Re: Due Puma 89 a confronto
Inviato: 03/04/2013, 11:51
I due rasoi presentati nella foto hanno storie completamente diverse: quello in alto è un esemplare che ho acquisito poco tempo fa ed è un dono del barbiere del mio paese, si tratta di un Puma 89 degli anni '70. Il secondo è un rasoio che porta la stessa dicitura "Puma 89 Special" e che ho acquistato alla fine degli anni '80 in un negozio genovese, e che reca differenze significative rispetto all'esemplare più "anziano", ossia lama più corta e finita in modo più grezzo, assenza di stampigliature sul collo, manico più grezzo e meno preciso, impugnatura in plastica, marchio in metallo inserito nel manico in modo più approssimativo. In buona sostanza questa "nuova" versione del famoso Puma 89 è completamente diverso rispetto al passato e anche il tipo di acciaio reca a mio avviso notevoli differenze. Mentre con il primo rasoio non si ha nessuna difficoltà nel fare il filo procedendo come di consueto con varie pietre e finendo con una pietra belga, con il secondo la stessa trafila non sembra funzionare nello stesso modo, ed è anche per questo che sono portato a pensare ad un acciaio diverso. Inoltre gli altri miei rasoi, pur conservati in modo ottimale, recano tutti qualche macchia di ossido, invece questo "nuovo" Puma 89 dopo tanti anni è ancora perfetto. Forse l'intenditore di metalli (Aldebaran), può capire già dalla foto le differenze dei vari acciai, a me è venuto il leggero dubbio che il rasoio più recente sia di una lega più vicina a quella degli acciai inossidabili, che oltre tutto spiegherebbe anche la difficoltà a prendere il filo. Mentre con il rasoio più vecchio la sbarbata è da equipararsi ad una passeggiata a primavera, con il secondo sembra farsi subito autunno perchè la lama sembra più aggressiva. Tuttavia, dato che ho rimesso in funzione da pochissimo tempo il rasoio più recente, aspetto di usarlo più intensivamente per esprimere un'opinione più mirata. Nel frattempo mi piacerebbe conoscere i vostri pareri.

Vedendoli in foto,ti ringrazio per la fiducia, almeno io non so dirti se l'acciaio è diverso oppure no.Ciò che posso dirti è che,spesso e volentieri,è la geometria a far la differenza.Il Puma piu' recente,quello che,secondo il tuo giudizio è diverso e,per certi versi,peggiore,quello con il codolo rivestito in plastica per intenderci, ha un doppio stabilizzatore diverso,piu' grossolano rispetto al primo,e quindi da fastidio durante l'affilatura,si dovrebbe sentire a volte quando sbatti contro il bordo della pietra.Già questo potrebbe essere un handicap.Molte volte è la molatura non attuata a regola d'arte.Alcuni Zwilling inox soffrivano di questo problema ma una volta rimolati da me e dal signor Eligio della Bottega del Coltello,nonostante i loro "sporchi " 4/8 radevano da Dio.Può anche essere che l'acciaio,se inox,non sia stato trattato correttamente a livello termico.Un problema su spessori cosi sottili è l'ingrossamento del grano nella zona del filo,che si verifica sugli inox da coltelleria perchè si sale a temperatura di austenitizzazione in tempi troppo lenti,piuttosto che per aver lasciato il pezzo troppo tempo in temperatura (di austenitizzazione).Questo è un problema studiato basandosi sul comportamento dei fononi negli acciai inox (ved.Achieser-Beretskvij Quanten Elektrodinamik, copia regalata da me,con i miei appunti in merito all'Università di Kiel sezione materiali).Vero è che anche gli acciai bassolegati,quindi non inox,se lasciati soli e solo in un cassetto per anni non è detto che facciano ruggine,dipende dalla purezza della pirite,come mi ha suggerito anche Emidio.Quindi,in definitiva,se il rasoio si affila con fatica è perchè si è ingrossato il grano,e questo problema rende anche la lama molto resistente all'abrasione (nella misura in cui si è ingrossato il grano).Quel rasoio mi sembra molto lucido,durante la lucidatura industriale si nota se il lavoro è difficoltoso e quindi rasoi col grano ingrossato vengono buttati.Secondo me quindi è un problema geometrico o di difetto dell'acciaio,o è legato ad un rinvenimento a temperature troppo alte.

Vedendoli in foto,ti ringrazio per la fiducia, almeno io non so dirti se l'acciaio è diverso oppure no.Ciò che posso dirti è che,spesso e volentieri,è la geometria a far la differenza.Il Puma piu' recente,quello che,secondo il tuo giudizio è diverso e,per certi versi,peggiore,quello con il codolo rivestito in plastica per intenderci, ha un doppio stabilizzatore diverso,piu' grossolano rispetto al primo,e quindi da fastidio durante l'affilatura,si dovrebbe sentire a volte quando sbatti contro il bordo della pietra.Già questo potrebbe essere un handicap.Molte volte è la molatura non attuata a regola d'arte.Alcuni Zwilling inox soffrivano di questo problema ma una volta rimolati da me e dal signor Eligio della Bottega del Coltello,nonostante i loro "sporchi " 4/8 radevano da Dio.Può anche essere che l'acciaio,se inox,non sia stato trattato correttamente a livello termico.Un problema su spessori cosi sottili è l'ingrossamento del grano nella zona del filo,che si verifica sugli inox da coltelleria perchè si sale a temperatura di austenitizzazione in tempi troppo lenti,piuttosto che per aver lasciato il pezzo troppo tempo in temperatura (di austenitizzazione).Questo è un problema studiato basandosi sul comportamento dei fononi negli acciai inox (ved.Achieser-Beretskvij Quanten Elektrodinamik, copia regalata da me,con i miei appunti in merito all'Università di Kiel sezione materiali).Vero è che anche gli acciai bassolegati,quindi non inox,se lasciati soli e solo in un cassetto per anni non è detto che facciano ruggine,dipende dalla purezza della pirite,come mi ha suggerito anche Emidio.Quindi,in definitiva,se il rasoio si affila con fatica è perchè si è ingrossato il grano,e questo problema rende anche la lama molto resistente all'abrasione (nella misura in cui si è ingrossato il grano).Quel rasoio mi sembra molto lucido,durante la lucidatura industriale si nota se il lavoro è difficoltoso e quindi rasoi col grano ingrossato vengono buttati.Secondo me quindi è un problema geometrico o di difetto dell'acciaio,o è legato ad un rinvenimento a temperature troppo alte.