Sull'inutile autoreferenzialità dei manici pregiati....

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riky76
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Sull'inutile autoreferenzialità dei manici pregiati....

Messaggio da riky76 »

oggi mi va di aprire questo dibattito dato che dopo decenni passati con pochi strumenti da wet shaving mi sono messo alla ricerca di qualcosa che possa migliorare le mie sbarbate sia come resa finale sia come confort di rasatura.
Chiaramente mi sono imbattuti (come tutti) in mille prodotti mirabolanti anche dal costo spesso davvero importante però, da buon ingegnere quale sono (perdonatemi), non riesco a farmi piacere il barocco e le decorazioni ostentate o ancora i materiali pregiati fini a se stessi, mi spiego.
per quel che mi è dato sapere e riscontrare nella pratica i manici di rasoi DE svolgono funzioni importanti, quindi, oltre alla loro lunghezza è peso ne è fondamentale il grip, parametro infatti sempre presente in tutte le schede qui sul forum. Analogamente nei manici del ML e degli shavette, si aggiunge la funzione del proteggere il filo, ed avere un peso consono al buon bilanciamento del rasoio.
Infine, nei pennelli, è essenziale l'ergonomia dell'impugnatura e la sua perfetta resistenza all'acqua ed all'ossidazione.

Ora detto questo... ma che cavolo ve ne fate dei manici in ebano, palissandro, corno, avorio (e non apro l'argomento....), argento, titanio...ecc..ecc... ancora peggio con intarsi o dipinti a mano nella ceramica!?!?
Ritengo ancora la rasatura di qualità un qualcosa comunque che per la sua diffusione deve esser accessibile a tutti ed allora perchè complicarci la vita con essenze legnose che in primis temono l'acqua per usarli sempre a contatto con l'acqua?
Qual è il vantaggio di un manico in pregiato argento a fronte di un perfetto grip, ad es, dei manici dei rasoi DE Merkur tipo il 15c che nell'offrire una presa salda anche a mani bagnate giocano anche a favore della nostra sicurezza?
Perchè avere un manico del pennello in ceramica con su dipinta una scena di caccia quando alla prima distrazione l'impatto con il lavandino o, peggio, il pavimento può mandar tutto in frantumi?
Chiariamoci che sono anche io amante dell'arte e del bello, ma se parliamo di strumenti per l'uso pressochè quotidiano, deve, a mio avviso, prevalere l'ergonomia e la praticità senza dimenticare la robustezza. Poi una porcellana decorata o un legno intarsiato me lo appendo in salotto e ne ho una cura completamente diversa che non lo stoccaggio nel mobiletto del bagno.

A voi la parola
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Re: sull'inutile autoreferenzialità dei manici pregiati....

Messaggio da macosavuoi »

Stesso discorso lo puoi fare per la moda. Tessuti pregiati e tessuti "normali" che fanno lo stesso lavoro ma hanno costi molto diversi. È una questione di gusti, di mercato. Se c'è chi compra un manico in legno decorato è perché vuole collezionare un pezzo che si distingue dalla massa (che poi per distinguersi dalla massa ci sono varie strade è un altro conto). Ma, qualsiasi sia il motivo, è proprio il fatto di essere diversi gli uni dagli altri, avere esigenze diverse, eccetera. Vogliamo fare un discorso già intrapreso altrove? I saponi da barba! Perché comprare un sapone da 40€ se lo stesso lavoro posso compierlo con uno da 2€? Gusti, piaceri personali, voglia di sperimentare, scimmia, chiamiamolo come ci pare :-)

Il quotidiano, come tu giustamente indichi, è comunque un fatto personale.
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Re: Sull'inutile autoreferenzialità dei manici pregiati....

Messaggio da ugo911 »

proprio per trasformare un gesto di quotidiana routine in un momento di piacere personale! poi, come giustamente osservato, i gusti sono gusti........ continuiamo così....... (Moretti docet)
Siate realisti, chiedete l'impossibile! (Albert Camus)
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Re: Sull'inutile autoreferenzialità dei manici pregiati....

Messaggio da riky76 »

ok, ma capisco la vanità di uscire con un cappotto in cammello anzichè in feltro.. meno quella di avere un rasoio col manico in ebano chiuso nel mobiletto del bagno... che poi appunto, ebano a parte, il legno non è proprio così amico dell'acqua se non molto ben trattato con impregnanti....
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Re: sull'inutile autoreferenzialità dei manici pregiati....

Messaggio da ischiapp »

macosavuoi ha scritto:Perché comprare un sapone da 40€ se lo stesso lavoro posso compierlo con uno da 2€?
Sono anni che se ne discute.
Di solito s'arriva al fatto che le differenze ci sono, e per alcuni sono importanti: per necessità o per scelta.
Per gli altri ... beati loro!!
:lol: :lol: :lol:
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Re: Sull'inutile autoreferenzialità dei manici pregiati....

Messaggio da Dorfan »

Cosa cavolo ve ne fate di una Ferrari che tanto sulle strade italiane la massima velocità ammessa (in autostrada) è 130 KMh?

Sono assolutamente daccordo con quanto dici riky76, ma come dice il famoso proverbio "dove cè gusto non cè perdenza", i criteri di valutazione e scelta di un oggetto oltre che essere oggettivi (scusate il gioco di parole) sono anche molto soggettivi, e questo determina la modalità con cui optiamo per questo piuttosto che per quell'altro oggetto a prescindere dalla reale finalità.

Buone sbarbate a tutti.

D.
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Re: Sull'inutile autoreferenzialità dei manici pregiati....

Messaggio da riky76 »

ecco, per analogia non prenderei una racchetta da tennis con il manico inciso in argento, ma mi orienterei su una fibra leggera e resistente dalla forma consona, senza concessioni all'ostentazione (magari spendendo pure di più eh!!)
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antower71
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Re: Sull'inutile autoreferenzialità dei manici pregiati....

Messaggio da antower71 »

per analogia: bevi un buon vino rosso in bicchiere di plastica e poi lo stesso in un bel calice di cristallo, è lo stesso vino non credi?
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Re: Sull'inutile autoreferenzialità dei manici pregiati....

Messaggio da riky76 »

assolutamente no (parli con uno con radici nelle Langhe, e mio zio è sommelier...) un bicchiere idoneo fa cambiare del tutto la possibilità di gustarsi un vino... a patto che non sia un tavernello ecco!

ti assicuro che cambia, radicalmente la sensazione olfattiva e aggiungo che è anche facile sbagliare l'abbinamento tra vino e bicchiere!

https://www.diwinetaste.com/info/Bicchieri-da-Vino.php" onclick="window.open(this.href);return false;

altra cosa, e qui torno in topic, è avere due bicchieri dalla forma identica in vetro, ma uno con incisioni e i bordi in foglia d'oro... ecco lì allora hai ragione tu ed è lo stesso vino con due bicchieri dal costo inutilmente differente ai fini del gusto
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Re: Sull'inutile autoreferenzialità dei manici pregiati....

Messaggio da arielina »

Credo che tutti abbiamo delle ragioni nei vari interventi . personalmente , pur essendo falegname , mal sopporto l'utilizzo di essenze legnose a contatto con l'acqua , così come trovo personali i gusti riguardo corna , avorio , metalli decorati. Ho però scoperto un materiale che appaga tute le parti che compongono la mia sfera emotiva , è la Bachelite. Tecnicamente perfetta, pesante , maleabile , indeformabile invecchiando , insensibile a umidità e calore , permette finiture senza vernici dell'opaco al lucido a specchio , ofre un grip formidabile. Essendo vintage, soddisfa anche questo aspetto emotivo , sopprattutto riguardo ai colori ,sono proprio quelli dei miei ricordi da bambino . Ed in piu evolvono in modo imprevedibile , il ricercato butterscotch , non e altro che una evoluzione delle bacheliti chiare , inriproducibile con la plastiche. Insomma per quanto mi riguarda , estetica , praticita , emozioni , ricercatezza in un unico materiale.
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Re: Sull'inutile autoreferenzialità dei manici pregiati....

Messaggio da riky76 »

bachelite è proprio una splendida unione tra forma e funzione... super anche per me (appassionato pure di radio d'epoca e quei pomelli...)
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Re: Sull'inutile autoreferenzialità dei manici pregiati....

Messaggio da antower71 »

Piacciono anche a me i vini, voleva essere un porre l'attenzione su alcuni aspetti, così come per l'appassionato ogni vino ha il suo bicchiere qui ogni lama ha il suo manico.
Montare un manico in plastica o bakelite su una lama ad esempio sheffield inizio ottocento non solo non è coerente ma è davvero una schifezza, perdona il termine. Ti dirò di più, quelli bravi nei restauri si pongono anche il problema della forma, delle rondelle, dei pin, dello spaziatore.....
Se non ti appassiona il pezzo di quel passato pazienza... degustibus ma generalizzare e trovare ragioni funzionali lo trovo abbastanza forzato.

Prova ad riflettere sull'argomento con il modus pensandi dell'esperto di vino e poi risveglia l'ingegnere

ciao
arielina
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Re: Sull'inutile autoreferenzialità dei manici pregiati....

Messaggio da arielina »

E fuori discussione che i restauri devono rispettare rigorosamente i materiali e le forme originali
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Re: Sull'inutile autoreferenzialità dei manici pregiati....

Messaggio da riky76 »

per l'appunto antower71 non andrei a metter su uno sheffield d'epoca un manico in corno esotico o un legno d'ulivo intarsiato!
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Aldebaran
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Re: Sull'inutile autoreferenzialità dei manici pregiati....

Messaggio da Aldebaran »

Buonasera,

personalmente quando mi occupo di "cose" tecnico scientifiche, il principio che seguo per costruire è espresso magistralmente nella prefazione di Darwin alle sue Opere " The Economy of Vegetation " e " Loves of the Plants".
Darwin infatti scriveva:-" Lo scopo generale delle pagine seguenti è quello di arruolare l'immaginazione sotto il vessillo della Scienza e guidare gli appassionati dalle analogie più libere ( della poesia, ad esempio) a quelle più oggettive, che formano il raziocinio della filosofia".
Questa frase penso possa essere una possibile risposta ai quesiti nati in questo thread.
Per questioni legate alla rasatura in passato avevo studiato qualcosa circa l'età Vittoriana, anche leggendo testi di uno scrittore inglese che si firmava Saki e ho letto il "malloppone" intitolato "La saga dei Forsyte". In quest'epoca la produzione di massa e i nuovi processi industriali stimolarono forme d'arte popolare altrattanto plastiche. Il Crystal Palace del 1851, ad esempio, aveva transetti slanciati e la navata di vetro e metallo. Risultava essere, al contempo, risultato della produzione di massa e della standadizzazione e un riflesso del gusto popolare. Gli oggetti d'uso comune, fossero particolari in ghisa del tetto di uan stazione o locmotive lucide di otton, mobili, tessuti,cromolitografie, possedevano spesso uan grazia, bellezza e delicatezza funzionali.
Ciò dimostra che importanti momenti storici sono sopraggiunti alla nostra memoria grazie ad opere che esprimevano la cultura di un popolo e una regione in tutte le sue sfaccettature coniugando ingegneria e arte in maniera funzionale.
George Sorocold riusci a compiacere l'opinione pubblica in Inghilterra ( Londra) proprio perchè la gente apprezzava questo genere di contaminazioni tra arte e scienza nella costruzione dei suoi mulini, strutture nelle quali non necessariamente era indispensabile l'arte. Tali progetti furono utilizzati anche in altri mulini del mondo, in Olanda e in Abruzzo, ad esempio, e la tecnologia rispecchia molto quella della costruzione delle mole, ad esempio dove sorgevano le prima fabbriche di Krupp.
Grazie, buona serata,

Andrea
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altus
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Re: Sull'inutile autoreferenzialità dei manici pregiati....

Messaggio da altus »

L'unica risposta logica al titolo del thread (a mio avviso inutilmente polemico) è che nelle opere dell'uomo, dalla caverna di Lascaux ai manufatti babilonesi fino agli oggetti contemporanei, si è sempre coniugata la ricerca utilitaristica (forma, peso, dimensione ottimali per l'utilizzo dell'oggetto) con una ricerca estetica sulle forme e i materiali e la loro lavorazione ulteriore solo apparentemente "inutile" all'utilizzo puramente meccanico. Una caratteristica tipicamente umana e unica tra le specie viventi che ha portato alla elaborazione del concetto di estetica.

Non percepire il valore dell'estetica (inteso come termine filosofico) e la sua coniugazione pratica nella elaborazione di qualsiasi oggetto, dimostra solo un limite culturale e una tendenza all'omologazione tipica della società contemporanea che ci vorrebbe solo consumatori acritici di prodotti seriali dal minimo costo produttivo (quindi con lavorazioni solo automatizzate e minimo intervento delle capacità manuali specialistiche).

Luca Visconti, il celebre regista del "Il Gattopardo" oltre che di una infinità di altre opere, sosteneva che un attore si rapportava inconsciamente in maniera totalmente diversa con un oggetto "vero" (ad esempio un calice di cristallo, un mobile d'epoca) che con un oggetto "falso" (la sua riproduzione) proprio per il fatto che un oggetto con insite forti valenze estetiche esige un "rispetto" che la sua copia (essendone priva) non è capace di indurre, pur essendo entrambi identici come funzionalità.

Inoltre certi materiali naturali come la tartaruga e l'avorio, apparentemente uguali alla celluloide -che è stata in grado di imitarli quasi perfettamente- al tatto danno una sensazione ben diversa, meno fredda.
Che poi i materiali pregiati abbiano magari subito delle lavorazioni manuali (incisione, scolpitura) a differenza delle plastiche ricavate serialmente per stampaggio, è un ulteriore valore aggiunto nella sfera estetica che non ne pregiudica minimamente la funzionalità.

Quanto poi al fatto della caducità delle cose, è nel loro destino: in mani attente attraversano i secoli, nelle mani disattente di chi poco valore dà alla sfera estetica, durano quanto la neve a ferragosto. Ma lo stesso finisce per accadere anche agli oggetti solamente e puramente funzionali, anzi spesso la loro caducità è maggiore proprio per l'assenza del valore aggiunto estetico... Inoltre rinunciare al valore estetico in nome di una funzionalità porta solo ad un impoverimento della vita interiore limitando l'esperienza estetica a pochi momenti specifici (contemplazione dell'oggetto nei momenti in cui non ci sono altre attività) anziché integrarla nel flusso continuo della vita.

Per finire direi che se non si è interessati che all'aspetto puramente funzionale e utilitaristico, un qualsiasi multilama in plastica se ben utilizzato soddisfa perfettamente l'esigenza di radersi nel minor tempo possibile con il minor dispendio di energie, senza dover cercare altro.

Ma io alla vita, anche nei suoi momenti "minori", chiedo qualcosa di più della semplice funzionalità meccanica ;)
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Re: Sull'inutile autoreferenzialità dei manici pregiati....

Messaggio da GrandeSlam »

@riky76
Da sempre si dice che " ...anche l'occhio vuole la sua parte..."
Quanta verità nelle parole che da sempre accompagnano la vita degli uomini!!!!
un saluto
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Re: Sull'inutile autoreferenzialità dei manici pregiati....

Messaggio da riky76 »

altus ha scritto:L'unica risposta logica al titolo del thread (a mio avviso inutilmente polemico) è che nelle opere dell'uomo, ....

....

Ma io alla vita, anche nei suoi momenti "minori", chiedo qualcosa di più della semplice funzionalità meccanica ;)
andando per gradi. Chiaramente accetto l'aggettivo "polemico" ma non l'inutilmente... altrimenti dovremmo chiudere il 90% dei bar dove si fa della (anche bella) polemica tra sport politica ecc...ecc... la polemica è il pepe della vita se saputa ben gestire dà sapore alle cose, se esagerata le rende immangiabili... poi siamo in "off topic" di un forum che parla di esperienza tramite oggetti... che non vogliamo dibattere come fossimo in un salotto? a mio avviso il bello è proprio quello.

Seguendo. Ok, sono essenzialmente come Andrea un ingegnere, quindi vivo di forme, strutture e dimensionamenti della materia atta a resistere a precise sollecitazioni. Ma proprio per questo io sono attratto follemente da quei rari casi (ahimè) dove nella ricerca della miglior struttura possibile si riesce a ricavare un'armonia che delizia la vista e crea un unicum rasente alla perfezione, questo in vastissimi campi della cultura umana:
architettura: le ville di Frank Lloyd Wright dei primi del novecento, zero fronzoli, solo funzionalità organica ma a tuttoggi inarrivabili come bellezza.
liuteria: un violino di alta liuteria spesso non ha ceselli o simili, ha solo quel che serve, ma osservare la perfezione delle curvature dei legni è divino, e per giunta suona pure, se messo in abili mani!
automobili: non ne sono fan, ma vedere le forme modellate da princìpi aerodinamici di una Lamborghini miura o di una jaguar E-type è un massaggio agli occhi... poi guardi una Fiat duna e ok, nel traffico odierno fanno tutte la stessa cosa...

per non fare tutto un pistolotto, di mio ritengo che in pochi casi con i giusti materiali scelti per una precisa funzione si riescono ad avere oggetti stupendi senza esser ridondanti, nel nostro piccolo mondo ho ad esempio in mente i pennelli simposn.
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Re: Sull'inutile autoreferenzialità dei manici pregiati....

Messaggio da Trepassate »

Sono ingegnere anch'io ma questo tuo ultimo intervento non l'ho proprio capito a che serve.
Questo sì è veramente autoreferenziale.
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Re: Sull'inutile autoreferenzialità dei manici pregiati....

Messaggio da bilos2511 »

antower71 ha scritto:per analogia: bevi un buon vino rosso in bicchiere di plastica e poi lo stesso in un bel calice di cristallo, è lo stesso vino non credi?
Credo che Ricky , per come l'ho capito io..non e' un tipo che non apprezza un buon vino...ma se non ci sono i bicchieri adatti se lo beve direttamente dalla bottiglia.

Cosi magari anche con i vari strumenti da wet shaving...magari preferisce una lama piu consona a lui come forma e geometria piu che una meno adatta ma con decorazioni (inutili)....e preferirebbe un materiale piu consono del manico al posto di uno bello , decorato, dipinto e via discorrendo . Vedi la bakelite...che onestamente la vedrei perfetta anche io.
Probabilmente non spenderebbe mai per una lama in san mai ...quando alla fine, sempre con il acciaio del "cuore" ti radi....anche perche ovviamente qui si parla di rasoi, e non di spade, coltelli di sopravvivenza nati con un altro scopo , e fatti per un uso talmente diverso.
Penso che sia un personaggio cosi, ecco.
A)Proteggere dorso e coste con uno strato di nastro isolante e ..
B)Tingere la zona del bevel con un pennarello.

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Re: Sull'inutile autoreferenzialità dei manici pregiati....

Messaggio da riky76 »

Trepassate ha scritto:Sono ingegnere anch'io ma questo tuo ultimo intervento non l'ho proprio capito a che serve.
Questo sì è veramente autoreferenziale.
leggilo meglio, che vuoi che ti dica
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Re: Sull'inutile autoreferenzialità dei manici pregiati....

Messaggio da riky76 »

@bilos2511 credo abbia colto il senso... vado per esempi terra terra... a parità di costo, ipotizziamo, tra un un muhle rocca col manico in legno di betulla lavorato (e scivoloso) ed un "semplice" Ikon con il manico in acciaio progettato per una perfetta presa, non avrei dubbi nel scegliere un iKon, che a prima vista al non esperto lascia del tutti indifferente, in luogo del piccolo sfarzo del legno a vista che cattura un po' come uno specchietto per le allodole...

detto questo, siamo in off-topic, quindi credo che sia il posto adatto per fare 4 chiacchiere da bar, sbaglio?
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Re: Sull'inutile autoreferenzialità dei manici pregiati....

Messaggio da Barbavetrata »

quando la funzionalità riesce a sposare la bellezza... che meraviglia!
Porto anche io il mio esempio autoreferenziale: ho una scacchiera a mio avviso stupenda che rappresenta Romani vs Greci. Bellissima in vetrina ma poco funzionale. Durante il gioco i pezzi sono così dettagliati che mi confondono e sono troppo diversi tra i 2 schieramenti e la concentrazione si fa benedire. Ho una scacchiera classica standard. Perfetta fredda funzionale. Ho una scacchiera russa, con concezione standard e pezzi intagliati poco barocchi ma ben fatti e piacevoli alla vista. Ecco gioco sempre con questa, funzionale, chiara e anche bella.

Forse.... è lo stesso concetto che qualcuno applica alle donne???
Bella ma non balla?
Chiunque produrrà birra di cattiva qualità sarà preso con la forza e gettato nel letame.
Editto della città di Danzica, XI sec.
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Re: Sull'inutile autoreferenzialità dei manici pregiati....

Messaggio da arielina »

No so se vado of-topic , nel caso me ne scuso .
Credo che , parlando di manufatti , e non di opere d'arte , riguardo l'estetica , ed il piacere di avere in mano un oggetto , è piu influente il rispetto delle dimensioni auree pittosto che il tipo di materiale o i decori non funzionali.
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Re: Sull'inutile autoreferenzialità dei manici pregiati....

Messaggio da Trepassate »

riky76 ha scritto:leggilo meglio, che vuoi che ti dica
Questo è il bello dell'off topic. Linguaggio un po' sopra (o sotto) le righe ma comunque in piena libertà e amicizia.
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