Ciao a tutti e buon anno nuovo a tutti i cercatori!
Causa un misto di maltempo e di pigrizia, è da un po' che non vi tedio coi mie ritrovamenti: è ora di porre rimedio, condividendo con voi le scoperte degli ultimi due mesi.
Per primi, due rasoi scovati la scorsa domenica in due diversi mercatini: cominciamo da un bel single ring datato 1910. La scatolina, col logo Gillette prima versione senza diamante, mostra come solo segno di usura il distacco della linguetta di chiusura. Il rasoio è privo di difetti e per una volta tanto ho resistito all'impulso di lucidarlo, lasciandogli la sua patina centenaria.
Il secondo ritrovamento è un Gillette Pocket Edition risalente al 1915. Scatola metallica in stile "plain" in ottime condizioni sia esterne che interne, rasoio con il manico purtroppo fessurato ma senza altri difetti e con placcatura intatta. Una sorpresa insperata la scatola di cartone originale (il numero di serie coincide con quello del rasoio) e il relativo libretto di istruzioni, più una scatolina di lamette coeva. Set trovato e ricomposto tra un ammasso di altri oggetti di varia natura che il venditore teneva quasi nascosto sul fondo del banco.
Veniamo ora al resto, ritrovato nei mesi precedenti.
Due bei RADIMI degli anni '40 trovati in momenti diversi: uno è il classico modello dal manico ornato di otto anelli esagonali e che è presente anche nel logo della ditta, in mano al buffo personaggio rappresentato da un pennello da barba. L'altro, bicolore e futuristico (o futurista), è marchiato GLADWERK, ma si tratta in realtà di un RADIMI prodotto per questa società olandese (che da immagini viste sul web non produceva nulla in proprio, ma commercializzava rasoi RADIMI e di qualche ditta tedesca opportunamente rimarchiati). Resto sempre a bocca aperta constatando l'originalità e la raffinatezza delle produzioni della RADIMI. E radono anche bene e confortevolmente!
Per ultimi, alcuni rasoi presi in blocco ed evidentemente facenti parte di qualche collezione smembrata dagli inconsapevoli eredi.
Un Gillette Big Fellow del 1921. Cofanetto in legno dell'albero della gomma come nuovo. Rasoio la cui unica pecca è che gli è caduto un dentino da latte. Mannaggia!
Il "fratello povero" del MIRABILIA degli anni '30, o almeno così pensavo da alcune foto che avevo visto. Personalmente ritengo sia tutto il contrario: questo modello è elegante e raffinato, meglio rifinito del più celebre fratello e dalla rasatura assai più confortevole (ancorché profonda). Tra cappello e guardia è presente uno spessore di cartoncino dall'uso ignoto ma che, date le sue condizioni e quelle del rasoio, fa pensare che fosse presente nella confezione originale. Un rasoio mai usato, insomma. Essendo un asino non so di cosa sia la placcatura: nickel, oro, o più semplicemente il nudo ottone lucidato a specchio. L'unica cosa certa è che non aveva una placcatura superficiale cromata o argentata che si è persa per l'uso. Era proprio così!
Penultimo pezzo, una vera chicca: un TURA, rasoio argentato con doppia testina contrapposta! E' presente sia sul sito web della collezione Lorenzi, sia in un vecchio post di questo stesso forum (
http://ilrasoio.com/viewtopic.php?f=10& ... ra#p123206 ) ove si spiega che la strana conformazione doveva servire per radersi in contropelo senza l'onere di rivoltare il rasoio. Ebbene: è proprio così, funziona! E come illustrato nel post, il manico serve anche come "chiave" per allentare il piccolo dado argentato che blocca la seconda testina. Il rasoio è in condizioni perfette: o era rimasto sullo scaffale del venditore, o il compratore l'ha riposto nel cassetto dopo qualche prova.
Dulcis in fundo, un Ben Hur anch'esso degli anni '30 e con guardia e inserto del manico in bakelite. Rasatura profonda e confortevole (ma con le dovute cautele: se abbassi la guardia, ti punisce…). Un rasoio che sopprime tutto il pelo fin dal primo passaggio; il secondo è optional, il contropelo uno sfizio.
E' tutto: ciaoooo!