Leghe di Rame.

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Aldebaran
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Leghe di Rame.

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Leghe di Rame.

§ Gruppo 2 Leghe Rame- Zinco OTTONE
Il termine generale di OTTONE sta ad indicare leghe di rame e di zinco, e nelle quali il contenuto di rame
è di almeno il 59%, e lo zinco può essere legato con altri componenti quali lo stagno od il piombo.
Occorre dire anche che, in qualche caso, le leghe di rame /zinco passano sotto il nome di Bronzi.
§ Gruppo 3 Leghe Rame- Stagno BRONZI
Il termine generale di BRONZO sta ad indicare leghe di rame e di stagno. Occorre tuttavia tenere
presente che una lega di solo rame e stagno è molto rara; in genere a questa unione binaria vengono
aggiunti altri componenti quali fosforo, zinco, piombo ed altri ancora a seconda dell’utilizzo che la lega
deve avere.
In questo gruppo vengono distinte 3 grandi famiglie:
- Bronzi fosforosi: Il nome è comunemente dato alla lega di rame-stagno, dove gli ossidi sono stati
eliminati con l’aggiunta di fosforo. Il contenuto di stagno varia dal 4 al 10%; più alto è il contenuto di
stagno, più alta è la resistenza e la tenacità della lega.
- Bronzi fosforosi con piombo: in questa lega entrano in eguale misura il piombo, lo zinco ed il
fosforo. E’ una lega utilizzata principalmente per la fabbricazione di viterie e piste di cuscinetti.
- Bronzi speciali: In questa lega sono inclusi i composti di Bronzo-alluminio e Bronzo-cadmio. Sono
erroneamente chiamati bronzi in quanto non contengono stagno.
§ Gruppo 4 Leghe Rame – Nickel
In questo gruppo vengono distinte 2 grandi famiglie
- Cupro-nickel: sono leghe in cui al rame viene aggiunto dal 15 al 30%di nickel.
Sono altamente duttili e malleabili e molto resistenti alla corrosione, caratteristiche che le rendono
idonee a numerose applicazioni, che vanno dalla costruzione di tubi e piastre per condensatori fino
alla costruzione di scambiatori di calore.
- Nickel-Argento: E’ una lega, la cui composizione varia con un contenuto di nickel dal 5 al 30% e
zinco, sempre dal 5 al 30 %, con aggiunta, qualche volta, di piombo per migliorane la duttilità.
§ Gruppo 5 Altre Leghe
In questo gruppo segnaliamo le leghe al Silicio ed al Berillio.
Le leghe al silicio, utilizzato per disossidare il rame (Cu=96-98,25% - Si=3-1,5% - Mn =1-0,25%), hanno
grandi caratteristiche di anticorrosione e sono assolutamente, quelle che si prestano meglio alla saldatura
a resistenza.
Le leghe al Berillio , trovano grande applicazione nell’industria elettrica. Contengono in genere il 2-2,25%
di berillio con un 0,25-0,5% di nickel. Possono essere stampate a freddo e subire anche trattamenti a
caldo senza ridurre le loro proprietà di durezza e conducibilità. Per queste caratteristiche, sono utilizzate
anche per la costruzione di componenti portacorrente applicati sulle saldatrici a resistenza.
Saldatura a punti
Nella saldatura a resistenza delle leghe di rame, ancora una volta entrano in gioco due dati significativi
che sono: la resistenza elettrica e la conducibilità termica del materiale che si sta saldando e, soprattutto,
occorrerà tenere calcolo non solo della conducibilità elettrica intrinseca del materiale ma, anche, della
resistenza di contatto del giunto.
La resistenza elettrica e la conducibilità intrinseca del materiale sono le basi da cui partire per regolare i
parametri di saldatura e, di conseguenza, sono i dati più importanti da conoscere per ottenere buone
saldature; la resistenza di contatto è, però, quel dato che permetterà di mantenere la costanza nella
qualità.
A prima vista , sembrerebbe che la non perfetta pulizia delle superfici di contatto sulle leghe di rame (che
in generale possiedono una bassa resistenza elettrica ed una alta conducibilità termica), aumenti la
resistenza del giunto e di conseguenza faciliti la formazione delle calorie necessarie alla formazione del
nocciolo, ma la costanza dei risultati che si vogliono ottenere richiede tassativamente che la superfici di
contatto siano sempre pulite e disossidate, in modo che, trovate le regolazioni precise ed idonee, esse
possano essere mantenute nel tempo.
Possiamo, quindi, brevemente riassumere:
a) La saldabilità delle leghe di rame e, di conseguenza, la quantità di corrente di saldatura da utilizzare è
inversamente proporzionale alla loro resistenza elettrica e conducibilità termica.
b) La forza applicata agli elettrodi dovrà essere inferiore a quell’utilizzata per le leghe ferrose mentre, nel
caso degli ottoni, sarà dello stesso valore di quella applicata per la saldatura dell'acciaio dolce cat. A.
Si potranno evidenziare, con macrografie, delle interpenetrazioni a livello molecolare di natura differente,
ma il risultato di prova allo strappo evidenzierà un nocciolo di saldatura normale.
La reazione dei cilindri di pressione dovrà possedere delle caratteristiche dinamiche molto valide, il che
significa un utilizzo di cilindri pneumatici a bassa inerzia (fast-follow).
Il tempo di saldatura deve essere molto breve (inferiore a quello per le leghe ferrose).
La corrente di saldatura, data la alta resistenza elettrica, sarà proporzionalmente aumentata, fino a due o
tre volte quella applicata per le leghe ferrose.

Le punte degli elettrodi dovranno avere preferibilmente una forma semisferica al fine di ridurre, per quanto
possibile, l’infossamento della punta con conseguente riduzione della resistenza meccanica.
In molti casi le leghe di rame sono saldabili con l’acciaio a condizione che lo stesso sia perfettamente
decapato.
Saldatura a proiezione
La saldatura a proiezione è sconsigliabile in quanto, la relativa resistenza meccanica del materiale,
permette un deterioramento della geometria della bugna stampata durante l’applicazione della forza agli
elettrodi.
Ciò nonostante, l’utilizzo di bugne è consigliato quando la superficie su cui ottenere il punto si saldatura è
molto piccola e, di conseguenza, il diametro della punta necessiterebbe un’area di contatto molto limitata
(con alto infossamento e veloce usura).In questo caso le proiezioni concentreranno la corrente necessaria
pur utilizzando elettrodi con punta piana.
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