La discussione è senza dubbio interessante nella misura in cui tutti (o comunque un numero assolutamente rilevante) coloro che hanno abbracciato o riabbracciato il Wet Shaving hanno avuto un periodo esclusivo o più o meno lungo di multilama e bombolette. L'interrogativo su che cosa sia meglio (bomboletta o sapone/crema tradizionale) è ovviamente passato per la mente a tutti. Per questo sembra di leggere i pensieri che credo tutti abbiano avuto. Quasi tutti poi, proprio perchè è insito nel wet shaving, propendono a dare una risposta all'interrogativo che "premia" l'uso del pennello. Del resto analoga discussione (o quasi) si fa sull'utilizzo di prodotti da grande distribuzione, di fascia superiore ma industriali o artigianali di alta qualità: i prodotti costosi offrono davvero un risultato migliore o è solo percezione soggettiva?
Tornando in argomento, se anche fosse identico il risultato finale (e io non credo lo sia) comunque la via che occorre percorrere per quel risultato non lo sarebbe. Si tratta certamente anche di un rito (è innegabile), ma anche di un procedimento che ha ricadute oggettive sul risultato finale.
Naturalmente ci saranno barbe/pelli per le quali il risultato può essere oggettivamente uguale e peraltro alcuni strumenti "moderni" sono spesso efficacissimi (il Gillette Fusion o la Noxzema all'argan sono, nelle loro categorie, eccellenti prodotti).
Posso anche credere che un utilizzatore medio e non troppo esperto (uno a caso per esempio: me
) potrebbe confondere, in un test "cieco", un sapone di fascia economica o media con uno di fascia alta (anche perchè occorre esperienza, conoscenza e tecnica anche per trarre il massimo delle qualità dai saponi che se utilizzati con inesperienza e in modo maldestro non restituiscono alla pelle ed alla barba tutte le loro qualità). Ma in tutta onestà non credo che, anche a prescindere dalla profumazione, nessuno avrebbe difficoltà a riconoscere una schiuma in bomboletta da un sapone/crema ben montato sul proprio viso e sotto l'azione di una qualunque lama (sia pure un multilama).
Il risultato finale oggettivo può essere ottimo anche radendosi a secco o solo bagnando il viso. Ci sono pelli che sopportano anche il passaggio di uno shavette senza alcuna protezione. I legionari romani si radevano; dubito che avessero una bomboletta o un Saponificio Varesino con pennello Manchurian nella dotazione; ci sono testimonianze (rimembranze vaghe di studi classici) che riportano che lo facevano a secco.. a volte con la loro daga ! che non era ovviamente affilata su una belga gialla. La barba era rasata comunque, ma immagino che avrebbero gradito almeno un proraso verde ed un omega 48 o, perchè no, almeno una palmolive in bomboletta
.
Confesso che non ho mai utilizzato l'arte di un barbiere per radermi, ma quando osservavo da bambino nel salone da barba ed in attesa del mio taglio di capelli, mi domandavo perchè mai impiegasse quel tempo interminabile solo per insaponare il viso dei clienti barbuti
. Altro che tre minuti. Tra panno caldo e insaponata passava senza esagerazione almeno un quarto d'ora prima di iniziare la rasatura che, invece, ai miei occhi era rapidissima. Non so dire se oggi, travolti anche i barbieri dalla fretta "moderna" impieghino meno tempo.