La tua domanda è più che legittima e tocca un tema che, da sempre, divide gli appassionati di affilatura. Provo a rispondere in modo chiaro e sintetico.
Dopo una pietra da 8k, come la Naniwa Gouken (ottima pietra, tra l’altro, molto simile alla Super Stone come feedback), passare a una Shapton 12k ha perfettamente senso, soprattutto se il tuo obiettivo è aumentare ulteriormente la capacità di taglio del filo. La Shapton, infatti, essendo una pietra molto dura e con abrasivo fine e uniforme, permette di affinare ulteriormente il bisello, riducendo ancora la dimensione della micro-seghettatura. Il risultato, scientificamente parlando, è un filo più "pulito" e potenzialmente più efficace in taglio.
La belga gialla, invece, è una questione un po’ più controversa. Alcuni la usano dopo le sintetiche come "ammorbidimento" finale, per rendere il filo più confortevole sulla pelle. Ed effettivamente è vero che può dare una sensazione di maggiore dolcezza. Tuttavia, dal punto di vista abrasivo, si tratta di un ritorno a una granulometria meno definita e meno fine rispetto a una sintetica come la 12k. In pratica, è un po' come fare un passo indietro in termini di perfezionamento del filo.
A mio avviso, al di là delle preferenze personali e delle "tifoserie", ci sono due concetti fondamentali da tenere a mente:
-Se ti piace il filo come lo lascia la belga, non ha senso spingersi oltre con pietre sintetiche di granulometria maggiore. Ha molto più valore imparare a usarla bene, sviluppando la sensibilità necessaria per ottenere sempre un risultato coerente.
- Non servono per forza pietre ultra-fini per radersi bene. Molti si radono con soddisfazione con fili lasciati da pietre 8k. Le pietre più fini possono essere uno strumento in più per sperimentare, ma non sono un requisito imprescindibile.
Insomma, Shapton 12k? Sì, se vuoi massimizzare il taglio.
Belga gialla dopo? Solo se il tuo obiettivo è modulare il feeling, consapevole però che potresti perdere qualcosa in efficienza.
Buoni test e buon filo!
