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Aldebaran
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Messaggio da Aldebaran »

Buonasera,

qualche giorno fa ho chiamato un mio amico che vive con la famiglia vicino alle zone che sono state flagellate dagli incendi, in Valsusa.
Volevo solo sapere come stava.
Era la sera di Halloween.
Sentivo degli scoppi mentre ero al telefono; preoccupato chiesi da dove venivano.
Il mio amico mi dice:-" No, niente, i ragazzi, tirano i petardi..."
La Valsusa bruciava, e i ragazzi sentivano il bisogno, ancora, di tirare petardi, con l'aria che puzzava (ancora) di fumo, fuoco, roghi ovunque indomabili e aria irrespirabile.
Cacciatori sparavano ad animali che fuggivano stremati dalle fiamme ( stendo un velo pietoso anche su questi comportamenti che di umano non hanno nulla e che si commentano da soli ).

Secondo me siamo arrivati ad un punto di non ritorno, che io definirei " Spillover da Social ".

Spillover è un termine che deriva dalle zoonosi, ovvero dalle malattie animali ( fomentate dagli allevamenti intensivi ) trasmissibili all'uomo.
Esempio: un pipistrello ha un tipo di malattia simile all'ebola, è un portatore sano. Morde un cavallo il cavallo può morire ed essere un portatore della malattia all'uomo che può morire se la contrae.

Sui Social, esempio eclatante FB, la gente esprime il peggio di sé. Come se non bastasse il fatto che sia una porta da cui escono varie porcate presenti nel Deep Web.
Perché la gente si comporta in maniera pessima sui Social?
Abbiamo dei sensi ancora molto sviluppati che sono un retaggio della nostra vita primitiva. Cacciavamo, mangiavamo la preda all'aperto, dovevamo stare attenti, molto attenti a qualche altro predatore che ci avrebbe anche ucciso per mangiarsi il nostro cibo.
Questi sensi sviluppati vengono messi a dura prova dai molti stimoli provenienti dal nostro mondo esterno odierno, dagli smartphone, ecc. Ad un certo punto, semplicemente, diventiamo come i Flipper che negli anni 70 e 80 spingevamo con forza in avanti con l'intento di far cambiare il cammino alla pallina. Ci rincoglioniamo.

Prima certi atteggiamenti erano limitati ai Social e i cretini si sfogavano li...Meglio cosi, l'immondizia, come deve essere, era ben delimitata in un posto.
Ora però ciò che accade nei Social si ripercuote e si amplifica nel mondo reale, a scapito di chi vuole solo vivere la sua vita. Ci si è proiettati all'interno anche contro la nostra volontà.
In un momento in cui, con tutti questi Social, si dovrebbe dare più importanza alla privacy e curarla con i mezzi informatici di cui disponiamo ( esiste la crittografia quantistica), la nostra vita privata invece viene messa a dura prova, se non sbandierata addirittura da tutti e giudicata.

La verità è questa: attribuiamo scarso valore alla vita umana ormai e al pensiero nostro e altrui. Un fatalismo cinesizzato.
Soffriamo la mancanza di un ruolo. Siamo personaggi senza battute, comparse senza un soggetto da interpretare, relegati sullo sfondo dell'umanità. Non concepiamo noi stessi come persone uniche e irripetibili, non replicabili. Vogliamo comunque, consapevoli di quanto scritto fino ad ora, diventare protagonisti assoluti.

E la politica fomenta questi atteggiamenti! I politici in questo modo si assicurano persone ghettizzate da altre persone, a loro volta ghettizzate da altre, sui Social, fomentando il meccanismo di " Divide et Impera ".
La parte sottolineata di questo testo è alla base del meccanismo che utilizzarono, con una decisione presa a tavolino, i politici russi per la gestione del disastro di Černobyl'.
Si proponeva alla gente di morire per dare alla persone, attraverso la morte, un senso alla loro vita.
Grazie, buon week end,
Andrea
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macosavuoi
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Re: Riflessioni...

Messaggio da macosavuoi »

Concordo.
Purtroppo.
in girum imus nocte ecce et consumimur igni
arielina
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Re: Riflessioni...

Messaggio da arielina »

Basta non usare i social , non e obbligatorio.
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daniele_t
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Re: Riflessioni...

Messaggio da daniele_t »

Bravo Aldebaran per aver sollevato il coperchio.
Siamo diventati una società senza grandi valori.
Rimpiango la lotta politica quando per un ideale battagliavamo per convincere il nostro prossimo.
Ci si industriava per aggiustare piuttosto che acquistare il nuovo.
E via dicendo.
Grande onore al nostro forum che ci permette di essere individui contemporaneamente far parte di un gruppo.
Long live ilrasoio.com
If I have to explain, you wouldn't understand
Solo perchè qualcuno ti lancia una palla non significa che tu la debba prendere
No, try not. Do. Or do not. There is no try.
ermis
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Re: Riflessioni...

Messaggio da ermis »

Caspita che discorso filosofico.dalla val di Susa che brucia ai petardi ,ai social alla politica.
E quale sarebbe la soluzione? Non accedere a nessun social/forum/ecc?
ermis
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Re: Riflessioni...

Messaggio da ermis »

daniele_t ha scritto:Bravo Aldebaran per aver sollevato il coperchio.
Siamo diventati una società senza grandi valori.
Rimpiango la lotta politica quando per un ideale battagliavamo per convincere il nostro prossimo. com
Senza valori ,di incoerenza e ambiguità. oggi quella lotta politica che hai citato tu é quasi nulla.
Chi vuoi che lotti per le ideologie politiche quando tanti politici oggi stanno in un partito e domani in un altro???
In passato si battagliava per convincere il prossimo del proprio ideale politico,della bontà del proprio partito,ecc meno sulle idee
Oggi ,a distanza di anni dalla caduta del muro di Berlino e con il post tangentopoli si cerca di convincere il prossimo del proprio ideale (personale),delle proprie idee. I partiti politici avevano più peso in passato che oggi.
Nessuno (pochi) che propone soluzioni ovvero passa a tradurre i propri pensieri in azioni,cose concrete.

É anche colpa dell'avvento di internet e dei social...dietro una tastiera tutti poeti,filosofi,grandi pensatori,ecc
Quindi internet viene a giusto o torto usato come valvola di sfogo, per lamentarsi, riflessioni su società,diritto,politica,ecc
Tanti pensieri scritti per la rete e nessuno che ha il coraggio di trasformare questi pensieri,riflessioni ecc in realtà anche solo proponendoli ai sindaci,governatori,amministratori,politici insomma a chi poi prende le decisioni importanti per la comunità
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Nicola T.
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Re: Riflessioni...

Messaggio da Nicola T. »

Secondo me è fuorviante ricondurre la decadenza della nostra società all'implementazione social della stessa.
Lo dico da non utilizzatore (mai avuti) dei social network.
Trovo più preciso ricondurre i comportamenti evidenziati da Aldebaran, come altri osservabili ovunque, all'individualismo tipico delle società moderne, post guerra fredda. Probabilmente i semi sono stati innestati sul finire degli anni '60, con "rivoluzioni" sessantottine ed altri movimenti.
La cessazione dei partiti di massa, e delle loro figlie "coscienze di massa", ha reso ancora più aspra questa manifestazione, esasperata - a mio modo di vedere - dal mondo, dalla società e dall'economia liberisti.
Forse varrebbe la pena ripensare al modello di vita, società ed economia ai quali aspiriamo.
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