Un possibile Tutorial sul restauro di un rasoio/coltello
Inviato: 30/05/2010, 21:06
Come eliminare macchie di ruggine a profusione, denti nella lama e segni di un precedente tentativo di pulizia..Da un rasoio a mano libera o un coltello.
In quest'operazione si puo' usare il dremel (con molta attenzione) altrimenti per le lame diventa dannosissimo : quelle molettine scappano via lasciando segni indelebili, inoltre bisogna stare attenti a passarle uniformemente , per non lasciare striscie sulla lama.
Quello che descriverò non vuol essere un metodo, non è una guida e non lo consiglio a chi non abbia pazienza e un pò di manualità .
Occorrente:
- La lama da pulire (ovvio)
- Carta vetrata o tela smeriglio in diverse grane: io ho usato 120 ( la lama era disastrata) 320 e 800. Manca una passata con la 1000 e la 1200 ma non le ho trovate.
- un comunissimo straccio, ma bisogna essere consapevoli che dopo l'uso sarà buono solo per
essere buttato via.
- Un bicchiere d'acqua.
Io mi son fermato qui ma per chi volesse continuare (sarebbe il caso per il rasoio) serve anche:
- Trapano a velocità variabile con disco di cotone oppure straccio pulito di cotone morbido per fare a mano (più lungo ma piu controllato, si fanno meno danni)
- Polish o pasta abrasiva abbastanza fine, sto valutando se vanno bene anche le famose paste per la coramella, il principio dovrebbe essere lo stesso ma sono "impure" e non voglio dare consigli sbagliati.
Il procedimento da seguire è molto semplice anche se abbastanza lungo.Si prende un pezzo di carta vetrata e si passa con movimenti regolari esercitando una leggera pressione fino a rendere uniforme la lama. Quando si ha ottenuto un grado di finitura sufficiente si passa alla grana successiva e si incomincia da capo. Poi via di seguito fino alla grana 1200.Ho notato che i risultati migliori si ottengono con movimenti circolari usando la carta arrotolata sul dito. Facendo destra-sinistra si fa prima ma si fa fatica a raggiungere tutte le parti della lama.
Io ho usato la 120 a secco e le altre ad acqua non so valutare le differenze ma ho avuto l'impressione che a secco si faccia prima ma le finiture migliori si ottengano con l' acqua pulendo ogni tanto la lama dalla fanghiglia sullo straccio. Un problema che ho avuto, è trattare la lama nel punto piu vicino al manico, non ci si arriva col dito. Sarebbe interessante aprire i ribattini del manico per lavorare sulla lama libera ma non so come si faccia.Io mi son fermato qui e ho ottenuto una finitura decente per un coltello normale: la lama è pulita, liscia e senza segni. Per dare una finitura tipo i rasoi che si vendono nuovi bisogna arrivare almeno alla grana 1200 ad acqua.
Una volta finito e pulito si prende il panno con la pasta abrasiva e si rincomincia a "dare la cera e togliere la cera" oppure con il disco di cotone montato sul trapano a bassi giri distribuire la pasta abrasiva avendo l'accortezza di ripulire la lama per controllarla frequentemente.
Il difetto di questo metodo è il tempo necessario a fare le cose per bene: io ho usato 3 grane e per avere un risultato non ridicolo ho passato un'ora ogni grana per ogni lato e sono a metà di una lucidatura a specchio fatta bene. Inoltre la teoria dice che per un ottimo risultato i salti da una grana all'altra non devono superare i 200 (quindi 1200 1000 800 600 400 200 per un ora per ogni lato...) ma io con 120 320 800 mi son trovato abbastanza bene. Conto di finirla con 1000 e 1200.
Per concludere io proverei a usare questo metodo sull'acier fondu perchè credo possa dare dei notevoli miglioramenti: tornerebbe lucido come nuovo se si ha la costanza di fare le cose per bene.
Magari prima proverei su un rasoio sacrificale per decidere il grado di finitura voluto. A questo punto bisogna rifare il filo opportunamente perchè l'uso delle carte vetrate non fa bene all'affilatura. La ruggine che ho visto mi sembra abbastanza superficiale. Pulendolo vigorosamente potrebbe già migliorare parecchio senza bisogno di grattarlo.
Userei prima di tutto il "duraglit" che altro non è che un cotone imbevuto di una sostanza lucidante per metalli (esiste in versione "normale" che va bene un pò per tutto e una piu delicata specifica per l'oro, io starei sul normale). Sarebbe un tattamento abbastanza leggero e nel caso non funzionasse non abbiamo rovinato niente. Inoltre una lattina "stralucida chilometri" per rubare il jingle a un altro prodotto simile, quindi non va a male e siccome va bene un pò per tutto non mancano in casa i motivi per usarlo.
Nonostante sia un metodo non invasivo non lo sottovaluterei, chimicamente è abbastanza aggressivo e secondo me con un paio di passate potremmo ridurre il problema. Da provare. Volendo si può coadiuvare l'azione chimica con una blanda azione meccanica "cancellando" anzi "Scancellando"(con forza) la lama con la parte blu delle gomme (rosse e blu, appunto). Se si formeranno segni sull'acciaio basterà toglierli col dito e non avremo rovinato nulla. Sono infatti restio a consigliare trapani, Dremel, motoseghe a nastro, spatole rotanti e alabarde spaziali. Anche con la punta piu morbida e la carta piu fine si rischia di "satinare" la lama che sarebbe buona da buttar via. Sono trattamenti che userei su qualcosa che andrà poi riverniciato, non lucidato. Esistono però su internet dei kit da montare sul trapano (quello vero) composti da 2 "gommoni"di grana diversa e alcune "paste" da usare in sequenza che permettono di lucidare l'alluminio e altri metalli. Con questi kit risolveresti il problema ma sono sconsigliati per almeno 2 motivi:
1. bisogna essere capaci di usarli, è alto il rischio di buttare tutto
2. il prezzo di circa 40 euo rende il giuoco meno valoroso della candela.
Il duraglit è da usare con attenzione. Dopo averlo passato io di solito "finisco l'opera" con un panno pulito cercando di togliere tutto il prodotto. Resta soltanto l'acciaio bello lustro e non unto. Anche col panno montato sul trapanino si può tentare ma che sia solo panno, nei kit che vedo in giro ci sono "spugnette" che secondo me sono dannosissime: oltre a essere ben più abrasive di quanto ci si aspetta scaldano parecchio con l'attrito. Temo che l'acciaio ne risenta. Proverei con un bassissimo numero di giri, ma a sto punto a mano si fa prima. Mi rimane un dubbio, anche togliendo tutta la ruggine, rimarrebbero dei punti "deboli" da dove la ruggine è partita la prima volta. Poichè il rasoio è sempre nell'umidità mi raccomando di pulirlo e asciugarlo bene tutte le volte, altrimenti la ruggine riparte.
Un'ultima raccomandazione: già che vai in ferramenta compra anche del nastro di carta, mettendone un paio di strati sul filo eviterando di uccidersi amputandoti i polpastrelli. Il duraglit alla lunga l'olio che lascia giù cambia tutti i colori dei metalli trattati. Dopo averlo passato io di solito "finisco l'opera" con un panno pulito cercando di togliere tutto il prodotto. Resta soltanto l'acciaio bello lustro e non unto. Anche col panno montato sul trapanino si può tentare ma che sia solo panno, nei kit che vedo in giro ci sono "spugnette" che secondo me sono dannosissime: oltre a essere ben più abrasive di quanto ci si aspetta scaldano parecchio con l'attrito. Temo che l'acciaio ne risenta. Proverei con un bassissimo numero di giri, ma a sto punto a mano si fa prima.
In quest'operazione si puo' usare il dremel (con molta attenzione) altrimenti per le lame diventa dannosissimo : quelle molettine scappano via lasciando segni indelebili, inoltre bisogna stare attenti a passarle uniformemente , per non lasciare striscie sulla lama.
Quello che descriverò non vuol essere un metodo, non è una guida e non lo consiglio a chi non abbia pazienza e un pò di manualità .
Occorrente:
- La lama da pulire (ovvio)
- Carta vetrata o tela smeriglio in diverse grane: io ho usato 120 ( la lama era disastrata) 320 e 800. Manca una passata con la 1000 e la 1200 ma non le ho trovate.
- un comunissimo straccio, ma bisogna essere consapevoli che dopo l'uso sarà buono solo per
essere buttato via.
- Un bicchiere d'acqua.
Io mi son fermato qui ma per chi volesse continuare (sarebbe il caso per il rasoio) serve anche:
- Trapano a velocità variabile con disco di cotone oppure straccio pulito di cotone morbido per fare a mano (più lungo ma piu controllato, si fanno meno danni)
- Polish o pasta abrasiva abbastanza fine, sto valutando se vanno bene anche le famose paste per la coramella, il principio dovrebbe essere lo stesso ma sono "impure" e non voglio dare consigli sbagliati.
Il procedimento da seguire è molto semplice anche se abbastanza lungo.Si prende un pezzo di carta vetrata e si passa con movimenti regolari esercitando una leggera pressione fino a rendere uniforme la lama. Quando si ha ottenuto un grado di finitura sufficiente si passa alla grana successiva e si incomincia da capo. Poi via di seguito fino alla grana 1200.Ho notato che i risultati migliori si ottengono con movimenti circolari usando la carta arrotolata sul dito. Facendo destra-sinistra si fa prima ma si fa fatica a raggiungere tutte le parti della lama.
Io ho usato la 120 a secco e le altre ad acqua non so valutare le differenze ma ho avuto l'impressione che a secco si faccia prima ma le finiture migliori si ottengano con l' acqua pulendo ogni tanto la lama dalla fanghiglia sullo straccio. Un problema che ho avuto, è trattare la lama nel punto piu vicino al manico, non ci si arriva col dito. Sarebbe interessante aprire i ribattini del manico per lavorare sulla lama libera ma non so come si faccia.Io mi son fermato qui e ho ottenuto una finitura decente per un coltello normale: la lama è pulita, liscia e senza segni. Per dare una finitura tipo i rasoi che si vendono nuovi bisogna arrivare almeno alla grana 1200 ad acqua.
Una volta finito e pulito si prende il panno con la pasta abrasiva e si rincomincia a "dare la cera e togliere la cera" oppure con il disco di cotone montato sul trapano a bassi giri distribuire la pasta abrasiva avendo l'accortezza di ripulire la lama per controllarla frequentemente.
Il difetto di questo metodo è il tempo necessario a fare le cose per bene: io ho usato 3 grane e per avere un risultato non ridicolo ho passato un'ora ogni grana per ogni lato e sono a metà di una lucidatura a specchio fatta bene. Inoltre la teoria dice che per un ottimo risultato i salti da una grana all'altra non devono superare i 200 (quindi 1200 1000 800 600 400 200 per un ora per ogni lato...) ma io con 120 320 800 mi son trovato abbastanza bene. Conto di finirla con 1000 e 1200.
Per concludere io proverei a usare questo metodo sull'acier fondu perchè credo possa dare dei notevoli miglioramenti: tornerebbe lucido come nuovo se si ha la costanza di fare le cose per bene.
Magari prima proverei su un rasoio sacrificale per decidere il grado di finitura voluto. A questo punto bisogna rifare il filo opportunamente perchè l'uso delle carte vetrate non fa bene all'affilatura. La ruggine che ho visto mi sembra abbastanza superficiale. Pulendolo vigorosamente potrebbe già migliorare parecchio senza bisogno di grattarlo.
Userei prima di tutto il "duraglit" che altro non è che un cotone imbevuto di una sostanza lucidante per metalli (esiste in versione "normale" che va bene un pò per tutto e una piu delicata specifica per l'oro, io starei sul normale). Sarebbe un tattamento abbastanza leggero e nel caso non funzionasse non abbiamo rovinato niente. Inoltre una lattina "stralucida chilometri" per rubare il jingle a un altro prodotto simile, quindi non va a male e siccome va bene un pò per tutto non mancano in casa i motivi per usarlo.
Nonostante sia un metodo non invasivo non lo sottovaluterei, chimicamente è abbastanza aggressivo e secondo me con un paio di passate potremmo ridurre il problema. Da provare. Volendo si può coadiuvare l'azione chimica con una blanda azione meccanica "cancellando" anzi "Scancellando"(con forza) la lama con la parte blu delle gomme (rosse e blu, appunto). Se si formeranno segni sull'acciaio basterà toglierli col dito e non avremo rovinato nulla. Sono infatti restio a consigliare trapani, Dremel, motoseghe a nastro, spatole rotanti e alabarde spaziali. Anche con la punta piu morbida e la carta piu fine si rischia di "satinare" la lama che sarebbe buona da buttar via. Sono trattamenti che userei su qualcosa che andrà poi riverniciato, non lucidato. Esistono però su internet dei kit da montare sul trapano (quello vero) composti da 2 "gommoni"di grana diversa e alcune "paste" da usare in sequenza che permettono di lucidare l'alluminio e altri metalli. Con questi kit risolveresti il problema ma sono sconsigliati per almeno 2 motivi:
1. bisogna essere capaci di usarli, è alto il rischio di buttare tutto
2. il prezzo di circa 40 euo rende il giuoco meno valoroso della candela.
Il duraglit è da usare con attenzione. Dopo averlo passato io di solito "finisco l'opera" con un panno pulito cercando di togliere tutto il prodotto. Resta soltanto l'acciaio bello lustro e non unto. Anche col panno montato sul trapanino si può tentare ma che sia solo panno, nei kit che vedo in giro ci sono "spugnette" che secondo me sono dannosissime: oltre a essere ben più abrasive di quanto ci si aspetta scaldano parecchio con l'attrito. Temo che l'acciaio ne risenta. Proverei con un bassissimo numero di giri, ma a sto punto a mano si fa prima. Mi rimane un dubbio, anche togliendo tutta la ruggine, rimarrebbero dei punti "deboli" da dove la ruggine è partita la prima volta. Poichè il rasoio è sempre nell'umidità mi raccomando di pulirlo e asciugarlo bene tutte le volte, altrimenti la ruggine riparte.
Un'ultima raccomandazione: già che vai in ferramenta compra anche del nastro di carta, mettendone un paio di strati sul filo eviterando di uccidersi amputandoti i polpastrelli. Il duraglit alla lunga l'olio che lascia giù cambia tutti i colori dei metalli trattati. Dopo averlo passato io di solito "finisco l'opera" con un panno pulito cercando di togliere tutto il prodotto. Resta soltanto l'acciaio bello lustro e non unto. Anche col panno montato sul trapanino si può tentare ma che sia solo panno, nei kit che vedo in giro ci sono "spugnette" che secondo me sono dannosissime: oltre a essere ben più abrasive di quanto ci si aspetta scaldano parecchio con l'attrito. Temo che l'acciaio ne risenta. Proverei con un bassissimo numero di giri, ma a sto punto a mano si fa prima.