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Aldebaran
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Messaggio da Aldebaran »

Ciao a Tutti!

sul gruppo FB del Forum periodicamente pubblico foto di S.O.T.D. e i prodotti sono ritratti insieme ad un libro al quale poi allego una recensione.
Per questo motivo la foto viene denominata T.A.O.S.A.B. (The Art of Shaving and Book).
Alcuni di questi "esperimenti" di scrittura li riproporrei qui perchè potrebbero far riflettere sui problemi dei tempi odierni e forse aiutarci ad affrontare nel migliore dei modi il futuro che verrà, sicuramente molto diverso dalla quotidianità a cui ci stiamo pian piano disabituando.
L'articolo con foto che propongo per primo è stato pubblicato anche su "La Frusta Letteraria" di Alfio Squillaci" di cui potete leggere anche qui, dove trovate anche dei links di riferimento.

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Libro: "Le Perizie" di William Gaddis

Opera pubblicata negli anni 50 ma più attuale che mai nei suoi contenuti.
In un’epoca di incertezza tutte le strutture stabili e coerenti si scoprono difficili da gestire.
Il Mondo come avevamo imparato a conoscerlo, complesso come, metaforicamente parlando, la struttura della Cattedrale descritta nel libro, si disintegra portandosi dietro tutta l’Umanità dai suoi colori vivaci ma transitoria perché composta da comuni mortali che sono solo di passaggio su questa Terra.
Come ho precedentemente scritto, si parla sì di Disintegrazione del libro…Ma anche di Integrazione; di scelte maturate nel tempo da parte del protagonista che deciderà di cambiare vita e di convogliare le sue passioni in un nuovo mestiere che lo porterà a conoscere gente nuova e ad agire senza pregiudizi.
Il personaggio principale, Wyatt Gwyon, abbandona l'idea del sacerdozio per diventare un artista, poi rinuncia a "quella malattia romantica, ovvero l'Originalità", per diventare un appassionato copista di Flemish Old Masters. La sua abilità, che per lui è inizialmente applicata come atto di riverenza disinteressata, lo coinvolge con falsari puramente mercenari per i quali i valori dell'arte sono indistinguibili dai valori delle merci.
È un romanzo sulla falsificazione di tutti i tipi e su tutte le ambiguità implicate nel concetto di "Imitazione".
Anche la Religione è considerata da un punto di vista strettamente utilitaristico.
Wyatt spiega la “forma e la densità” raggiunta dai pittori fiamminghi: “Perché hanno trovato Dio ovunque. Non c'era nulla che Dio non guardasse ... e quindi nel dipinto ogni dettaglio riflette ... l'interesse di Dio per gli oggetti più insignificanti della vita ".
In definitiva, anche forme d’arte minori e falsificazioni trovano la loro giustificazione nel Mondo perché Dio ha interesse per ogni uomo e qualsiasi sua creazione.
"Nihil cavum neque sine signo apud Deum" - niente di vuoto o senza significato con Dio. Ma senza Dio? Cosa succede alla nozione stessa di "Significato"? E come può una persona stabilire cos'è la pienezza e cos'è il vuoto, cosa è reale e cosa è falso? Si parla di Simon Magus, uno dei primi a trafficare reliquie religiose, ma a Gaddis sembra che quel traffico simoniaco sia ormai ovunque, contagiando ogni aspetto della vita umana, minacciando infatti lo status ontologico del singolo essere umano.
Ci sono prodotti, crescono a dismisura per numero e tipologia, ma non hanno significato al di fuori del regno del consumismo, della pubblicità e dello sfruttamento reciproco che le produce. Le vite sono "affollate" di dettagli, ma è impossibile mettere insieme i pezzi e , a volte, l'Accumulo Seriale è troppo da sopportare.
In una certa qual misura è così che Gaddis descrive le figure e le parole del suo “Sistema” in modo che molti personaggi siano poco più che superfici in metamorfosi, frammenti di abitudini linguistiche, copie, prodotti.
“The Recognitions” è scritto nella consapevolezza che tutto il tesoro letterario del passato è, per così dire, ancora in circolazione. I temi del libro e la sua feroce accusa nei confronti del mondo moderno possono sembrare ormai convenzionali, ma Gaddis tratta i temi in un modo così straordinariamente originale che non si ha mai il senso di una semplice ricapitolazione delle idee.


Rivoglio le botteghe artigiane!

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Mi mancano le Botteghe Artigiane.
Mi manca la concretezza.
Sostituita dai Social, dove tutto è falso e falsato e dove manca un vero gusto poichè si lesinano Storia ed Esperienze che possano formarlo, genuinamente, insieme all'Arte e all'Autenticità.
Da tempo si è giunti infatti al concetto di "Città Super Americana" dove tutti corrono o si arrestano col cronometro in mano.
Aria e Terra costituiscono un formicaio di un pubblico facile preda di mode e manie fomentate da un "Credo" che ha bisogno di icone e immagini alle quali attribuire il significato preferito.
Domande e risposte scambiate in pochi secondi di pausa, in una sincope, ingranano come i meccanismi di una macchina.
In quest'era le Botteghe Artigiane hanno ancora un'enorme importanza: ci si guarda con piacere allo specchio seduti anche su sdrucite poltrone perchè nelle loro fucine è di stile vivere..
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Aldebaran
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Re: T.A.O.S.A.B.

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Ciao a tutti!

è invitato chiunque, per far sì che si svaghi un po' la mente in questo periodo difficile, a pubblicare foto di T.A.O.S.A.B. recensendo il libro che ha letto esprimendo osservazioni sui suoi contenuti...Fidatevi, è terapeutico!
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Sbarbaz
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Re: T.A.O.S.A.B.

Messaggio da Sbarbaz »

Ho letto la tua recensione...molto bella e sentita. L'artigianalità delle cose come cura per una società fatta di socialità sempre più mediatica dove tutto è Smart...parli di mancanza di gusto ma anche altri sensi si sono assopiti.. c'è da meditare.
Non so se riuscirò mai a fare un TAOSAB ma mi piace molto la tua iniziativa.
Le nostre idee. Quelle lasciamo dietro di noi e solo esse possono spingerci in avanti.
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Aldebaran
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Re: T.A.O.S.A.B.

Messaggio da Aldebaran »

Ciao a Tutti!

ringrazio infinitamente i fondatori e titolari della Pagina FB "Circolo Enrico Mattei" *
per aver pubblicato la mia recensione del libro di William Gaddis "Le Perizie", che avevo redatto come didascalia per il T.A.O.S.A.B. in foto:

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Riporto quindi ciò che hanno scritto:

"Volentieri pubblichiamo oggi una recensione scritta per il Circolo Mattei dall'ingegner Andrea Brattelli sull'opera di William Gaddis, Le Peripezie. Brattelli è, tra le molteplici sue sfaccettature, un Divulgatore dell'Arte e Cultura Giapponese degli strumenti da taglio, e ama abbinare alla rasatura la lettura. Recensisce libri che lo portano a riflettere sul passato in analogia con il futuro che verrà, ponendo confronti tra il "know how" dell'Italia anni 60 e di oggi.
Su "Le peripezie" ( The Recognitions ) di Gaddis, Brattelli scrive:

Opera pubblicata negli anni 50 ma più attuale che mai nei suoi contenuti.
In un’epoca di incertezza tutte le strutture stabili e coerenti si scoprono difficili da gestire.
Il Mondo come avevamo imparato a conoscerlo, complesso come, metaforicamente parlando, la struttura della Cattedrale descritta nel libro, si disintegra portandosi dietro tutta l’Umanità dai suoi colori vivaci ma transitoria perché composta da comuni mortali che sono solo di passaggio su questa Terra.
Come ho precedentemente scritto, si parla sì di Disintegrazione del libro…Ma anche di Integrazione; di scelte maturate nel tempo da parte del protagonista che deciderà di cambiare vita e di convogliare le sue passioni in un nuovo mestiere che lo porterà a conoscere gente nuova e ad agire senza pregiudizi.
Il personaggio principale, Wyatt Gwyon, abbandona l'idea del sacerdozio per diventare un artista, poi rinuncia a "quella malattia romantica, ovvero l'Originalità", per diventare un appassionato copista di Flemish Old Masters. La sua abilità, che per lui è inizialmente applicata come atto di riverenza disinteressata, lo coinvolge con falsari puramente mercenari per i quali i valori dell'arte sono indistinguibili dai valori delle merci.
È un romanzo sulla falsificazione di tutti i tipi e su tutte le ambiguità implicate nel concetto di "Imitazione".
Anche la Religione è considerata da un punto di vista strettamente utilitaristico.
Wyatt spiega la “forma e la densità” raggiunta dai pittori fiamminghi: “Perché hanno trovato Dio ovunque. Non c'era nulla che Dio non guardasse ... e quindi nel dipinto ogni dettaglio riflette ... l'interesse di Dio per gli oggetti più insignificanti della vita ".
In definitiva, anche forme d’arte minori e falsificazioni trovano la loro giustificazione nel Mondo perché Dio ha interesse per ogni uomo e qualsiasi sua creazione.
"Nihil cavum neque sine signo apud Deum" - niente di vuoto o senza significato con Dio. Ma senza Dio? Cosa succede alla nozione stessa di "Significato"? E come può una persona stabilire cos'è la pienezza e cos'è il vuoto, cosa è reale e cosa è falso? Si parla di Simon Magus, uno dei primi a trafficare reliquie religiose, ma a Gaddis sembra che quel traffico simoniaco sia ormai ovunque, contagiando ogni aspetto della vita umana, minacciando infatti lo status ontologico del singolo essere umano.
Ci sono prodotti, crescono a dismisura per numero e tipologia, ma non hanno significato al di fuori del regno del consumismo, della pubblicità e dello sfruttamento reciproco che le produce. Le vite sono "affollate" di dettagli, ma è impossibile mettere insieme i pezzi e , a volte, l'Accumulo Seriale è troppo da sopportare.
In una certa qual misura è così che Gaddis descrive le figure e le parole del suo “Sistema” in modo che molti personaggi siano poco più che superfici in metamorfosi, frammenti di abitudini linguistiche, copie, prodotti.
“The Recognitions” è scritto nella consapevolezza che tutto il tesoro letterario del passato è, per così dire, ancora in circolazione. I temi del libro e la sua feroce accusa nei confronti del mondo moderno possono sembrare ormai convenzionali, ma Gaddis tratta i temi in un modo così straordinariamente originale che non si ha mai il senso di una semplice ricapitolazione delle idee".


* Circolo culturale dedicato all’uomo che con la sua azione ha saputo affermare l’identità di una nazione e immaginare una politica a favore del popolo.
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james
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Re: T.A.O.S.A.B.

Messaggio da james »

Interessante iniziativa, bella recensione che mi incuriosisce.
Aldebaran ha scritto: 07/11/2020, 8:52 Mi manca la concretezza.
Sostituita dai Social, dove tutto è falso e falsato e dove manca un vero gusto poichè si lesinano Storia ed Esperienze che possano formarlo, genuinamente, insieme all'Arte e all'Autenticità.
Leggendo qua e là mi pare che questo negli ultimi anni sia diventato uno dei cardini del tuo pensiero. Come sai non sono d'accordo con te su tutto ma su molte cose mi ritrovo bene e questa è una.
Riflettendoci e semplificando, sono giunto alla conclusione che la vera novità e insieme la maledizione della nostra epoca sta nella facilità di accesso alla conoscenza, nonostante questa a priori possa sembrare una cosa bella e auspicabile. Sappiamo che è possibile accedere velocemente e facilmente a una mole vastissima di materiale; sappiamo che si può saltare direttamente alle conclusioni senza avere le basi e senza approfondire sulle parti che non interessano, ma è altresì vero che chi ha un minimo di cultura di base, interesse per la materia e capacità di apprendere potrà comunque arrivare ad un livello di conoscenza almeno in apparenza equivalente a quello di chi ha studiato in maniera classica. L'unica differenza sta nel tempo e negli sforzi richiesti per arrivare a questo livello. Dover dedicare tempo e impegno al sapere permette di far sedimentare la conoscenza, entrare nell'ottica della materia, attivare per bene tutti i collegamenti nella corteccia (perdonami, non sono un neurologo), e infine di fare un po' di spazio per fare sì che ciò che si è imparato possa diventare parte della propria vita, un mattone su cui costruire un solido edificio, anzichè un fronzolo puramente decorativo senza scopo strutturale.
L'artigianato e le botteghe sono, sarebbero ancora fondamentali per preservare non tanto il sapere... quanto il modo di accedere al sapere. L'apprendimento che richiede tempo, impegno e un maestro con cui costruire un rapporto personale.
Purtroppo il nostro mondo sta prendendo una direzione completamente diversa, lo vediamo anche da come la nostra società sia permeata da un ripugnante feticismo per la gioventù, tutto ciò che è giovane è meglio. L'esperienza non conta più nulla, neanche quella dell'artigiano, costruita con decenni di passione per il lavoro.
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Aldebaran
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Re: T.A.O.S.A.B.

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Grazie mille per il tuo intervento James; ben ritrovato!
Buon inizio di settimana a tutti!
alexve
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Re: T.A.O.S.A.B.

Messaggio da alexve »

Wyatt spiega la “forma e la densità” raggiunta dai pittori fiamminghi: “Perché hanno trovato Dio ovunque. Non c'era nulla che Dio non guardasse ... e quindi nel dipinto ogni dettaglio riflette ... l'interesse di Dio per gli oggetti più insignificanti della vita ".
c'è un legame strettissimo tra i pittori fiamminghi e lo studio dell'ottica di cui da quelle parti erano maestri. Da cui lo studio ed anche la rappresentazione di specchi, riflessioni e di tutti i minimi dettagli osservabili grazie a quelle magiche lenti.

Solo perché la lettura mi ha riacceso un vecchio campanello, magari trovo il tempo di approfondire di più. Oppure la cosa può interessare ad altri :)
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ischiapp
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Re: T.A.O.S.A.B.

Messaggio da ischiapp »

james ha scritto: 08/11/2020, 15:44... la vera novità e insieme la maledizione della nostra epoca sta nella facilità di accesso alla conoscenza
Vantaggi immediati (spesso effimeri) e soprattutto effetti collaterali (pesanti) a lungo termine sono ben descritti nella fantascienza.
Genere letterario che spesso, quando ben progettato ed eseguito, anticipa i tempi soprattutto nelle analisi sociologiche.
Il concetto è concentrato nell'idea di infosfera di cui Dan Simmons offre un'ampia analisi nella saga Hyperion.
Consigliatissimo, per gli amanti del genere.

Sempre in tema editoriale, l'incidenza negativa del mondo digitale in lotta serrata con quello reale per il cuore e l'anima dell'Uomo e le tante ricadute organiche sulla salute dell'individuo è ben descritto nel libro Demenza Digitale del neurologo e divulgatore scientifico Manfred Spitzer.
Per me una pietra miliare, che regalo ai matrimoni ed ai battesimi. In quanto strumento di autodifesa di facile utilizzo.
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Messaggio da Sbarbaz »

ischiapp ha scritto: 09/11/2020, 20:01
Sempre in tema editoriale, l'incidenza negativa del mondo digitale in lotta serrata con quello reale per il cuore e l'anima dell'Uomo e le tante ricadute organiche sulla salute dell'individuo è ben descritto nel libro Demenza Digitale del neurologo e divulgatore scientifico Manfred Spitzer.
Per me una pietra miliare, che regalo ai matrimoni ed ai battesimi. In quanto strumento di autodifesa di facile utilizzo.
Interessante...me lo annoto come prossimo acquisto letterario.
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Re: T.A.O.S.A.B.

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Ciao a Tutti!
Scusate il ritardo. Alexve e Ischiapp vi ringrazio per i suggerimenti, approfondirò. Buon proseguimento,

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Re: T.A.O.S.A.B.

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ischiapp ha scritto: 09/11/2020, 20:01Demenza Digitale del neurologo e divulgatore scientifico Manfred Spitzer.
Appena aggiunto alla lista in formato Kindle.
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Re: T.A.O.S.A.B.

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Bob65 ha scritto: 10/11/2020, 15:17... in formato Kindle.
Quando lo avrai letto, per le cose importanti sceglierai il formato cartaceo. ;)
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Re: T.A.O.S.A.B.

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Quando avro' i soldi per comprare una casa piu' grande..... Non so piu' dove mettere i libri: o io o loro o kindle .....
Se non noi, chi? Se non ora, quando?
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Re: T.A.O.S.A.B.

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Ringrazio Ischiapp per la segnalazione del libro di Spitzer che, ad una prima occhiata, mi sembra importante.

Non so perchè ma da un pò di tempo sono più sensibile ad argomenti come quello della demenza ...
"Il parere della maggioranza non può essere, per definizione, che l'espressione dell'incompetenza"
( R. Guénon, Il regno della quantità e i segni dei tempi )
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