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Re: Restauro: giornale di cantiere....
Inviato: 12/01/2019, 20:49
da altus
Re: Restauro: giornale di cantiere....
Inviato: 16/01/2019, 17:22
da altus
Re: Restauro: giornale di cantiere....
Inviato: 27/01/2019, 14:36
da altus
"ESERCIZIO DI STILE"
I rasoi dritti (ossia montati come coltelli su un manico fisso) esistono dagli albori della rasatura.
Verso la fine del '700 e l'inizio dell'800 assunsero finiture di pregio come in questi esempi:
Siccome sul fondo della scatola degli scarti sopravvivevano alcune lame provenienti da un settimanale a sistema (settimanali a lame intercambiabili da montare su un manico fornito di codolo con innesto a baionetta di cui potete vedere degli esempi nel mio cassetto) decidevo di utilizzarle per un "esercizio di stile" da farsi ovviamente solo con materiali d'epoca.
Alcuni coltelli inglesi manicati in avorio scolpito (circa 1840) fornivano la materia prima, dei puntali in argento sempre da coltelleria inglese d'epoca fornivano i collari di raccordo tra lama e manico e con una modifica alle impugnature delle lame si permetterà l'innesto definitivo sui manici.
Il Lemmy'sLab con i suoi macchinari e la collaborazione di Luca era il luogo ideale per la realizzazione del progetto.
3 lame, una wedge in condizioni originali e 2 full hollow (rimolatura di inizio '900 e con codolo perforato probabilmente per montarle su un manico tramite pin). Geometrie in ordine.
Valutavo la fattibilità del progetto presentando sovrapposti i tre componenti (lama-puntale-manico)
Quindi iniziamo a ridurre le dimensioni del codolo in modo da innestarlo nel manico,
Poi viene perforato e calibrato il puntale in modo da adattarsi alla lama e limato lo scasso sul manico necessario per portare a filo il bordo dell'anello di giunzione ricavato dal puntale.
La prima lama rielaborata è stata ovviamente quella wedge
dettagli dell'anello di raccordo e del manico
e per finire un astuccio dedicato con l'interno sagomato in seta
la coppia hollow
Alla rasatura sia il wedge che l'hollow si dimostravano perfettamente bilanciati e maneggevoli.
Obiettivo centrato
Re: Restauro: giornale di cantiere....
Inviato: 28/01/2019, 9:00
da zester
Re: Restauro: giornale di cantiere....
Inviato: 28/01/2019, 11:21
da tulkproj
bravi ragazzi, ottimo lavoro
Re: Restauro: giornale di cantiere....
Inviato: 28/01/2019, 21:47
da Pipterix
Splendido lavoro, complimenti!
Re: Restauro: giornale di cantiere....
Inviato: 10/02/2019, 18:57
da altus
Nuovo "esercizio di stile"
Lama inglese c.1780-90 (tipico "dip-at-toe" ossia l'insellatura sul dorso in punta), manicatura in madreperla e argento sterling punzonato.
Re: Restauro: giornale di cantiere....
Inviato: 09/03/2019, 12:03
da altus
Re: Restauro: giornale di cantiere....
Inviato: 09/03/2019, 12:19
da zester
Chapeau!!!
Re: Restauro: giornale di cantiere....
Inviato: 24/05/2019, 18:34
da altus
Re: Restauro: giornale di cantiere....
Inviato: 24/05/2019, 20:39
da TheDruid
Ottimo lavoro, complimenti!
Re: Restauro: giornale di cantiere....
Inviato: 24/05/2019, 20:41
da Pio Cesare
Bellissimo, complimenti
Re: Restauro: giornale di cantiere....
Inviato: 26/09/2019, 11:59
da altus
Ciotola con portapennello in silverplate marca "Apollo Silver Co." New York in stile Art Noveau, circa 1900
prima
e dopo molto olio di gomito
il pannello nella prima foto, sempre in stile Art Noveau, è in peltro e sicuramente aggiunto alla ciotola. Vedremo di restaurarlo....
Re: Restauro: giornale di cantiere....
Inviato: 26/09/2019, 14:46
da altus
1792 la Rivoluzione che cambiò il mondo..........
Jacques Bertaux "Prise du palais des Tuileries - 10 agosto 1792"
prima
dopo
"Tho. France" 1792
5/8", manico in corno con inlay in argento, stub-tail, astuccio dell'epoca in cartone pressato
smontaggio completo, lucidatura e affilatura della lama, riparazione della frattura del manico allo spaziatore, rimontaggio con le rondelle originali,reidratazione del corno e lucidatura finale.
da "History of the Company of cutlers in Hallamshire, in the county of York., v.2" di Robert Eadon Leader, 1905-1906.
Thomas France, probabilmente (per corrispondenza del periodo) diventato freemen nel 1749 dopo l'apprendistato con George Hoyland oppure il Thomas diventato freemen nel 1759 dopo l'apprendistato con Joseph Barnes
Re: Restauro: giornale di cantiere....
Inviato: 26/09/2019, 16:37
da zester
Era già affascinante nel "Prima", col il "dopo" siamo arrivati al top.
Complimenti per il lavoro svolto soprattutto sul manico!!
Re: Restauro: giornale di cantiere....
Inviato: 20/10/2019, 16:29
da altus
un altro "dritto" o "fisso", in una libera interpretazione con materiali d'epoca.
La lama 5/8"
anonima (le vicissitudini di più di due secoli avevano abraso completamente eventuali punzoni, diminuendone fortemente l'interesse storico/collezionistico) databile verso il 1760-70 per il tipico"dip-at-toe" ossia l'insellatura sul dorso presso la punta, ovviamente near wedge a punta dritta è stata montata su un manico in madreperla con anello e puntale metallici decorati. Come tutti i rasoi a lama fissa è obbligatorio un astuccio sagomato per preservare il filo da accidenti vari.
Re: Restauro: giornale di cantiere....
Inviato: 30/10/2019, 13:07
da altus
Intervento di restauro di un settimanale di frameback svedesi Johan Engström per conto di un utente del forum
Johan Engström (1846-1915) Periodo d'attività: 1874-1915
Johan Engström era figlio di una povera domestica e dovette iniziare a lavorare all'età di tredici anni. La fortuna di Johan fu di iniziare con il famoso produttore di rasoi Carl Viktor Heljestrand. All'età di vent'anni, Johan studiava alla Scuola tecnica domenicale e serale di Eskilstuna mentre prendeva lezioni private in inglese e tedesco. In sefuito andò a lavorare dal costruttore di strumenti Albert Stille a Stoccolma, poi a Pietroburgo come " costruttore di strumenti chirurgici" e alla fabbrica di fucili di Ludvig Emanuel Nobel. Poi lavorò a Sheffield e Bonn prima di tornare a Eskilstuna per iniziare la propria attività, inizialmente su scala relativamente modesta.
I rasoi frameback divennero un articolo in crescita nella produzione, e dal 1882 anche la produzione di coltelli crebbe rapidamente, al punto che Johan ricevette un ordine da Edward Zinn, di New York City, per un totale di tremila dozzine di coltelli.
Johan Engström era davvero un produttore di coltelli favoloso che nel 1896 aveva 60 operai tra i dipendenti.
Secondo il calendario degli indirizzi del 1909, la ditta "Fabriksaktiebolaget Johan Engström" aveva un capitale sociale di 300.000 SEK.
dall'Indirizzario di Eskilstuna del 1902, la fabbrica e gli operai di Engström
Il settimanale (prodotto probabilmente dopo il 1892 per la presenza del punzone "Sweden" sulle impugnature)si presentava in condizioni accettabili per un restauro.
Il rivestimento esterno dell'astuccio in carta uso pelle mostrava scollamenti e lacune e riparazioni maldestre con chiodi arrugginiti, l'interno in vellutino invece era ancora recuperabile anche se sbiadito e bisognoso di una accurata pulizia.
I rasoi erano in varie condizioni d'uso, alcune lame ancora integre, altre ribassate ed una con un profondo profilo a S del tagliente, tutte presentavano segni di rimolatura orizzontale (almeno così non sono state spianate le coste...).
I manici in avorio sopravvissuti erano solo 6 di cui uno con parte mancante al pivot sulla guancetta A e uno sostituito da un manico di plastica.
Le prime operazioni hanno riguardato lo smontaggio dei rasoi
per eseguire le consuete ripuliture delle guancette anche all'interno, la rimozione dell'ossido al pivot, la lucidatura delle lame (5 passaggi con cere di grit crescente, l'ultima all''ossido di cerio), la "protesi" in avorio al manico con pezzo mancante e la modifica di un manico in avorio inglese per avvicinarne la forma a quella degli altri.
Contemporaneamente veniva rimosso il rivestimento esterno dell'astuccio, recuperate e ripulite le parti interne e procedevo a una nuova foderatura con carta da legatoria, previa rimozione di chiodi arrugginiti e consolidamento delle parti in legno scollate.
A questo punto inizia la rimanicatura delle lame. Anche le rondelle di frizione in ottone sono state ripulite a mano da patina e ossido.
La lama con il tafliente a S è stat rettificata su piastre diamantate da 400 e 1000 grit, operando a costa alzata di circa 30° come se stessi affilando un coltello, in modo da creare un pre-bevel che semplifica poi l'affilatura. Ovviamente rimane un consumo anomalo delle coste a centro lama che andrà compensato con del nastro per evitare il ripresentarsi del problema al tagliente. Sarebbe stato possibile una rettifica leggera delle coste ma avrebbe abraso completamente la scritta "Dannemora Gjutstål" (ossia acciaio da colata -il cast steel inglese- dalla miniera svedese di Dannemora.).
a suivre...
Re: Restauro: giornale di cantiere....
Inviato: 30/10/2019, 16:42
da ares56
Ancora e sempre complimenti...!!
Re: Restauro: giornale di cantiere....
Inviato: 01/11/2019, 13:11
da Luc68
altus ha scritto: ...la lucidatura delle lame (5 passaggi con cere di grit crescente, l'ultima all''ossido di cerio),
potresti darci qualche info su questi prodotti ed il loro uso ?
Comunque ti faccio i complimenti anche qui in pubblico perchè doveroso. Lavoro non meno che eccellente.
Re: Restauro: giornale di cantiere....
Inviato: 01/11/2019, 13:31
da Luc68
intendo dire, in genere si parla di paste abrasive, queste cere sono diverse ?
Re: Restauro: giornale di cantiere....
Inviato: 01/11/2019, 16:54
da altus
Luc68 ha scritto:intendo dire, in genere si parla di paste abrasive, queste cere sono diverse ?
Sono fatte per le spazzole rotanti delle lucidatrici per metalli, mentre le paste abrasive per rasoi sono fatte per essere stese su un supporto piano
Re: Restauro: giornale di cantiere....
Inviato: 02/11/2019, 9:43
da Romagnolo
complimenti veramente
Re: Restauro: giornale di cantiere....
Inviato: 24/11/2019, 14:20
da altus
Re: Restauro: giornale di cantiere....
Inviato: 24/11/2019, 14:31
da Luc68
Sei un vero Maestro, quei rasoi sono stupendi e l'astuccio li valorizza a dovere.
Re: Restauro: giornale di cantiere....
Inviato: 07/01/2020, 18:07
da altus
Pradier in avorio e argento, 11/16"
Michel-Désiré Pradier, n°22 Rue Bourg-l'Abbé à Paris.
Coltellinaio in attività attorno agli anni 1820-30, molto stimato, premiato all'Exposition del 1822 e autore di vari brevetti (incluso uno relativo alla pasta minerale per affilare).
Oltre a venire spesso falsificato, cosa per la quale intentò un processo a vari coltellinai, è anche famoso per aver avuto l'idea di aprire delle officine nelle carceri in cui impiegava fino a 120 detenuti. A differenza di altri coltellinai dell'epoca, usava un'acciaio più morbido prodotto nelle acciaierie di Tolouse e non importato dalla Germania.
Il rasoio si presentava in buone condizioni con quasi tutta la lua altezza originale, senza tracce di rimolature selvagge ma con profondo attacco di pitting al 'pivot e un forte ingiallimento dell'avorio. Inoltre per poter rimuovere le tracce di ossido anche dall'interno delle guancette ho preferito lo smontaggio completo compreso il puntale, anche se più laborioso e delicato. Come si può notare dalla foto allo spaziatore le guancette erano fissate con due perni in rame da 1,4mm
smontaggio completo
La lama è stata lappata sulla nastratrice (per non indebolire inutilmente la lama ho preferito lasciare alcuni punti in cui il pitting aveva lasciato delle cicatrici) e ripulita con i soliti 5 passaggi su paste, le guancette sono state ripulite a mano con carte da 30 a 1 micron di grana (grit corrispondenti da 600 a 14.000) e il puntale rimontato usando come all'origine la colofonia sciolta a caldo.