acciaio uhc di roselli

Moderatore: Moderatore Area Tecnica

Rispondi
andreat63
Messaggi: 941
Iscritto il: 15/07/2010, 11:29
Località: Moglia (MN)

acciaio uhc di roselli

Messaggio da andreat63 »

avete qualche info su questo acciaio, che pare essere da crogiolo e ad altissimo tenore di carbonio (ultra higt carbon), che potrebbe essere interessante per i rasoi?
se è in vendita (mi sa di no)?.
su google ci sono solo scarne descrizioni.
Avatar utente
Aldebaran
Messaggi: 5930
Iscritto il: 31/03/2010, 18:26
Località: Milano - Chieti
Contatta:

Re: acciaio uhc di roselli

Messaggio da Aldebaran »

L'acciaio UHC di Roselli e' un Krupp W 75 con un contenuto di carbonio compreso tra lo 0,7-0,8 %,durezza HRC 59-62.
Il nuovo acciaio UHC (forse quello da te menzionato)possiede l'1,5-2,00% di carbonio,durezza HRC 64-66.
Questo e' il sito http://www.ragweedforge.com/RoselliCatalog.html
Questo e' il sito tradotto http://translate.google.it/translate?u= ... =&ie=UTF-8

Altre informazioni qui (tradotto)
http://translate.google.it/translate?u= ... =&ie=UTF-8

Mi sono iscritto a questo forum, http://www.britishblades.com/forums/for ... Discussion...
e ho scritto questo :
http://www.britishblades.com/forums/sho ... ost1487853
dato che il motore di ricerca del loro database e'" crashato"e non mi ha permesso, quindi di trovare risultati con la funzione cerca.
Ora aspettiamo....
andreat63
Messaggi: 941
Iscritto il: 15/07/2010, 11:29
Località: Moglia (MN)

Re: acciaio uhc di roselli

Messaggio da andreat63 »

grassie...
per la precisione, il krupp non è uhc ed è proposto forgiato e brut de forge, nonchè più economico come prezzo.
gli articoli in uhc sono proposti con satinatura totale.
Avatar utente
Aldebaran
Messaggi: 5930
Iscritto il: 31/03/2010, 18:26
Località: Milano - Chieti
Contatta:

Re: acciaio uhc di roselli

Messaggio da Aldebaran »

OK,ti ringrazio per le precisazioni.
Ascolta, io, stanco di aspettare le risposte dei pigroni svedesi, ho fatto altre ricerche.
Qui si puo' comprare l'UHC.
Questo nuovo tipo di acciaio e' un non inox con alta presenza di carbonio e viene lavorato da Roselli come il Damasco Wootz.Il carbonio durante la speciale lavorazione si "diffonde"in modo che la lama forgiata con tale acciaio abbia un filo piu' resistente del "normale".
Come scritto in questo articolo,all'aumentare dell presenza di carbonio, aumenta anche la resistenza del filo, ma diminuisce la resilienza.
Con maggiore presenza di carbonio nell'acciaio inoltre, come nel caso dell'UHC di Roselli, si ha anche un altro effetto positivo sulle lame.
Come scritto infatti nell'articolo prima citato:
"Infatti se prendessimo per esempio due acciai, identici come composizione, ma uno con lo 0,7% di C e uno con l'1,2% di C, alla stessa temeratura di tempra (ad esempio 800°C) avranno la stessa quantità di carbonio disciolto nell'austenite. Ma il secondo avrà una maggiore quantità di carburi primari indisciolti. In pratica il carbonio che non è il soluzione nel ferro gamma è sottoforma di carburi primari (complessi semplici a seconda della restante composizione chimica) che ne aumentano la resistenza all'usura e la tenuta del filo."
Quindi, in sostanza ,dato che una certa percentuale di carbonio viene "persa"perche'scioltosi nell'austenite, piu' ve ne e' in partenza,prima della lavorazione, meglio e'.
I carburi primari indisciolti inoltre possono essere sfruttati per un indurimento secondario.Questa fase di lavorazione pero' e' auspicabile, in parole povere, con acciai bassolegati.
Penso che la lavorazione "particolare"che usi Roselli sia in definitiva questa, per migliorare la diffusione di carbonio in una struttura simile all'acciaio damasco
come scritto in questo articolo .
Infine, penso che come composizione chimica l'UHC abbia affinita' con l'acciaio O1,O2,5260,52100 (bassolegati).
Anche Tim Zowada, per esempio,sfrutta le potenzialita' dell'O2 per quanto concerne tempre e rinvenimenti multipli,riuscendo ad ottenere rasoi veloci da riaffilare e con fili resistenti.
I forgiatori di Puma e Wostenholm, come si legge sulle loro etichette e punzonature, hanno sfruttato il medesimo sistema.
Pensi che cio' sia plausibile?
andreat63
Messaggi: 941
Iscritto il: 15/07/2010, 11:29
Località: Moglia (MN)

Re: acciaio uhc di roselli

Messaggio da andreat63 »

graaande!

è vero che un blu paper steel, per es, può assomigliare ad altri bassolegati più economici, tipo o2, w2. quello che cambia è la finezza della grana, frutto di materie prime più pure e di procedimenti produttivi più raffinati. qundi, ti prendi una barretta san mai con dentro il blue paper steel ricotta, gli dai forma, tempri e hai un rasoio (vedi i kanetsune). gli altri, magari meno. più e fine la grana, più ci si può spingere con la durezza.
comunque, in giro per i forum dei coltellinai, sento parlare molto bene dell'O2 (k720), per l'economicità ed efficacia e tenuta di filo, anche se pare che non abbia senso, con tale materiale (se lavorato per sola asportazione), spingersi oltre i 60 hrc (contro i 64 hrc del blu paper). con la martellatura, che affina il grano, si può alzare di qualcosa questo limite
Avatar utente
Aldebaran
Messaggi: 5930
Iscritto il: 31/03/2010, 18:26
Località: Milano - Chieti
Contatta:

Re: acciaio uhc di roselli

Messaggio da Aldebaran »

Ho capito.Ma comunque non mi tornano certe cose (da me stesso affermate).Per esempio,nel suo sito, Roselli afferma che i suoi coltelli devono necessariamente tenere il filo piu' degli altri, in quanto sono studiati per lo scuoio e tagliare il legno, o materiali eterogenei.
Ora io mi chiedo, perche' pagare tanto un coltello e sopratutto comprarne uno con cui si riesca a fare le cose di cui sopra, se poi questo coltello alla fine arrugginisce facilmente?Praticamente gli manca la cosa fondamentale, ovvero, la resistenza alla ruggine, la quale e' inesorabile, che dir si voglia,sopratutto se lo strumento e' sottoposto a certi agenti esterni (fatica e sangue).
L'O2 e' un ottimo acciaio, specialmente per rasoi, per i motivi gia' esplicitati, ma arrugginisce con estrema facilita'.
Forse l'UHC di Roselli e' inox, ma quantità elevate di cromo, da una parte aumentano la resistenza a ossidazione e corrosione dell'acciaio, ma dall'altra aumentano i problemi di decarburazione e possono creare problemi di fragilità di rinvenimento (malattia di krupp), per rinvenimenti a certe temperature.
Quindi il cromo ostacolerebbe, in sostanza, i "procedimenti speciali"di cui parla Roselli.
Potrebbe anche essere un acciaio altolegato,inox e forse la loro buona quantità di austenite residua, viene trasformata in altre strutture (in genere martensite)con sottoraffreddamenti, trattamenti criogenici a rinvenimenti multipli.
Che ne pensate?
andreat63
Messaggi: 941
Iscritto il: 15/07/2010, 11:29
Località: Moglia (MN)

Re: acciaio uhc di roselli

Messaggio da andreat63 »

Aldebaran ha scritto:Ho capito.Ma comunque non mi tornano certe cose (da me stesso affermate).Per esempio,nel suo sito, Roselli afferma che i suoi coltelli devono necessariamente tenere il filo piu' degli altri, in quanto sono studiati per lo scuoio e tagliare il legno, o materiali eterogenei.
Ora io mi chiedo, perche' pagare tanto un coltello e sopratutto comprarne uno con cui si riesca a fare le cose di cui sopra, se poi questo coltello alla fine arrugginisce facilmente?Praticamente gli manca la cosa fondamentale, ovvero, la resistenza alla ruggine, la quale e' inesorabile, che dir si voglia,sopratutto se lo strumento e' sottoposto a certi agenti esterni (fatica e sangue).
L'O2 e' un ottimo acciaio, specialmente per rasoi, per i motivi gia' esplicitati, ma arrugginisce con estrema facilita'.
Forse l'UHC di Roselli e' inox, ma quantità elevate di cromo, da una parte aumentano la resistenza a ossidazione e corrosione dell'acciaio, ma dall'altra aumentano i problemi di decarburazione e possono creare problemi di fragilità di rinvenimento (malattia di krupp), per rinvenimenti a certe temperature.
Quindi il cromo ostacolerebbe, in sostanza, i "procedimenti speciali"di cui parla Roselli.
Potrebbe anche essere un acciaio altolegato,inox e forse la loro buona quantità di austenite residua, viene trasformata in altre strutture (in genere martensite)con sottoraffreddamenti, trattamenti criogenici a rinvenimenti multipli.
Che ne pensate?
la ruggine, per chi del coltello fa uso professionale, è un falso problema. chi, dopo aver macellato un animale, non pulisce la lama, anche se inox, col fazzolettino di carta, o, più risticamente, sulle braghe? penso che anche il più selvatico, un a sommaria pulita gliela da, prima di rimettelo nel fodero. i non inox, fanno l'ossido passivo, che se usati costantemente, impedisce il "fiorire" della ruggine. se si ripongono per qualche tempo, una pulizia più accurata e un pò d'olio di vaselina e anche dopo anni lo tiri fuori che è perfetto. idem per i rasoi. che ci vuole, dopo la barba, dargli un colpo con la carta igenica, e poi, se come nel mio caso, si ha una rotazione che te lo fa riutilizzare dopo settimane, dopo la coramella dargli una passatina con un fazzolettino imbevuto d'olio? ho tirato fuori in questi giorni un john barber che usavo (non quello postato), messo via anni fa così trattato ed è perfetto, neanche una puntina di ruggine. idem i puma, il kama, l'estas...
l'uhc non è inox, anzi, (presumo) che è un non legato, ottenuto ispirandosi al wootz o più realisticamente agli antichi acciai da crogiolo di sheffield.
quello che vorrei sapere, è se è solo "ispirato", agli acciai da crogiolo o se lo è di fatto. se è proprio un non legato o se qualcosa c'è e cosa, eventualmente...
Avatar utente
Aldebaran
Messaggi: 5930
Iscritto il: 31/03/2010, 18:26
Località: Milano - Chieti
Contatta:

Re: acciaio uhc di roselli

Messaggio da Aldebaran »

Dopo cio' che hai scritto, allora posso dirti che sicuramente vale il mio messaggio di risposta iniziale,ovvero che e' un bassolegato,ecc,ecc.
Per quanto concerne se e' da/al crogiolo non so che dirti,non ho trovato nulla,ma continuero' la ricerca.Al limite chiedero' a qualche prof.del Politecnico (non prima di settembre).
Di sicuro il knifemaker Roselli ha tenuto nascosti non pochi particolari sulla sua ricerca del coltello "perfetto".
E' comunque difficile,se non impossibile,sapere tutto su un un acciaio anche analizzandolo con strumentazioni da15 mila dollari.Questo te lo posso dire con sicurezza perche' ho gia' sperimentato la cosa facendo analisi su paste organiche per coramelle.
Quello che ti posso dire e' (da wikipedia) che poco dopo l'anno mille, la tecnica indiana del Wootz arriva in Medio Oriente, che fino ad allora aveva importato acciaio a pacchetto dall'Europa, dove viene ulteriormente raffinata e dà origine all'acciaio Damasco, estremamente resistente e flessibile, con cui furono forgiate le spade che affrontarono i crociati europei. La qualità di queste armi era tanto alta che si diceva che una spada fatta di acciaio Damasco potesse tagliare la roccia, e venire arrotolata attorno a un uomo per poi tornare dritta come prima, e non perdesse mai il filo. Con ogni probabilità la tecnica del Wootz venne raffinata in modo da far assorbire il carbonio soprattutto ai bordi della spada, mantenendo la sua anima centrale relativamente dolce. In questo modo si otteneva una spada flessibile e che sopportava gli urti senza rompersi, ma al tempo stesso dalla lama molto dura e mantenente un filo tagliente per molto tempo (cosa che in Europa, fino al X secolo, era ottenuta montando a parte i due fili d'acciaio molto duro sulla lama, già ripiegata più volte e lavorata fino alla forma definitiva). Le variazioni nel tenore di carbonio fra il filo e il centro della spada creavano in superficie un bel disegno ondulato, dal cui l'aggettivo damascato. Non sono pervenuti documenti o testimonianze sul modo di ottenere l'acciaio Damasco; per un certo tempo si ritenne che l'acciaio Damasco non fosse altro che un tipo di acciaio a pacchetto, che in certe condizioni può esibire delle venature superficiali, ma un confronto con i manufatti in acciaio Damasco superstiti evidenziano differenze sostanziali, sebbene a volte anche l'acciaio Damasco mostri tracce di pacchettatura.Questo e' il riassunto di quanto abbiamo scritto io e te, in maniera piu' approfonditaqui.
Infine,a Sheffield (faccio un riassunto di quanto scrittoqui,Nel 1740 Benjamin Huntsman, a Sheffield riscoperse la tecnica dell'acciaio al crogiolo: dopo anni di esperimenti in segreto, mise a punto una fornace in grado di raggiungere i 1600ºC in cui metteva una dozzina di crogioli di argilla, ciascuno con 15 Kg di ferro, che veniva portato lentamente al calor bianco: a questo punto si aggiungevano pezzi di ghisa, che lasciati a fondere aggiungevano al materiale il carbonio necessario: dopo tre ore circa l'acciaio veniva colato in lingotti.

Fu una rivoluzione: nel 1740, Sheffield produceva circa 200 tonnellate di acciaio all'anno; un secolo dopo ne produceva 80.000, la metà di tutta la produzione europea, ed era la più grande città industriale d'Europa. Questo modo di produrre l'acciaio restò il migliore fino all'arrivo del convertitore Bessemer permetteva di ottenere acciaio di pari qualità ad una frazione del costo.

Penso che sia plausibile che il coltellinaio Roselli usi quest'ultima tecnica.
andreat63
Messaggi: 941
Iscritto il: 15/07/2010, 11:29
Località: Moglia (MN)

Re: acciaio uhc di roselli

Messaggio da andreat63 »

certo, è anche giusto che mantenga il riserbo, su un materiale di sua concezione o perlomeno da lui riscoperto. ancor di più se lo produce nella sua azienda.
l'importante è che ci ha messo a disposizione un materiale eccellente.
comunque, le apparecchiature d'analisi, dovrebbero rilevare, almeno i principali elementi di lega.
com'è che funzionano? sono processi distruttivi?
Avatar utente
Aldebaran
Messaggi: 5930
Iscritto il: 31/03/2010, 18:26
Località: Milano - Chieti
Contatta:

Re: acciaio uhc di roselli

Messaggio da Aldebaran »

Con le macchine per le analisi si attuano processi distruttivi e non.Faro' un thread apposito e lo mettero' nell'enciclopedia dell'acciao (dove e' possibile trovare linkati gli argomenti sin ora trattati sugli acciai).Far' prima un elenco delle macchine e, associate, le spiegazioni riguardo ai loro funzionamenti.Comincio ora, spero di finire tra qualche giorno.
Avatar utente
Aldebaran
Messaggi: 5930
Iscritto il: 31/03/2010, 18:26
Località: Milano - Chieti
Contatta:

Re: acciaio uhc di roselli

Messaggio da Aldebaran »

Ho scritto tutto qui, buona lettura.
andreat63
Messaggi: 941
Iscritto il: 15/07/2010, 11:29
Località: Moglia (MN)

Re: acciaio uhc di roselli

Messaggio da andreat63 »

maremma :o ... che mole di informazioni...
Rispondi

Torna a “Acciai”