Vademecum rasatura a mano libera

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Leo73
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Vademecum rasatura a mano libera

Messaggio da Leo73 »

Non so se i moderatori giudicheranno necessario questo mio nuovo tread; l'idea è di pubblicare un post che riassuma gli elementi più salienti dell'utilizzo di un rasoio a lama senza che esso diventi una discussione. A tal fine suggerirei che questo scritto venisse integrato tramite PM dalle opinioni di altri utenti con una solida esperirenza di rasature con ML alle spalle, affinchè io possa modificarlo fino a quando non abbia ottenuto una forma definitiva ed ideale con il contributo di tutti. Questo eviterebbe al lettore di doversi impegnare per molte pagine ed in tread diversi per cercare le proprie risposte. Se il tentativo non fosse coronato da successo oppure fosse in contrasto con lo spirito libero del forum, autorizzo i moderatori a cancellare la discussione.

INTRODUZIONE
Innanzitutto è capitale evidenziare il punto focale di tutta la questione: il filo. A rischio di sembrare noioso, ridondante e duro d'apprendimento in questo scritto mi dilungherò nel sottolineare l'importanza di questo aspetto. Nella lettura del forum infatti ho notato in più occasioni come molti utenti tendano ad attribuire ai prodotti per la rasatura (pre barba, saponi, creme idratanti), alla marca del rasoio, alla qualità della coramella e così via, buona parte del risultato finale dei loro sforzi ma voglio chiarire sin d'ora che così non è. Beninteso, l'analisi che segue è frutto della mia esperienza ma esorto, ed anzi incoraggio, coloro che usano il mano libera da più anni di me ad integrare ed avvalorare, qualora concordino, quanto scrivo.

IL DESTINATARIO DEI NOSTRI SFORZI
Il filo è responsabile tanto dei nostri successi quanto dei nostri fallimenti; rasoi anonimi e di media qualità che abbiano ricevuto grandi affilature surclassano acciai pregiatissimi e marche celebri ma con affilature mediocri, non simmetriche ai due lati o per tutta la lunghezza della lama, non sufficientemente rifinite. E' un amara verità. L'acquisto di uno splendido Puma 7/8 degli anni cinquanta in condizoni NOS non fa di noi degli affilatori più di quanto l'acquisto di uno Steinway Gran Coda faccia di noi dei compositori.
Mi permetto inoltre di consigliare a tutti noi di posare immediatamente un rasoio che trasmetta cattive sensazioni al momento di passarlo sull'epidermide; la nostra pelle ha più capacità di giudizio di noi in questo senso, indipendentemente da quanto sappiamo, o crediamo di sapere sull'argomento rasatura. Insistere nell'impresa per la caparbietà di voler arrivare in fondo porterà ad una difficoltà di giudizio anche sull'operato tonsorio dei giorni seguenti, giacchè l'epidermide non si riprende così rapidamente dalle irritazioni meccaniche quanto desidereremmo.

Come già detto altrove la lama deve solo poggiare sulla cute e la sensazione di taglio è leggera e gradevole, quasi impercettibile; dover insistere nei passaggi, sopportare la sensazione di graffiature o di una capacità di taglio scadente, che ci porta ad aumentare inconsciamente la pressione, sono tutti segni e sintomi che il nostro rasoio non è a punto ed occorre porvi rimedio, quasi sempre con le pietre.
Sono giunto a queste conclusioni, sempre provvisorie ed in divenire ma tuttavia ben sostenute oramai, spinto dalle esperienze maturate sulla mia cute: poco spessa e facilmente irritabile che non mi permette molti passaggi (oggi sono a quanto proposto da ischiapp con la sua "one pass", più isolati ritocchi viewtopic.php?f=33&t=7786&p=154201&hili ... ve#p154201" onclick="window.open(this.href);return false;). Nonostante queste sue peculiarità mi abbiano procurato nel tempo numerose arrabbiature e tagli a non finire, si sono alfine rivelate preziose nello spingermi a sviluppare competenze superiori nell'affilatura. Una volta raggiunta un' alta qualità della stessa ed averla resa ripetibile, per quanto possibile, su ogni rasoio in nostro possesso, si realizzerà che essa costituisce quasi l'unica cosa di cui si ha bisogno e non una lama rara o pregiata. Naturalmente poi un gran tiratore spunterà una segnatura ancor superiore se dotato di un fucile eccezionale, e viceversa, quando manchi la sapienza anche un' arma costruita a misura del suo braccio non lo aiuterà; tutto ciò a sostegno del "Sapere sovrasta possedere".
A complemento di ciò va naturalmente il corollario che l'affilatura va fatta dallo stesso uomo che poi impugnerà l'utensile. Solo lui, con la forza dell'allenamento e della ripetizione instancabile dei tentativi, potrà approdare a comprendere cosa manchi ad una lama e quale tipo di finitura sia più adatta per sè. Questo percorso, che non ha mai fine, e che quotidianamente mi spinge a riesaminare le mie manchevolezze, la lentezza del processo di apprendimento e la poliedricità di risultati ottenibili è, secondo me, la vera chiave della proficienza nella rasatura.

PIETRE
Bushdoctor ed altri mi auguro scriveranno di pietre con molta più autorevolezza di quanto possa far mai io, tuttavia mi permetto di raccomandare alcune coordinate che, del resto, furono date a me a suo tempo: poche pietre, pochissime. Meglio una sola. Acquistate una belga http://www.ardennes-coticule.be/en" onclick="window.open(this.href);return false; della qualità più alta e delle dimensioni maggiori che vi possiate permettere (ed anche un po' di più): vi aiuterà non poco; scaricate dal sito "coticule.be" i protocolli del metodo Dilucot ma con l'aggiunta del nastro http://www.coticule.be/dilucot-honing-method.html" onclick="window.open(this.href);return false; la tecnica qui descritta è perfetta per imparare ed è volutamente molto lenta in modo da rendere più difficile introdurre degli errori di metodo, fatto salvo una iniziale, indispensabile, acquisizione del movimento mano-rasoio sulla pietra. Leggete e rileggete il testo, praticatelo per molte ore, quando ritenete di conscerlo, leggetelo nuovamente e poi ritornate ad affilare. Dopo avere sviluppato una GRANDE confidenza con la belga, con il modo di produrre ed assottigliare la fanghiglia (slurry), con la lucidatura e finitura, (parliamo di dozzine e dozzine di lame affilate con buon risultato) sarà possibile affiancarle una eventuale pietra da lucidatura come la Seven Heaven.
Quest'ultima mi è sconosciuta, come la belga del resto, da un punto di vista geologico ma nota ed incredibilmente apprezzata come lavorìo e, soprattutto, risultato finale. Quando la ordinai all'ottimo Bushdoctor, al quale va la nostra gratitudine per aver sgravato il semplice utilizzatore non appassionato di pietre naturali dal doversi districare nel ginepraio di pietre da finitura esistenti, egli mi disse che essa era ottima ma non poteva rendere migliore un rasoio. Debbo dire che, sotto questo aspetto, forse non era completamente nel vero. Dopo un breve apprendistato questa ottima pietra ha grandemente migliorato il confort d'utilizzo e la profondità di rasatura di alcuni Dovo ed Henckels di produzione contemporanea, genericamente e non a torto considerati inferiori qualitativamente rispetto alle produzioni tradizionali.

NOTA SULLE PIETRE
Ho commesso un grande arbitrìo nel trattarle, giacchè ho volutamente trascurato la grande famiglia delle sintetiche; non perchè le consideri inferiori come resa, ma solamente perchè non ne possiedo nè conoscenza, nè esperienza diretta. Invito pertanto gli amici che le utilizzino a redigere una guida sull'argomento a cui poi allacciare un link da questa sezione. A mia discolpa però vorrei ricordare che l'obiettivo di questo testo era la semplicità d'utilizzo e, a mia conoscenza, la belga è l'unica pietra che si possa usare non in congiunzione con altre.

FINITURA
La Coticule in realtà consente già da sola la possibilità di lucidare il filo e di ottenere un più che buon risultato finale ed è quanto raccomandiamo di fare all'inizio. Introducendo una seconda pietra sarà più difficile per l'utilizzatore individuare dove si sia introdotto un errore. Perchè, è bene chiarirlo subito, di errori se ne faranno molti al principio, tuttavia l'impiego del nastro a protezione dell'usura del dorso del rasoio fungerà da salvaguardia della sua geometria originale e libererà l'affilatore dall'apprensione di rovinarlo nel corso dei vari tentativi.

TECNICA DI FINITURA
Ritengo quella suggeritami da Altus, vero "uomo del Rinascimento", come superiore in tema di risultato finale rispetto alla classica "va e vieni". Essa prevede che lo scorrimento sulla pietra avvenga secondo una linea ad "8"; seguendo tal schema infatti si ottiene, nel corso della descrizione di questa figura, lucidatura del filo in una direzione ed eliminazione del filo morto nel ritorno. Naturalmente ciò va ripetuto da ambo i lati per lo stesso numero di ripetizioni (50-100).

COMPROVA
Come posso sapere che cosa ho ottenuto? Questa è la domanda alla quale bisogna rispondere prima di trasferire la lama sulla coramella. I test si sprecano HHT, TNT.. Quel che possiamo dire per certo è che, alla fine del protocollo suddescritto il rasoio deve recidere nettamente. Passandolo sull'avambraccio si dovrà ottenere la caduta dei peli, se essi si piegano o vengano tagliati solo sporadicamente è inutile passare al cuoio. Un altro test, suggeritami da un vecchio affilatore, e che si è rivelato sorprendentemente utile è il seguente: recuperate degli scampoli di pellicceria, appoggiate la lama a 30° con il pelo ed esercitate una leggera pressione. Tanto più il rasoio "s'attacca" alla pelliccia quanto più il filo sarà di buona qualità. Nel momento in cui si sperimenti un filo che quasi s'incolli e resista addirittura alla sua disinserzione (sensazione questa difficile da descrivere a parole) avrete la certezza matematica che il vostro lavoro è stato coronato da ragguardevole successo. Sull'avambraccio i peli non si limiteranno a cadere ma probabilmente "salteranno via".

CORAMELLA
Inutile perder tempo e denaro. Acquistate quelle di Paciccio e vi sarete liberati dell'interrogativo "sarà buona la mia?" Il prezzo è accessibile a chiunque, il produttore è persona competente e squisita, la fattura dell'oggetto sobria ed elegante (connubio raro oggidì). La superficie della coramella si incaricherà di uniformare le asperità create create dallo strofinìo del tagliente contro la pietra, raddrizzando ed allineando i "denti" che compongono il nostro filo. Non dovrebbe esser tesa a "pelle di tamburo" sebbene vi siano opinioni un po' discordi in merito. Occorre ancora una volta pratica fino ad impadronirsi del movimento. Tenete conto che si stima che si debba compiere un movimento circa 3-4000 volte prima che si formi una "memoria muscolare" che permetta trasformare un gesto volontario in uno di "competenza inconscia" e che, in caso di assimilazione di un passaggio scorretto, ne occorreranno da 8000 fino a 13000 perchè la vostra mano "disimpari" l'errore. Quindi concentratevi ed eseguite al rallentatore. Quando l'attenzione comincia a venir meno sospendete l'esercizio e riprendete più tardi. Il movimento è il capovolgimento del rasoio lungo il suo asse maggiore facendone ruotare il codolo come se aveste una matita tenuta tra pollice ed indice. Qunado il filo poggia correttamente sul cuoio il suo sfregamento produce un rumore avvertibile che, con il tempo, diventa riconoscibile. La pressione è molto moderata ma non assente.viewtopic.php?f=13&t=855" onclick="window.open(this.href);return false;
Ultima modifica di Leo73 il 18/02/2016, 23:34, modificato 57 volte in totale.
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robyfg
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Re: Vademecun rasatura a mano libera

Messaggio da robyfg »

Da neofita del ML ti dico che la tua è un'iniziativa mooolto utile a chi si avvicina a questo mondo.
Speriamo che si arricchisca sempre più di particolari! ;)
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Saluti,Roberto
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gianlu63
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Re: Vademecun rasatura a mano libera

Messaggio da gianlu63 »

GRAZIE!
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Re: Vademecun rasatura a mano libera

Messaggio da Paolo Malinverno »

Secondo me l'articolo è interessante ed utile. Mi sembra poi un'ottima idea mantenere il testo "aperto" per approfondimenti, ampliamenti e, magari, correzioni, senza che la genesi di questi cambiamenti compaia prima dell'elaborazione definitiva. Quindi: vai!
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Drax68
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Re: Vademecun rasatura a mano libera

Messaggio da Drax68 »

Senza dubbio una lodevole iniziativa ;) per un neofita appena iscritto trovare un pratico vademecum che gli fornisce le prime informazioni e basi per iniziare a radersi come Dio comanda ma, senza doversi per forza spulciare una tonnellata di post, è senz'altro una cosa buona e giusta :mrgreen:
Ciò non manleva però dall'approfondire gli argomenti che più interessano nelle sezioni specifiche dedicate 8-)
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altus
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Re: Vademecum rasatura a mano libera

Messaggio da altus »

Visto che il progetto è un vademecum, cerchiamo di non "allungare il brodo" come al solito con commenti e ringraziamenti che nulla aggiungono al tema e lasciamo il buon Leo lavorare tranquillo all'ampliamento. Eventuali annotazioni possono sempre essergli inviate per MP
Grazie.
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Bushdoctor
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Re: Vademecum rasatura a mano libera

Messaggio da Bushdoctor »

Bravo Leo, avevo notato anch'io l'esigenza di un aggiornameto, i tempi passano e i materiali cambiano, quindi mi trovi pienamente d'accordo.
L'affilatura è un po' un argomento difficile da trattare perchè non esistono regole fisse, ogni lama è cosa a se e ciò che funziona per una non va per un'altra, ma in linea di principio si può suggerire i materiali cui fare riferimento, ovviamente le tecniche sono altresì importanti.
Proprio in questi giorni avevo esortato il buon Gene a collaborare un po' più attivamente ed abbiamo ripreso il tread giornale d'affilatura cercando di renderlo con il tempo una sorta di HOTD, proprio per rianimare un po' la sezione pietre ed affilatura.
Io devo ancora pubblicare il reportage sulle coticule belghe( :oops: ) e cercare di completare qualche altra scheda del database.
Al momento spiano pietre a tutta forza e sono indolenzito da metà tronco in su, ma con il classico tempo biblico riusciremo a fare tutto.
Per il momento ottimo lavoro, se mi viene in mente qualcosa da aggiungere ti mando un pm.
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Leo73
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Re: Vademecum rasatura a mano libera

Messaggio da Leo73 »

Faccio ammenda per il poco tempo dedicato all'articolo negli ultimi due mesi.
Il testo del vademecum ha comunque assunto veste pressochè definitiva. Vedo che però è stata esclusa la possibilità di modificare a posteriori i messaggi.
Vorrebbe il moderatore aiutarmi nella eliminazione delle ultime righe?
Faccio appello inoltre a tutti gli affilatori "anziani" a contattarmi via PM per eventuali aggiunte o correzioni prima di chiudere.

Un saluto,
Leo
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