Vademecum epidermide delicata:analisi, rimedi e contromisure

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Leo73
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Vademecum epidermide delicata:analisi, rimedi e contromisure

Messaggio da Leo73 »

E' trascorso davvero parecchio tempo dalla mia ultima visita al forum: un nuovo, potente amore mi ha spinto a dedicare il tempo online ad esso ed a trascurare di conseguenza gli amici barbieri.
Il modesto scritto che oggi qui propongo era però nei miei pensieri da diversi mesi; come ogni frutto di esperienza esso non è definitivo, è parzialmente in contrasto con quanto ho scritto altrove in passato ed, ovviamente, passibile di revisione quando ulteriore pratica maturi in nuova sapienza tonsoria.

La problematica è difficile a dipanarsi per numerosi motivi: tutti sono inizialmente persuasi che la propria pelle si irriti facilmente, che occorra cambiare lamette, rasoi, pre barba, orari, alimentazione, compagna di vita, alloggio, professione e così via "ad infinitum". Sappiamo dai numerosi Maestri presenti che così non è e che una padronanza di tecnica supplisce praticamente a tutto. A questo proposito ricordo una massima del migliore tra degli aiuti del reparto: "All'inizio ti vengono dati i ferri chirurgici peggiori perchè è da lì che comiciano tutti, quando cominci a capirci qualcosa richiedi i migliori per ottenere guarigioni superiori; quando sei bravo davvero i ferri diventano quasi irrilevanti".

Postulare però da quanto soprascritto che le epidermidi sensibili non esistano sarebbe una logica fallace.

In natura esistono diversi "biotipi" tissutali: sottile, medio e spesso con ogni possibile combinazione di sfumature intermedie. Nella mia professione (odontoiatria) questo è quotidianamente apparente ad ogni infiltrazione di anestestico locale attraverso la mucosa orale. La reazione, mantenendo invariata la tecnica di infissione dell'ago (oramai codificata come quasi atraumatica), le reazioni del paziente vanno da zero (biotipo spesso) a percepito chiaramente (sottile).
In rasatura questo significa che avremo soggetti che potranno ricercare un BBS avendo quasi l'unico limite del tempo a disposizione, ed altri, come chi scrive, che non potranno permettersi più che tanti passaggi.

A questo proposito mi si consenta una piccola digressione: tra le mie passioni annovero la ferrovia e vi ho trovato un parallelo che, a mio giudizio, ben si adatta a questa analisi:
ai tempi delle vaporiere la squadra di guida (macchinista e fuochista) non aveva il lusso presente nei moderni elettrotreni nei quali la richiesta di potenza è limitata dalle sole caratteristiche del motore elettrico montato perchè l'energia è sempre, comunque, disponibile "ad libitum" tramite la catenaria, bensì essi sapevano che la propria macchina, sulla base delle dimensioni della griglia, poteva produrre un certo numero di metri cubi di vapore al minuto e non di più. In aggiunta, a quei tempi il vapore veniva impiegato, oltre che per la forza motrice, anche per l'impianto frenante ed, in inverno, per il riscaldamento delle carrozze. Essi disponevano quindi di un quantitativo limitato di energia da spendere e dovevano raggiungere il risultato loro richiesto (il rispetto del ruolino di marcia, dei limiti di velocità previsti e, sopra ogni altra cosa, l'evitare di rimanere privi di vapore nei tratti più impegnativi della linea) con ciò che avevano a disposizione.

Bene.
L'epidermide sottile è una motrice a vapore, quella spessa è l'elettrotreno.

Detto ciò, cosa possiamo fare per raggiungere il nostro ambìto traguardo con ciò che Madre Natura ci ha dato?

1) Riducendo AL MINIMO il numero delle passate.
Chi abbia stabilito CON SICUREZZA, di possedere un epidermide delicata non può, e non deve, indulgere a quadruple passate, doppi contropeli ed altre amenità. A titolo personale, dopo tre anni di manolibera quotidiano, sono ad un' unica passata più ritocchi localizzati.
Occorre però che IN OGNI ZONA del viso la direzione di scorrimento della lama sia quella più confacente a recidere il pelo nel modo più efficace. Inutile dire che ciò presuppone una conoscenza più che precisa del proprio face mapping ed un filo molto ben creato e polito al fine di resecare la superficie dell'epidermide nel modo più netto possibile (la guarigione di una ferita è tanto più rapida ed invisibile quanto più netto è il taglio ovverossia è una funzione diretta della qualità del filo).

2) Scegliendo un sapone che sia un aiuto.
Nonostante il trascorrere del tempo e molti cambi d'opinione in altri aspetti della rasatura, rimango oggi più che mai persuaso che pelli delicate siano fortemente aiutate da saponi "grassi" come Cella, Le Pere Lucien, Martin De Candre, Valobra et similia. Un film lipidico sovrastante la cute è sempre protettivo e non può essere che di beneficio.

3) Realizzando quando si sia ecceduto nel taglio il giorno precedente. Nella mia pratica posso dire che 24 ore di riposo si sono dimostrate sempre insufficienti nei casi in cui abbia percepito di aver ecceduto nei passaggi. La mancata realizzazione di ciò porterà l'utilizzatore ad attribuire le sensazioni ancor più sgradevoli sperimentate la mattina successiva al cambio di rasoio, di sapone od altro. Due o più giorni di riposo, a seconda dell'eccesso compiuto sono imperativi per il ripristino del corretto spessore dello strato corneo dell'epidermide indebitamente asportato dalla lama.
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Re: Vademecum epidermide delicata:analisi, rimedi e contromi

Messaggio da geppo73 »

Un bellissimo contributo. Un piacere leggerti.
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ischiapp
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Re: Vademecum epidermide delicata:analisi, rimedi e contromi

Messaggio da ischiapp »

Con il tempo, e la costanza nel cercare la migliore soluzione personale, ci sono dei cambiamenti.
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radonauta
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Re: Vademecum epidermide delicata:analisi, rimedi e contromi

Messaggio da radonauta »

Bell'intervento!
Convegno con entrambi: posto che la chiave di volta è sempre la conoscenza, della propria pelle/barba e degli strumenti, il sapone aiuta molto. Ancor più trovare la routine perfetta: un indimenticato maestro (grazie @mopada) mi insegnò che la rasatura inizia ... alla fine della rasatura! Importante quindi, nel mio caso fondamentale, una ottima routine after shave e una preparazione serale. In questo senso, ho tratto grande giovamento dagli olii in miscele autoprodotte (i dettagli nel topic sugli olii prebarba) che uso sia la sera prima, sia pre-barba.
L’unico modo per liberarsi di una tentazione è cedervi. (Oscar Wilde)

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Natale
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Re: Vademecum epidermide delicata:analisi, rimedi e contromi

Messaggio da Natale »

Bel post....
Ma son contento di avere una pelle che mi consente di fare tre passate ogni dì senza problemi....
Con meno passate non mi divertirei abbastanza...
Mai prendersi troppo sul serio.....
Soprattutto se è un gioco....o una passione...
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controvelaccio
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Re: Vademecum epidermide delicata:analisi, rimedi e contromi

Messaggio da controvelaccio »

@Leo73
Bella riflessione la tua; supportata anche da specifiche conoscenze professionali e non dall'ormai noioso: " mio cuggino che c'ha l'internet mi ha detto..." :D
Le tue parole, mi confortano su quanto io ho sempre messo in pratica, nella pratica del rasarmi quotidianamente: è la pelle che guida la mano che rade. Mai il contrario!
Infatti, nei rari casi in cui la pelle del viso risultava essere lievemente infastidita, effettuavo solo una passata nel senso del pelo, per un paio di giorni; il risultato è stato di riequilibrare il benessere della cute.
Non ho mai avuto il desiderio, la necessità e l'accanimento per ottenere sempre e comunque un BBS da manuale. Trovo tale atteggiamento, una violenza alla mia pelle.
Due passate sono, per me, il massimo accettabile. Anzi, ben più di qualche volta effettuo una sola passata in contropelo, in ragione del fatto che la ricrescita è modesta.
A gentleman will walk but never run...
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Leo73
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Re: Vademecum epidermide delicata:analisi, rimedi e contromi

Messaggio da Leo73 »

Vademecum epidermide delicata atto II

I più fra voi avranno notato che nel primo atto ho tralasciato di menzionare il ruolo dei pre shave nella prevenzione delle irritazioni. Ciò non è casuale. Chi frequenta il forum da qualche tempo avrà verificato di persona come questo sia un argomento seguito con attenzione e nel quale convergono le opinioni più diverse, le conclusioni più antitetiche, il soggettivismo più esasperato ed ,intendiamoci, io non faccio certo eccezione. Tuttavia queste considerazioni ci devono portare quantomento a considerare questi prodotti con maggior spirito critico. Ho testato numerosi prodotti: in crema, in lozione, in gel; dai costi irrilevanti fino a stratosferici. Tolto l'inevitabile,iniziale, effetto "placebo", specialmente per quelli che appartengono alla categoria d'elite, debbo concludere però che la variabilità di giudizio che mi ha sempre accompagnato nel tempo in cui sia durata la relazione con questi preparati è già di per sè indice di un'efficacia quantomeno discutibile e poco riproducibile.
La validità di una tecnica e di un prodotto infatti, tolta una iniziale, necessaria, curva di apprendimento, risiede nella ripetibilità dei risultati in maniera indipendente dall'utilizzatore. In sintesi il fatto che un individuo dica "Questa sbarbata è eccezionale ma funziona solo nelle mie mani" è di per sè sufficiente per rifiutare la tecnica stessa. Questo è il fondamento stesso di una Scuola che sia degna d'esser chiamata tale; indipendentemente dal campo d'applicazione.

Detto ciò mi si permetta di aggiungere alcune accortezze che invece sono utili alle persone con epidermidi sensibili:

- Con l'avvento della stagione calda (diciamo giugno/ottobre) è sconsigliabile l'impiego di asciugamani caldi sul viso ad uso tampone od acqua corrente molto calda. La pelle non ha bisogno di vasodilatazione ed è spesso acida per la traspirazione. Raccomando l'impiego di acqua fredda per il lavaggio preliminare del viso e per l'insaponatura.

- Come già discusso nel primo post, fare proprio il comandamento dell'igrassare la pelle. In questo senso, oltrechè ilsapone, un peso di un certo rilievo l'hanno le creme idratanti. Impiegate la notte precedente e la mattina, prima di procedere all'insaponatura, danno inequivocabilmente una protezione. Le Glenova, già ampiamente trattate nel forum, sono buone ed economiche. A queste si affianchino una saponetta per lavare il viso che sia a sua volta "grassa". Le "Valobra" con mandorla e lanolina sono una buona scelta ma, indubbiamente, ve ne sono altre.
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