TOPIC Indentificazione e richiesta notizie storiche rasoi ML

Il luogo ideale per postare i propri rasoi, e conoscerne la storia

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Giovanni93
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Re: TOPIC Indentificazione e richiesta notizie storiche raso

Messaggio da Giovanni93 »

:lol: Hai ragione altus, stavolta era facile :!:
Solo una cosa:
Mi sapresti fare una datazione e dirmi di che materiale è il manico?
te ne sarei grato, ne ho 2 con lo stesso manico e non essendo molto pratico di materiali non capisco cosa sia.
Grazie mille ancora :)
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altus
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Re: TOPIC Indentificazione e richiesta notizie storiche raso

Messaggio da altus »

L'epoca tra la fine del XIX° e l'inizio del XX°, il manico è corno (molto disidratato quindi sembra abbia le venature del legno, ma è corno nero)
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Giovanni93
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Re: TOPIC Indentificazione e richiesta notizie storiche raso

Messaggio da Giovanni93 »

Grazie mille. :) sempre gentilissimo e disponibile
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Picone
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Re: TOPIC Indentificazione e richiesta notizie storiche raso

Messaggio da Picone »

Chiedo lumi in merito..: qualcuno saprebbe dirmi qualcosa su questo biscottone??: http://www.ebay.it/itm/Vintage-American ... Sw53NY9y4Y" onclick="window.open(this.href);return false;
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Bushdoctor
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Re: TOPIC Indentificazione e richiesta notizie storiche raso

Messaggio da Bushdoctor »

Si, ha le coste usurate quindi non merita.

Anche se bisogna dire che questo non è il posto giusto dove chiedere consigli per gli acquisti, in questo topic si chiedono informazioni storiche su rasoi di cui si è in possesso.
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Picone
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Re: TOPIC Indentificazione e richiesta notizie storiche raso

Messaggio da Picone »

Ooops! Pardon.
Poiché spesso avrò bisogno di chiedervi consigli proprio in tal senso, mi indicheresti il Topic giusto?
Grazie.
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Aldebaran
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Re: TOPIC Indentificazione e richiesta notizie storiche raso

Messaggio da Aldebaran »

viewforum.php?f=64" onclick="window.open(this.href);return false;
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Picone
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Re: TOPIC Indentificazione e richiesta notizie storiche raso

Messaggio da Picone »

Grazie mille.
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stf77no
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Re: TOPIC Indentificazione e richiesta notizie storiche raso

Messaggio da stf77no »

buon inizio di settimana a tutti, questa mattina ho ricevuto in dono questo graditissimo rasoio:
4994749946, l'identificazione è chiara ma ero molto incuriosito dalla scritta "anno di guerra 1917"... erano forse commissionati per l'esercito? oppure negli anni della IGM era normale datare oggetti d'uso comune in quel modo? inoltre chiedo ai più esperti in quel periodo la ditta Caudano da chi faceva fare i propri rasoi?
Grazie.
arielina
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Re: TOPIC Indentificazione e richiesta notizie storiche raso

Messaggio da arielina »

:o Bellissimo ste! Io che colleziono solo Caudano ti invidio :o
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stf77no
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Re: TOPIC Indentificazione e richiesta notizie storiche raso

Messaggio da stf77no »

Grazie, ti dirò che i Caudano piacciono molto anche a me , questo è il secondo ma spero di metterne in fila un po'.....
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altus
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Re: TOPIC Indentificazione e richiesta notizie storiche raso

Messaggio da altus »

stf77no ha scritto:... ero molto incuriosito dalla scritta "anno di guerra 1917"... erano forse commissionati per l'esercito? oppure negli anni della IGM era normale datare oggetti d'uso comune in quel modo? inoltre chiedo ai più esperti in quel periodo la ditta Caudano da chi faceva fare i propri rasoi?
Alcune riflessioni e ipotesi:
Caudano acquistava solitamente dei Solingen marchiati con il suo nome (prassi diffusa) come i Puma marchiati Caudano, ma escluderei che sia il caso di questo rasoio visto l' "inimicizia" italo-tedesca nel 1917... escluderei altresì una fornitura militare essendo privo di codici o punzoni o incisioni sul manico relativi a una possibile commessa (e inoltre non venivano forniti rasoi alle truppe, erano dotazioni personali o al massimo del barbiere del reggimento acquistati con la cassa del reggimento, solo con l'avvento dei DE GIllette alle truppe americo-canadesi si ebbero forniture ufficiali). Né credo fosse prassi normale datare oggetti di uso comune in quel modo, soprattutto se fatti in "materiali riservati a usi bellici" come l'acciaio. Inoltre il 1917 fu un anno particolarmente disastroso e infausto (Caporetto e anche i moti di Torino...)
Comunque un pezzo molto interessante di probabile fattura artigianale italiana (Campobasso? Manago?)
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stf77no
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Re: TOPIC Indentificazione e richiesta notizie storiche raso

Messaggio da stf77no »

grazie della risposta, proverò ad approfondire , per quanto mi sarà possibile....
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CozzaroNero
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Re: TOPIC Indentificazione e richiesta notizie storiche raso

Messaggio da CozzaroNero »

Bello, complimenti Ste
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stf77no
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Re: TOPIC Indentificazione e richiesta notizie storiche raso

Messaggio da stf77no »

grazie, ogni tanto un po' di culo ci vuole....
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Aldebaran
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Re: TOPIC Indentificazione e richiesta notizie storiche raso

Messaggio da Aldebaran »

Buongiorno a Tutti!

nel 1917 e prima del Primo Conflitto Mondiale le miniere presenti in Italia capaci di far fronte alla richiesta interna di ferro erano quelle dell'isola d'Elba.

Il processamento del minerale avvenne, in Italia, ad opera di fabbriche costruite e coordinate da politici e ingegneri che si avvicendarono sulla scena politica dal 1880 al 1950 circa. Parliamo di Federico Giolitti (1880-1946), figlio dello statista Giovanni, professore presso il Regio Politecnico di Torino e collaboratore dell’Ansaldo, autore di studi sulla cementazione e sui trattamenti termici degli acciai.

Molti vengono nominati senatori del Regno, come Baldassarre Mongenet (1811-1885), Luigi e Salvatore Orlando, Giovanni Bombrini (1838-1924) dell’Ansaldo, o vengono eletti alla camera dei deputati, come lo stesso Mongenet, Vincenzo Stefano Breda, Alessandro Casalini, Giulio Rubini (1844-1917), più volte ministro del Tesoro e dei Lavori pubblici, e Salvatore Orlando.

Nel 1913, alla vigilia della Prima guerra mondiale, la produzione nazionale di ghisa supera le 426.000 t, per la maggior parte ottenute con altiforni a coke, a fronte di 235.000 t di ghisa importata. Nello stesso anno la produzione di ferro e di acciaio, ottenuta principalmente con forni Martin-Siemens e con forni elettrici, raggiunge il milione di tonnellate, al quale si deve aggiungere una quota di importazione di circa 250.000 t.

La Prima guerra mondiale costituisce un punto di svolta per le attività siderurgiche, impegnate a sostenere in ogni modo l’incremento della domanda per lo sforzo bellico. La crescita è disordinata, sostenuta dalla necessità di produrre e da una buona disponibilità economica, che fa perdere di vista i costi di produzione e la razionale utilizzazione degli impianti. Durante il conflitto, la produzione di ghisa non si discosta molto dal valore prebellico a causa dell’insufficiente disponibilità di minerale, anche se le miniere elbane toccano un massimo di 839.000 t nel 1917, mentre l’importazione raggiunge un picco di 320.000 t nel 1917. La produzione di acciaio, pur impennandosi a oltre 1,3 milioni di t nel 1917, non riesce a fare fronte alle esigenze interne, compensate da un corrispondente aumento dell’importazione di circa 800.000 t di ferro e acciaio. L’ampliamento della produzione legata al rottame richiede una forte importazione di questa materia prima dall’estero. Le fonti principali di rifornimento d’anteguerra, come Francia, Svizzera, Germania, Inghilterra e Belgio, riducono i flussi non solo durante il conflitto, ma anche nel primo dopoguerra, per alimentare i mercati interni, vista la difficoltà nel reperimento del minerale

Questo è quanto si sa sull'approvigionamento di materiale per la costruzione di questi rasoi. Potrebbe essere acciaio italiano, ma anche importato, perché il fatto che l' importazione fosse stata diminuita non vuol dire che non ci fosse.

Sulla costruzione dei rasoi si può solo ipotizzare ma nulla di preciso si può affermare.

Bibliografia
N. Garella, Mémoire sur la fabrication de la fonte et du fer en Toscane, «Annales des mines», 1839, 16, pp. 3-84.
G. Scagnetti, La siderurgia in Italia, Roma 1923.
A. Frumento, Imprese lombarde nella storia della siderurgia italiana. Il contributo dei Falck, 1° vol., 1833-1913, Milano 1952.
F. Bonelli, Lo sviluppo di una grande impresa in Italia. La Terni dal 1884 al 1962, Torino 1975.
B. De Stefano Manno, G. Matacena, Le reali ferriere ed officine di Mongiana. Una scoperta della archeologia industriale, Napoli 1979.
A. Frumento, Le Repubbliche cisalpina e italiana con particolare riguardo a siderurgia, armamenti, economia ed agli antichi luoghi lombardi del ferro. 1796-1805, Milano 1985.
A. Frumento, Il Regno d’Italia napoleonico. Siderurgia, combustibili, armamenti ed economia, 1805-1814, Milano 1991.
«Quaderni di storia della tecnologia», 1992, 2, nr. monografico: Forges et usines.
F. Degli Esposti, Le vicende della siderurgia italiana tra Unità e Seconda guerra mondiale, in La civiltà del ferro. Dalla preistoria al III millennio, a cura di W. Nicodemi, Milano 2004, pp. 323-52.
F. Pirro, 1948-1953: affermazione della siderurgia a ciclo integrale con il Piano Sinigaglia durante la ricostruzione in Italia, in La civiltà del ferro. Dalla preistoria al III millennio, a cura di W. Nicodemi, Milano 2004, pp. 383-98.
M. Cavallini, Fortuitum & sordidum opus: appunti di storia della metallurgia, Perugia 2005.
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stf77no
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Re: TOPIC Indentificazione e richiesta notizie storiche raso

Messaggio da stf77no »

Grazie per il prezioso e preciso intervento, sicuramente è un oggetto molto interessante ed affascinante, purtroppo si possono fare solo supposizioni...
Camillo68
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Re: TOPIC Indentificazione e richiesta notizie storiche raso

Messaggio da Camillo68 »

Buongiorno, sono in attesa che mi arrivi un bambola un po particolare, sul codolo riporta 170 e dalle foto direi 1/2 hollow da 5 o 6/8.
Ho cercato notizie su questo modello ma non ho trovato nulla, qualcuno ha idea del periodo storico in cui è stato prodotto?

50089

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50093
Camillo68
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Re: TOPIC Indentificazione e richiesta notizie storiche raso

Messaggio da Camillo68 »

Riformulo la domanda, a vostro avviso si tratta di un modello pre o post seconda guerra mondiale?
orlando
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Re: TOPIC Indentificazione e richiesta notizie storiche raso

Messaggio da orlando »

5034950355

qualcuno riesce a dirmi qualcosa su questo rasoio? l'ho preso per imparare ad affilare ma era da restaurare, e questo è il risultato dopo varie carte vetrate e due pietre. all' interno del manico si vedono le due lettere A e W, la lama è 4/8" con ogni eventuale scritta portata via da evidenti interventi precedenti, l'ho fatta rimolare prima dell'affilatura quindi probabilmente è scesa di almeno un millimetro come spessore, ah inoltre il manico non capisco se è plastica o meno.
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altus
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Re: TOPIC Indentificazione e richiesta notizie storiche raso

Messaggio da altus »

orlando ha scritto:5034950355

qualcuno riesce a dirmi qualcosa su questo rasoio? l'ho preso per imparare ad affilare ma era da restaurare, e questo è il risultato dopo varie carte vetrate e due pietre. all' interno del manico si vedono le due lettere A e W, la lama è 4/8" con ogni eventuale scritta portata via da evidenti interventi precedenti, l'ho fatta rimolare prima dell'affilatura quindi probabilmente è scesa di almeno un millimetro come spessore, ah inoltre il manico non capisco se è plastica o meno.
Un rasoio ridotto in quel modo in altezza anche se rimolato non è la strada migliore per imparare a affilare visto che alla fine taglierà ma certamente non come un rasoio con le geometrie corrette e originali.
In assenza di punzoni e con la lama modificata pesantemente è impossibile stabilire origine e epoca.
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Aldebaran
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Re: TOPIC Indentificazione e richiesta notizie storiche raso

Messaggio da Aldebaran »

Aggiungo inoltre che chi lo ha rimolato è uno scarparo. Io non avrei perso tempo con un rasoio del genere, ma evidentemente chi lo ha fatto doveva prendersi i suoi 4 soldi fregandosene del cliente....scommetto che avrà fatto lo scontrino... ( sarcasmo).
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Re: TOPIC Indentificazione e richiesta notizie storiche raso

Messaggio da orlando »

Aldebaran ha scritto:Aggiungo inoltre che chi lo ha rimolato è uno scarparo. Io non avrei perso tempo con un rasoio del genere, ma evidentemente chi lo ha fatto doveva prendersi i suoi 4 soldi fregandosene del cliente....scommetto che avrà fatto lo scontrino... ( sarcasmo).
Che chi lo abbia rimolato è uno scarparo non vi è dubbio, l'ho dato ad un arrotino in piazza che si è preso 5 euro, quando gliel'ho portato si è messo a ridere per le condizioni in cui versava, ma come abbiamo parlato due minuti di affilatura mi ha fatto vedere come fa lui e in effetti non ci capisce niente visto che sosteneva una serie di idee opposte a quelle imparate su questo forum.
Detto ciò, il rasoio l'ho pagato 10 euro, ma ho fatto qualche prova e la geometria sembra conservata in quanto poggia tutto sul piano e si è lasciato affilare, l'ho provato a secco su una guancia ed ha fatto pelo e contropelo in maniera degna, ma per provarlo in zone più delicate vorrei prima affilarlo su una pietra più fine della belga o almeno passarlo su pasta.
Non appena avrò suddetti strumenti finirò il lavoro e vi dirò quanto si avvicina alla rasatura che ottengo con il Thiers Issard. A me basterebbe che risultasse abbastanza tagliente da poterlo usare per le rifiniture vista la sua dimensione, peccato solo non potergli dare un nome. Grazie per l'aiuto
orlando
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Re: TOPIC Indentificazione e richiesta notizie storiche raso

Messaggio da orlando »

Aggiungo inoltre che per correggere al meglio delle mie possibilità l'angolo di affilatura ho semplicemente usato il nastro isolante monostrato, ha risolto parzialmente anche il problema dello spessore del codolo che essendo maggiore del resto della coda mi faceva un effetto "gradino" durante il movimento ad X dell'affilatura se partivo troppo lateralmente
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Re: TOPIC Indentificazione e richiesta notizie storiche raso

Messaggio da Picone »

:) Sono con la presente a chiederVi: ..qualche notizia su questo oggettino.

L'ho preso sulla baia; chi me l'ha venduto (un Inglese delle parti di Liverpool) mi ha saputo dire solo che dovrebbe essere dei primi anni trenta. Nella foto è come mi è arrivato. Nel frattempo l'ho ripulito un po' e l'ho affilato con piramide naniwa, partendo da una 1k e finendo con una 12k. Coramella con pasta di Mastro Livi, coramella in cuoio... e mi sta regalando sbarbate precise, profonde e canterine.
Il manico è in osso bovino, la lama è un 6/8 e la molatura sembrerebbe, come dice anche ischiapp un "belly hollow".
Qualcuno saprebbe dirmi se conosce qualcosa in più??
GRAZIE come sempre.. ;)
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