Corrosione Intercristallina

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Aldebaran
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Corrosione Intercristallina

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La corrosione intercristallina è un'azione corrosiva che ha luogo in superficie, ed al di sotto di essa, tra i grani o cristalli, indebolendone o distruggendone la coesione e provocando la disintegrazione del materiale metallico. Questo tipo di corrosione si verifica, talvolta, anche negli acciai inossidabili austenitici. Riscaldando questi materiali nell'intervallo di sensibilizzazione tra 425 e 870°C, si ha precipitazione di carburi di cromo al contorno dei grani. Ciò provoca un impoverimento in cromo nei grani adiacenti e la comparsa di una nuova fase. Il materiale diviene così molto più vulnerabile all'attacco di agenti corrosivi. Un caso tipico di corrosione intercristallina si ha, per esempio, nelle zone adiacenti al cordone di saldatura degli acciai inossidabili della serie 300; precisamente in quelle zone che sono rimaste per un tempo sufficiente nell'intervallo di sensibilizzazione. Questo tipo di corrosione è spesso chiamato "disgregazione di saldatura" od infragilimento e può avvenire in seguito ad un lento riscaldo, o lento raffreddamento, oppure per una prolungata esposizione durante l'esercizio nel campo della temperatura di sensibilizzazione. I mezzi normali per eliminare tale precipitazione, durante l'esercizio, nel campo della temperatura, possono essere: I) l'impiego di acciai inossidabili a bassissimo tenore di carbonio, II) l'impiego di acciai inossidabili stabilizzati con niobio o titanio, III) un adeguato trattamento di solubilizzazione dopo qualsiasi precipitazione di carburi.
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