Riporto questa citazione, che mi sembra riassuma perfettamente qual'è l'anatomia di un kamisori tradizionale, come base per avviare una disamina delle convinzioni attualmente diffuse riguardo all'affilatura di questi rasoi (o almeno delle mie convinzioni in proposito), e per sapere se andrebbero riviste.andreat63 ha scritto:secondo me per i kamisori tradizionali non si può parlare di hollow. l'arnese era ottenuto applicando per bollitura al lato ura il tagliente in acciaio duro, sul corpo del rasoio tutto in acciaio dolce non temperabile. la concavità del lato ura era ottunta per forgiatura, con una leggera rifinitura su pietre a mano (infatti la satinatura che ne risultava era per il lungo). il lato omote l'artigiano lo finiva piatto, poi erano i barbieri che, spesso, con un apposito raschietto, impostavano la concavità (fattibile, perchè il lato omote è acciaio dolce), perchè sulle pietre bagnate sennò fa l'effetto ventosa.
Quando ho acquistato i miei primi kamisori, sui forum si diceva che andavano affilati prediligendo il lato omote, con rapporto del numero di passate tra un lato e l'altro variabile, in genere qualcosa come 3:1 in favore del lato Omote.
Così ho sempre fatto anche io, ottenendo buoni risultati; in seguito non ho mai pensato di sperimentare altre tecniche anche perchè, trovandomi a provare sempre nuove pietre giapponesi e non, ci sarebbero stati troppi fattori in gioco per capire cosa andava e cosa no. Ultimamente ho provato ad affilare con rapporto 1:1 e mi è parso non cambiasse nulla.
I quesiti che mi tormentano sono i seguenti:
1)la costa su entrambi i lati, è fatta di acciaio dolce che si usura più rapidamente. Ho notato in effetti che su alcuni kamisori (non tutti) l'area usurata sulla costa tende ad assumere un aspetto "lucido" più rapidamente rispetto al bevel sulle pietre da finitura.
Stando così le cose, non avrebbe senso affilare i kamisori tradizionali sempre con il nastro?
2)anche ammettendo che sia corretto impostare il primo bevel effettuando un numero maggiore di passate sul lato omote, alle successive riaffilature, se effettuate senza nastro, non sarebbe meglio passare ad un rapporto 1:1? Altrimenti, si va ad usurare troppo la costa sul lato omote arrivando presto all'effetto "ventosa" sulla pietra.
3)il kamisori in linea di principio assomiglia, forse, e vagamente, ad uno scalpello; non avrebbe quindi senso, come uno scalpello, affilarlo da un solo lato? E se sì, quale? Per analogia con lo scalpello penso che avrebbe senso riaffilare sempre solo dal lato ura, dopo aver impostato un primo bevel su entrambi i lati per avere una zona piatta e ben lucidata presso il filo sul lato omote.
Che ne pensate?