A differenza di un coltello in Damasco,per quanto concerne la realizzazione di un rasoio in Damasco,bisogna aver cura del fatto che il tagliente sia costituito da un'unico acciaio,non intervallato quindi dai due che ne compongono la trama caratteristica.Differenti acciai,quindi costituiti da vari elementi diversi, in percentuali diverse,hanno caratteristiche differenti e quindi offrono ognuno una peculiare resistenza all'affilatura,premesso che il trattamento termico sia giusto per ognuno.
Quando si costruisce una lama in Damasco,quindi,si cerca di scegliere due acciai o più da unire che abbiano caratteristiche simili,in modo che anche il trattamento termico sia simile e quindi,alla fine,abbiano le medesime caratteristiche o quasi.Ciò gioverà in fase di affilatura,in quanto,anche se il tagliente sarà formato dall'insieme di vari acciai,la resistenza che offriranno all'affilatura sarà più o meno simile e la lama si potrà utilizzare.Per quanto concerne un rasoio però,questa regola non vale:sulla pelle del volto,acciai diversi “intersecati” tra loro,non offrono una rasatura confortevole.Si opta quindi per una tecnica,chiamata San Mai, con la quale,durante le “pieghe” , l'acciaio che si intende utilizzare come tagliente,di solito quello a più alto contenuto di carbonio, viene posto alle due estremità della billetta di Damasco,in vari strati e,dopo un'ulteriore piega,si troverà al centro di essa.All'esterno quindi si avrà il disegno composto dai vari acciai,al centro il tagliente mono-acciaio.Il primo problema di quel rasoio,le cui foto si trovano su S.R.P.,da quello che ho letto sul sito stesso,potrebbe essere questo:non è stata effettuata la tecnica San Mai.
I due acciai utilizzati dall'artigiano sono l'M1 e il 15N20.Quest'ultimo acciaio viene utilizzato anche da Noi perchè contiene Nichel utile per far risaltare un disegno,una trama.L'M1 invece non va bene,è troppo diverso dal 15N20 come struttura del grano e a livello chimico.Non si può rinunciare ad un acciaio che contenga elementi come il Nichel e/o il Vanadio per far risaltare la trama,se si vuole fare Damasco;è cosa furba quindi prendere come punto di riferimento acciai del genere e sceglierne un'altro da accoppiare per conferire allo strumento una quantità di carbonio sufficiente affinchè il tagliente sia duro,resiliente e tenace in misura congrua.Scegliendo acciai simili,anche il trattamento termico sarà meno complicato, ma, sopratutto, fattibile.Bisogna saper leggere i diagrammi riguardanti i trattamenti termici tenendo presente almeno che più elementi in quantità maggiore richiedono più energia (calore) per essere portati in soluzione.Se si esagera con l'alta temperatura gli acciai perdono la loro struttura di grano originaria (il grano si ingrossa) e la lama risulta inaffilabile.Tornando all'esempio del rasoio Damasco su S.R.P.,
questi sono i trattamenti termici di acciai rapidi;l'M1 è un acciaio super rapido,quindi ha ancora più elementi e richiede temperature di austenitizzazione più alte e cicli vari e lunghi....tutto il contrario del
15N20 come potrete leggere.Quest'ultimo acciaio quindi,ha subito il trattamento termico “complesso” del primo acciaio,difficilissimo da trattare artigianalmente comunque anche da solo,al 15N20 si sarà ingrossato il grano se non ,addirittura,si sarà scarburato l'acciao e questa migrazione insolita di carbonio avrà anche fatto si che l'M1 non si sia temprato a dovere.Acciai altolegati come l'M1 inoltre hanno elementi in percentuali basse di Cromo ma comunque difficili da gestire nel caso si faccia Damasco ,che ha atomi più grandi rispetto agli altri elementi,e quindi rende difficili le saldature a mano con altri acciai.Noi abbiamo utilizzato,come trama,il 15N20 e il 1080,acciai simili quindi,come potrete facilmente leggere su internet.Il nichel in più ci è servito per migliorare la trama ma,con le dovute accortezze e particolari saldature,si riesce a non far entrare l'aria tra le varie parti della billetta e quindi non si formano ossidi che tendono a non far saldare gli acciai (gli ossidi bruciano a circa 3000 gradi,quindi per fonderli si renderebbe liquido l'acciaio).Il tagliente del rasoio nostro,il Medusa,è formato da un monoacciaio,quindi non vi sono problemi.Le pieghe che abbiamo attuato sono 512,molte di più delle 150 circa del rasoio su S.R.P.,quindi il contenuto degli elementi in lega nel nostro rasoio era ininfluente sul trattamento termico del nostro rasoio;in sostanza,per Noi è stato come temprare un mono-acciaio,invece che un Damasco.L'artigiano su S.R.P. doveva invece tener conto di molte più variabili (più elementi chimici) e comunque una situazione del genere, a causa della troppa differenza dei due acciai,è ingestibile. Abbiamo quindi studiato Noi il trattamento termico per il Nostro rasoio,basandoci sulla nostra esperienza metallurgica e basandoci su vari principi,dove anche aver letto i libri di Verhoeven (
Metallurgy of Steel for Bladesmiths & Others who Heat Treat and Forge Steel facilmente reperibili su internet in formato Open-Source.Di particolare interesse è la diffusione del Carbonio:un acciaio è formato da vari elementi: (V, Ni, Mn, Mo, Si e cosi via) il cui numero e percentuale di ognuno di essi non corrisponde in realtà alla loro capacità di diffusione ma l’elemento più piccolo (cioè con più basso numero atomico) è il C. Quando si mette in forgia un acciaio con molto C con un acciaio con poco C questo tende a passare da dove è più concentrato a dove ve ne è di meno. Gli altri elementi si muovono ma sono più grossi e creano problemi di passaggio (discorso del Cromo che facevo in precedenza).Il carbonio mediamente impiega 11 secondi per passare da uno strato ad un altro.