La Croce Templare Nera

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Aldebaran
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La Croce Templare Nera

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In queste foto del seguente Post:

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E' possibile visionare 2 rasoi Acier Fondu, uno mio e l'altro di Andreat63.

E' possibile notare sul codolo una Croce Templare Nera, di cui ho ricostruito la storia, mettendo in evidenza ancor di piu' il forte connubio tra Francia e Inghilterra nel corso della Storia Umana.

Nel 1099, con la conquista di Gerusalemme da parte dei cristiani, iniziava l’era delle Crociate, che intendevano impedire ai musulmani di riconquistare la Terra Santa e proteggere i pellegrini che vi si recavano. Nasceva l’Ordine dei Templari o Cavalieri del Tempio di Salomone, dal luogo della loro sede. La sua creazione veniva subito seguita da quella di altri ordini monastico - cavallereschi: i Cavalieri dell’Ospedale, San Giovanni, l’Ordine Teutonico, ecc. Solo i nobili o i ricchi potevano accedere alle file di questi ordini, poiché le armi e i cavalli erano molto costosi, e per utilizzarli occorreva iniziare gli allenamenti da bambini e continuare per tutta la vita. Non sempre, però, queste persone riuscivano a conciliare l’umiltà del monaco con la violenza dei combattimenti.


Si diffondevano un po’ ovunque le Precettorie e le commende templari. Del complesso facevano parte anche cappelle di forma circolare, ad imitazione della forma del Tempio di Salomone. In poco tempo ottenevano potere e grandi ricchezze grazie alle donazioni dei fedeli, ma questo attirava anche la gelosia dei regnanti. La sala ha la forma di un’antica cappella ed al centro è posta una pietra tombale in arenaria appartenuta a un laico che partecipò all’8° Crociata. Altra opera molto interessante è la famosa “Testa di Templecombe” ritrovata a metà del ‘900 nell’omonimo paese nella contea di Somerset in Gran Bretagna. E’ stata datata col carbonio 14 stabilendo che risale al 1280, poco prima della fine dell’Ordine. Raffigura un volto di uomo con la barba somigliante a quello impresso nel lenzuolo della Sacra Sindone. Venne utilizzata per incriminare i templari di Francia poiché si riteneva fosse utilizzato come idolo, il cui nome sarebbe stato Baphomet.


A causa del grande potere e delle molte ricchezze accumulate, il re di Francia, Filippo Capeto detto il Bello, ha fatto arrestare tutti i Templari presenti nel regno venerdì 13 ottobre 1307. Il processo sarebbe durato 7 anni e si sarebbe concluso con la condanna al rogo del Gran Maestro Jacques de Molay. I beni furono affidati all’Ordine degli Ospitalieri, riconosciuto nel 1113 da Papa Pasquale II. Essi si prendevano cura dei pellegrini a Gerusalemme.
Una pergamena molto interessante è un manoscritto di Jacques de Molay che riguarda la preparazione di una crociata. Vi è anche il manoscritto datato 14 settembre 1307 contenente l’ordine di arresto dei templari inviato a tutti i funzionari del regno. Venne scritto un mese prima affinché potesse giungere in tempo anche alle province più distanti ed essere attuato contemporaneamente in tutte le sedi dei Templari. Il segreto venne mantenuto da tutti i funzionari e i Templari caddero.

Il terzo grande ordine che agiva a Gerusalemme era quello teutonico. Gli ordini differivano per mantello e croce:
i Templari avevano il mantello bianco con la croce rossa
gli Ospitalieri portavano il mantello scuro con la croce bianca
i Teutonici indossavano il mantello bianco con la croce nera.
In seguito alla caduta di San Giovanni d’Acri nel 1291 in Outremer gli ordini si diffondevano ovunque, soprattutto in Europa Orientale.


Nel 1408 per contrastare i turchi e l’eresia hussita, Sigismondo di Lussemburgo fondava l’Ordine del Dragone che si diffondeva soprattutto nell’Europa Orientale. Il suo simbolo era un drago che si morde la coda, e un celebre esponente fu Vlad Tepes (conosciuto come Conte Dracula).

Vengono ora presi in considerazione gli ordini monarchici.
Ordine della Giarrettiera, fondato dal re d’Inghilterra Edoardo III nel 1348
Ordine del Collare fondato da Amedeo VI di Savoia nel 1362
Ordine del Toson d’Oro fondato da Filippo III di Borgogna nel 1430
Ordine dell’Elefante fondato dal re di Danimarca nel 1462
Ordine di San Michele fondato da Luigi XI nel 1469
Ordine del Santo Spirito anch’esso francese nel 1578
I re europei si ispiravano per questi ordini ad Artù e alla Tavola Rotonda.
Il sovrano aveva il ruolo di Gran Maestro così disciplinava e controllava i nobili.
In seguito alla riforma protestante venne mantenuto solo l’ordine inglese.

Col passare del tempo, il potere viene centralizzato nelle mani dei sovrani e gli ordini persero tutti i loro poteri, diventando solo più istituzioni simboliche.
Anche in Italia furono istituiti diversi ordini:
l’Ordine di Santo Stefano fondato da Cosimo I di Toscana nel 1561
l’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro fondato da Emanuele Filiberto di Savoia nel 1572
l’Ordine del Redentore fondato dal duca di Mantova nel 1608.

L’appartenenza a un ordine era vista come una dimostrazione del proprio potere e del proprio rango. In questa sala sono presenti alcuni ritratti di cavalieri appartenenti ad ordini ancora esistenti, eseguiti da famosi pittori del ‘500 e ‘600. Di particolare rilievo c’è il quadro equestre di Rubens, del 1606, che ritrae Giovanni Carlo Doria con le insegne dell’ordine di San Giacomo (Santiago). La tela misura 188 x 265 cm e vi sono rappresentati anche elementi simbolici come il cane e la cicogna che indicano fedeltà e gratitudine al re di Spagna.
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A differenza degli altri ordini che erano controllati dai rispettivi sovrani, l’Ordine di Malta rimase indipendente e fra i suoi cavalieri c’erano i migliori nobili. Il suo scopo principale era di combattere i musulmani. Il Mediterraneo fu teatro di lotte tra Malta, i turchi e i barbareschi tra il ‘500 e il ‘700. Con l’avvento dell’ideologia illuminista e la crisi del mondo cavalleresco, le insegne degli Ordini vengono assegnate per merito militare o civile, quindi non rappresentano più uno status, ma una ricompensa.
Per sottolineare il concetto precedente, i ritratti dei cavalieri del ‘700 sono divisi in due gruppi: da un lato vi sono i cavalieri che si sono guadagnati l’onorificenza con la propria posizione sociale, dall’altra compaiono gli artisti insigniti dell’onorificenza per la loro “arte”, come ad esempio lo Juvarra, cavaliere dell’Ordine portoghese di Cristo.

Nel ‘300 ‘400 gli ordini venivano aperti anche alle donne, ma solo in seguito comparve il primo esclusivamente femminile, l’Ordine della Croce Stellata fondato da Eleonora Gonzaga. Seguivano poi l’ordine di Santa Caterina, fondato dallo Zar Pietro il Grande nel 1714 e l’Ordine di Maria Luisa fondato dal re di Spagna nel 1792.
Il primo ordine di merito risaliva invece al 1814: Ordine di Luisa, per le donne che si erano distinte nella lotta contro Napoleone.

Con la Rivoluzione francese gli ordini cavallereschi vennero aboliti e per accontentare i militari, Napoleone fondò l’ordine della Legion d’Onore in Francia e delle Corona Ferrea in Italia.

Si può ammirare un’enorme tela a tempera del 1830 che ritrae 100.000 soldati radunati a Boulogne con lo scopo di invadere l’Inghilterra. In quel giorno Napoleone conferì oltre 2.000 onorificenze ai suoi uomini. Si può anche osservare una lettera di nomina a cavaliere della Legion d’Onore del 1806, scritta in Francese, a favore di Claude Dieudonné. La Legion d’Onore non è un ordine con caratteri religiosi, quindi anche musulmani ed ebrei poterono ambire ad essa. Del resto anche il sovrano ottomano aveva creato l’Ordine della Mezzaluna apposta per i cristiani e gli ebrei che lo sostenevano, fra gli altri, anche l’ammiraglio Nelson ottenne questo riconoscimento.
Oggi, tranne la Svizzera, tutti gli stati hanno propri ordini.
Nel 1951 fu fondato il principale ordine della nostra repubblica, l’Ordine al Merito.

Comunque per onestà culturale e scarso senso del mistero, (il mio non è un racconto giallo), espongo la mia tesi e contemporaneamente salto alle conclusioni.
Tesi e Conclusione
Non esiste univocità nella foggia della croce templare. Quei Cavalieri ne usarono diverse, nel tempo.


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Questa croce è detta anche “croce armena”per le sue antichissime origini che risalgono a molto prima del mille dalle regioni armene, fu presa come simbolo dalle forze templari che lasciarono il segno del loro passaggio in tante chiese e edifici pisani.
Questa è la mia convinzione, scritta sull’acqua; ultima arrivata, altrettanto come classifica di valore. La mia esposizione, quella di un quasi ingegnere e appassionato di metalmeccanica é stata fatta con un profondo sentimento d’apprezzamento e di gratitudine verso quegli Uomini che rappresentavano in sé tutte le Categorie sociali del Medio Evo e che con una regola veramente feroce verso se stessi si dedicarono al benessere e progresso dell’umanità con una chiara e consapevole rinuncia della loro persona. In questo senso la vera foggia della croce, passa in secondo piano.
Inciso socio storico
Prima di proseguire, rammento che la Regola monastica seguita dai Templari: quella di San Bernardo che si richiamava alla regola base di San Benedetto: “Ora et Labora”, prega e lavora.
A questo punto occorre ricordare quale era la struttura sociale del Medio Evo elaborata da Adalberone vescovo di Laon (947 ca. - Laon 1030 ca.) nel “Carmen ad Robertum regem”.Era qui teorizzato che tutti gli individui erano divisi in tre Categorie:

* Quella di coloro che Pregano e quindi tutta la Gerarchia Ecclesiale e Clericale.
* Quella di coloro che Combattono e quindi che Comandano/Amministrano
* Quella di coloro che Lavorano e quindi le grandi masse degli Artigiani e dei Contadini o servi della gleba.

I Templari che erano Cavalieri e Monaci, attraverso la regola benedettina, Ora et Labora riunivano mirabilmente in sé sé tutte e tre le categorie sociali del Periodo Storico, destando fin dall’inizio, gran curiosità, attenzione, interesse.
Breve cronistoria, e croci probabili
Io credo che la storia dei Poveri Cavalieri di Cristo
abbia origine assai prima della Prima Crociata, ipotizzo dopo la strutturazione dell’Ordine Cistercense.
La zona d’Origine é quella francese dello Champagne, baricentro, ora e nel Medio Evo dell’Europa e della Proto-Europa. Da quelle parti nell’”arma” dei conti di Champagne campeggiava la croce nera di Lorena dal disegno latino e connotata da un’ulteriore barra trasversale (a ricordo dell’iscrizione con cui si spiegava il motivo della condanna a morte mediante crocifissione di Gesù Nazareno: I.N.R.I ovvero Iesus Nazarenus Rex Iudeorum).
Non credo che tale croce sia mai stata adottata dai Cavalieri del tempio; forse la conobbe a titolo personale Hugues de Payns primo Maestro dell’ordine, morto il 24 maggio 1136/1137, imparentato con i conti di Champagne; ma non la usò mai, né quella n’altra.
La croce venne in uso, anni dopo la data dai più ricordata, come quella della fondazione dell’ordine e fatta risalire al 1118-1120.
Dopo l’approvazione della Regola dell’Ordine, (quella di San Bernardo) nel 1128, concilio di Troyes, il Papa pisano, Eugenio III, nel 1147 concesse l’uso della croce che, però, pare fosse già in uso dal 1139.
Taluno afferma che fosse tal quale quella crociata, rossa a pianta latina. Ho qualche dubbio. Cito, perché con lui mi trovo in accordo il F.: Alessandro Mola in un suo articolo di qualche anno fa:
"La CROCE PATENTE
Questa “patente ” fu concessa ai Templari dal Papa Eugenio III allorché un forte contingente di Templari, dalle Capitanerie di Spagna e di Francia fu mandato in aiuto a Luigi VII sotto la guida d’Everardo di Barres Maestro di Parigi, con decisione presa nel capitolo del 27 Aprile 1147.
Quest’episodio segnerà l’identificazione dei Templari con i Cavalieri crociati.
La croce dei Templari é lineare, rappresenta quella della passione di Cristo, nella forma classica le punte si allargano a calice e terminano con bordo superiore dritto, molto più raramente il bordo diritto assume un aspetto concavo lievemente biforcuto. Alcuni frettolosi usano al posto della convessità curvilinea due segmenti che accentuano l’idea della biforcazione e la fanno rassomigliare vagamente alla Croce di Malta, con cui invece non va confusa.
Dico questo perché molto spesso persone poco attente, anche studiosi stessi, scambiano la croce di Malta, dei cavalieri di S. Giovanni o degli Ospitalieri, per croce templare.
La croce degli Ospitalieri é innanzi tutto “greca”, cioè le braccia hanno la stessa lunghezza, inoltre le sue punte sono forzatamente biforcute, al punto che in alcune stilizzazioni su stemmi e bandiere essa é rappresentata da quattro triangoli uniti per la punta e con le basi esterne biforcute o stellate concave. Le otto punte della croce degli Ospitalieri simboleggiano le otto beatitudini, si tratta cioè di una croce di meditazione. La semplice linearità della croce templare simboleggia, come detto la passione di Cristo, é una croce di spalla d’origine celtica la ritroviamo nella pianta di tutte le chiese gotiche. Dio sulla croce rappresenta la divinità, il sapere, inchiodata alla materia all’ignoranza! Questa croce rossa, era portata dai Templari, non sul petto ma a sinistra un po’ sotto il cuore sulla tunica o sulla spalla sinistra del mantello ( bianco i cavalieri, nero i sergenti).
A sinistra perché fungesse da scudo che si portava a sinistra per consentire, alla destra, ( si ricordi anche i termini destriero o cavallo da giostra il brando o la mazza. Qui ci si potrebbe sbizzarrire e tra mano manca e mano franca arrivare alla scrittura prevalentemente organizzata con la destra.
La croce cosi portata significava, oltre allo scudo, anche l’impegno a non volgere le terga ai nemici!
La croce posta sulla bandiera o sul Baussant (Gonfalone) era sempre rossa ma in campo bianco e nero, (agli inizi nera ed argento), alcuni storici attribuiscono al bicromatismo la rappresentazione di un ordine religioso e guerriero, io personalmente credo che non vi fosse estraneo, sempre più con il passare del tempo, il profondo significato di dualismo in cui essi sempre cedettero.
Chi ignora questo preciso simbolismo, non si avvede dell’errato scambio tra le due croci, anche perché, come abbiamo già detto, con la seconda bolla papale, sempre avente per oggetto lo scioglimento dei Templari, Clemente V affidò tutti loro beni proprio agli Ospitalieri da qui una sovrapposizione gestionale che sicuramente ha influenzato le iconografie, successive al 1314, contribuendo alla confusione…"


così abbiamo anche stabilito dove e come la croce doveva essere posizionata.
Credo però, a differenza del F.: Mola, che gli obbiettivi dei Crociati in genere e dei Templari in particolare fossero ben diversi e distinti e quindi partendo da un da un punto di vista di …marketing trovo difficile “che due entità diverse con scopi diversi potessero avere lo stesso marchio”.
Lasciando da parte le considerazione moderne è possibile che l’Ordine abbia concepito un proprio disegno della croce che fosse quantomeno diverso ed identificabile immediatamente. Ho il convincimento che il livello, culturale, sociale e morale dei Templari e dei Crociati fosse molto diverso.Di qui è anche possibile pensare ad una loro certa “ contiguità” con una simile cavalleria araba, (meglio Turca seguichida) che a maggior ragione potrebbe avere diversificato i Templari dai Crociati.
Nel tempo, le nuove vicende cui andarono incontro i Poveri Cavalieri di Cristo fino al venerdì 13 Ottobre 1307 ( da allora il venerdì13= venerdì nero), possono aver contribuito a modificare la foggia della croce templare.
Dopo il 1307 si passa dalla storia al mito e, arrivando al 1800, con il neo-templarismo, si produce ulteriore confusione e commistione.
Rimane ancora poco chiara la “storia Scozzese e Portoghese”, dopo il 1307, dei Templari che potrebbe invece, se conosciuta darci le ultime informazioni sulla parte finale della storia di questa croce che comunque, per me nella sua forma più diffusa rimane:

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Bibliografia:Bob Dylan, l'Ultimo Cavaliere di Nicola Menicacci.
http://www.nicolamenicacci.com/bd/press.htm
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Raccomandazione alla consultazione di due libri di storici dell’argomento:
- Peter Partner: I Templari
- Alain Demurger: Vita e morte dell’Ordine dei Templari
Queste due testi poi ne rimandano ad una serie ancor più ampia, ma per il livello al quale ambisco e per la sorprendente conclusione cui di solito si perviene su quest’argomento, non ho ritenuto di andare oltre, anche se credo molto che la Storia Templare deve essere ancora scritta e ciò sarà forse possibile a due condizioni:
A) Che il Vaticano apra tutti ma proprio tutti i suoi archivi agli storici.
B) Che Google, il noto motore di ricerca americano, come ha programmato, possa copiare su formato informatico tutto lo scibile scritto. Questo fra l’altro consentirebbe forse di (ri)ottenere la lettura di documenti che nel corso della storia si presume siano andati perduti o dispersi, magari mal riposti in raccolte errate, dopo precedenti consultazioni. O celati….
Cito uno dei casi più clamorosi: il ritrovamento della famosa Pergamena di Quinon che la Dott.ssa Frale ritrovò in una raccolta incongrua, nel 1998, durante una sua ricerca storica nella Biblioteca Vaticana. Si tratta sostanzialmente del documento che redige la storia di un processo ai Templari, parallelo a quello del Re di Francia Filippo IV il Bello, voluto dal Papa Clemente V (l’ex Cardinale Bretrand de Got, francese, colui che instaurò il “papato avignonese, - 1304-1377).
In esso si trova la cronaca di tre Cardinali Plenipotenziari, nominati dal Papa, che processano ed assolvono i Templari da tutti i delitti loro imputati dal Re Filippo il Bello; si ridisegna così un pezzo di storia.
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Un vecchio articolo ripreso da una rivista Massonica.
Una lunga ricognizione sul web in Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Inghilterra, Olanda. Mancano purtroppo altri paesi quali, Germania, Brasile e Messico. Non conosco il tedesco, quanto a Messico e Brasile, non ho trovato molto, ma sono sicuro che in quei paesi ci sono informazioni interessanti.
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