Dossier Titanic

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Aldebaran
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Messaggio da Aldebaran »

Buonasera a Tutti,

questo pomeriggio ho avuto il piacere di incontrare il Dott. Claudio Bossi, uno dei massimi esperti mondiali del Titanic e della tragedia che ha visto coinvolto il Famoso Transatlantico e il suo equipaggio.

Qui vi è il suo sito: Titanic- di Claudio Bossi.
Questa è la pagina Facebook dedicata.
Titanic di Claudio Bossi.
Mi sono appena registrato nell'area riservata, in modo da poter visualizzare maggiori contenuti.
Area Riservata.

Vi mostro intanto qualche immagine dei reperti da me visionati per redarre una relazione di Archeometallurgia sull'acciaio del Titanic.

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Vi saranno altri incontri tra me e il Signor Claudio Bossi per sviscerare meglio l'intera vicenda, per quanto mi compete, quindi dal punto di vista metallurgico. Ci siamo scambiati del materiale e, molto probabilmente, coadiuvandomi con il direttivo del Forum, cercheremo di fare un Evento a tema con Lui il prima possibile.

Pongo all'attenzione della Comunità un riassunto della relazione da me scritta. E' assolutamente oggettiva, come lo sono gli argomenti trattati nel libro del Dott. Bossi che ho comprato: Titanic. Nel testo , la descrizione degli avvenimenti, per quanto ho potuto leggere nel viaggio di ritorno, è molto meticolosa.
Consiglio inoltre la lettura del libro: The Titanic. New Forensic Discoveries What Really Sank The Titanic Jennifer Hooper McCarthy & Tim Foecke.

Tecnici americani hanno attuato prove di durezza e di resilienza mediante l'ausilio anche di un "Pendolo Charpy".
C'è da considerare che tramite l'ausilio del suddetto strumento è possibile ricavare valori numerici che innanzitutto andrebbero inseriti in un diagramma statistico ( e quindi andrebbero attuati almeno tremila tentativi )* ma che sono però comunque di scarsa importanza come grandezze quantitative, in quanto, variando la forma dell'intaglio e/o le dimensioni della provetta, si ottengono, a parità di materiale, prove non compatibili tra loro.
Soltanto dopo molti anni il 1912 ( anno affondamento del Titanic ) si studieranno metodi ( valevoli solo caso per caso ) sulla plasticità dei materiali**.
La durezza degli acciai navali è relativa. La durezza all'acciaio è conferita dal carbonio, che porta il suddetto materiale ad arrugginire in talune condizioni. Gli acciai navali hanno delle caratteristiche di inossidabilità conferite anche dal cromo e dall'abbassamento della percentuale di carbonio. Gli acciai inossidabili sono caratterizzati da un tenore di carbonio generalmente inferiore al 1,2%. Il contenuto minimo di cromo "libero", ossia non combinato con il carbonio, si aggira tra l'11-12% per poter avere formazione dello strato di ossido "passivante" continuo, protettivo nei confronti dalla corrosione. Il cromo nella lega, infatti, combinandosi con il carbonio, può formare carburi di cromo, che limitano la disponibilità di tali elemento di lega a formare ossidi e, quindi, di passivarsi.
Per le costruzioni navali, specialmente nel 1912, erano utilizzati acciai austenitici, con un quasi inesistente contenuto di carbonio.

In questa sezione del forum viene definita la chimica degli acciai di allora
Storia Produzione Acciaio.
Gli acciai pudellati, i ferri saldati, i ferri acciaiosi o fibrosi Aston non vanno bene per costruire utensili, ma venivano utilizzati per la costruzione di componenti delle navi. Erano costituiti da una "forte" percentuale di manganese e poco carbonio. Tutto ciò fatta eccezione per alcuni tipi di acciai saldati nati dall'unione di acciai con minore quantità di carbonio con altri ad alto contenuto di carbonio.

Quindi, in definitiva, l'acciaio del Titanic non era di cattiva fattura.

La causa del suo affondamento, risiede , come accade anche per i rasoi a mano libera non funzionati, nella geometria e nella "struttura".
I problemi tecnici del Titanic erano i medesimi delle navi di allora.
La nave è da intendersi come una gigantesca trave, che si flette a causa di forze esterne. All'epoca, a differenza dei giorni nostri, non esisteva la tenuta stagna dei vari compartimenti, ma vi erano pompe idrovore per raccogliere l'acqua imbarcata.

Le parti della nave, alberi motore, ecc. venivano forgiate per intero, nonostante la loro grandezza, e controllarne la qualità era impossibile.
Le strutture dei motori alimentati a carbone erano messi a dura prova proprio dalle onde d'urto scaturite da cilindri si inclinati ma che pesavano sull'intero assetto della nave.
Gli incendi a bordo erano comunque una possibilità non troppo remota.
Soltanto in epoca a noi più prossima si iniziarono a costruire parti di meccanismi più piccoli, la cui qualità era controllata in maniera peculiare.

Una frase di Einstein recita:-"Non puoi risolvere un problema con lo stesso tipo di pensiero che hai usato per crearlo".
Quindi, le motivazioni dell'affondamento del Titanic, per certi punti di vista, sono semplici da capire. Non si può ritenere una nave inaffondabile se, alla fine, è costruita con le stesse problematiche procedurali e strutturali delle altre, e dotandola anche di un numero esiguo di scialuppe di salvataggio.

Mi sono state fatte visionare poi anche foto "manomesse". Non aggiungo altro.
Scrivo solo, per finire, che questo modo di agire mi ha ricordato molto l'omicidio di JFK, che ho studiato a lungo anche leggendo libri di William Manchester e Don De Lillo.
In macchina con JFK vi era anche John Connally, il governatore del Texas. Amico di Licio Gelli, comparirà insieme a lui nei verbali italiani sulle inchieste concernenti la P2 ( Cfr.Ferdinando Imposimato-La Repubblica delle Stragi Impunite).

Grazie, buona serata,
Andrea


*Cfr. Tesi Prof.Toigo- Brattelli su analisi cambiamenti conformazione ossea mummie egizie in relazione al tempo ( centinaia d'anni). Cfr. anche ricerche Bill Bass, Emily Craig prese in considerazione nella bibliografia della ricerca.
**Cfr. Studi Superplasticità Wootz Damasco Medusa tramite considerazioni Professor Bottani.

Bibliografia:

^ Tabelle proprietà fisiche dei metalli
^ a b C.-O.A. Olsson et al., Passive films on stainless steels - chemistry, structure and growth, in Electrochimica Acta, Elsevier Science, 2003.
^ UNI EN 10088-1 (2014) : Acciai inossidabili - Parte 1: Lista degli acciai inossidabili, store.uni.com. URL consultato il 20 giugno 2016.
^ Acciaio inossidabile, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 15 marzo 2011.
^ a b A non-rusting steel, in New York Times, 31 gennaio 1915.
^ Storia degli acciai inossidabili, airedalesprings.co.uk. URL consultato il 17 giugno 2016.
^ a b Marco Boniardi e Andrea Casaroli, Gli acciai inossidabili, Lucefin S.p.A., 2014.
^ ASTM A240 / A240M - 16 Standard Specification for Chromium and Chromium-Nickel Stainless Steel Plate, Sheet, and Strip for Pressure Vessels and for General Applications, ASTM. URL consultato il 20 giugno 2016.
^ M. Knyazeva et al., Duplex Steels: Part I: Genesis, Formation, Structure, in Metallography, Microstructure, and Analysis, Springer, 2013.
^ Silvia Barella e Andrea Gruttadauria, Metallurgia e Materiali Non Metallici, 2016.
^ K.A. Cashell et al., Ferritic stainless steels in structural applications, in Thin-Walled Structures, Elsevier Science, 2014.
^ X.-M. You et al., Ultra-Pure Ferritic Stainless Steels-Grade Refining Operation and Application, in Journal of Iron and Steel Research, International, Elsevier Science, 2007.
^ Trattamenti superficiali per aumentare la resistenza alla corrosione della posateria da tavola e più in generale della coltelleria, anche per uso professionale, da cucina
^ J. Olsson et al., Duplex – A new generation of stainless steels for desalination plants, in Desalination, Elsevier Science, 2007.
^ M. Liljas, 80 YEARS WITH DUPLEX STEELS, A HISTORIC REVIEW AND PROSPECTS FOR THE FUTURE, in 6th European Stainless Steel Science and Market conference proceedings, Jernkontoret, 2008.
^ M. Murayama et al., Microstructural Evolution in a 17-4 PH Stainless Steelafter Aging at 400 °C, in Metallurgical and Materials Transactions A, Springer, 1999.
^ C.N. Hsiao et al., Aging reactions in a 17-4 PH stainless steel, in Materials Chemistry and Physics, Elsevier Science, 2002.
^ J.R. Davis, Stainless steels, ASM International, 1994.
^ K.H. Lo et al., Recent developments in stainless steels, in Materials Science and Engineering R, Elsevier Science, 2009.
^ K.-T. Park et al., Stacking fault energy and plastic deformation of fully austenitic high manganese steels: Effect of Al addition, in Materials Science and Engineering A, Elsevier Science, 2010.
^ M. Sumita et al., Development of nitrogen-containing nickel-free austenitic stainless steels for metallic biomaterials - review, in Materials Science and Engineering C, Elsevier Science, 2004.
^ Gazzetta Ufficiale pdf - Gazzetta Storica - Repubblica Parte 1 n. 104 del 20-04-1973 (Supplemento Ordinario), gazzettaufficiale.it. URL consultato il 20 giugno 2016.
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Aldebaran
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Re: Dossier Titanic

Messaggio da Aldebaran »

Continuo con l'analisi:

lo squarcio totale della nave, causato dall'urto conto l'iceberg, somma dei vari squarci che si sono verificati, misura circa, tradotto in percentuale, il 35% della nave Titanic. Se si fosse sviluppo uno squarcio del 20% , prendendo come riferimento sempre la lunghezza della nave, e se ci fosse stato un numero adeguato di scialuppe ( lance ) di salvataggio, ci sarebbero stati molti più superstiti ( quasi tuto l'equipaggio si sarebbe salvato ).
L'uso del nichel per proteggere i vari meccanismi in metallo e acciaio della nave dalla ruggine, si è rivelato ancora una volta inefficiente dal punto di vista della prevenzione. Mischiatosi, in seguito ad una prima corrosione dei rivetti in ferro contaminati da zolfo e fosforo, a causa dell'acqua salina e all'usura dovuta al movimento in acqua della nave che pone sotto sforzo le strutture durante la navigazione, ha dato origine ad una accentuata ossidazione metallica in tempi troppo brevi e prima del tempo, e alla creazione di solfuro metallico.
Cfr. Opere Prof.Roberto Piontelli

Al giorno d'oggi per la protezione si usano vari tipi di vernici di cui non sono minimamente esperto, quindi questa è un'analisi che lascerò ad altri. Nota storica, ho fatto qualche ricerca in merito quando io e Franz abbiamo usato le vernici Riva per stabilizzare un manico di un Medusa in acciaio M390 trattato col ferro-fluido. Volevo accertarmi che non fossero tossiche. Ho scoperto che lo scrittore Italo Svevo ha lavorato presso Fabbrica Vernici e Intonaci Sottomarini Gioachino Veneziani S.A., in quanto genero di Gioacchino Veneziani, come direttore della filiale Veneziani di Charlton.

grazie buono week end a voi e ai vostri cari.
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PicklesMacCarthy
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Re: Dossier Titanic

Messaggio da PicklesMacCarthy »

Aldebaran ha scritto:Non si può ritenere una nave inaffondabile
Bellissimo ed interessantissimo argomento ,che spero' godra' di ulteriori sviluppi:solo una cosa mi sento di scrivere,non da progettista o esperto di metalli ma da stupidone romantico quale sono:
in mare non c'e' niente,ma proprio niente di sicuro.
Grazie Andrea
...Non fidarti della croce del Sud,la caccia non finisce mai...(Moby Dick -BMS)
arielina
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Re: Dossier Titanic

Messaggio da arielina »

Grazie Andrea , ho letto il tuo intervento quasi come fosse un romanzo!
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Re: Dossier Titanic

Messaggio da Aldebaran »

Buonasera,

giovedì 16 Novembre a Milano in viale Cassala 34 vi sarà la presentazione del libro Naufragi. Alla conferenza interverrà anche Claudio Bossi e ci sarò anche io.
Se ci sarà tempo si parlerà delle mie ricerche attuate sull'acciaio del Titanic ( già descritte in questo thread ) e dello studio delle deformazioni causate dalla pressione dell'acqua nei vari punti della Nave.
Alcune indagini, per quanto concerne la struttura della materia con taluni mezzi tecnologici non sono mai state attuate e quindi, in futuro, io e Claudio Bossi le scriveremo insieme. Si tenga presente che il futuro possessore di questo rasoio ha già ricevuto il materiale in merito e ne riceverà altro.
Per ora è prematuro espormi pubblicamente su questi argomenti.
Grazie, auguro una buona domenica a voi e ai vostri cari,
Andrea
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Re: Dossier Titanic

Messaggio da Aldebaran »

Buonasera,

ieri sono stato alla conferenza nella quale il Saggiatore ha pubblicizzato il libro Naufragi.
E' una raccolta di storie sui più eclatanti naufragi italiani e, nel caso del Titanic, si è parlato di una sopravvissuta italiana.
Mi sono interessato particolarmente alla vicenda di una nave che trasportava un carico di acciaio, perché ho potuto ricostruire le tratte nelle quali l'acciaio svedese veniva esportato nel mondo.
Mi è piaciuta la storia nelle quale si scriveva di marinai che sono riusciti a riaccendere la radio con cui mandare un SOS che non era stato captato prima.
Ovviamente mi è piaciuta la storia narrata nel libro da Claudio Bossi perché ormai anche Noi del Medusa siamo legati in qualche modo alle vicende del Transatlantico.
Il signor Claudio Bossi mi ha omaggiato di un libro con dedica per il futuro possessore del rasoio RMS Medusa in Wootz.
Ecco qualche foto di alcuni degli scrittori presenti ieri sera tra i quali vi era anche il curatore, il Professor Cuzzi Marco della Statale di Milano.

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grazie, buona giornata,
Andrea
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Re: Dossier Titanic

Messaggio da Aldebaran »

Buongiorno,

in merito anche alle ricerche svolte in materia di Metallurgia e Meccanica dei Materiali del Titanic svolte tramite l' Associazione e Forum "ilrasoio.com" anche da me, pongo alla gentile attenzione dei membri della Nostra Comunità l'uscita nelle librerie di questo nuovo libro di Claudio Bossi.

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Storia, leggende e superstizioni sul tragico primo e ultimo viaggio del gigante dei mari" (Giunti/De Vecchi). E' disponibile anche l'edizione digitale.

Grazie della Cortese Attenzione, buon proseguimento,
Andrea

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