I Primi Rasoi

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Aldebaran
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I Primi Rasoi

Messaggio da Aldebaran »

Come afferma il noto antropologo Leakey,non conosceremo mai del tutto cosa accadde ai nostri progenitori nel loro viaggio fino a noi perche' la documentazione e' troppo frammentaria.
Solo con questa modestia si possono azzardare ipotesi sulla nascita dello strumento utilizzato per la rasatura.
Sappiamo che il tagliente accompagna e assiste l'uomo sin dalla piu' remota antichita';col fuoco e l'uso della mano e' la conquista piu' significativa della sua evoluzione e percio'e' uno dei piu' antichi utensili da lui usati.
Il Paleolitico inferiore ,periodo in cui i nostri progenitori si iniziarono all'uso di attrezzi taglienti ,fu probabilmente teatro della nascita di qualcosa di simile al rasoio.
Grazie alle indagini archeologiche oggi sappiamo con quanta abilita' i nostri antenati realizzavano,con fine tecnica di scheggiatura,levigatura,ed in seguito molatura,utensili di pietra,selce e ossidiana.
L'ossidiana,una pietra vulcanica vetrosa,produce schegge particolarmente taglienti e quindi riteniamo che ,per prima,sia stata utilizzata quale strumento depilatorio.
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Ora facciamo un considerevole passo temporale e ci inoltriamo in epoca storica.
L'avvento della metallurgia fu un accadimento lento e graduale e porto' l'uomo nella condizione di creare attrezzi e strumenti nella foggia voluta.
Il primo metallo impiegato,il rame,era particolarmente duttile e indicato per trasformazioni malleabili.
Il progressivo apprendimento di esperienze metallurgiche permise il miglioramento delle caratteristiche del metallo;la nuova lega,composta con l'aggiunta di un altro elemento,lo stagno,divenne,data l'importanza che acquisi',sinonimo di un'era,il Bronzo.
E' solo con l'acquisizione del metodo di lavorazione del bronzo,e la conseguente possibilita' di produrre attrezzi indirizzati ad un impiego specifico,che possiamo azzardare la definizione attuale di rasoio.
La forma piu' arcaica consiste in due lamine unite fra loro,in senso longitudinale,da una specie di reticolo la cui forma ha dato nome ai rasoi fenestrati.
Altri rasoi in bronzo,i cosidetti Bitaglienti,hanno una forma simile ad una palettina con una impugnatura ad anello e due lati taglienti.
La forma lunataconsiste in un rasoio con la lama molto curva,il cui filo tagliente figura all'esterno e ha,nel suo insieme,una forma di luna con il relativo anello applicato.
Databili intorno al 1000 a.C.questi rasoi,ritenuti erroneamente piu' votivi che di uso corrente,daranno origine alla linea di molti rasoi nei secoli successivi e verranno utilizzati per buona parte dell'eta' del Ferro;le loro caratteristiche forme perdureranno fino all'avvento della civilta' greco-romana.
Nei pressi di Bologna,oltre un secolo fa,venne scoperta la Necropoli di Villanova e con essa vennero alla luce manufatti in bronzo propi di quella civilta':una civilta' del bronzo-ferro a economia agricola,ma caratterizzata anche da attivita' metallurgica.
Il senatore conte Gozzadini,descrivendo i suoi scavi di Villanova,aveva gia' provato ,nel 1855,a dimostrare che alcuni strumenti ritrovati con certe particolarita'
dovevano essere ritenuti "rasoi caratteristici delle sepolture maschili di alto rango in Etruria Settentrionale."
Nel 1902 a Pompei,Matteo della Corte inizio'degli scavi che lo tennero occupato per circa cinquanta anni.
Durante i rinvenimenti furono riportati alla luce numerosi esemplari di novacula con cui i romani ,fra l'eta' repubblicana e il I secolo dell'impero,si radevano.
Da scavi prodotti in tombe punico-cartaginesi sono stati raccolti alcuni piccoli strumenti di bronzo chesono stati classificati come rasoi:essi hanno una lama quadrangolare terminante con un filo curvilineo e munita di un manico molto sottile a forma di "collo di cigno".
Si ignora se il desiderio di radersi fosse dettato da ordini religiosi,militari ,o igienici,ma certamente la forma cosi' particolare di questi attrezzi induce a pensare che la rasatura venisse effettuata da mano abile su visi altrui.
I rasoio a "collo di cigno"coniugano elegantemente esigenze stilistiche e pratiche:da un alto consentono una presa corretta,leggera ma ferma,dall'altro rendono la forma particolarmente aggraziata.
Molto eleganti e raffinati sono alcuni rasoi rinvenuti in Danimarca.
Meno elegante puo' essere considerato il costume secondo il quale,presuppongono alcuni ritrovamenti archeologici ,quei popoli nordici avrebbero rasato le loro vittime sacrificali prima di procedere a lugubri eventi.
Se da un punto di vista estetico -funzionale ,nel corso dei secoli a venire ,le lame non cambiarono di molto ,osserviamo che le forme andarono uniformandosi ,indipendentemente dal luoo di provenienza.
Cio' che fece evolvere la funzionalita' dello strumento rasoio fu l'impiego del nuovo prodigioso metallo scoperto dall'uomo:il ferro.
Anche in Giappone la fabbricazione dei rasoi ebbe inizio nel VI secolo a.C. con l'avvento dell'era Jimmu Tenno (titolo ufficiale dell'mperatore del Giappone).
Poiche' questo periodo della storia della rasatura viene ricordato come l'eta' della sofferenza",occorre ricordare che,in aiuto a questa funzione,l'uomo ha ideato la forfice.
I primi modelli ad anello risalgono al X secolo d.C.Prima erano le forfici ,loro antenate ,che si basano pero' sul principio della leva di terzo grado,senza il perno centrale ,ma con due lame collegate fra loro alla base ,e danno cosi'luogo a un movimento a molla.
Nei dipinti del Seicentoraffiguranti l'episodio di Sansone e Dalila,troviamo l'eroina che fa tagliare i capelli e la barba di Sansone con le forfici da un barbiere,come anche e' scritto nella Bibbia .
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