Ricostruzione rasoio celtico III-IIsec a.C.

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Alexandros
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Re: Ricostruzione rasoio celtico III-IIsec a.C.

Messaggio da Alexandros »

Allobrogios ha scritto: mi potete dire come fare e/o dove guardare per capire come caricare le immagini sul forum? !
ecco come utilizzare la Gallery per postare le foto:
http://www.ilrasoio.com/viewtopic.php?f=53&t=832
Quando posso, al soffitto di una stanza preferisco un tetto di stelle.
Larry Yuma
Allobrogios
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Re: Ricostruzione rasoio celtico III-IIsec a.C.

Messaggio da Allobrogios »

Eccomi, tra l'altro per puro sederino ho trovato il reperto che ho copiato per la realizzazione del primo rasoio, ovviamente cercando altro!!! Stavo sfogliando quella che con gli amici chiamo LA BIBBIA e cioè il catalogo della mostra sui Celti tenuta a Venezia ormai nel 1991, nonostante molti nuovi importanti ritrovamenti (soprattutto in Italia, di cui in molti ne ignorano l'esistenza) rimane una pietra miliare per lo studio dei Celti.
Comunque il rasoio ripoduce uno di quelli ritrovati in Svizzera in uno dei più importanti siti archeologici celtici e cioè quello di La Tène
https://www.facebook.com/photo.php?fbid ... =1&theater
Nei resoconti del ritrovamento riportati sulla BIBBIA viene detto:" Anche il ferro risulta sorprendente per la solidità, l'aspetto addirittura "nuovo"... ... numerose spade di duemiladuecento anni fa hanno conservato tutta la loro elasticità".
Osservando la fotografiasi nota come un rasoio abbia un colore differente dagli altri due e come quello che ho riprodotto presenta delle striature di ossido parallele al filo, mentre quello a sinistra perpendicolari, potrebbe benissimo trattarsi delle tracce del tessuto in cui erano avvolti (era abitudine avvolgere in ampi panni tutto il corredo funebre delle persone più ricche, il tessuto era segno di ricchezza, visto che per farlo occorrevano molto tempo e risorse), ma protrebbe invece trattarsi delle tracce lasciate da una particolare lavorazione dei metalli?
Lascio la parola ai più esperti.
Ho caricato un po' di fotografie che ho fatto in questi anni, soprattutto all'estero, visto l'astio Italiano nei confronti della rievocazione storica è difficile anche poter organizzare quello che si vorrebbe... :cry:


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Quì potete vedere un forno per l'estrazione del ferro dal minerale, ci sono volute 2 notti e 2 giorni di lavoro, con 10 uomini che hanno fatto i turni al mantice per farlo andare quasi ininterrottamente. Consumando una vera e propria montagna di legna (ma tanto l'archeparco è in Germania a due passi dalla foresta nera) da 7Kg di minerale si è estratta una "spugna" di un chilo di ferro.
Allobrogios
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Re: Ricostruzione rasoio celtico III-IIsec a.C.

Messaggio da Allobrogios »

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In queste foto si vedono i mezzi con cui veniva cavato il sale nelle miniere di Hallstat e di Durnberg, vicino a Salisburgo, e come si presentava una miniera, non molto dissimili erano i metodi estrattivi del ferro con mineire poco profonde a causa degli attrezzi rudimentali e dell'illuminazione soffocante che veniva fatta con fiaccole di legno di pino.
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Il fabbro di questa immagine è Jean-marc Gillet un rievocatore francese che ha ricostruito molto fedelmente le attrezzature di un fabbro Gallico e propone dimostrazioni in cui dimostra come venissero eseguite diverse lavorazioni
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Qui si vede una fusione del bronzo in stampi di pietra fatta tramite l'utilizzo di una semplice buca nel terreno, a quanto detto da Aldebaran sulla storia dei metalli volevo aggiungere che in molti casi oggigiorno gli archeologi descrivono i reperti ritrovati come oggetti in lega di rame e non più come oggetti di bronzo. in molti casi infatti le proporzioni delle stagno sono mutevoli o sostituite in parte od interamente da altri metalli, questo oltre alla difficoltà del reperimento dello stagno poteva essere dovuto all'utilizzo di diverse leghe per diversi scopi ed a "scuole artigiane" che preferivano una lega ad un'altra.
Lo stesso Vasari ne "Le vite dei più illustri pittorecc..." descrive diverse composizioni di bronzo a seconda del risultato che si voglia ottenere, e questo solo parlando del bronzo utilizzato per la creazione delle statue con la tecnica della cera persa.
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In queste ultime foto c'è la fusione di un'ascia in bronzo tramite un differente tipo di forno sempre in argilla, ma molto piccolo, ci sono un po' di "licenze poetiche" il mantice è elettrico, lo stampo è creato nella terra da fonderia, il ragazzo che ce l'ha mostrato, con il termometro da fonderia, ha fatto notare come la temperatura interna aumentando l'apporto di ossigeno raggiungesse i 1200°C ma ha anche detto che preferiva evitarlo perchè avrebbe compromesso la solitità del cogiolo rischiando di far schizzare il bronzo fuso nella fase di colata.
Ultima modifica di Allobrogios il 12/04/2013, 15:05, modificato 1 volta in totale.
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Rampa
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Re: Ricostruzione rasoio celtico III-IIsec a.C.

Messaggio da Rampa »

Salve Allobrogios, grazie per aver pubblicato le foto dei reperti. Se il loro ritrovamento è stato contestuale alle forbici da tosa, come mi pare di aver capito, è probabile che anche questi siano rasoi che servissero a tosare le pecore nei "punti difficili" (anche le pecore ne hanno). Ciò non toglie che potessero essere usati come attrezzi da barba, ma la larghezza delle lame e la disposizione della "presa", mi fa pensare più alle operazioni di tosa. E' anche interessante notare come le forbici abbiano mantenuto sostanzialmente lo stesso aspetto negli ultimi 2500 anni :o
Allobrogios
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Re: Ricostruzione rasoio celtico III-IIsec a.C.

Messaggio da Allobrogios »

Mi dispiace contraddirti, ma le cesoie erano utilizzate per tagliarsi i capelli, questi oggetti sono stati ritrovati nelle tombe principesce, difficilmente personaggi così altolocati si dedicavano alla tosatura delle pecore, le forbici odierne con il cardine sono un'invenzione molto tarda, non vorrei sbagliarmi ma le prime compaiono nel tardo medio-evo
Allobrogios
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Re: Ricostruzione rasoio celtico III-IIsec a.C.

Messaggio da Allobrogios »

Ho capito il discorso delle cesoie non solo i Celti padani, speravo che quanto detto nell'ultimo post fosse sufficiente, tutti fino all'invenzione delle forbici con il cardine usavano le cesoie non solo per le pecore, ma anche per tagliare capelli fili pezzi di tessuto ecc
Nel nostro caso le cesoie vengono ritrovate spesso e volentieri con due rasoi nelle tombe o di guerrieri o comunque di persone altolocate definite dagli archeologi col termine di "principi" che ovviamente non si davano alla pastorizia. Come detto anche da altri in questo post il ferro nella prima età del ferro era un bene preziosissimo perche di difficile reperimento e quindi costoso, il valore di una persona in guerra si determinava da quanto metallo potesse avere addosso.
In guerra si andava anche con uno scudo di legno ed un bastone con la punta indurita sul fuoco come lancia, già chi poteva permettersi un umbone, una punta di lancia era una persona ricca, presso i guerrieri Celtici di tutta Europa vediamo che un guerriero esibiva il suo status con la ricchezza delle proprie armi e esibiva tutto il ferro che poteva permettersi, un uomo che viveva di mercenariato e del bottino preso in guerra se era ricoperto di ferro voleva pure dire che era un guerriero valoroso e da evitare in battaglia perche sicuramente ti avrebbe vinto.
Vediamo quindi nelle armi lo status delle persone in quest'ordine:
scudo e lancia senza punta di ferro
scudo con umbone e lancia conpunta di ferro
scudo con umbone, lancia conpunta di ferro e giavellotti con punta in ferro
scudo con umbone, lancia conpunta di ferro, giavellotti con punta in ferro e spada
scudo con umbone, lancia conpunta di ferro, giavellotti con punta in ferro, spada e fodero in ferro
scudo con umbone, lancia conpunta di ferro, giavellotti con punta in ferro, spada, fodero in ferro e catena sospensoria della spada in ferro
scudo con umbone, lancia conpunta di ferro, giavellotti con punta in ferro, spada, fodero in ferro, catena sospensoria della spada in ferro ed elmo
scudo con umbone, lancia conpunta di ferro, giavellotti con punta in ferro, spada, fodero in ferro, catena sospensoria della spada in ferro, elmo e cotta di maglia
scudo con umbone, lancia conpunta di ferro, giavellotti con punta in ferro, spada, fodero in ferro, catena sospensoria della spada in ferro, elmo, cotta di maglia ed altri oggetti in ferro

Al contrario di quanto detto dagli storici classici greci e latini che avevano tutto l'interesse di definire tutti i popoli barbari (cioè abitanti fuori dai confini) come incivili (in tutti i conflitti un popolo definisce i nemici come rozzi ed incivili e giustifica le azioni belliche contro di essi, come necessarie all'eliminazione di una minaccia fondata, sarebbe come chiedere a Bush di parlare bene di Bin Laden), gli scavi archeologici ci restituiscono un immagine ben diversa dei guerrieri Celtici, abituati a sontuosi banchetti ed influenzati dalle ultime tendenze dell'epoca in fatto di igiene personale e raffinatezze varie.
Per questo un uomo che aveva dedicato tutta la propria esistenza alla guerra, che era così ricco da potersi permettere di portarsi nella tomba i suoi oggetti in ferro (fino al tardo medio-evo i ritrovamenti di utensili in ferro della vita quotidiana anche della povera gente sono saltuari e dovuti a cause esterne catastrofiche, un incendio un cataclisa ecc la gente se li passava di generazione in generazione usandoli finchè erano utili e rifondendoli quanto erano troppo deteriorati) sintomo che poteva aver assicurato un tenore uguale ai suoi discendenti sicuramente aveva la stessa dimestichezza con le pecore che ha un moderno uomo di città.
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