Amazon Vs Ebay Vs negozio sotto casa

[gigetto]

Premetto che per un'acquisto "importante" preferisco il negozio fisico. Vedo, valuto, compero. Ma ad esempio per le lame, in cui diciamo così andare dal buon Preattoni non sempre mi è possibile e non sempre ha tutte le lame (Personna USA ad esempio) può essere vantaggioso sopratutto per il fatto che ritiro quando posso all'ufficio postale, per me gran comodità....Poi c'è sempre il mercatino del forum....

[Caramon77]

Ps. Ciao Caramon che fine avevi fatto?

Ciao Accutron! Eh...niente, navigo i mari della vita cercando di fare di non-necessità non-virtù, cosciente del fatto che il nero sfila e chiedendomi, allora, quale sia il vero peso dei neri che in tv ci dicono magri perché affamati.

[Accutron]

Capito..

[gpc]

Grande Amazon..
hanno un servizio reso fantastico!

....che però per poterlo offrire magari invece trascura o mette i lavoratori interni in condizioni al limite dell'indecenza........fagocitare...........poi un domani nemmeno troppo lontano, si potrà acquistare tutto ma solo più da loro, che decideranno cosa, come e a che prezzo, quindi chi produrrà dovrà adeguarsi forzatamente o togliere il disturbo come avviene per le piccole realtà di vendita........e poi parliamo di salvaguardia o creazione di posti d lavoro

[Lino]

Sono d'accordo, le condizioni di lavoro all'interno di Amazon sono oggi inaccettabili per molti versi, anche se da qualche tempo qualche timidissimo segnale di miglioramento si nota ma ancora troppo lentamente.

[Sbarbaz]

Grande Amazon..
hanno un servizio reso fantastico!

....che però per poterlo offrire magari invece trascura o mette i lavoratori interni in condizioni al limite dell'indecenza........fagocitare...........poi un domani nemmeno troppo lontano....

Non posso che abbracciare in toto il tuo discorso.
Ma l'unica maniera per uscirne è fare delle scelte diverse. È l'unica cosa su cui abbiamo potere noi consumatori. Ci sono altre categorie di lavoratori che stanno in situazioni lavorative disumane come i corrieri ad esempio. Che noi bestemmiamo in continuazione ogni volta che fanno ritardi.
Scusate chiudo Off topic..non è questo il luogo per parlarne.

[gpc]

anche io mi scuso per la divagazione ma ci son cose che è anche bene ogni tanto considerare oltre i ciuffi di peli o le insaponate che tanto amiamo e partecipiamo, per ogni Bob/acquirente salvaguardato e soddisfatto vi sono Bob/dipendenti o autonomi o gravitanti nell'orbita del "colosso" che meritano più di un semplice dispiace per loro, che si son tolti la vita dalla disperazione e dal terrore di un futuro oscuro.........son cose serie altrochè

[Lino]

Sono convinto che la pressione dall'esterno obbligherà persino un titano come Amazon, nel tempo, ad allinearsi a determinati standard di comportamento.

O forse sono soltanto un illuso.

[Sbarbaz]

Quando posso scelgo il negozio sotto casa. Ma non posso fare la morale a nessuno visto che ho l'abbonamento ad Amazon (che uso prevalentemente per video o altri servizi online). Quindi se proprio dobbiamo aderire alla decrescita felice guardiamo nel nostro piccolo quali scelte possiamo fare. Perché sono le scelte, ripeto, a fare la differenza. In questo hobby, come in altri, le scelte consumistiche e poco consapevoli sono una grande ghiottoneria. Scagli la prima pietra chi non ha mai fatto una scelta dettata da un mero impulso di autocompiacimento.

[SolomonTrain]

Limitandomi a ciò che concerne la rasatura tradizionale, su Amazon finora ho comprato solo un box da 100 di Astra verdi e alcuni prodotti Taylor, a prezzi in linea con quelli di altri shop italiani sia online che fisici.

A quei tempi avevo già fatto i miei primi acquisti da novellino in un paio di negozi fisici: il primo era più orientato ai prodotti professionali per barbieri e parrucchieri, con prezzi leggermente altini persino sulla gamma Proraso di cui ora compro la linea verde completa al mio supermercato di fiducia, a prezzi veramente stracciati e inferiori persino a quelli di Amazon. Il secondo era una coltelleria e profumeria situata in pieno centro, con prodotti italiani e inglesi di un certo rango a prezzi decisamente alti soprattutto su colonie e aftershave; non sto criticando il negozio in sé ma per il momento ritengo di non voler pagare così tanto per dei prodotti che magari non saprei nemmeno apprezzare correttamente.

Il mio attuale negozio di riferimento online è Goodfellas, principalmente perché ha un catalogo molto più ampio e mirato sulla rasatura a prezzi che trovo giusti e quasi sempre in linea con quelli di Amazon; per me è anche comoda la loro consegna standard in 2 giorni senza dover pagare degli extra, dato che non ho più il Prime da tempo. Prima o poi voglio provare anche Razor Blades Club data l'enorme varietà di lamette, mentre Ebay non l'ho proprio mai usato. Per quanto riguarda il vedere e provare i prodotti dal vivo, se costano poco come la Proraso verde posso anche buttarmi e comprarli alla cieca altrimenti cerco di informarmi il più possibile tramite le recensioni su internet o chiedendo qui.

In generale su Amazon tendo a comprare ciò che nei negozi fisici non trovo o presenta una differenza di prezzo non trascurabile, la quale viene poi bilanciata dal maggior periodo di attesa per l'arrivo del pacco (sempre nell'ottica del non avere il Prime). Tanto per fare un esempio, il mio supermercato di fiducia vende il nuovo Wilkinson Classic in metallo e persino il King C Gillette, con i loro rispettivi prodotti di contorno, a prezzi in linea o proprio identici a quelli di Amazon.

È certamente sacrosanto non dare mai per scontate le condizioni dei lavoratori, ma come ha già detto credo Bob purtroppo anche in molte realtà italiane è così da diverso tempo e forse è meglio iniziare da esse a chiudere qualche occhio di meno.

[Maxabbate]

Sono convinto che la pressione dall'esterno obbligherà persino un titano come Amazon, nel tempo, ad allinearsi a determinati standard di comportamento.

O forse sono soltanto un illuso.

Amazon non ha particolari problemi, non ha vertenze in essere di grande rilevanza ed i sindacati sono presenti in Azienda e molto vigili. Indi rispetta i ccnl italiani vigenti.
Io personalmente compero dove spendo meno, senza giudicare l’operato (lecito) delle aziende.
Piccola nota: mi aspetterei da coloro che risultano particolarmente attenti alle condizioni della manodopera un atteggiamento parimenti guardingo nei confronti di Aliexpress o dei diversi produttori cinesi.

[Sbarbaz]

Credo che citare Amazon come azienda che rispecchia un modello di impresa poco rispettosa delle condizioni del personale fosse un esempio. Paragonabile ad altri colossi di cui non si conoscono, per il momento, episodi di estrema drammaticità umana. Ma che non vuol dire non ci siano.

[Maxabbate]

Mi spiace, ma così non funziona: o si portano casi concreti o si parla di pregiudizi e pettegolezzi.

[Sbarbaz]

https://www.internazionale.it/reportage ... sso-corese

Se può essere d'aiuto.... Ma spero non ad alimentare polemiche ulteriori. Anche perché il thread non si intitola "condizioni di lavoro in Amazon"
Io comunque chiudo qui il discorso.

[Maxabbate]

Io parlo di sentenze, non di articoli di testate. Ripeto: chiacchiere e pettegolezzi sull’onorabilita di una azienda senza prova alcuna. Mi auguro non succeda la stessa cosa alla vostra reputazione.

[Lino]

Credo che si sia, e non da oggi, in una fase che va ben oltre "chiacchiere e pettegolezzi": facendo una ricerca su Google si hanno 76 milioni di risultati in lingua italiana.

Chiudo qui, salvo risposte necessitate.

[Maxabbate]

Sulla terra piatta ne trovi anche di più.

[Lino]

Impossibile darti torto.

[Sbarbaz]

Volevo chiudere qui il discorso ma mi permetto di dissentire fermamente questo modo di rispondere alle persone. Un conto è dire che non si è d'accordo con ciò che scrive la stampa e che i giornalisti siano tutti adesi alla cosiddetta macchina del fango. E che le testimonianze delle persone siano tutte false e solo utili a fomentare invettive. D'altronde se non c'è denuncia non ci sarà mai processo ne condanna. Ma passi, l'Italia è anche questa.
Un altro conto è dare del terrapiattista a chi la pensa diversamente da te, il che sottintende ignoranza.
Mi spiace ma secondo me COSÌ non funziona.
Chiudo e chiedo scusa se qualcuno si è sentito offeso per queste mie parole.

[Maxabbate]

Dove che ho scritto che Lino sarebbe un terrapiattista?
Dov’è che ho parlato macchina del fango? Dov’è che ho parlato di testimonianze false? Non mi permetterei nessuna delle tre affermazioni (quindi non le faccio).
Continuo a chiedere evidenze giuridiche di comportamenti fraudolenti di Amazon in Italia e continuo a raccogliere dei “si dice”.
L’ignoranza “sottesa” è reale: io non sono a conoscenza di ragioni oggettiva che mi portino a censurare il comportamento di Amazon, continuo a chiedere evidenze che non mi vengono fornite. L’Italia è anche il paese dove nessuno è colpevole, fino a prova contraria e solo dopo tre gradi di giudizio.

[alexve]

Sono sempre articoli abbastanza generici che si fermano lì, fatti concreti e conseguenti cause poi spesso non ci sono.
Ne potrebbero tranquillamente scrivere di peggiori su diverse aziende famose del trevigiano (tanto per parlare delle realtà che indirettamente conosco), o di grosse catene commerciali ma il titolone su Amazon chiama di più l'attenzione. Per non parlare dei laboratori tessili, anche di marchi prestigiosi...

[Lino]

Confermo che Max non mi ha dato del terrapiattista, anche perchè sono davvero agli antipodi di queste figure che, negli ultimi anni, i social hanno portato alla ribalta pur essendo, nella gran parte, degli emeriti idioti con sprazzi psicotici, ma qualunque opinione può essere espressa in altri modi, secondo me.

Torno a dire che sono usciti diversi libri, scritti da dipendenti di basso livello ma anche da ex dirigenti, che confermano che lavorare in Amazon non è proprio rose e fiori, anche se lo si fa ai livelli più alti della scala gerarchica, mentre pensare che un operaio o un magazziniere faccia causa ad un colosso del genere significa davvero essere troppo ottimisti o non riuscire nemmeno a figurarsi quale sia oggi la situazione di chi perde un lavoro.

D'altronde, non si deve pensare che tali 'climi' aziendali sussistano solo in certe aziende perchè proprio pochissime settimane fa una corte d'appello americana ha confermato la sentenza di primo grado con la quale si condannava la Mela a risarcire i dipendenti che, alla fine del turno prima di uscire dall'azienda ( o dal negozio ), devono mettersi in fila per 'passare' la perquisizione avente l'ovvio fine di accertarsi che nessuno si porti a casa un cellulare o altro e, come è noto, Apple è celebrata come poche altre aziende del pianeta, ma intanto per anni e anni non ha riconosciuto quel tempo sottratto ai dipendenti come facente parte dell'orario lavorativo.

Conosco molto bene il mondo aziendale ( nel senso più lato del termine, ovviamente ), visto che lo frequento per professione da poco meno di un quarantina d'anni ed ho avuto a che fare con gente di ogni risma, autentici padri di famiglia con i quali ho stretto una vera amicizia e veri e propri delinquenti in Ferrari che non versavano da anni i contributi INPS dei loro dipendenti e dai quali mi sono sollecitamente e definitivamente allontanato appena terminato il mio incarico: forse anche per questo sono particolarmente sensibile a certi argomenti e certe cose le 'sento' a naso.

[Maxabbate]

Che Amazon non sia un ambiente “morbido” é molto chiaro. Che sia un posto con regole molto chiare e conformi alla legislazione vigente a me é altrettanto chiaro (per questioni professionali). Dall’altro lato sono coerenti: pagano sempre e regolarmente quanto dovuto ai loro dipendenti, investono in formazione ed innovazione e pretendono il massimo impegno (da dipendenti, fornitori e terzisti). Ripeto: il sindacato é presente in Azienda, é vigile ed attento e si confronta, se ci fosse spazio per vertenze sarebbero i primi ad accenderle.

Edit: la cosa bella é che non compero praticamente mai su Amazon, prendo quasi tutto usato, amo risparmiare e mi piace il concetto di riuso.

[Sbarbaz]

mentre pensare che un operaio o un magazziniere faccia causa ad un colosso del genere significa davvero essere troppo ottimisti o non riuscire nemmeno a figurarsi quale sia oggi la situazione di chi perde un lavoro.

Credo sia proprio questo il nocciolo della questione.
Se poi chi fa giornalismo di indagine viene preso come poco attendibile finché non vi è una denuncia, una causa e una sentenza passata in giudicato, chiaramente stiamo parlando di azioni diverse. Se c'è penale indaga un Pm e non un giornalista...la giustizia è una sola e attende ai Giudici...ci mancherebbe altro. Ma appunto quanti denunziano? Ribadisco che non ce l'ho con Amazon in particolare perché fruisco anche di alcuni loro servizi. Ma molte testimonianze mi lasciano basito e le credo vere. Non penso che un poveraccio si esponga personalmente mettendo a repentaglio il proprio lavoro facendo il suo nome e quello di altri. Peraltro ci sono altre realtà come dite voi che meritano attenzione in questo senso. Però se devo credere solo alle sentenze definitive prima di esprimere un opinione, allora devo aspettare che accada spesso l'irreparabile.
Per il resto mi scuso con @maxabbate e @lino se ho interpretato male il messaggio di maxabbate.
Buona serata a tutti.

[Maxabbate]

Davvero, ve lo dico per esperienza: chi vuole può fare causa ad Amazon in qualsiasi momento, é il boccone più ambito da legali, sindacati, se si vince si va sui giornali e ci si costruisce una carriera. In fin dei conti é l’Azienda più importante del mondo ed i nostri giudici del lavoro non guardano in faccia a nessuno. È che per ora non prestano il fianco, se non per errori materiali di poco conto.
Aggiungo che, diversamente da altri giganti della logistica, non appaltano la gestione dei magazzini: quello sarebbe un bell’argomento, lì c’è tanto da dire.