da Rampa » 11/05/2013, 13:30
Ho appena finito di radermi con il fido Puma 89 vintage, donatomi qualche mese dal mio amico barbiere, mi accarezzo la faccia soddisfatto, è liscia e bianca, anche la consorte apprezza il risultato. Ho usato una crema da barba in tubo marca Gillette, niente di straordinario, ma che profuma "di barbiere", e che contribuisce a rasature accurate. Avevo deciso di non usarla più perchè mi sembrava procurasse rossori, invece stavolta tutto è andato liscio come la seta. Ho asciugato con cura la lama del Puma, e l'ho riposto nel cassetto insieme alla coramella.
Un gesto quotidiano senza un apparente significato, un pò come lavarsi la faccia o comprare il pane dal fornaio, quello di farsi la barba ogni giorno, tuttavia quel che rende ogni giorno diverso è proprio lui: il rasoio a mano libera. Sarà per il suo aspetto lucente e a volte severo, ma con un rasoio a mano libera non puoi mai dare niente per scontato, a partire dall'affilatura, che richiede una sapiente manutenzione per tenerlo sempre in perfetta efficienza. Per carità, niente di particolarmente difficile, ma ci sono regole che devono essere seguite, altrimenti il rasoio a mano libera non è più piacere, ma spiacevole ossessione che può portare al suo abbandono.
Penso che sia il caso di chiedersi perchè proprio oggi un uomo non abbia tanto di meglio da fare che non dedicarsi ad uno strumento così primitivo come il rasoio a mano libera, in fondo c'è sempre il multilama che è pronto per pochi euro a fare lo stesso lavoro di un rasoio di 50 anni fa. Oppure ci si può lasciare crescere la barba, che è pure una scelta onorabilissima. Accarezzo la mia gola rasata di fresco, la sento liscia e liberata dai peli fin troppo ispidi, è un piacere, ed io abitualmente non uso nemmeno il dopobarba. Non c'è nessun rossore sulla pelle, guardo il vecchio Puma e sorrido pensando che si tratta proprio di un attrezzo affidabile e che non concede sconti a nessun oggetto che abbia la forma di un pelo.
Si può essere orgogliosi di una sbarbata? penso di sì, perchè il rasoio a mano libera è l'avere imparato a destreggiarlo dopo aver superato i primi momenti di vero e proprio terrore, nel vedere la lama avvicinarsi al proprio collo. Poi scopri che la tigre può essere cavalcata e che i suoi artigli non feriscono se hai imparato come prenderla, scopri che è quasi un gioco da ragazzi e che le paure finiscono in fondo ad un cassetto. Ma resta il rispetto, la consapevolezza che ricompare ad ogni uso di coramella, che l'acciaio può essere affilato fino a poter tagliare un capello al volo, e che per uno strano caso alchemico, quel filo così sottile può essere velluto sulla pelle se maneggiato in modo sapiente.
Ma vale la pena di perdere tutto questo tempo ad imparare l'uso di un attrezzo diventato vetusto come il rasoio a mano libera? basta provare a convincere un appassaionato del contrario, noterete allora un accendersi degli occhi ed un risoluto "No, io indietro non ci torno!". Che paradossi: come sarebbe a dire che indietro non torni? tu sei già tornato indietro scegliendo di usare una lama di 50 o 100 anni fa! Non te ne accorgi?
Ecco, il preferire l'uso di un vecchio rasoio rispetto ad uno tecnologico multilama tanto vantato in televisione, non è esattamente tornare indietro, ma è recuperare un ritmo e dedicare maggiore attenzione a sè stessi: questo fa bene al cuore e alla mente. Non è esattamente un chiudersi nel proprio narcisismo, ricordo che chiunque davanti ad una lama di rasoio decida di metterci la faccia, e lo fa ogni giorno, non è proprio uno sprovveduto. Ma non è nemmeno un uomo di coraggio, è semplicemente una persona che ha deciso di prendersi cura di sè stesso e di un oggetto dotato di grande fascino. Oltretutto la lama di un rasoio affilata con pietre naturali che vengono cavate da una unica regione del Belgio o della Turingia, e poi adeguatamente addolcita da una buona coramella in cuoio, non ha niente a che fare con una lametta industriale che non ha più niente di umano. Il rasoio a mano libera taglia come vuoi tu, lo adatti al tuo tipo di barba e al tuo tipo di pelle, e questo lo puoi fare adattando l'angolo della lama sulla pelle, misurandone la pressione della mano, e al tempo stesso usando la coramella più o meno tirata o con più o meno pressione. A proposito, ricordo che quella particolare coramella in nappa e porcellino si adatta molto bene alla barba del pomeriggio, e quella in cuoio spesso e liscio come la pelle di bambino va benissimo per quella del mattino. Oppure quell'altra, in cuoio rustico ottenuta da una cinghia di trasmissione di una trebbia, forse è meglio usarla subito dopo la pietra belga.
Tutto questo le lamette industriali moderne non lo sanno fare, sono veramente democratiche: un filo unico per tutte le pelli. Ma noi siamo diversi l'uno dall'altro e il farsi la barba bene o male può davvero condizionare il resto della giornata. E uno dei modi peggiori è quello di cominciare una giornata eseguendo distrattamente un gesto quotidiano come quello di farsi la barba.
Il rasoio a mano libera fa "uomo"? se per "uomo" intendiamo un essere umano dotato di senso di responsabilità e gusto del bello, assolutamente sì: il rasoio a mano libera fa indiscutibilmente "uomo". Perchè già nella scelta di un nuovo rasoio a mano libera da acquistare anche l'occhio vuole la sua parte: lama 6/8, 5/8, 7/8, 8/8, lama lunga, corta, elastica, rigida, full hollow, wedge, davvero qui la scelta è infinita e in appena 150 anni la fantasia dei produttori di rasoi a mano libera si è sbizzarrita in tutte le direzioni. Come pure il manico del rasoio, importantissimo per il bilanciamento della lama, che può essere in plastica, in corno, in celluloide, in legno, con intarsi in madreperla, in metalli preziosi, e quant'altro la creatività suggerisce per fare di un bell'oggetto, un oggetto ancora più bello.
Strani questi uomini che scelgono di affidare ad un rasoio a mano libera, un oggetto così singolare, il recupero di un ritmo considerato perduto, e che capiscono come le scorciatoie offerte dalla vita e dalla tecnologia moderna non sempre rappresentino una ragione di benessere. Il benessere è soprattutto quello di una ricerca della perfezione, non è tanto il raggiungimento di un obiettivo di perfezione, ma suo cammino verso la meta, come pure ha già detto qualche saggio filoso orientale. Forse anche lui usava un rasoio a mano libera?
E quindi la lama di rasoio danza sul nostro viso e la vedi balenare davanti allo specchio, una passata dopo l'altra, ascolti il suo "canto", che per ogni rasoio è sempre diverso, e così passata dopo passata il tuo viso resta pulito e liscio per il resto della giornata. Fino alla mattina successiva, in cui la barba cresciuta e di ridiventata ispida, necessita di una nuova rasatura. Questo gesto sembra avere acquisito tutte le caratteristiche di un rito e quasi senza rendersene conto, quell'uomo che ha deciso di imparare l'uso di un rasoio a mano libera, ha ritrovato il senso profondo del rito e del gesto umano che l'accompagna, in modo semplice, senza bisogno di far tante teorie.