Voigtlander ha scritto:...è un po che un mio collega di lavoro mi vuole coinvolgere nella costruzione di un piccolo coltello,
in officina ho del AISI 420 del 17.4Ph e una certa abbondanza di TA6V ( ma ignoro se il Titanio prende la tempra)
Per la forma potrei contornirla con il CNC, poi scartarlo a mano e poi temprarlo, ma ho solo la tempra ad induzione e un forno a muffola della Sib senza atmosfera protettiva...si può fare ugualmente? quale acciaio mi consigliate?
Il 420, ti consente una durezza finale, se ben temprato, di 54 Hrc; fa conto come un buon coltello da cucina, che, per un uso normale, è sufficiente.
Il Titanio, invece non prende tempra.
Non conosco la tempra ad induzione, ma se vuoi temprarlo e hai un forno, ti suggerisco una quindicina di minuti (un pò di più se è più spesso di 4mm e più lungo di 200mm [bisognerebbe conoscere le dimensioni finali del pezzo]) a 1040°C, spegnimento in olio (l' olio, dovrebbe essere a 100°C o anche poco più) oppure in aria forzata (un vecchio phon per capelli privato della resistenza che scalda l' aria) e poi 2 ore a 200°C (quando la temperatura del forno fosse scesa naturalmente, da sola, senza forzarla, intorno ai 100°C perché quando richiudi il forno, la temperatura comincia subito a salire e a tornare quella effettiva che c' è all' interno)
In tutte le fasi del trattamento, non sbirciare mai nel forno perché la temperatura deve essere sempre costante
Il tutto, dopo aver protetto la lama dalla decarburazione superficiale con un foglio di Inconel o di acciaio inox e di aver messo dentro al pacchetto, tra lama e foglio, 6 o7 filtri di sigaretta che, bruciando all' interno, consumeranno molto dell' ossigeno presente riducendo la decarburazione superficiale del metallo che, senza foglio (o "caramella" come la chiamiamo noi grattaferro

) risulterebbe poi inutilizzabile (come un biscotto bruciato)
Comunque, alla fine dei trattamenti termici, avrai una lama molto scura e mooolto dura da riportare "bianca", tanti auguri e complimenti per il volerci provare.
P.S. Raggiungi lentamente e con almeno una pausa di 10 minuti a 500°C, la temperatura di tempra o aumenta il rischio che la lama si storga; dopo la "seconda tempra" (distensione, che equivale al rinvenimento nei carboniosi) estrai la lama e la lasci raffreddare naturalmente, da sola, a temperatura ambiente.