APPUNTI DI RESTAURO I - I fondamentali

Moderatore: Moderatore Area Tecnica

Rispondi
Avatar utente
Zino Davidoff
Messaggi: 17
Iscritto il: 06/04/2010, 11:21
Località:

APPUNTI DI RESTAURO I - I fondamentali

Messaggio da Zino Davidoff »

Con questo articolo ha inizio una non breve monografia sul restauro dei nostri pezzi di ferro preferiti.

Premessa

Tutti i collezionisti di un certo peso concordano sul fatto che l'epoca aurea del rasoio a mano libera copra un numero relativamente ridotto di anni. Tra l'inizio della produzione industriale a Sheffield (prima metà dell'800) e i primi vagiti del rasoio elettrico (anni '50) si concentra la migliore produzione, per qualità tanto estetiche quanto funzionali. L'elemento fondante della successiva caduta dal trono, almeno a mio parere, si colloca nella perdita dell'ultima generazione di esperti del wet shaving tradizionale. Dopo la morte di quasi tutti coloro in grado di valutare l'effettiva qualità di un pezzo, la tecnica di costruzione ha subito la normale involuzione di ogni produzione di nicchia. Al giorno d'oggi, nella produzione su larga scala, è veramente difficile giustificare le differenze di prezzo tra modelli funzionalmente arroccati in una sconcertante mediocrità; certo, pur sempre laccata d'oro e fantasia, ma la fantasia non taglia i peli.

La conclusione di questo sproloquio? A parità di prezzo, non esiste competizione tra i modelli del periodo aureo e quelli moderni.

Ora, è evidente che non sia affatto semplice pescare in quel colossale mucchio ed estrarne costante perfezione. Il tempo è un severo maestro.
Sta alla nostra perizia strappare dai suoi artigli i pezzi migliori.


Quale restauro?

Senza andarsi a incastrare in lunghe disgressioni storiche, possiamo sintetizzare le tipologie di restauro in due scuole classiche:

Restauro alla maniera: Il restauro dovrà essere effettuato secondo i canoni del tempo in cui è stato realizzato il pezzo.
Restauro filologico: Il restauratore deve cercare di preservare, per quanto possibile, l'aspetto del pezzo. Ne rimarranno conseguentemente conservati anche i segni del tempo. Eventuali aggiunte dovranno essere riconoscibili (materiale diverso, forme semplificate).

Questa distinzione è decisamente tagliata con l'accetta, ma a mio parere descrive bene i diversi approcci al di qua e al di là dell'Atlantico.

Gli Americani in genere praticano un restauro filologico distorto. A mio parere si ispirano eccessivamente alle produzioni meglio conservate di Sheffield e della Francia, caratterizzate da finiture particolarmente lucide. Come risultato, tendono ad asportare ogni segno di corrosione in modo molto aggressivo, cancellando di conseguenza ogni segno distintivo tra una lama e l'altra: in qualche caso riescono a cancellare anche i punzoni :!:
E' evidente la conseguenza: le distinzioni vengono effettuate principalmente con la sostituzione del manico, la cui riconoscibilità diventa puro e semplice chiasso. Sotto con materiali da loro considerati distintivo di antichità (avorio fossile e non, corallo), di ricchezza coloniale (osso e corno di animali esotici) o di stravagante modernità (resine acriliche di varia marezzatura, acciaio). I risultati, qua nella vecchia Europa, fanno al massimo sorridere.

In genere, tranne rare eccezioni (la galleria è dalla grandiosa collezione Clavichord), anche gli europei stanno iniziando a cadere nella trappola filologica. Personalmente ritengo che il restauro debba essere effettuato, tempo e contanti permettendo, alla maniera. Se una lama di Sheffield può accettare la lucidatura esasperata e un bel manico di corno scuro, un rasoio spagnolo degli anni '50 non può essere vestito con guancette d'avorio. Se il seguire la maniera si rivela impraticabile, preferisco una riconoscibilità discreta: un buon legno finito a cera, o una buona plastica di colore neutro, si adattano a perfezione sul 90% delle lame.
Se mi va di usare un manico in legno con verniciatura swirl, in genere non mi permetto di chiamarlo "restauro". ;)


Nel prossimo articolo: gli strumenti per iniziare.
Quando tutto ciò che hai è una Coticule, ogni problema inizia ad assomigliare a uno Sheffield.
Rispondi

Torna a “Manutenzione & Restauro”