La Bottega del Borgo

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nortis
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Re: La Bottega del Borgo

Messaggio da nortis »

Capitolo 10 Bis


Altre due Pasticcere fatte su richiesta di due membri del forum che sono felice di poter definire Amici.

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Non badate ai loghi sulle scatole (Scatole che sono ancora prototipi. Fatte da me, a partire da cassette della frutta usate. Il Bottegaio vuole tutto artigianale!)... prima o poi li farò con uno stampo a fuoco ancora in progettazione.
Sono un disastro a mano libera...

Due manici sui quali è stato un vero piacere lavorare... Pur non avendo mai visto un M7 dal vivo (perchè si dai, non prendiamoci in giro, sono M7) sono rimasto colpito dall'ergonomia di queste forme e molto soddisfatto del risultato.

Un caro saluto a tutti e alla prossima avventura!
Ultima modifica di nortis il 14/11/2015, 21:32, modificato 1 volta in totale.
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ischiapp
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Re: La Bottega del Borgo

Messaggio da ischiapp »

Bello quello di sinistra. Bravo.
Sono materiali diversi?
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barbadura
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Re: La Bottega del Borgo

Messaggio da barbadura »

ischiapp ha scritto:Bello quello di sinistra. Bravo.
si certo, perchè quello di destra invece fa schifo vero Ischiapp....????? :evil: :evil: :evil: :evil:
Mannaggia, ma non avete nient'altro da fare a casa...... :( :( :( :(

Nortis, mi hai rovinato la giornata, un'altra volta..... :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:


Davvero molto belli, complimenti continua così..... ;) :D :D :D
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nortis
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Re: La Bottega del Borgo

Messaggio da nortis »

No, no, sono identici, solo quello più vicino al flash è venuto abbagliato e sembra più chiaro di quello che realmente è :)
Non sono gran che come fotografo :)


Grazie dei complimenti!!
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Zeiger
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Re: La Bottega del Borgo

Messaggio da Zeiger »

Veramente bellissimi questi cioccopennelli! :-)
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ares56
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Re: La Bottega del Borgo

Messaggio da ares56 »

nortis ha scritto:Capitolo 10 Bis

Altre due Pasticcere fatte su richiesta di due membri del forum che sono felice di poter definire Amici....
Nortis, ti rinnovo i miei complimenti...e poi gli M7... :shock: anche se la tua interpretazione ha una propria personalità con una forma della parte bassa dell'impugnatura più sagomata.

I ciuffi hanno lo stesso nodo? Ho l'impressione che quello di sinistra sia più grande o sbaglio?
"Sono proprio le soluzioni più semplici quelle a cui di solito non si dà importanza e che, in genere, finiscono con l'essere trascurate".
(Sir Arthur Conan Doyle: Il segno dei quattro)
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Emanuele
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Re: La Bottega del Borgo

Messaggio da Emanuele »

Complimenti Tommaso! Sono stupendi!
Considerato che non avevi a disposizione un M7 dal vivo su cui prendere le misure, sono decisamente molto fedeli al modello a cui si ispirano.
Tanto di cappello inoltre per non aver avuto il timore di dire che hai preso spunto dalla concorrenza, al giorno d'oggi non è da tutti!!
Bravo!!!
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nortis
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Re: La Bottega del Borgo

Messaggio da nortis »

Che piacere mi fa, vi piacciano tanto :D
ares56 ha scritto:
I ciuffi hanno lo stesso nodo? Ho l'impressione che quello di sinistra sia più grande o sbaglio?
Che occhio! I ciuffi in realtà sono uguali. Quello di sinistra ha un foro leggermente più largo per una una questione lunga da spiegare, ma la tua impressione deriva principalmente dal fatto che quello di sx era pronto da più di un giorno e l'umidità di questi giorni lo ha fatto leggermente sbocciare. Quello di dx era pronto da 5 minuti ed il nodo era ancora imballato 10 minuti prima
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Re: La Bottega del Borgo

Messaggio da Supermomo »

E uno dei due proprietari vi dice che dal vivo sono ancora più belli... Dopo il bagnetto di rito, aspettiamo a vedere come sbocceranno! A proposito di forma, con la parte inferiore così fatta, è il pennello con la migliore ergonomia che abbia mai provato, non scivola neanche a volerlo, e la forma superiore non fa colare il sapone e l'acqua sul manico! Bravissimo Nortis ;-)
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Old Spice l'originale. Se tuo nonno non lo avesse usato, tu non esisteresti.
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Re: La Bottega del Borgo

Messaggio da CarmellaBing »

Mi unisco anch'io ai complimenti. Seguo con grande piacere questa discussione!
Davvero stupendi!!!

Prima o poi Nortis riceverai un pm da CarmellaBing :lol: .
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radonauta
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Re: La Bottega del Borgo

Messaggio da radonauta »

Bellissimi davvero!!!
L’unico modo per liberarsi di una tentazione è cedervi. (Oscar Wilde)

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paciccio
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Re: La Bottega del Borgo

Messaggio da paciccio »

WoW che progressi!!!
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PicklesMacCarthy
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Re: La Bottega del Borgo

Messaggio da PicklesMacCarthy »

nortis ha scritto:(Un gentilissimo membro del forum mi ha commissionato questo lavoro estremamente interessante. Mi ha spedito il manico in ferro trovato in un necessarie da viaggio d’epoca - in condizioni molto diverse da quelle che vedete ora - chiedendomi se fosse possibile farne una replica in legno.
Ma quale "gentilissimo"!Al massimo brutto sporco e maleducato nonche' cafone!
Il buon Nortis ha tirato fuori due megalavori: ha riciuffato il manico metallico dopo una notevole lucidatura (erano segni di qualche mio precedente esperimento) modificando un ciuffo in suo possesso:lo definisce di media densita',a me va benissimo visto che le mie precedenti esperienze in fatto di tassi riguardano roba parecchio floppy,vedi kent,vulfix e mondial (dei due mondial ne ho gia' parlato,un sacco di peli spezzati)
L'altro pennello,copia di quello metallico, con manico in legno di ulivo e' eccezionale , dotato di notevole spina dorsale e semplicissimo manico senza tanti fronzoli. che a me piace molto.
Li sto usando entrambi da un paio di settimane circa:quello metallico ha perso un pelo,quello con manico in ulivo ha smollato sul sapone un pelo spezzato,ritengo siano residui di lavorazione.
Li ho impiegati col sapone solido dell'amande' ,non difficile ma sicuramente antipatico in parecchi casi,col solido marlborough e con la crema alla mandorla (barattolo) sempre della farmacia di perfida albione.
Tra l'altro Nortis mi ha rassicurato circa il trattamento eseguito sul legno di ulivo visto che coi pennelli da barba sono parecchio pasticcione e "fracassone",fornendomi precise garanzie.
Grazie Nortis e...avanti cosi!

A proposito,quando deciderai di lavorare con ciuffi un poco piu' piccoli....
...Non fidarti della croce del Sud,la caccia non finisce mai...(Moby Dick -BMS)
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nortis
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Re: La Bottega del Borgo

Messaggio da nortis »

Grazie ancora a tutti.

Un grazie speciale ai proprietari che hanno dedicato del tempo a raccontare come si trovano con i miei lavori. Quando si dedicano tante ore a oggetti così piccoli, si cerca di curare ogni minimo dettaglio e vedere poi queste attenzioni apprezzate dà senso a tutta la giostra.

A presto!
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nortis
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Re: La Bottega del Borgo

Messaggio da nortis »

Capitolo 11


Le parole della Giovane Vecchia ronzavano ancora nelle orecchie del Bottegaio. Quel microcosmo laborioso lo affascinava. Si sentiva un bambino che passa le giornate a guardare un formicaio cercando di stabilire quale ruolo avesse ogni piccola formica nel quadro d’insieme.

Era tornato al villaggio e si era nuovamente seduto nella sua roccia preferita. In una mano stringeva una grossa pietra completamente piana da un lato, nell’altra la lama di una vecchia pialla. La spalla destra gli doleva, le fece fare qualche movimento circolare in cerca di sollievo. Con regolare cadenza immergeva la pietra nell’acqua del secchio di legno che giaceva ai suoi piedi, vi appoggiava sopra la lama e faceva correre il filo su tutta la superficie disponibile. Ancora ed ancora. Più l’acqua si sporcava di grigio, più la lama riluceva lucida sempre più simile ad uno specchio.

Appoggiò la pietra e saggiò il filo della lama con il polpastrello. Non era particolarmente soddisfatto. Appoggiò comunque anche la lama e dedicò qualche secondo a massaggiarsi la spalla con la mano opposta guardandosi attorno.

Le fiaccole già accese fuori da ogni porta, illuminavano a chiazze la prima sera creando una atmosfera fatata. Degli uccellini volavano cinguettando sulle case, un cane vagava senza meta, una figura scura si insinuò nella foresta mentre chiaccherii allegri uscivano dalla finestra della locanda lasciata aperta ed i grilli sembravano dirigere quest’orchestra di vita con il ritmo costante del loro canto.

Il Bottegaio sorrise e impugnò nuovamente lama e pietra. Si piegò in avanti per immergere la pietra nell’acqua quando qualcosa lo prese di sorpresa. Una sensazione di tepore alla spalla dolente. Piegato com’era, si guardò di fianco per ritrovarsi a fissare un vestito dalle mille tonalità dell’ocra. Si alzò di scatto, si voltò e fissò quella ragazza che lo aveva avvicinato in silenzio e ora ricambiava il suo sguardo con una espressione di curiosa serenità che la faceva sembrare come persa nel suo mondo.

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Lei, non curante della espressione di sorpresa dipinta sul viso del Bottegaio, sorrideva con occhi vacui. Si portò un indice alla bocca in segno di silenzio, poi aprì la mano, la abbassò, e fece gesto al Bottegaio di accomodarsi nuovamente sulla pietra. Lui obbedì. Sia al comando di silenzio che a quello di sedersi. La Ragazza in Ocra estrasse una ampolletta verde e si versò qualche goccia del contenuto sulle mani che poi sfregò bene fra loro. A questo punto le impose sulla spalla del Bottegaio e iniziò un lento massaggio. Ora con forza, ora con dolcezza, lavorava sul muscolo affaticato dell’uomo con piccole mani sapienti finché, proprio come aveva iniziato, improvvisamente smise. Si asciugò le mani sul grembiulino e se ne andò.

Lui la guardò andarsene sempre più stupito, ma restò ancora più stupito quando si rese conto che la spalla non doleva più.

(Questo manico in Ulivo era stato fatto un po’ per prova un po’ come esperimento di nuove tecniche un po’ perché mi serviva un manico per provare i miei nuovi ciuffi sintetici e provare anch'io l'ergonomia di queste forme all'atto pratico, un po’ per questo, un po’ per quello.. e invece, durante un aperitivo FVG ilrasoio.com, ha abbandonato la bottega in maniera del tutto inaspettata. Chiedo scusa per la foto quindi, è stata scattata con il cellulare fra una tartina ed un taglio di vino, improvvisando il tutto prima di consegnare il manico al nuovo proprietario.

A prestissimo con bellissime novità! Quasi pronte, non vi faccio attender molto ;) )
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Zapata
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Re: La Bottega del Borgo

Messaggio da Zapata »

Anche se silenziosamente, seguo i tuoi lavori dall'inizio.
Quest'ultimo pezzo è quello che mi piace di più, mi ha letteralmente "preso".
I miei complimenti.
Esta usted en territorio zapatista. Aqui manda el Pueblo....

Good nite and good luck...
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nortis
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Re: La Bottega del Borgo

Messaggio da nortis »

Ma grazie Zapata! Mi fa un sacco piacere! Come mi ha fatto piacere la telefonata per la stessa ragione di un tuo corregionale con il grande merito di avermi dato una scusa per uscire da una situazione imbarazzante dove il silenzio si era fatto decisamente pesante :lol:
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ischiapp
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Re: La Bottega del Borgo

Messaggio da ischiapp »

Non posso ripetere ciò che ti ho detto in privato.
Comunque TU ... già sai!! :twisted:
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Barba64
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Re: La Bottega del Borgo

Messaggio da Barba64 »

Premetto che non sono un esperto di pennelli, ma mi sembra più che giusto riportare la mie impressioni sul pennello de “La Bottega del Borgo” ricevuto in premio grazie al concorso SOTD di Novembre u.s.
È il mio modo per rendere omaggio al capace e gentilissimo Nortis, al quale non posso che essere riconoscente per aver donato uno dei primi esemplari della sua pregiata produzione. Ma occorre tener presente che gli elogi non sono solo per gratitudine. La fattura e le qualità del pennello, infatti, sono innegabili e quindi i complimenti sono più che meritati.

CONFEZIONAMENTO
Nell’ottica di una attività hobbistica, con un occhio anche all’economicità, la confezione è ben realizzata, gradevolmente rustica. Si comprende subito la passione che Nortis mette nelle cose che fa e l’attenzione per fornire un prodotto completo. Una cassettina in pannelli di compensato graffati fra loro e con sfiammate decorative. Scritte e logo sono impresse a fuoco sul coperchio. Quest’ultimo è fissato con una sola vite per poterlo ruotare in modo da aprire e chiudere il cofanetto agevolmente. All’interno, il pennello è avvolto in un appropriato brandello di stoffa a fantasia campagnola e adagiato su un letto di paglia (il manico era anche ben protetto dal pluriball). Insieme è riposto anche il biglietto descrittivo. Scrupolosamente, il bravo Bottegaio, risponde per eventuali difetti di costruzione.
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PENNELLO
Il pennello è in Tasso Finest Badger 24mm, il manico è in ulivo tornito a mano.
Eccolo messo a confronto con gli altri miei due pennelli: Omega 48 e Muhle con ciuffo da 19.
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Sicuramente conoscerete meglio di me la qualità del ciuffo, in caso contrario vi rimando a link più esaustivi:
http://ilrasoio.com/viewtopic.php?f=32&t=333
http://ilrasoio.com/viewtopic.php?f=32&t=2242

Ripeto, non ho una grande esperienza in merito, però le mie prime impressioni le posso ricondurre a quanto ha ben espresso qui Supermomo
Supermomo ha scritto:... il Finest è una garanzia, trovo corretto che abbia investito in un ciuffo così buono, morbide le punte e anima corposa, per gli amanti del FL un vero lusso. Assorbe l'acqua che serve, schiuma facilmente, sulla pelle è delicato ma prepara il pelo alla rasatura.....
Come esempio, riporto le prime due schiumate: la prima con Proraso Verde (per il trattamento d’avvio consigliatomi da Nortis), la seconda con il 70° anniversario del Saponificio Varesino.
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Velocemente si riesce ad ottenere un’ottima schiuma e il passaggio/massaggio sul viso è veramente “godurioso”. Tutto ciò l’ho riscontrato anche nelle successive rasature “natalizie” con il sapone Tundra Artica del Saponificio Varesino montato in FL.

Ho potuto apprezzare oltremodo le dimensioni. Come potete vedere dalle foto di confronto, è una misura intermedia che mi mancava. Il fatto che mi sia trovato subito a mio agio nell’utilizzarlo è segno di una forma ergonomica ben realizzata. Questo mi porta a parlare del manico. Per quanto riguarda le manicature apprezzo moltissimo i materiali naturali, perciò sono stato doppiamente contento del nuovo arrivato. L’ulivo ha delle bellissime venature, valorizzate soprattutto dal trattamento protettivo.
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La forma, oltre che piacevolmente sinuosa, come già detto, consente una presa comoda e sicura del pennello, sia nell’utilizzo e sia nello scrollare per asciugarlo. A tal proposito, in attesa di trovare un supporto più dignitoso, ho pensato di tenerlo in forma con un po’ di bungee jumping……
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Nortis mi ha detto che, essendo una delle sue prime creazioni, su alcuni dettagli, col senno di poi, sarebbe intervenuto diversamente. Per quanto mi riguarda, è un’opera compiuta così com’è. Quei particolari a cui si riferisce, a me invisibili, li reputo un valore aggiunto che solo un prodotto artigianale e unico può avere.
Definirmi un cliente “vincente” del Bottegaio (sotto tutti gli aspetti) penso sia molto appropriato.

Grazie Nortis.
Ultima modifica di Barba64 il 27/12/2015, 18:00, modificato 1 volta in totale.
Il mio cassetto ML
Il mio cassetto DE
"Non sempre ciò che vien dopo è progresso." (Alessandro Manzoni)
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Redas
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Re: La Bottega del Borgo

Messaggio da Redas »

Davvero bello, complimenti!
Perdere la pazienza significa perdere la battaglia. (Mahatma Gandhi)
Saluti, Andrea_
Giovanni_Castorp
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Re: La Bottega del Borgo

Messaggio da Giovanni_Castorp »

Fantastico pennello, fa venire voglia di ordinarne subito uno... peccato Natale sia già passato, me lo sarei fatto regalare! ;)
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nortis
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Re: La Bottega del Borgo

Messaggio da nortis »

Grazie a tutti, specialmente della bella recensione

Guarda Giovanni, ora non avrei il tempo neanche di fare le scatoline, ma a gennaio innoltrato penso che metterò quei 2-3 pennelli dei primi capitoli che mi sono rimasti fermi in bottega a prezzi decisamente bassi. D'altronde i lavori che faccio ora sono di tutt'altro livello rispetto a quei primi tentativi ma non ho mai voluto modificare il quantum. Essendo un hobby penso sia giusto chiedere quel tanto che mi permetta di continuare a creare qualcosa che dia soddisfazioni a chi lo usa.


E' anche però giusto dare un valore inferiore a quello che adesso risulta tecnicamente "superato". Ho preso quindi questa decisione per rientrare giusto delle spese del materiale. Potrebbe essere una ottima occasione per aggiudicarti quelli che sono comunque ottimi pennelli, senza bisogno di aspettare natale ;)
Giovanni_Castorp
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Re: La Bottega del Borgo

Messaggio da Giovanni_Castorp »

Non tentarmi, potrei cedere, nonostante lo stato disastroso delle mie finanze in questo momento... :(

Comunque ancora complimenti, davvero oggetti di grande bellezza e utilità.
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jeky66
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Re: La Bottega del Borgo

Messaggio da jeky66 »

Giovanni_Castorp ha scritto:Fantastico pennello, fa venire voglia di ordinarne subito uno...
Idem ;)

Sono un' amante del legno ... quindi un pennello della tua serie, non mi deve mancare.
Complimenti!! nortis
A presto.
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nortis
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Re: La Bottega del Borgo

Messaggio da nortis »

Capitolo 12


Il Bottegaio strinse forte il nodo della bisaccia contenente i sui pochi averi di un qualche valore, osservò il filaccio di cuoio squamarsi lievemente, indebolito dagli anni, e appoggiò la borsa di fianco alla sacca delle provviste. Era fermo da troppo tempo, nonostante il fascino che quel villaggio emanava, era ora di riprendere il suo errare. Scese nella sala principale della locanda, dove le figlie della locandiera tentarono nuovamente di persuaderlo a restare. le abbracciò e chiese loro se poteva lasciare i bagagli dietro il bancone, quel tanto che bastava a fare un ultimo giro del villaggio a salutare quegli sconosciuti che ora teneva in gran stima. Loro acconsentirono con aria triste e lo lasciarono andare.

Una volta fuori, il Bottegaio fu accecato dalla chiarissima luce del giorno. Chiuse gli occhi ed inspirò a pieni polmoni l’aria pura intrisa del profumo di pan dolce. Non ebbe bisogno di riflettere oltre, la prima tappa sarebbe stata la Pasticcera. Si era da poco messo in cammino quando notò uno strano movimento nel cielo verso est. Centinaia e centinaia di uccelli di diverse specie si alzavano in volo da una singola porzione di foresta. Come messi in fuga da qualcosa. Il Bottegaio invertì la rotta, rientrò nella locanda e fece le scale a due a due senza dar peso alle figlie della locandiera che lo interrogavano sulle ragioni di tanta fretta.

Spalancò la porta della sua stanza, si precipitò alla finestra e vide uno spettacolo di rara inquietudine. Una colonna di puntini affiorava da quella porzione di foresta che si avvicinava sempre più, puntando dritta verso il villaggio. Le fronde degli alberi dai quali i volatili erano in fuga, si agitavano per diversi secondi prima di arrestarsi e cedere il movimento alle fronde appena più ad occidente, creando una solitaria onda verde simile all’acqua smossa da un grosso cacciatore marino che nuota a pochi centimetri dalla superficie. Qualcosa di enorme e veloce correva verso lo spiazzo dove giaceva la Locanda, qualcosa di tali dimensioni da dover trovare impossibile muoversi in quell’oceano di alberi e cespugli.

Scese nuovamente e con la medesima foga. Tentando di mantenere il controllo, raccontò quanto aveva visto alla Locandiera che ora era nella stessa stanza delle figlie. Questa, ancora in vestaglia, ascoltava con la solita espressione disinteressata. Il Bottegaio si aspettava di veder tale espressione rapidamente modificarsi in allarme. Rimase sbigottito quando, a fine racconto, l’unico commento della donna, subito prima di girarsi per tornare nelle sue stanze, fu: “Va bene…Quanto chiasso, però.”

Il Bottegaio, preso in contropiede, restò un paio di secondi con la bocca e le braccia spalancate. Non sapendo cosa aggiungere, prese la porta e quando fu nuovamente all’aperto si rivolse ad oriente. Qualsiasi cosa fosse, ormai gli era addosso.

Un lontano rumoreggiare indistinto si stava trasformando a velocità sorprendente in un frastuono che copriva qualsiasi altro suono. Animali fuggivano via aria e via terra. Ognuno emettendo un diverso segnale d’allarme. Tonfi simili a quelli di alberi recisi che cadono nella foresta si mischiavano a rumori secchi di legno spezzato. Nel sottobosco si poteva scorgere un branco di cervi correre all’impazzata rincorso da una nuvola di terra e polvere. Il Bottegaio era inchiodato a terra dall’impotenza e restò a guardare quelle bestie avvicinarsi fino a cercare rifugio fra le case del villaggio. La grossa nuvola marrone arrivò istanti dopo, rendendo l’aria difficilmente respirabile e costringendo il grosso uomo a socchiudere gli occhi e coprirli con le mani per proteggerli. Non poteva credere a quel poco che riusciva a intravedere fra le dita, doveva sbagliarsi.

Una forza invisibile stava sradicando gli enormi alberi al limitare della foresta che, uno ad uno, finivano per scartare di lato e penzolare in aria senza nessun sostegno. Sembrava volessero farsi da parte per permettere a quella cosa oblunga e colorata di passare. Difficile dire cosa quella “cosa” fosse. Poteva sembrare un qualche genere di carrozza ma era troppo lunga. Non aveva ingressi, aveva la forma di un uovo allungato e misurava decine di metri. Sgargianti strisce color rosso e giallo si alternavano nell’adornarlo per l’intera, omogenea, superficie. Correva su grandi ruote di legno che sembravano non volersi fermare davanti a nessun ostacolo.

Arrivata, almeno in parte, nel territorio del villaggio, la cosa si arrestò. Silenzio. Gli alberi ancora penzolanti in aria, si tornarono a piantare profondi nel terreno creando boati che risonarono in tutta la valle appena acquietata. Alcuni tornarono ad immergere le radici nei medesimi punti dove si trovavano in precedenza, altri dove trovavano spazio.

Le ruote di legno sembrarono cedere di colpo sotto il peso della “cosa”. Si distesero per terra e sopra di esse l’ovale, come fosse un enorme verme spiaggiato. Ci fu un altro attimo di silenzio prima che l’oggetto iniziasse a gonfiarsi. Si allargava ai lati ed in altezza, prese la forma di un enorme disco. Poi una punta iniziò ad alzarsi dal centro del disco verso il cielo, creandoci sopra un cono. Il materiale di cui era fatta la “cosa” da prima sembrava rigido, ma iniziò lentamente a mollarsi e formare migliaia di piccole pieghe che si muovevano al vento. Una piega più grande, alta quanto tutto il disco, si strappò creando un’apertura scura.

Al limitare della foresta, dove prima c’erano solo alberi e rocce, ora si ergeva un maestoso tendone, a righe gialle e rosse, con una sproporzionata scritta sopra l’entrata che recitava: “Circo Itinerante”.

Dall’apertura presto uscì una figura. Vestita con gli stessi colori del tendone (tanto da far pensare che il vestito potesse esse stato fatto proprio dalla medesima stoffa), la donna si avvicinò al Bottegaio, unico spettatore. Non era la prima volta in quella giornata e sospettava non sarebbe stata l’ultima: il bottegaio non poté che restare nuovamente con la bocca aperta, senza saper cosa potesse usarla per dire, in una tale occasione. Lei lo guardò brevemente con le sopracciglia alzate e la testa lievemente chinata di lato, poi parlò con voce acuta e nasale: “E tu chi saresti? Dallo sguardo azzarderei il nuovo scemo del villaggio dovessi indovinare”. Il Bottegaio strizzò gli occhi e scosse velocemente il capo: “No, invero non lo sono” si affrettò a rispondere. “Dubito che uno scemo del villaggio risponderebbe diversamente, mio buon uomo” ribatté repentina lei.

Il Bottegaio alzò il mento e gonfiò il torace d’orgoglio ferito: “Sono il Bottegaio, viaggio in queste terre da diverso tempo ormai, ma quello…. qualcosa come quella… cosa… oh mia signora, qualcosa come quello non lo avevo visto mai. L’ho vista ora eppur ancora ne dubito l’esistenza”. Lei sghignazzò fra se “Oh, lo credo Bottegaio, lo credo... Scommetto tu non abbia neanche mai visto il fondale dell’abisso più profondo, eppur non dubiti la sua esistenza. Sono la Donna Del Circo Itinerante. Sono nata per errare, è quello che sono brava a fare ed è quello che faccio da molto tempo… Sicuramente da più tempo di te, mio buon uomo, oppur avrei ancor ad ogni piè sospinto l’espressione torda ch’tu indossi or’ora! La natura mi aiuta nel mio scopo, io la ripago facendo quel che son brava a fare. Viaggiare. Avrai già capito il mio collegamento con questo villaggio dunque” così detto, gli riservò un occhiolino, tre pacchette comprensive sulla spalla e lo superò come se a quella conversazione non avesse senso aggiungere altro.


Immagine

(Un altro bicolore, sempre mogano e koto. Una forma che credo si presti meglio a creare piacevoli giochi sui fianchi dei pennelli realizzati in questa maniera, come la mandorla bianca ritratta in questa foto.

Grazie alla gentilissima proposta del mitico Emanuele, questo sarà presto un pennello itinerante su Milano. Proprio come sta già succedendo con i bellissimi pennelli Nero Ardesia Luxury Shaving, questo pennello verrà prestato gratuitamente a qualsiasi utente si prenoti per l’occasione su una discussione che verrà creata ad oc e, trascorso un determinato periodo di tempo, lo riporterà alla T.E.V.E del gentile Ema che penserà a farlo avere al prossimo tester.

Mi dispiace rilegare tale iniziativa al solo territorio di Milano, ma l’opportunità ora è nata in questa città, più avanti chi lo sa ;) )
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