ieri in un mercatino ho preso questa belga selected con relativa bout
belga di piccole dimensioni: 125x20x40 mm, la superficie della bout è circa la metà
la pietra non è mai stata usata, proviene da un ferramenta che ha chiuso l'attività e venduto la merce in magazzino
non si sa con precisione quando sono state commercializzate, guardando il sito AC mi sembra che le attuali pietre siano vendute senza il marchio impresso sulla superficie, quindi non dovrebbero essere recentissime
dopo una leggera lappatura si presentava cosi:
leggermente schiarita, ha prodotto uno slurry molto denso e bianco latteo
lateralmente presenta delle inclusioni rossicce/marroni (rugginose)
come si vede nell'immagine sopra e nella successiva
si notano dei forellini nello strato di giunzione tra la belga ed il supporto
la curiosità mi ha imposto di provarla immediatamente, cosa che ho fatto su un frameback Peroux Cognet
finitura solo ad acqua e immediatamente, dopo un paio di passaggi, l'acqua si è tinta di grigio scuro, neanche fosse una 1000 da impostazione...
pietra velocissima, neanche 10 minuti e il filo era taglientissimo e sorprendentemente dolce;
ho continuato ancora qualche minuto sotto un filo d'acqua corrente e stop...
stamattina, scoramellato e provato il rasoio, il taglio era profondo e delicatissimo
ora il solito problema con le belghe, la curiosità...: che caspita di vena è?
il fatto che lappandola si sia schiarita e sia risultata molto veloce nel rilasciare una finitura molto dolce e molto acuta, potrebbe farla assomigliare a una Grande o Petite Blanche (nonostante non sia una combo naturale, ma in passato incollavano su supporto anche quelle...) ma, non ci sono occlusioni scure di manganese, niente linee o macchie blu/nere, bensì occlusioni rossicce
è molto veloce, ma non fa autoslurry
la trama sulla superficie è divera dalla grise e dalla la veinette (presunta) che già ho
sembra sempre una trama di fibre legnose, ma disposta come linee allungate trasversalmente
come al solito l'origine della pietra ha poca importanza, quando le prestazioni sono superiori a quelle delle altre 2 belghe, già ottime, ma la passione per la catalogazione va di pari passo con la passione pogonotomica
(un'altra sorpresa è stata data dalle dimensioni, che piccole all'apparenza, sono risultate comodissime, con la pietra sul palmo della mano e hanno facilitato molto tutto il processo)
p.s. leggendo qua e la, ho visto che si parla di fori in cui, non so chi, affilava/appuntiva gli aghi, potrebbe essere il caso dei forellini mostrati sopra? a me non sembrano naturali, ma fatti ad arte...