I preferiti di Nanolibero

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paciccio
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Re: I preferiti di Nanolibero

Messaggio da paciccio »

La lavorazione dell'incavo per il pollice è fantastica!
Come sempre Nano hai Ottimi gusti!!!
«Con un gentiluomo sono sempre più di un gentiluomo; con un mascalzone, cerco di essere più di un mascalzone.» Paciccio & Otto von Bismarck
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Sw4n
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Re: I preferiti di Nanolibero

Messaggio da Sw4n »

Per me di tamarro ha solo la colorazione azzurra della lama che però credo sia una effetto che dal vivo appaia molto diverso.
E il manico è uno spettacolo...
Complimenti nanolibero è davvero bello. ;)
nanolibero
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Re: I preferiti di Nanolibero

Messaggio da nanolibero »

un Livi in manico in abalone lo dovevo avere, ad ogni modo rade da meraviglia nonostante non ho mai avuto un buon rapporto con l'inox

Mastro Livi 7/8 lama inox blue tonge
Manico abalone

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nanolibero
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Re: I preferiti di Nanolibero

Messaggio da nanolibero »

Thiers Issard 7/8 edizione limitata OakWing G
Punta barber's notch
lama Carbonsong’ C135
dorso lavorato

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nanolibero
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Re: I preferiti di Nanolibero

Messaggio da nanolibero »

Rasoio Mastro Livi 8/8 in damasco Silvano Camillo, Niquel e acciaio al carbono Livi

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Luis
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Re: I preferiti di Nanolibero

Messaggio da Luis »

Questi manici così mi piacciono molto, in cosa è fatto?
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paciccio
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Re: I preferiti di Nanolibero

Messaggio da paciccio »

WOW veramente da toglere il fiato!
complimenti, Bellissimo!!!
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nanolibero
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Messaggio da nanolibero »

@Luis sono manici in plexiglass, plastica ma che danno un tocco carino, infatti su questa lama non vedevo un altro manico perché è troppo bello questo rasoio
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Alexandros
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Re: I preferiti di Nanolibero

Messaggio da Alexandros »

Quest' ultimo in Damasco ha una lavorazione superba!!! E il manico in plexi rosso esalta la lama ancora di più!! :o
Complimenti per la scelta! :D

mmm non credo di avere abbastanza finanze per possederne uno..... :cry:
Quando posso, al soffitto di una stanza preferisco un tetto di stelle.
Larry Yuma
nanolibero
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Re: I preferiti di Nanolibero

Messaggio da nanolibero »

Livi 7/8 damasco Silvano e carbonio
manico in corno di bufalo nero
dorso style TI
lama blue e dorato

679 678 677
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Aldebaran
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Re: I preferiti di Nanolibero

Messaggio da Aldebaran »

@Nanolibero:Ti ringrazio per lo spettacolo che ci hai riservato, a me e agli altri membri del forum;questi ultimi rasoi di cui hai postato le foto sono veramente delle opere d'arte (senza togliere nulla algi altri da te postati).
Su questi ultimi rasoi in Damasco al Carbonio di Camillo Silvano e forgiati da Mastro Livi è da notare come vi siano delle finiture in oro.
Per amalgamare bene la foglia d'oro al pacchetto iniziale composto dall'alternanza di K720 (acciaio bassolegato ad alto contenuto di carbonio, che si preferisce avere sul filo della lama) e l'L6 (15N20 o similare, che possiede nichel che fornisce in contrasto l'effetto visivo tipico delle trame del damasco), si usano i seguenti metodi.
Innanzitutto diciamo che l'oro in foglia è oro zecchino da 23 carati e 3/4 in foglia doppio spessore, ottenuto martellando l' oro tra due spessori di cuoio che lo rendono molto sottile e maneggevole. La tonalità assunta dall' oro dipenderà dal colore del fondo sul quale viene adagiata la foglia .L' oro in foglia da 23 carati e 3/4 si presenta in libretti da 25 fogli cm 9x9 .
Prima di essere applicaao è bene seguire i consigli scritti anche in questo thread:
http://www.ilrasoio.com/viewtopic.php?f=19&t=797 ovvero le sezioni di acciaio prima di ogni trattamento termico devono essere lucidate per bene su mola a grana grossa per pulirle bene dalla calamina e poi adagiarci sopra la foglia d'oro.
Prima di saldare la billetta composta dai due acciai e dalle foglie d'oro si puo' usare anche un brunitoio.
I Brunitoi in pietra d'agata sono strumenti con ghiera in ottone e manico in legno verniciato. Disponibili con punte di varia forma e dimensione, possono essere utilizzati su tutte le superfici, sia lisce che mosse.
Il brunitoio in agata è uno strumento professionale realizzato con materiali di altissima qualità che serve a comprimere l'oro una volta pulito il materiale (acciaio) sottostante.
La superficie estremamente liscia della pietra d'agata permette di fissare e lucidare la foglia d'oro, che diventerà un tutt'uno con la base.E' preferibile anche arroventare la foglia d'oro prima di applicarla sull'acciaio.
Nota letteraria:questa tecnica è stata descritta anche nell'Odissea (libro VI, 232) e nell'Antico Testamento.
Una doratura blanda si puo' ottenere anche mischaindo polvere d'oro con acqua ragia e strofinando, come si fa, tra l'altro, per rendere evidenti le trame di damasco, l'acciaio con pagliuzze imbevute della suddetta soluzione.
Poi si procede, infine, con la brunitura a freddo:
http://www.ilrasoio.com/viewtopic.php?f ... 4084#p4084
http://www.ilrasoio.com/viewtopic.php?f=25&t=788
La brunitura , utilizzata in lavori più fini, non è altro che un procedimento che forma sul pezzo uno strato di ossido più o meno spesso poco soggetto ad ossidazione, di norma di colore scuro nero o tendente al blu, e più resistente alla corrosione e al distacco di una semplice verniciatura, nonchè più bello e dall'aspetto professionale. Ecco perchè queste lame hanno quel particolare colore.
Per riassumere quanto linkato sopra:
Il primo più semplice trattamento, applicabile in pezzi di poca importanza estetica, si ottiene direttamente in caso di forgia o tempra immergendo il pezzo in olio oppure scaldandolo a bassa temperatura con un cannello (4-500°C) e spennellandolo di olio e grassi, i pezzi devono essere molto ben puliti e sgrassati prima dell'operazione. Al contrario di come alcuni dicono, non è necessario olio esausto, lo stesso identico effetto anzi, forse più uniforme si ottiene con olio nuovo e fluido. E' anche possibile lasciarli direttamente al cosidetto brut de forge in caso di pezzi forgiati.

La protezione non è tanto elevata, sopratutto nel primo caso, l'ossido tende a distaccarsi con il tempo sopratutto se fatta dopo la tempra ad alta temperatura, e la finitura lascia piuttosto a desiderare non venendo mai molto uniforme come sulle vere bruniture, ma in caso di pezzi poco importanti può essere un'economica e veloce soluzione specialmente con l'uso del cannello, che garantisce una migliore precisione e uniformità almeno per piccoli pezzi. Il brut de forge, invece, se fatto da un bravo fabbro, garantisce un'ottima protezione, prova ne sono i tanti utensili costruiti decenni fa ancora perfettamente protetti, e in certi pezzi da sicuramente anche un bel effetto estetico.

Sfruttando la colorazione degli strati superficiali dell'acciaio durante il riscaldamento a bassa temperatura, le famose tinte di rinvenimento, si possono ottenere diversi colori che vanno dal giallo dorato, rosso, viola, verdolino, fino al blu scuro per poi arrivare al nero. In questo caso è necessario utilizzare un forno a temperatura controllata, con un cannello sarebbe impossibile mantenere una temperatura uniforme in tutto il pezzo, se non forse in particolari molto piccoli. Sfruttando questa proprietà è anche possibile ottenere la famosa tartarugatura, molto utilizzata in passato, in particolari di un certo pregio come armi da fuoco o coltelli. Si ottiene semplicemente inserendo il pezzo all'interno di contenitori riempiti con piccole scaglie di corno e ossa che carbonizzeranno lentamente, la non uniformità delle temperature superficiali e i diversi materiali posti a contatto faranno si che, il pezzo migrerà in ogni punto ad un colore diverso ottenendo quel suggestivo effetto damascato.
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