Acciai Rapidi al Tungsteno e al Molibdeno

Moderatore: Moderatore Area Tecnica

Rispondi
Avatar utente
Aldebaran
Messaggi: 5930
Iscritto il: 31/03/2010, 18:26
Località: Milano - Chieti
Contatta:

Acciai Rapidi al Tungsteno e al Molibdeno

Messaggio da Aldebaran »

Gli acciai al carbonio sono i primi materiali utilizzati per la costruzione di utensili e vengono tuttora utilizzati per basse velocità di taglio. Questi acciai contengono solitamente un alto tenore di carbonio, compreso tra 0,9% e 1,2%, tenendo presente che, se aumentato, porterebbe a valori di durezza maggiori ma abbasserebbe la tenacità. Sono acciai molti duri, tipicamente 62-65 HRC e poco costosi. Gli acciai debolmente legati, creati per incrementare le caratteristiche degli acciai al carbonio, sono solitamente alligati con cromo (migliora la resistenza all’usura), tungsteno (migliora la durezza a caldo), manganese (migliora la temprabilità) e vanadio (migliora la tenacità). L’impiego di questi acciai è limitato dalla insufficiente durezza a caldo che ne obbliga l’impiego a basse velocità giacché non mantengono resistenza a taglio sufficiente oltre i 200°C.

Gli acciai rapidi e superrapidi, introdotti da Taylor e Whtie alla fine del XIX secolo, sono così chiamati perché sopportano velocità di taglio notevolmente superiori rispetto agli acciai tradizionali, grazie a una temperatura di rinvenimento oltre i 500°C. Hanno solitamente elevati tenori di carbonio (0,7%, 1%), hanno buona resistenza alla frattura e sono sufficientemente tenaci. Sono altresì idonei per la costruzione di taglienti con angolo di spoglia frontale positivi (tra 8 e 12°). Gli acciai rapidi si dividono in due categorie: al molibdeno (serie M) e al tungsteno (serie T). I primi contengono fino al 10% di Mo, i secondi fino al 19% di W, mentre sono sempre presenti cromo e vanadio come elementi secondari di lega. La serie M ha spiccata resistenza all’abrasione, mentre la serie T subisce meno distorsioni in trattamento termico ed è più economica. Gli acciai superrapidi contengono dal 4-15% di cobalto che garantisce la mancata dissociazione a caldo dei carburi doppi ed elevata durezza sino a 600°C. Con un procedimento CVD è possibile deporre un sottile strato di TiN sugli utensili di acciaio rapido colorandoli d’oro e aumentando la resistenza ad usura.
Rispondi

Torna a “Acciai”