Guida (incompleta) alle spedizioni

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nano
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Re: Guida (incompleta) alle spedizioni

Messaggio da nano »

Ritocchino alle tariffe delle Poste in vigore dal 06/11/2017:

https://www.poste.it/costo-sdoganamento ... stero.html" onclick="window.open(this.href);return false;

il minimo passa da 5,50 euro a 7,50 euro, il massimo da 11,00 euro a 15,00 euro (ma nella nota del ** in basso è rimasto 11,00 euro... No comment).
Never try to wrestle with a pig. You'll get dirty and the pig likes it.
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Massimo70
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Re: Guida (incompleta) alle spedizioni

Messaggio da Massimo70 »

Buongiorno, c'è una faq dell'agenzia delle dogane piuttosto chiara su come calcolare eventuali costi aggiuntivi al prezzo del bene. la riporto perchè mi sembra ci sia un po' di confusione al riguardo:


Quesito – Acquisto di oggetti di scarso valore tramite internet:
Spesso effettuo acquisti di scarso valore tramite internet ed a volte ho la sorpresa di dover pagare delle spese doganali. Vorrei sapere come vengono calcolate queste spese doganali?
Risposta: Sotto il profilo doganale, la vigente normativa comunitaria (art. 23 del Regolamento CE 1186/2009 che dal 1° gennaio 2010 sostituisce il Regolamento CEE n.918/83) consente l'ammissione in franchigia dal dazio all'importazione per le spedizioni composte da merci di valore trascurabile spedite da un soggetto residente in un paese extra UE ad una persona che si trova nella Comunità, sempreché il valore della stessa spedizione non superi il valore intrinseco di 150 €.
Per valore intrinseco, s'intende il valore del bene escluso il costo del trasporto e dell'eventuale assicurazione.
Sono esclusi dalla fruizione della franchigia in questione i prodotti alcolici, i profumi e l'acqua da toletta, i tabacchi ed i prodotti del tabacco.
Sotto il profilo fiscale, si precisa che, diversamente dalla franchigia ai fini daziari (fissata a 150 €), la franchigia ai fini dell'IVA è fissata sul valore intrinseco di 22 € (art.5 del DM n.489/97); ad esempio, per l'acquisto di un bene avente un valore compreso tra i 22 ed i 150 €, sullo stesso verrà applicata la franchigia ai fini daziari mentre verrà regolarmente applicata la relativa aliquota IVA.
Appare opportuno precisare che se il valore del bene supera i limiti di franchigia il soggetto importatore è tenuto al pagamento dei diritti doganali afferenti l'intero valore del bene acquistato.

Pertanto, nel caso in cui non si verificano le citate condizioni, in linea generale, al momento dell'introduzione in Italia di merce con origine da un Paese extra UE, l'importatore dovrà provvedere al pagamento:

dei dazi (se previsti), che sono calcolati sul "valore della transazione" (valore comprensivo delle spese di trasporto e assicurazione) e le cui aliquote variano a seconda della merce che si intende importare;
dell'IVA (applicata secondo le vigenti aliquote) calcolata sul "valore della transazione", aumentato dell'eventuale aliquota daziaria.
Si precisa, tuttavia, che è necessario stabilire con precisione la tipologia della merce, anche da un punto di vista merceologico, sia per l'applicazione dell'esatto trattamento daziario e fiscale, sia per accertare l'eventuale necessità di licenze o l'esistenza di limitazioni all'importazione che, comunque, non vengono applicate quando le merci possono godere della franchigia.
Informazioni utili in proposito si possono acquisire consultando il sito web di questa Agenzia (http://www.agenziadoganemonopoli.gov.it" onclick="window.open(this.href);return false;), alla pagina "Tariffa Doganale TARIC".
Si fa presente comunque che la classifica definitiva della merce viene determinata direttamente dai funzionari doganali solo all'atto della presentazione della stessa in dogana.
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Re: Guida (incompleta) alle spedizioni

Messaggio da Supermomo »

Non vorrei che fosse un nuovo protocollo o l'adozione integerrima di uno esistente, speriamo sia solo un caso, ma sia un altro utente che il sottoscritto, dovevamo ricevere in questi giorni un pacco da Maggard ma è stato intercettato dalle Poste che ci hanno inviato la richiesta di documentazione per l'importazione...
Prima d'ora non mi era mai successo.
La scocciatura è tanta, si perde un mucchio di tempo a compilare i moduli, e si spera che poi vada tutto avanti...
Tirando quindi le somme, tutto sto sbattimento per un sapone ne vale la pena?... mi sa che d'ora in poi mi limiterò alla Spagna, come richiesta più lontana di saponi e after...
Mandi Frus, da Massimo
Old Spice l'originale. Se tuo nonno non lo avesse usato, tu non esisteresti.
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Re: Guida (incompleta) alle spedizioni

Messaggio da ares56 »

Se sulla bolla di accompagnamento si parla genericamente di prodotti cosmetici, o che i doganieri possono interpretare come tali, i controlli li fanno anche al di sotto dei 22€.
Io ho dovuto compilare la documentazione sanitaria e pagare le relative spese per due creme da barba da 2€ cadauna comprate in India.
"Sono proprio le soluzioni più semplici quelle a cui di solito non si dà importanza e che, in genere, finiscono con l'essere trascurate".
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Re: Guida (incompleta) alle spedizioni

Messaggio da Supermomo »

c'è da aggiungere che una volta compilati tutti i moduli, si spedisce la mail e no si ha più modo di sapere cosa sta succedendo... è tutto compilato in modo corretto? servono altre informazioni? il pacchetto è stato a questo punto sdoganato?
Siccome sono particolarmente allergico a tutte queste incertezze e complicazioni, sarebbe molto più facile compilare un modulo on line che poi puoi controllare se ha avuto buon fine, invece che aspettare mille comunicazioni con altre lettere raccomandate...
ma l'italia è questa, e quindi sono sempre più convinto che d'ora in poi, malgrado li apprezzi tantissimo, i prodotti Mmerikani, se ne staranno comodamente al di là del mare...
Mandi Frus, da Massimo
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Re: Guida (incompleta) alle spedizioni

Messaggio da ischiapp »

Oggi ho pagato le spese d'importazione.
Oltre l'IVA, le spese postali ora sono €7,50.

https://www.poste.it/costo-sdoganamento ... stero.html
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Pillo
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Re: Guida (incompleta) alle spedizioni

Messaggio da Pillo »

Qualcuno conosce un servizio privato senza abbonamento (o più di uno, per USA ed Asia) che sia abbordabile ma efficace?
Sarebbe utile se si condividessero queste esperienze ...
senza abbonamento io uso TNT, nella forma di TNT ricarica, puoi pagare a pacchetti oppure paghi solo la spedizione che fai, ritirano loro a casa/ufficio e consegnano a domicilio. Per l'italia il costo mi pare sia sui 7/8€ a busta, per l'estero va visto, cambia a seconda della nazione, ma comunque sono spedizioni veloci via aereo, per una spedizione in Russia mi consegnarono il pacco in 4giorni
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Spedizioni Extra EU: novità 2021

Messaggio da ischiapp »

Novità poco piacevoli dal 1° Gennaio 2021 ...
https://www.dkpost.it/commercio-elettronico-diretto-e-indiretto-le-novita-dal-2019-e-dal-2021/ ha scritto:Con la Direttiva UE n. 2455/2017 del 5 dicembre 2017 (che andrà recepita dal nostro legislatore nel sistema tributario nazionale) ci saranno, dal 2019 e dal 2021, delle novità IVA che toccheranno rispettivamente il commercio elettronico diretto (considerato ai fini fiscali servizi), nonché il commercio elettronico indiretto (che attiene alle cessioni di beni on-line).
  • Con effetto 1° gennaio 2021 viene fornita, in modo chiaro, la nozione di “vendite a distanza intracomunitarie di beni”.
    Cessioni di beni spediti o trasportati dal fornitore o per suo conto, anche quando il fornitore interviene indirettamente nel trasporto o nella spedizione dei beni, a partire da uno Stato membro diverso da quello di arrivo della spedizione o del trasporto a destinazione dell’acquirente, in presenza, altresì, delle seguenti condizioni:
    i) la cessione di beni è effettuata nei confronti di un soggetto passivo o di un ente non soggetto passivo, i cui acquisti intracomunitari di beni non sono soggetti all’IVA o di qualsiasi altra persona non soggetto passivo;
    ii) i beni ceduti sono diversi dai mezzi di trasporto nuovi e dai beni ceduti previo montaggio o installazione, con o senza collaudo, da parte del fornitore o per suo conto;
  • in via generale a decorrere dal 2021 le operazioni di commercio elettronico indiretto, nei rapporti B2C, saranno territorialmente rilevanti ai fini IVA nl Paese UE di destinazione dei beni (quindi, non si applicherà più la disciplina delle vendite a distanza per le quali sono previste determinate soglie – ne consegue che vi sarà l’eliminazione delle soglie che variano da 35.000 a 100.000 Euro);
  • fino alla soglia annua di vendite pari a 10.000 Euro (valore totale al netto dell’IVA) si applicherà, invece, l’IVA del Paese ove è stabilito il cedente soggetto passivo IVA (ferma restando la possibilità di opzione per la tassazione a destinazione indipendentemente dalla soglia). Se nel corso di un anno civile la citata soglia viene superata, si applica, a partire da tale data, l’ordinario criterio impositivo basato sul luogo di destino dei beni;
  • i cedenti soggetti passivi IVA potranno comunque optare per il MOSS così come avviene per il commercio elettronico diretto. In tal caso, il cedente applicherà ai fini della fatturazione/certificazione dei corrispettivi le regole di fatturazione/certificazione applicate nel proprio Paese e non quelle di destino dei beni;
  • dal 2021, vi sarà la rimozione dell’attuale franchigia IVA sulle importazioni di modico valore (che varia da 10 a 22 Euro);
  • contestualmente vi sarà l’introduzione di nuovo regime IVA per le importazioni di prodotti da territori extra-UE con valore intrinseco inferiore ovvero uguale a 150 Euro. Il momento impositivo IVA coinciderà, con la data del pagamento online. Le spedizioni con prodotti di valore inferiore ovvero uguale a 150 Euro non saranno più soggette a prelievo IVA in dogana. Conseguentemente, il cedente extra-UE dovrà munirsi di partita IVA UE; inoltre, dovrà dichiarare e versare periodicamente l’IVA dovuta su tali importazioni e applicarla al momento della vendita online;
  • quando un operatore facilita, attraverso l’uso di un marketplace (ovvero negozio virtuale), portale o similari strumenti, le vendite a distanza di prodotti importati direttamente da extra-UE con valore intrinseco uguale o inferiore a 150 Euro, tale operatore economico sarà considerato quale cedente del bene a fini IVA. Il marketplace, quindi non più il cedente, sarà il vero responsabile per il soddisfacimento di tutti gli adempimenti IVA.
Non voglio essere catastrofico ... ma per molti è finita la pacchia!!!
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Re: Guida (incompleta) alle spedizioni

Messaggio da paciccio »

direi che è abbastanza interessante, se un negozio americano si adeguerà, tutti gli acquisti saranno senza dazi ;)
le lacrime più amare saranno per aliexpress e simili
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Re: Guida (incompleta) alle spedizioni

Messaggio da ischiapp »

paciccio ha scritto:... tutti gli acquisti saranno senza dazi ;)
Leggi meglio.
:lol: :lol: :lol:
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Re: Guida (incompleta) alle spedizioni

Messaggio da paciccio »

cito dal tuo messaggio
Le spedizioni con prodotti di valore inferiore ovvero uguale a 150 Euro non saranno più soggette a prelievo IVA in dogana
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Re: Guida (incompleta) alle spedizioni

Messaggio da ischiapp »

paciccio ha scritto:cito dal tuo messaggio ...
... la parte che ti piace.

L'IVA la paga sempre l'utente finale, come in Italia: tu paghi il commerciante che la versa allo Stato.
Tecnicamente è una partita di giro, come si dice in gergo.
Quindi non ci sarà più la scappatella del negozio che fa la "gentilezza" di fare evadere.
Durante l'acquisto ... come in Italia ... ci sarà il pagamento dell'IVA, che il negozio / portale dovrà allo Stato EU nel quale risiede il consumatore finale.
contestualmente vi sarà l’introduzione di nuovo regime IVA per le importazioni di prodotti da territori extra-UE con valore intrinseco inferiore ovvero uguale a 150 Euro. Il momento impositivo IVA coinciderà, con la data del pagamento online. Le spedizioni con prodotti di valore inferiore ovvero uguale a 150 Euro non saranno più soggette a prelievo IVA in dogana. Conseguentemente, il cedente extra-UE dovrà munirsi di partita IVA UE; inoltre, dovrà dichiarare e versare periodicamente l’IVA dovuta su tali importazioni e applicarla al momento della vendita online;
quando un operatore facilita, attraverso l’uso di un marketplace (ovvero negozio virtuale), portale o similari strumenti, le vendite a distanza di prodotti importati direttamente da extra-UE con valore intrinseco uguale o inferiore a 150 Euro, tale operatore economico sarà considerato quale cedente del bene a fini IVA. Il marketplace, quindi non più il cedente, sarà il vero responsabile per il soddisfacimento di tutti gli adempimenti IVA.
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Re: Guida (incompleta) alle spedizioni

Messaggio da paciccio »

ischiapp ha scritto:Conseguentemente, il cedente extra-UE dovrà munirsi di partita IVA UE; inoltre, dovrà dichiarare e versare periodicamente l’IVA dovuta su tali importazioni e applicarla al momento della vendita online/quote]
Qui dici l'esatto contrario

ischiapp ha scritto:Il marketplace, quindi non più il cedente, sarà il vero responsabile per il soddisfacimento di tutti gli adempimenti IVA.
mi sembra chiaro, se "jacky chan" si mettesse a vendere i suoi gadget tramite aliexpress, l'iva la deve versare aliexpress e non "jacky chan"

quindi i vari "barrister and mann" (per citare un produttore americano famoso) o "top of the chain" (per citare un negozio oltreoceano famoso) e colleghi, o si adeguano alla nuava normativa UE vendendo direttamente assolvendo tutti gli obblighi dovuti a chi opera nella UE oppure si mettono nelle mani di Amazon/Ebay/Aliexpress e faranno assolvere da loro gi obblighi...
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Re: Guida (incompleta) alle spedizioni

Messaggio da Shalafi »

Quindi per l'acquisto di saponi americani da maggard ad esempio o di pennelli da Aliexpress cosa cambierà per l'utente finale?
Un aumento dei costi del prodotto per compensare l'iva?
Di contro per acquisti in America, maggard e simili, non ci sarà più la soglia dei 22€ per evitare problemi di dazi di dogana ma 150€?

Sono completamente asciutto di queste cose quindi chiedo per capirci qualcosa


Chiedo un'altra cosa..per comprare dal Canada come funziona? limiti di spesa divieti di importazioni prodotti...??
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ischiapp
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Re: Guida (incompleta) alle spedizioni

Messaggio da ischiapp »

paciccio ha scritto:... produttore / negozio oltreoceano famoso o si adeguano alla nuava normativa UE oppure si mettono nelle mani di Amazon/Ebay/Aliexpress
Terza opzione ... quello che è successo con i prodotti alcoolici.
Tranne pochi casi (spesso difficoltosi), ognuno per sé e Dio per tutti ... ognuno il suo.

Considerando il vecchio detto "L'ottimo è nemico del buono", in commercio si guarda l'utile ... non il Bene.
Se le quote di esportazione in EU sono minoritarie, quei due meccanismi possono essere troppo onerosi.
In quello scenario è prevedibile che il punto vendita (soprattutto piccolo) scelga di abbandonare.

Alla peggio sceglieranno il MOSS.
https://www.agenziaentrate.gov.it/porta ... +info+moss
Soprattutto considerando che l'imposizione è territoriale: NON Europa, ma ogni Stato EU singolarmente a cui appartengono i clienti.

C'è anche l'aumento di prezzo per sopperire alla seconda tassazione.
Che inciderà in futuro non più solo sui prodotti esclusivi, ma su ogni bene o servizio d'importazione.
Quindi ci saranno utenti che, a monte dell'importazione, abbandoneranno l'idea di acquistare in Paesi Extra EU.


Indipendentemente da come cambierà lo scenario, non sarà in meglio per l'utente finale!!
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Re: Guida (incompleta) alle spedizioni

Messaggio da Accutron »

Non ci capito molto.. :roll:
Ma per non sapere né leggere né scrivere..
prima che entrino in vigore le nuove regole
devo affrettarmi a comprare oltreoceano i venti o trenta saponi fondamentali e la decina di rasoi assolutamente necessari ! ;)
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Re: Guida (incompleta) alle spedizioni

Messaggio da Shalafi »

Qualche anima pia che mi spiega, o mi dice dove guardare, come funziona la dogana per comprare da Stati Uniti e Canada?
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altus
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Re: Guida (incompleta) alle spedizioni

Messaggio da altus »

Shalafi ha scritto:Qualche anima pia che mi spiega, o mi dice dove guardare, come funziona la dogana per comprare da Stati Uniti e Canada?
Leggi il primo post del thread. A parte aggiornamenti tariffari le regole sono quelle.
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Re: Guida (incompleta) alle spedizioni

Messaggio da oriolo »

Salve amici,
metto le mani avanti per una eventuale contestazione su ebay.

Merce ordinata in Russia il 02 Giugno 2020
Spedizione postale tracciata
Consegna:Stimata tra mer. 26 ago. e mer. 2 dic.

Vi chiedo cortesemente:
Il termine massimo per aprire una controversia di quanti giorni è ?
Si parte dal giorno della spedizione o dall' ultimo giorno stimato (dal venditore) per il ricevimento della merce ?

Grazie
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Lino
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Re: Guida (incompleta) alle spedizioni

Messaggio da Lino »

Credo si debbano contare i giorni dalla spedizione che è o dovrebbe essere certa, soprattutto se tracciata, mentre è incerta l'ipotesi che fa chi spedisce.

Sulla baia trovi comunque tutte le delucidazioni del caso perchè devi prima contattare il venditore ( prima che spiri il termine per le contestazioni ) e poi eventualmente la baia stessa che ti garantisce la consegna o il rimborso.
"Il parere della maggioranza non può essere, per definizione, che l'espressione dell'incompetenza"
( R. Guénon, Il regno della quantità e i segni dei tempi )
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oriolo
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Re: Guida (incompleta) alle spedizioni

Messaggio da oriolo »

Grazie Lino.
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Acquisto Dr Harris da inghilterra

Messaggio da tisio2 »

Ciao a tutti, volevo porre un quesito al forum.
Volevo sapere se nessuno ha mai acquistato i prodotti dr. harris direttamente dall'inghilterra, e in caso affermativo se ci sono tasse di importazione ora che c'è il Brexit.

Vi ringrazio
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Morgan
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Re: Acquisto Dr Harris da inghilterra

Messaggio da Morgan »

Mai acquistato Dr. Harris, né in Inghillterra né altrove, però per quanto riguarda la Brexit posso dirti che c'è una franchigia di 135 sterline per le tasse doganali di importazione (cioè, se spendi fino a 135 sterline, circa 150 euro, non paghi le tasse doganali in Italia) e di soli 22 euro per l'IVA. Tale importo è da intendersi al netto delle spese di spedizione ma se lo superi paghi l'IVA al 22% anche sulla spedizione.

Se però intendi acquistare direttamente dal sito Dr. Harris, parebbe che scorporino l'IVA inglese (il 20%) per gli acquisti dall'estero:

Tax Charges

For orders made from the UK or the European Union, 20% VAT is added. All other orders are VAT free and this should automatically be calculated when you have entered your shipping address. You may be liable for import taxes in your own country.


E' vero che dicono che l'IVA è compresa, e quindi da pagare, per l'Unione Europea, ma forse il sito non è aggiornato, potresti scrivergli per toglierti ogni dubbio.

Se fosse così, la differenza sarebbe minima, il 2% più forse qualche altra spesa fissa, ma potresti addirittura guadagnarci, perché non è che controllino proprio tutto, semplicemente non ce la fanno, quindi pagare o meno è questione di fortuna ;)

Morgan 8-)
Ultima modifica di Morgan il 22/02/2021, 19:22, modificato 1 volta in totale.
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magooz
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Re: Guida (incompleta) alle spedizioni

Messaggio da magooz »

Mi permetto di aggiungere un dettaglio che ho letto sul sito dell'Agenzia delle Dogane,qui:
Desidero acquistare prodotti da un negoziante stabilito nel Regno Unito, devo pagare i diritti doganali?
Dal 1 gennaio 2021 il Regno Unito è diventato un paese extra UE, pertanto alle transazioni commerciali (anche on-line) si applicano le regole doganali vigenti nella UE. In particolare, quando un bene - che non è di origine della UE - arriva alla frontiera per essere importato in Unione Europea, devono essere assolti i diritti doganali. I diritti doganali sono molteplici, i più rilevanti sono Dazio e IVA.
(...)
A seguito dell’accordo commerciale UE-UK, applicabile dal 1 gennaio 2021, qualora la merce sia di ORIGINE UK non si applicano i dazi ma resta dovuta l’IVA.
Il fatto che la merce provenga da UK non ne dimostra necessariamente l’ORIGINE, possono, infatti, verificarsi alcune ipotesi, ad esempio:
  • rivenditore in UK vende ad acquirente nella UE un bene prodotto in Cina - senza effettuare in UK alcuna trasformazione/lavorazione ulteriore (indicate dall’accordo UE-UK per considerare il prodotto di origine UK) - in questo caso, la merce non è di origine UK bensì resta cinese e, pertanto, per poterla ricevere, l’acquirente deve pagare i dazi secondo la tariffa della UE, come se quel bene arrivasse direttamente dalla Cina;
  • rivenditore in UK vende ad acquirente nella UE un bene interamente ottenuto (es.salmone)/interamente prodotto in UK e può dimostrarlo, in applicazione delle regole della UE e dell’Accordo commerciale, in questo caso il dazio non è dovuto.
(...)
Quindi sostanzialmente per prodotti puramente made in UK non c'è il dazio ma la sola IVA, mentre per articoli per esempio americani o canadesi, ci sono sia dazio che IVA.
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Re: Guida (incompleta) alle spedizioni

Messaggio da paciccio »

magooz ha scritto: 01/03/2021, 9:07 Quindi sostanzialmente per prodotti puramente made in UK non c'è il dazio ma la sola IVA, mentre per articoli per esempio americani o canadesi, ci sono sia dazio che IVA.
In "teoria" la procedura corretta è richiedere al negoziante di pagare senza VAT per poi pagare l'IVA in Italia, altrimenti avresti una maggiorazione del 22% di tutti i prodotti...
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