Surriscaldo
Inviato: 01/08/2010, 10:02
Prima di parlare di "Surriscaldo" in tema di acciai per utensili, e' bene fare un breve riepilogo sugli elementi di lega negli acciai e la loro influenza, positiva e/o negativa nella matrice.
Noterete che il surriscaldo di un utensile e' dovuto alla presenza di manganese o silicio in certe percentuali.Questi elementi tendono ad ingrossare il grano (perlitico).
1. Elementi che migliorano le proprietà fisiche e meccaniche
La tabella seguente riporta la designazione AISI-SAE dei principali acciai legati (la maggior parte bassolegati[1] ), con le rispettive percentuali di elementi alliganti:[2][3]
Principali acciai legati Designazione SAE Denominazione Composizione
13xx Acciai al manganese Mn 1,75%
23xx Acciai al nickel Ni 3,50%
25xx Acciai al nickel Ni 5,00%
31xx Acciai al nickel-cromo Ni 1,25%, Cr 0,65% oppure 0,80%
32xx Acciai al nickel-cromo Ni 1,75%, Cr 1,07%
33xx Acciai al nickel-cromo Ni 3,50%, Cr 1,50% oppure 1,57%
34xx Acciai al nickel-cromo Ni 3,00%, Cr 0,77%
40xx Acciai al molibdeno Mo 0,20% oppure 0,25% oppure 0,25% Mo e 0,042% S
41xx Acciai al cromo-molibdeno Cr 0,50% oppure 0,80% oppure 0,95%, Mo 0,12% oppure 0,20% oppure 0,25% oppure 0,30%
43xx Acciai al cromo-molibdeno-nickel Ni 1,82%, Cr 0,50% ÷ 0,80%, Mo 0,25%
43BVxx Acciai al cromo-molibdeno-nickel Ni 1,82%, Cr 0,50%, Mo 0,12% oppure 0,25%, V 0,03% minimo
44xx Acciai al molibdeno Mo 0,40% oppure 0,52%
46xx Acciai al nickel-molibdeno Ni 0,85% oppure 1,82%, Mo 0,20% oppure 0,25%
47xx Acciai al cromo-molibdeno-nickel Ni 1,05%, Cr 0,45%, Mo 0,20% oppure 0,35%
48xx Acciai al nickel-molibdeno Ni 3,50%, Mo 0,25%
50xx Acciai al cromo Cr 0,27% oppure 0,40% oppure 0,50% or 0,65%
50xxx Acciai al cromo Cr 0,50%, C 1,00% minimo
50Bxx Cr 0,28% oppure 0,50%
51xx Acciai al cromo Cr 0,80% oppure 0,87% oppure 0,92% oppure 0,95% oppure 1,00% oppure 1,05%
51xxx Acciai al cromo Cr 1,02%, C 1,00% minimo
51Bxx Cr 0,80%
52xxx Acciai al cromo Cr 1,45%, C 1,00% minimo
61xx Acciai al cromo-vanadio Cr 0,60% oppure 0,80% oppure 0,95%, V 0,10% oppure 0,15% minimo
72xx Acciai al cromo-tungsteno W 1,75%, Cr 0,75%
81xx Acciai al cromo-molibdeno-nickel Ni 0,30%, Cr 0,40%, Mo 0,12%
86xx Acciai al cromo-molibdeno-nickel Ni 0,55%, Cr 0,50%, Mo 0,20%
87xx Acciai al cromo-molibdeno-nickel Ni 0,55%, Cr 0,50%, Mo 0,25%
88xx Acciai al cromo-molibdeno-nickel Ni 0,55%, Cr 0,50%, Mo 0,35%
9xx Acciai legati ad alta resistenza varie composizioni
92xx Acciai al silicio-manganese Si 1,40% oppure 2,00%, Mn 0,65% oppure 0,82% oppure 0,85%, Cr 0,00% oppure 0,65%
93xx Acciai al cromo-molibdeno-nickel Ni 3,25%, Cr 1,20%, Mo 0,12%
94xx Acciai al cromo-molibdeno-nickel Ni 0,45%, Cr 0,40%, Mo 0,12%
94Bxx Ni 0,45%, Cr 0,40%, Mo 0,12%
97xx Acciai al cromo-molibdeno-nickel Ni 1,00%, Cr 0,20%, Mo 0,20%
98xx Acciai al cromo-molibdeno-nickel Ni 1,00%, Cr 0,80%, Mo 0,25%
Nichel
Manganese
Cobalto
Rame
Azoto
Alluminio
Cromo
Molibdeno
Cromo-Molibdeno
Nichel-Cromo-Molibdeno
Silicio
Titanio
Vanadio
Tungsteno
Piombo
Boro
2. Elementi dannosi
2. 1. Zolfo
Aggiunto solo negli acciai automatici altrimenti è un'impurezza. Da fragilità al rosso (o a caldo): c'è un eutettico tra il ferro ed il solfuro di ferro che fonde a 988 °C e si deposita poi in solidificazione a bdg, quindi poi alle temperature di lavorazione l'acciaio si disgrega. Se ci sono altri elementi forma con loro composti ancora più bassofondenti. Peggiora le Cm, tende a segregarsi nella zona centrale del lingotto e diffonde difficilmente, si rimuove con difficoltà. Quasi completamente immiscibile nel Fe, quindi sotto forma di inclusioni sulfuree.
2. 2. Fosforo
Con il 0,2% di fosforo la resilienza diviene praticamente zero.
2. 3. Ossigeno
Elemento più dannoso, piccolissima solubilità nel ferro, tutto l'ossigeno presente è sotto forma di inclusioni.
2. 4. Idrogeno
Influenza negativa sulle caratteristiche meccaniche, anche per poche percentuali. formazione di difetti: diffonde allo stato atomico nell'acciaio, incontrate delle fessure ritorna molecolare e produce i fiocchi. Si formano quando la pressione dell'idrogeno supera la coesione dell'acciaio (tra i 100 ed i 300 °C). Esistono delle norme per prevenire e eliminare l'idrogeno nell'acciaio facendolo diffondere all'esterno: consistono in lunghi mantenimenti alla temperatura in cui la solubilità dell'idrogeno è piccola ma vi è comunque diffusione (quindi i fiocchi non si trovano mai vicino alla superficie perché lì l'idrogeno è potuto uscire).
Noterete che il surriscaldo di un utensile e' dovuto alla presenza di manganese o silicio in certe percentuali.Questi elementi tendono ad ingrossare il grano (perlitico).
1. Elementi che migliorano le proprietà fisiche e meccaniche
La tabella seguente riporta la designazione AISI-SAE dei principali acciai legati (la maggior parte bassolegati[1] ), con le rispettive percentuali di elementi alliganti:[2][3]
Principali acciai legati Designazione SAE Denominazione Composizione
13xx Acciai al manganese Mn 1,75%
23xx Acciai al nickel Ni 3,50%
25xx Acciai al nickel Ni 5,00%
31xx Acciai al nickel-cromo Ni 1,25%, Cr 0,65% oppure 0,80%
32xx Acciai al nickel-cromo Ni 1,75%, Cr 1,07%
33xx Acciai al nickel-cromo Ni 3,50%, Cr 1,50% oppure 1,57%
34xx Acciai al nickel-cromo Ni 3,00%, Cr 0,77%
40xx Acciai al molibdeno Mo 0,20% oppure 0,25% oppure 0,25% Mo e 0,042% S
41xx Acciai al cromo-molibdeno Cr 0,50% oppure 0,80% oppure 0,95%, Mo 0,12% oppure 0,20% oppure 0,25% oppure 0,30%
43xx Acciai al cromo-molibdeno-nickel Ni 1,82%, Cr 0,50% ÷ 0,80%, Mo 0,25%
43BVxx Acciai al cromo-molibdeno-nickel Ni 1,82%, Cr 0,50%, Mo 0,12% oppure 0,25%, V 0,03% minimo
44xx Acciai al molibdeno Mo 0,40% oppure 0,52%
46xx Acciai al nickel-molibdeno Ni 0,85% oppure 1,82%, Mo 0,20% oppure 0,25%
47xx Acciai al cromo-molibdeno-nickel Ni 1,05%, Cr 0,45%, Mo 0,20% oppure 0,35%
48xx Acciai al nickel-molibdeno Ni 3,50%, Mo 0,25%
50xx Acciai al cromo Cr 0,27% oppure 0,40% oppure 0,50% or 0,65%
50xxx Acciai al cromo Cr 0,50%, C 1,00% minimo
50Bxx Cr 0,28% oppure 0,50%
51xx Acciai al cromo Cr 0,80% oppure 0,87% oppure 0,92% oppure 0,95% oppure 1,00% oppure 1,05%
51xxx Acciai al cromo Cr 1,02%, C 1,00% minimo
51Bxx Cr 0,80%
52xxx Acciai al cromo Cr 1,45%, C 1,00% minimo
61xx Acciai al cromo-vanadio Cr 0,60% oppure 0,80% oppure 0,95%, V 0,10% oppure 0,15% minimo
72xx Acciai al cromo-tungsteno W 1,75%, Cr 0,75%
81xx Acciai al cromo-molibdeno-nickel Ni 0,30%, Cr 0,40%, Mo 0,12%
86xx Acciai al cromo-molibdeno-nickel Ni 0,55%, Cr 0,50%, Mo 0,20%
87xx Acciai al cromo-molibdeno-nickel Ni 0,55%, Cr 0,50%, Mo 0,25%
88xx Acciai al cromo-molibdeno-nickel Ni 0,55%, Cr 0,50%, Mo 0,35%
9xx Acciai legati ad alta resistenza varie composizioni
92xx Acciai al silicio-manganese Si 1,40% oppure 2,00%, Mn 0,65% oppure 0,82% oppure 0,85%, Cr 0,00% oppure 0,65%
93xx Acciai al cromo-molibdeno-nickel Ni 3,25%, Cr 1,20%, Mo 0,12%
94xx Acciai al cromo-molibdeno-nickel Ni 0,45%, Cr 0,40%, Mo 0,12%
94Bxx Ni 0,45%, Cr 0,40%, Mo 0,12%
97xx Acciai al cromo-molibdeno-nickel Ni 1,00%, Cr 0,20%, Mo 0,20%
98xx Acciai al cromo-molibdeno-nickel Ni 1,00%, Cr 0,80%, Mo 0,25%
Nichel
Manganese
Cobalto
Rame
Azoto
Alluminio
Cromo
Molibdeno
Cromo-Molibdeno
Nichel-Cromo-Molibdeno
Silicio
Titanio
Vanadio
Tungsteno
Piombo
Boro
2. Elementi dannosi
2. 1. Zolfo
Aggiunto solo negli acciai automatici altrimenti è un'impurezza. Da fragilità al rosso (o a caldo): c'è un eutettico tra il ferro ed il solfuro di ferro che fonde a 988 °C e si deposita poi in solidificazione a bdg, quindi poi alle temperature di lavorazione l'acciaio si disgrega. Se ci sono altri elementi forma con loro composti ancora più bassofondenti. Peggiora le Cm, tende a segregarsi nella zona centrale del lingotto e diffonde difficilmente, si rimuove con difficoltà. Quasi completamente immiscibile nel Fe, quindi sotto forma di inclusioni sulfuree.
2. 2. Fosforo
Con il 0,2% di fosforo la resilienza diviene praticamente zero.
2. 3. Ossigeno
Elemento più dannoso, piccolissima solubilità nel ferro, tutto l'ossigeno presente è sotto forma di inclusioni.
2. 4. Idrogeno
Influenza negativa sulle caratteristiche meccaniche, anche per poche percentuali. formazione di difetti: diffonde allo stato atomico nell'acciaio, incontrate delle fessure ritorna molecolare e produce i fiocchi. Si formano quando la pressione dell'idrogeno supera la coesione dell'acciaio (tra i 100 ed i 300 °C). Esistono delle norme per prevenire e eliminare l'idrogeno nell'acciaio facendolo diffondere all'esterno: consistono in lunghi mantenimenti alla temperatura in cui la solubilità dell'idrogeno è piccola ma vi è comunque diffusione (quindi i fiocchi non si trovano mai vicino alla superficie perché lì l'idrogeno è potuto uscire).