, è buio! Non sento niente!
No! No! No!... Ritorno dall'altra parte del viso, dove ritrovo le sensazioni che conosco; comincio a radermi dalla testa e il rumore dei capelli tagliati è il solito. I soliti movimenti sicuri continuano sul viso ma cominciano a diventare incerti come mi avvicino...Al Nulla.
Arriva un punto in cui la mia pelle smette di inviare segnali al cervello e mi accorgo improvvisamente di stare piangendo.
E' il solito posto: guancia destra, vicino all'orecchio, fino a sotto alla mandibola: due passaggi rapidi in pelo e contropelo ed era fatta; ora, proprio lì, non so più cosa fare: il dito che sfiora la pelle "svanisce dai radar".
Mi metto a studiare il verso dei peli per procedere come da manuale ma mi rendo conto di avere paura.
Riprendo il rasoio e "navigo a vista" lo appoggio sui peli lunghi di 6 giorni,
vedo la lama che li aggrappa,
vedo la pelle che si solleva leggermente per la trazione ma non
sento il segnale di ritorno che dovrebbe darmi.
Lascio perdere e mi concentro sull'altra guancia; pelo, contropelo ma il pensiero è fisso a quando dovrò tornare lì, vicino a quella "trincea" che va dall'attaccatura superiore dell'orecchio e scende lungo il collo, fino alla base, che segna il confine oltre cui, ormai, c'era un'altra vita e da cui ora, sotto i cerotti, spuntano nuovi "peli": quelli dei punti di sutura...
Carcinoma della parotide.
Il chirurgo mi aveva avvisato che avrebbero cercato di salvare le funzionalità principali ma qualcosa dovevano sacrificarlo.
Al risveglio dall'anestesia, avevo freneticamente spuntato tutto quello che mi avevano detto che avrei potuto perdere: deglutizione c'è, salivazione c'è, chiusura della palpebra c'è, parola, movimenti del collo e del braccio, c'è quasi tutto e, su quello che non c'è, ci si può lavorare: con mia moglie, al telefono ci avevamo pure scherzato: " Tanto la "R" non ce l'avevi neanche prima! "

..."Fortuna che il compleanno l'ho fatto da poco: soffiare le candeline adesso, la vedo un po' dura..."
Molte delle funzioni assenti, a causa dell'edema post operatorio, le recupererò col tempo e con la riabilitazione...
Allora non avevo fatto caso a quel nervo che si aggancia ai muscoli che girano intorno all'orecchio fino al collo e che hanno dovuto recidere per quello che hanno definito il "taglio di ingresso": da lì mi hanno tolto la ghiandola salivare e tutti i linfonodi circostanti; in un altro reparto, li stanno studiando per vedere come proseguirà questa storia ma, adesso, la zona intorno all'orecchio fino alla base della clavicola non ha sensibilità. Due palmi di carne morta.
Cazzo!
Mi guardo di nuovo nello specchio e mi vergogno.
Mi vergogno al confronto degli altri operati che ho visto in questi giorni: il mio vicino di letto usa un taccuino e una penna per comunicare, è intubato per mangiare, respirare, fare pipì, non riesce nemmeno a tirarsi su seduto...Il padiglione dell'ospedale che vedo dalla mia finestra è un andirivieni di personale in tuta pesante anti COVID e io sto frignando perché non sono capace di farmi la barba???
Svegliati genio! Non è il momento di fare la lagna e la strada, prima di chiudere questa storia, è ancora lunga...
In questi 8 giorni ho
visto veramente cos'è la sofferenza e, malgrado tutto, penso di essere fortunato.
Sono le 17 passate: nel frattempo è passata la medicazione, la colazione, il pranzo e un paio di terapie. Ho finito e guardo il risultato: credo sia la peggiore barba e capelli fatta in vita mia: la zona insensibile è disseminata di peli e capelli tagliati male o non tagliati affatto.
Però neanche un taglietto oltre quello dell'intervento!!! Sul resto ci sarà da lavorare.
Comunque mi sa che, sui rasoi a mano libera, ci posso mettere una...pietra sopra!
PS Un abbraccio al personale del reparto di Chirurgia Maxillo Facciale dell'Ospedale Torrette di Ancona e, tramite loro, a tutto il personale sanitario impegnato in questa e tante altre "guerre"...
Consuetudine: testa&barba + regolazione pizzo&baffi, ogni 3/4gg; pelo, contropelo+ritocchi.