Ilrasoio.com

Quando ho iniziato a imparare con la belga non riuscivo ad ottenere un filo tagliente come con gli altri sistemi che già usavo (ovvero iniziando dalla 3000/8000 o la princesa e finendo sulla 7h, CrOx o altre... varie strade e finiture). Mi usciva qualcosa di già sufficiente per sbarbarsi senza problemi e senza irritazioni, ma non al livello dei precedenti risultati.
Col tempo con la belga sono riuscito ad ottenerlo "a pezzi" (Wow! mi è uscito un centimetro di lama che taglia! spettacolo! )
Ancora col tempo sono finalmente riuscito ad affilare tutta la lama come dio comanda, e poi a rendere ripetibile la procedura e meno casuale.
Il tempo impiegato ha iniziato anche a diminuire, se prima magari mi ci voleva mezz'ora dal bevel settato al rasoio finito piano piano sono sceso a 10, 15 minuti. Ho ancora un sacco di cose da imparare e migliorare, ma i risultati iniziano ad essere soddisfacenti.
Eppure... ancora ogni tanto capita la giornata che sembra che non si voglia affilare niente, ci passi un sacco di tempo con calma zen, le provi tutte e il rasoio ti guarda e ti spernacchia. Lo riprendi il giorno dopo senza aver cambiato nulla e in cinque minuti è perfetto.

Vi capita?

Mauro parli solo della belga vero?

Si, soprattutto si. È una cosa che con le altre pietre mi è capitata molto meno.

Dal basso della mia scarsa esperienza non commento oltre ma seguirò con interesse.

Questa non è altro che un'ulteriore conferma di quanto sia "fetente" la belga e di come non debba essere assolutamente consigliata a chi inizia,ovviamente parlo del suo utilizzo in toto e non per finitura.
Se poi penso che chi ha aperto questo topic è il mio mentore.....annamo bene.....


p.s.:dai che scerzo Mauro,non ti ringrazierò mai abbastanza per avermi fatto fare pace co 'sta pietra.

Perché spesso si guarda la pietra e non il rasoio,gli acciai,geometrie ecc cambiano
Tanto è stato veloce per me levare 3 mm di filo,creare il bisello ecc ad un papillon dell 800(e usarlo dopo un oretta) in cast Steel tanto un magnetico della Ern mi ha fatto tirare giù santi e madonne

L'uniformità dei risultati su rasoi diversi nasce solo da una pratica continuativa e diversificata.
E' inutile provare e riprovare sullo stesso o su pochi rasoi, talvolta con problemi di geometria.
Solo affilandone tanti si sviluppa la capacità di valutare nelle fasi iniziali come proseguire dato che ogni rasoio presenterà variabili a cui andranno adattati i parametri abituali (pressione, numero di passate, diluizioni e non ultimo scelta delle pietre più efficienti nel caso particolare).
Questo ovviamente per quanto riguarda affilature da zero, il semplice mantenimento del/dei propri rasoi personali se in partenza perfettamente affilati, è una operazione di normale routine molto più semplice e praticabile da tutti senza grosse difficoltà.

Non si parla di uniformità su rasoi differenti o di pratica su come affrontare in modo adeguato problematiche diverse, mi sto riferendo a questo:

mauro2 ha scritto: ci passi un sacco di tempo con calma zen, le provi tutte e il rasoio ti guarda e ti spernacchia. Lo riprendi il giorno dopo senza aver cambiato nulla e in cinque minuti è perfetto.

Tutto uguale. Semplicemente una cosa che in genere ci riesce e capita quella volta che sembra non ci sia modo di imbroccarla. Lasciata sedimentare un po', di colpo il giorno dopo torna tutto a funzionare come prima. È questo che intendo.

Allora il problema dipende solo da te e non da congiunzioni astrali o altri fattori misteriosi e come tutte le cose soggettive non ha una valenza oggettiva.
Ti assicuro che con la pratica l'altalenanza dei risultati si avvicina a valori minimi.
L'arrotino di Venezia (Michele Ferigo, un autentico Mastro nel senso antico e grande della parola) a cui mi rivolgevo in altri tempi, non sbagliava una affilatura e non aveva risultati altalenanti a seconda dell'umore: gli anni di pratica (nonostante una "ignoranza" dei dettagli geologici e della composizione degli acciai ma con una enorme "sapienza" dei taglienti) lo portavano ad avere sempre risultati perfetti.

altus ha scritto: Ti assicuro che con la pratica l'altalenanza dei risultati si avvicina a valori minimi.

Non ne dubito. Mi chiedevo a chi altri capitasse, tutto qui.

mauro2 ha scritto:

altus ha scritto: Ti assicuro che con la pratica l'altalenanza dei risultati si avvicina a valori minimi.

Non ne dubito. Mi chiedevo a chi altri capitasse, tutto qui.

Capita a tutti all'inizio (me compreso quando iniziai a affilare da me, e come ho potuto constatare con gli "allievi" dei nostri incontri romani.)

Fa parte di quel desueto concetto nel mondo moderno che va sotto la definizione di "apprendistato diretto" e che nessun video potrà mai sostituire.

Non posso che concordare con il saggio Altus.
Una volta acquisita un'esperienza sufficiente a gestire ogni possibile situazione, i risultati non potranno che essere costanti. Dopotutto da un punto di vista fisico l'affilatura è un fenomeno molto semplice, in cui i fattori in gioco sono dopotutto pochi.
Ora, con qualche anno di esperienza, mi capita di constatare inaspettatamente di non arrivare ai risultati che vorrei su un rasoio, di doverlo riporre per riprenderlo il giorno dopo, solo quando ho fretta. La fretta porta a scarsa concentrazione, al subentrare della noia in un'attività che normalmente dovrebbe essere rilassante al punto che il tempo passa senza rendersene conto. Invece comincio a contare i minuti e invariabilmente sbaglio qualcosa a livello di pressione o regolarità della passata, il che porta a perdere il progresso ottenuto sulla strada dell'affilatura shave-ready. In questo caso, ripongo il rasoio per riprendere quando sarò dell'umore giusto.

Mi è capitato *un* caso di un rasoio che avevo affilato una prima volta senza problemi, e ripreso in mano anni dopo, non riuscivo più a riaffilare decentemente. Al punto che l'avevo inviato a due o tre amici perchè provassero loro. Ma anche i loro risultati erano pari ai miei. Tuttora non so cosa sia successo a questo rasoio

Concordo pienamente con James,
pazienza, concentrazione sui movimenti e tranquillità mi portano a ottenere buoni risultati.
E poi non mi stancherò mai di guardare il mio maestro mentre affila. Lì cerco sempre di carpire i movimenti, la leggerezza delle passate e la sensibilità.
Non è una scienza esatta (tot numero di passate ecc.), ma lo senti quando stai facendo i giusti movimenti. Difficile da spiegare ma ...