Catena di eventi e nascita di un rasoio

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Aldebaran
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Catena di eventi e nascita di un rasoio

Messaggio da Aldebaran »

Buongiorno a Tutti,

Il rasoio a mano libera è uno strumento che può durare quasi per sempre: è un oggetto che passa di padre in figlio. Ascolta i dilemmi dell'uomo allo specchio, che si sente di confidargli segreti di famiglia e storie personali inconfessabili; passa sulla giugulare anche quando questa è in preda a singhiozzi se l'uomo non ha una spalla su cui piangere di cuore. Il rasoio non è solo uno strumento da taglio.

Potrebbe raccontare molto, se avesse il dono della parola, sulle vicende della storia umana; in alcuni casi, come questo che vi sto per proporre, può essere forgiato non solo dalle mani di artigiani ma anche da eventi susseguitisi nel corso degli anni. La vita di chi ha incontrato un rasoio durante il proprio cammino, nel bene e nel male, ha assunto un rilievo diverso; per me lo è stato, effettivamente.

Ero ancora un bambino quando, leggendo delle riviste tecniche di mio nonno, rimanevo affascinato dalle figure e dai calcoli che occorrono per determinare il corretto funzionamento delle turbine. Mio nonno e mio zio, negli anni 80, già da tempo non lavoravano più in Molise come coltellinai e quindi neppure presso le acciaierie di Termoli. Mastro Pietro era morto nei primi anni 60. Mio nonno si era messo a fare il falegname, lavoro che con passione porta avanti tutt'ora alla veneranda età di 91 anni, mentre mio zio lavorava come saldatore.

Mostro foto attuali di loro due e di qualche statuetta forgiata da mio zio ai tempi per svago.

Mio nonno

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Mio zio ( con uno dei miei cugini )

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Foto di statuette varie ( visibili in maggior numero qui )

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Foto delle riviste di mio nonno e libri in cui vengono trattate le turbine sotto vari aspetti. Mio nonno era alla ricerca, quando lavorava presso le acciaierie di Termoli, di acciai particolari che resistessero alla corrosione durante la loro messa in opera nel corso del tempo, anche in condizioni particolari. Custodisco gelosamente e leggo tutt'ora, periodicamente, questi documenti.

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Seguitando a trattare di Turbine, vi racconto cosa è accaduto tempo fa.
Qualche mese fa un gentile membro del Forum, Pelush, Ingegnere Civile, pubblica una notizia riguardante un problema alle Turbine Trent 1000 costruite dalla Rolls Royce per la Boeing ( 787 ).
Provo a fornire una soluzione al suddetto problema e sia io che Pelush, in seguito, contattiamo la Rolls Royce ( in inglese lui è molto più ferrato di me perchè abita e lavora a Londra ). La Rolls Royce mi ricontatterà dopo qualche tempo.p.s.dettagli completi su quanto appena scritto leggibili qui

Possibile Soluzione

Il Boeing 787 vola intorno ai 12.000 metri di altezza. Ad 11.000 metri deve aver incontrato una turbolenza. Ad 11.000 metri, cioè nella Troposfera, dove sono concentrati i 3/4 della massa gassosa e quasi tutto il vapore acqueo dell'atmosfera e vi sono -50 gradi centigradi di temperatura per un aereo le condizioni sono di maggior stress sotto molti punti di vista.
Come negli impianti nucleari l'acqua condensa inizialmente sotto forma di minutissime gocce, disperse omogeneamente come in una nebbia. Queste gocce non determinano apprezzabili effetti erosivi perchè si muovono alla stessa velocità dell'aria umida circostante. Successivamente però esse si depositano sulla faccia convessa delle palette fisse, formando un film continuo di liquido. Il vapore, o meglio, la nebbia lambendo ad alta velocità la paletta, strappa l'acqua del film sotto forma di grosse gocce. Sono queste le responsabili dei fenomeni di erosione: fluendo più lentamente del vapore, non riescono ad attraversare con il flusso principale il passaggio tra le palette mobili e vengono cosi da queste urtate sul dorso, provocandone l'erosione. Le leghe basate sugli alluminuri di titanio sono simili alle superleghe a base di nichel quindi con questo sistema si potrebbe risolvere il problema.


Bibliografia

Troyanovskkii, B.M.1978 Turbines for nuclear power plants 2nd edition Moscow Energiya 1978
Advances LP turbine installation at 13000MW Nuclear Power Station Unterweser. Procediings of the American Power conference 53 Jacobsen, Oeynhausen, Termuehlen



Adesso compiamo un salto indietro nel tempo.
Nel 1969 da scienziati giapponesi fu trovato un meteorite in Antartide; fu denominato " Yamato 691 EH3 ".

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Nel 2011 è stato scoperto che suddetto meteorite contiene un composto di Zolfo e Titanio. Trattasi infatti di una tipologia di Condrite denominata Enstatite che contiene Manganese. Sono meteoriti abbastanza rare.

Questi due esemplari di roccia del meteorite sono quelli che ho ricevuto grazie al Dottor Ayako Yoshida e ai suoi collaboratori del Museo di Hiroshima. Noi del Medusa abbiamo portato avanti un progetto di ricerca riguardante gli studi del Dottore in Geologia Shogo Nagaoka sulle peculiarità delle pietre e rocce giapponesi manifestatesi dopo l'esplosione della bomba di Hiroshima in seguito alle radiazioni. Anche in questo caso ringraziamo Sergio Cavallo per l'aiuto che ci offre nel comunicare con il " Mondo Giapponese ".

Primo esemplare che tornerà al Museo dopo vari studi

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Secondo esemplare, che verrà montato nel manico di un rasoio Medusa. Si nota chiaramente lo zolfo ( puro, senza stati di ossidazione, bianco trasparente ) e il Manganese ( sul marroncino ) con presenza di Titanio in forma di Brookite. Quindi è Wassonite.

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Stralci di e-mail al personale del Museo

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Per finire, la Wassonite conferma l'ipotesi della nebulosa solare che è il modello maggiormente accettato dalla comunità scientifica per spiegare la formazione del sistema solare e, più in generale, dei piante e dei sistemi planetari.

Bibliografia:
Nakamura-Messenger, K., et al. (2009) Brownleeite: a New Manganese Silicide Mineral in an Interplanetary Dust Particle, American Mineralogist 95: 221-228.
Nakamura-Messenger, K. (2014) Organic Nanoglobules: The Study of Organic Molecules in Small Primitive Bodies, Now and the Future: III. Journal of Japanese Society for Planetary Sciences, in press (Japanese)
Nakamura-Messenger, K., et al. (2012) Wassonite: A New Titanium Monosulfide Mineral in the Yamato 691 Enstatite Chondrite, American Mineralogist, 97, 807-815.
Nakamura-Messenger, K., et al. (2011) Experimental Aqueous Alteration of Cometary Dust, Meteor. Planet. Sci.46: 843-856.
Nakamura-Messenger, K., et al. (2011) Nanometer-scale Anatomy of Entire Stardust Tracks, Meteor. Planet. Sci. 46: 1033-1051.
Nakamura-Messenger, K., et al. (2009) Brownleeite: a New Manganese Silicide Mineral in an Interplanetary Dust Particle, American Mineralogist 95: 221-228.
Zolensky, M.E., Nakamura-Messenger, K., Fletcher, L.A., See, T.H. (2008) Curation. Spacecraft Recovery and Preliminary Examination for the Stardust Mission: A Perspective From the Curatorial Facility, Meteoritics and Planetary Science, 43: 5-21
Zolensky, M.E., et al. (2008) Comparing Wild 2 Particles to Chondrites and IDPs, Meteoritics & Planetary Science, 43, p.261-272
Nakamura-Messenger, K. and NASA STARDUST Science Team (2007) STARDUST Mission- Microscopic View of Comet dust samples. Journal of Japanese Society for Planetary Sciences 16: 274-278.
Brownlee, D.E. et al. (2006) Comet 81P/Wild 2 Under a Microscope, Science, 314, 1711-1716
Zolensky, M.E., et al. (2006) Mineralogy and Petrology of Comet 81P/Wild 2 Nucleus Samples, Science, 314, 1735-1739.
Flynn, G.J. et al. (2006) Elemental Compositions of Comet 81P/Wild 2 Samples Collected by Stardust, Science, 314, 1731-1735.
Keller, L.P., et al. (2006) Infrared Spectroscopy of Comet 81P/Wild 2 Samples Returned by Stardust, Science, 314, 1728-1731
Horz, F., et al. (2006) Impact Features on Stardust: Implications for Comet 81P/Wild2 Dust, Science, 314, 1716-1719.
McKeegan, K.D., et al. (2006) Isotopic Compositions of Cometary Matter Returned by Stardust, Science, 314, 1724-1728.
Nakamura-Messenger, K., et al. (2006) Organic Globules In the Tagish Lake Meteorite: Remnants of the Protosolar Disk, Science, 314: 1439-1442.

Grazie alla Dottoressa Doble Karen, della sezione Turbine Marine MT-30 Giapponesi della Rolls Royce, siamo riusciti ad ottenere l'acciaio e l'assistenza per costruire una lama in acciaio da polveri di terza generazione monocristallino in lega di Titanio.
Non ci è stato dato il permesso di scrivere in dettaglio circa le procedure tecniche, come abbiamo invece sempre fatto per le altre nostre opere.

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Qualcosina però ve la scrivo lo stesso :D

L'acciaio è un solido cristallino. I solidi cristallini sono in genere costituiti da più cristalli, che si formano durante il processo di cristallizzazione. Il fenomeno della nucleazione aumenta il numero dei cristalli presenti in un solido, mentre il fenomeno dell'accrescimento aumenta le dimensioni di questi cristalli. Se la velocità di nucleazione è molto elevata rispetto alla velocità di accrescimento, allora il solido presenterà una struttura più vicina allo stato amorfo, mentre se la velocità di accrescimento è molto elevata rispetto alla velocità di nucleazione, il solido presenterà una struttura più vicina a quella di solido monocristallino.
Per far ciò si introducono nella soluzione satura ad una certa temperatura una quantità ben controllata di cristalli minuscoli ma pur sempre formati, il più possibile regolari in forma e dimensioni, della stessa sostanza che si intende cristallizzare. Questo processo, noto come semina o inseminazione cristallina, se condotto opportunamente, porta unicamente alla crescita di un microcristallo introdotto, che può aumentare di dimensioni anche di diversi organi di grandezza, mantenendo una forma regolare e consumando per il suo accrescimento quasi tutto il materiale in soluzione, evitando così la formazione di nuovi centri di aggregazione, ad esempio sulle pareti del contenitore, o su inevitabili impurezze estranee presenti.

Lama sbozzata, da terminare

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Notare come abbiamo lavorato molto sulle coste della lama in modo da ottenere , nonostante il rasoio sia un " Near Wedge ", un profilo " snello ".

Bibliografia:
Cristallizzazione
Fasi metallurgia da polveri

Costruzione del manico in corno e spaziatore in corno di Kudu e innesto della Wassonite.

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Aldebaran
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Re: Catena di eventi e nascita di un rasoio

Messaggio da Aldebaran »

Rasoio Terminato. Ringraziamo, come sempre, la K Steel per i materiali che ci fornisce per la lavorazione dei nostri acciai particolari.

Lama circa 8/8 di pollice, Spanish Point

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Grazie e buon proseguimento,

Andrea
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Re: Catena di eventi e nascita di un rasoio

Messaggio da kairen »

Ciao una piccola recensione sul rasoio in questione di cui ne sono felice possessore

In primis premetto che sono un po parziale su due cose,
materiale con cui è stata costruita la lama, ne ho parlato spesso con gli amici triveneti
ed il Giappone di cui sono innamorato praticamente da sempre.
Immaginate la gioia, quando Andrea ha accettato di costruirmi un rasoio che facesse da ponte tra queste tre mie passioni, ossia tecnologia ( metallurgia in questo caso ) , Giappone e ovviamente rasatura tradizionale

La richiesta era di un rasoio near wedge con punta spagnola con manico in corno bicolore, l'idea era quella di avere un rasoio, semplice nella sua gestione/manutenzione e che i cavalli nel motore fossero nascosti dietro l'apparente semplicità.

Il rasoio esteticamente ha superato di gran lunga le mie attese, è molto Zen nella sua forma semplice ed elegante con due piccole uniche peculiarità, ossia un piccolo frammento di meteorite incastonato nel pin del wedge ed il marchio "Rolls Royce"

Veniamo alle proprietà tonsorie del rasoio
Quando mi sono sbarbato la prima volta sono rimasto sconvolto, ha superato di gran lunga qualsiasi cosa avessi mai provato in precedenza, il giorno prima mi ero rasato con un'eccellente kamisori, ma nel confronto è stato impietoso. Ho provato moltissimi tipi di rasoi in questi 17 anni di rasatura tradizionale, ma mai avevo provato un simile effetto tonsorio, difficilmente descrivibile a parole, per immaginarlo è come quello di passare un pacchetto di sigarette sulla pelle e che il pacchetto rada, senza lasciare il minimo segno di irritazione, due passate sono state sufficienti ad ottenere un BBS spettacolare profondo e molto durevole, ho chiesto come fosse stato affilato e mi ha detto nulla di particolare.

Non so onestamente cosa abbia reso il rasoio così speciale
Se sia la radioattività residua del meteorite ( sto ovviamente SCHERZANDO )
Il materiale dell'acciaio
L'affilatura impeccabile

Forse la combinazione di materiale ed affilatura, hanno contribuito a creare un rasoio di un'efficacia unica, per essere onesto è stato il primo rasoio in acciaio da polveri di terza generazione, in ogni caso credo che Andrea abbia trovato un materiale straordinario per i rasoi, il vero ed unico Rolls Royce della rasatura tradizionale.

Grazie per l'attenzione
Luca G.
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Re: Catena di eventi e nascita di un rasoio

Messaggio da Aldebaran »

Buonasera a Tutti,

mi scuso per il ritardo. Luca, ti ringrazio molto per la recensione di questo particolare rasoio Medusa, mi fa molto piacere che ti sia piaciuto. Grazie alle persone come te siamo riusciti, negli anni, a migliorare in un settore in cui abbiamo portato molta innovazione ma dove, al contempo, abbiamo necessariamente dovuto sperimentare molto: è stata una strada molto impervia. Come si suol dire, però, " per aspera ad astra ".

La " linea " del manico e il terzo pin rendono il rasoio comunque gradito alla vista, seppur senza fronzoli, e per questo devo ringraziare i tutorial di Altus e i suoi consigli, come anche quelli di Lemmy.

Grazie ancora di cuore,

Andrea
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Lemmy
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Re: Catena di eventi e nascita di un rasoio

Messaggio da Lemmy »

Non credo di meritare tanto onore,visto il piccolo contributo dato al compimento di quest'opera comunque sia sono arcicontento che sia andata a buon fine e che sia l'amico Kairen sia i produttori, siano soddisfatti del risultato ottenuto. É un piacere lavorare con voi. E mi auguro che sia uno spunto per altri progetti....per chiunque.... Ad Majora!
The feeling is there, body and soul hail!!! hail!!! Rock&roll!!!
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