Vocabolario di Metallurgia (H-P)

Moderatore: Moderatore Area Tecnica

Bloccato
Avatar utente
Aldebaran
Messaggi: 5930
Iscritto il: 31/03/2010, 18:26
Località: Milano - Chieti
Contatta:

Vocabolario di Metallurgia (H-P)

Messaggio da Aldebaran »

IDRATO Combinazione di una sostanza semplice o composta con una o più molecole d’acqua.
IDROGENO (H) elemento chimico del 1° gruppo A del sistema periodico, la sostanza più leggera che si conosca. Il suo nucleo contiene un solo protone attorno al quale gravita un solo elettrone.
IDROLISI Reazione di scissione di una molecola per azione dell’acqua, che ha come risultato l’ottenimento di due o più molecole più piccole o di ioni.
IDROSSIDO Combinazione dell’acqua con ossido metallico.
IMBUTITURA Operazione di formatura a freddo di una sottile lastra di metallo, attuata per serraggio entro una forma d’acciaio o di ghisa.
IMPUREZZE In un solido sono sempre presenti atomi estranei in concentrazioni più o meno rilevanti. Un solido “purissimo” contiene in realtà 1012 impurezze per centimetro cubo.
INCISIONI E IMPRONTE DI CILINDRI Sono difetti attribuiti all’usura dei cilindri di laminazione o rulli guida di trafilatura e possono risultare distribuite a distanze definite oppure irregolari sulla lunghezza e larghezza dei pezzi.
INCLUSIONI Particelle di impurezze (solitamente ossidi, solfuri, silicati, allumine e simili) che separano dal metallo liquido. In alcuni acciai la loro quantità è tenuta intenzionalmente elevata in modo da incrementare la lavorabilità.
INCRUDIMENTO Deformazione plastica di un metallo ad una temperatura sufficientemente bassa da non implicare l’attivazione del processo di ricristallizzazione con conseguente aumento di durezza e di resistenza meccanica.
INDURIMENTO Incremento della durezza, solitamente legato ad un riscaldamento seguito da un raffreddamento.
INDURIMENTO DELLA SUPERFICIE Termine generico che riguarda una serie di processi applicabili alle leghe ferrose, in conseguenza dei quali, dopo tempra, si ottiene una superficie più dura del cuore del manufatto. I processi utilizzati sono la carbonitrurazione, la cementazione, la tempra ad induzione, la tempra alla fiamma, la nitrurazione, la nitrocarburazione, la tempra laser ecc.
INDURIMENTO IN ARIA
DEGLI ACCIAI Un acciaio legato può formare martensite e sviluppare durezze elevate se raffreddato in aria a partire da un’opportuna temperatura d’austenitizzazione. Tipico degli acciai autotempranti.
INDURIMENTO PER PRECIPITAZIONE Indurimento causato dalla precipitazione di un costituente da una soluzione solida sovrassatura.
INDURIMENTO SECONDARIO Indurimento ottenuto in seguito ad uno o più rinvenimenti che fanno precipitare un composto o danno origine alla formazione di martensite oppure bainite a partire dall’ austenite residua.
INDURIMENTO SUPERFICIALE Trattamento d’indurimento mediante tempra dopo riscaldo superficiale. Vedere anche INDURIMENTO DELLA SUPERFICIE.
INFRAGILIMENTO Notevole perdita di duttilità, di tenacità, oppure di entrambe in un metallo.
INFRAGILIMENTO ACIDO Forma d’infragilimento che può essere indotta in alcuni metalli mediante trattamento con acidi.
INFRAGILIMENTO DA IDROGENO Infragilimento introdotto nell’acciaio per assorbimento d’idrogeno sia durante la solidificazione, sia durante operazioni di placcatura.
INFRAGILIMENTO PER CORROSIONE Notevole diminuzione di duttilità di un metallo a seguito di un attacco corrosivo, solitamente intergranulare, spesso non evidente mediante analisi visuale.
INGROSSAMENTO DEL GRANO Fenomeno normalmente causato da alte temperature, nettamente maggiori di Ac3.
INOSSIDABILE Che resiste all’ossidazione, sono i metalli e le leghe che hanno la particolare proprietà di resistere all’attacco dell’ossigeno, all’aria o ad alte temperature.
INOSSIDABILE AUSTENITICO Acciai al cromo e nichel con struttura austenitica.
INOSSIDABILE FERRITICO Acciai a basso carbonio e con alte percentuali di cromo. La struttura è ferritica e non suscettibile al trattamento di tempra.
INOSSIDABILE MARTENSITICO Acciai che modificano le caratteristiche fisiche mediante tempra martensitica.
INSTILLAZIONE Processo d’introduzione goccia a goccia di un liquido di composizione appropriata all’interno della camera di un forno di trattamento termico in atmosfera controllata. Processo utilizzato ad es. per la cementazione gassosa.
INSUFFLARE Introdurre un gas nell’acciaio liquido.
INTERATOMICO Che esiste o che agisce tra atomi.
INTERGRANULARE Fra i cristalli o fra i grani. Anche detto intercristallino.
INTERMETALLICO Due elementi metallici mescolati in una precisa proporzione che permette “l’impilamento” degli elementi di una struttura cristallina diversa dalle due di partenza es. CrAl che danno resistenza all’ossidazione.
INTERMOLECOLARE Che si trova o che avviene tra molecole.
INTERVALLO CRITICO Intervallo di temperatura, per un determinato metallo, compreso fra un punto critico superiore ed un punto critico inferiore.
INTERVALLO DI SOLIDIFICAZIONE Intervallo di temperatura fra le curve di liquidus e solidus nel quale il metallo liquido e solido coesistono.
INVECCHIAMENTO E’ una trasformazione strutturale, solitamente per precipitazione, che avviene in alcune leghe dopo una deformazione a freddo e dopo un trattamento termico (300°C). Un sovrainvecchiamento ottenuto ad una temperatura superiore a quella ambiente comporta trasformazioni a volte indesiderate delle proprietà fisiche e meccaniche(aumento delle caratteristiche resistenziali con abbattimento della tenacità e della riserva plastica nel tempo). Anche alcuni gas come ad es. l'azoto possono favorire l'invecchiamento dell'acciaio.
INVERTER Circuito di potenza per la trasformazione della corrente continua in alternata mentre il termine convertitore è normalmente usato per indicare i circuiti che effettuano una conversione di frequenza della corrente alternata. Gli invertitori, a livello di industria meccanica sono utilizzati principalmente per controllare la velocità dei motori.
IONI Particella elettricamente carica costituita da un atomo o da un gruppo d’atomi, che ha catturato o perso uno o più elettroni.
ISOCRONO Si dice di moti periodici che avvengono nello stesso periodo. Il termine è associato alle curve che forniscono i valori indicativi del carico unitario che provoca lo scorrimento a caldo dell’1% e la rottura dopo 100.000 ore.
ISOFORMISMO Esistenza di due o più sostanze che hanno la stessa struttura cristallina in modo da formare la soluzione solida.
ISOTERMICO Si dice di un fenomeno che avviene a temperatura costante.
ISOTOPO Nuclei atomici che contengono lo stesso numero ( Z ) di protoni, ma che differiscono per il numero di neutroni ( N ). Ogni elemento chimico, caratterizzato dal suo numero atomico Z, ha più isotopi, che non differiscono nelle proprietà chimiche ma nel peso atomico, indicato dal numero A = Z + N.
ISOTROPIA Corpo le cui proprietà fisiche (es. caratteristiche meccaniche) sono identiche in tutte le direzioni.
ISTERESI Termine con cui si designano i fenomeni tali per cui lo stato di un sistema dipende anche dalla successione dei suoi stati precedenti.
JOMINY Vedere prova di temprabilità.
LAMIERA (FOGLIO) Prodotto piano laminato a caldo lasciando libera la deformazione dei bordi, fornito in fogli allo stato grezzo di laminazione o decapato, nella maggior parte dei casi di forma quadrata o rettangolare (ma anche di altre forme) con larghezza minima di 600 mm. i bordi sono grezzi di laminazione o cesoiati, tagliati alla fiamma o smussati. La laminazione è fatta anche a freddo.
LAMINATO A CALDO +AR grezzo di laminazione stato naturale. Prodotto siderurgico ottenuto mediante deformazione a caldo di blumi, billette ecc. in impianti denominati laminatoi.
LAMINATO A FREDDO (+CR) laminato a freddo. Prodotto siderurgico ottenuto mediante deformazione a freddo, per mezzo di laminatoi, di prodotti precedentemente laminati a caldo.
LAMINAZIONE Deformazione plastica a caldo o a freddo, di un materiale, realizzata dai laminatoi.
LAMINAZIONE DI NORMALIZZAZIONE Processo di laminazione in cui la deformazione finale viene effettuata in una determinata gamma di temperature, con raffreddamento lento in aria calma, in grado di sviluppare nel materiale uno stato equivalente a quello ottenuto dopo un trattamento di normalizzazione.
LANTANIDI Nome generico dei 15 elementi delle terre rare, con numero atomico dal 57 al 71, che sono dotati di caratteristiche chimiche molto simili tra loro e a quelle del lantanio.
LARGHI PIATTI Piatti laminati di spessore da 6 a 60 mm e di larghezza fra 150 e 1250 mm.
LARGO PIATTO Prodotto piano di larghezza maggiore di 150 mm e minore o uguale a 1250 mm ed il cui spessore è generalmente maggiore di 4 mm, sempre fornito piatto (non avvolto)
e che è oggetto di requisiti particolari riguardanti gli spigoli che devono essere vivi; il largo piatto è laminato a caldosulle quattro facce (o in canali chiusi)
LASER Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation. Amplificazione della luce mediante emissione stimolata di radiazioni. Il funzionamento si basa su un flash che emette una radiazione su un tubo a gas contenente opportuni atomi (rubino – neodimio) che la amplificano al punto di ottenerne una estremamente concentrata e monocromatica.
LEDEBURITE Aggregazione (v. aggregati) dei cristalli delle fasi solide d’austenite e cementite in una struttura “zebrata”.
LEGA Sostanza che presenta proprietà metalliche ed è composta di più elementi chimici uno dei quali è un metallo.
LEGA BINARIA Lega che contiene solo due componenti.
LIMITE DI FATICA Sollecitazione massima alla quale un metallo può essere sottoposto in modo ciclico per un numero virtualmente infinito di cicli.
LIMITE ELASTICO Sollecitazione massima che un metallo può sostenere senza che si abbiano deformazioni residue una volta che la sollecitazione viene completamente rimossa.
LINGOTTIERA Contenitore in cui l’acciaio liquido solidifica.
LINGOTTO Massa di metallo o di lega ottenuta per colata in uno stampo (lingottiera) destinata a successive lavorazioni plastiche.
LIQUAZIONE Fenomeno che si manifesta durante la solidificazione di leghe formate da elementi a punto di fusione molto diverso.
LIQUIDMETAL Non è un metallo liquido (es. mercurio) ma è una lega a base di platino, rame, nichel e fosforo. Ha un aspetto lucido come il vetro, possiede caratteristiche (snervamento, durezza, rottura, limite elastico, resistenza alla corrosione e resistenza all’usura) superiori all’acciaio. La struttura atomica è amorfa e per questo non è limitata nelle prestazioni elastiche e di resistenza agli urti come lo sono i metalli a struttura cristallina. Queste leghe si prestano molto bene alle tecnologie di fusione per ottenere forme complicate.
LIQUIDUS Si dice di una lega completamente liquida.
LOPPA Scoria d’altoforno contenente prevalentemente fosfati, silicati e ossidi di ferro, calcio magnesio ecc.
LOTTO DI FORNITURA Quantità di prodotti di acciaio dello stesso tipo, della stessa colata, della stessa dimensione ordinati con le stesse prescrizioni.
MAGLIO Macchina per deformazione a caldo dell’acciaio mediante l’uso di una mazza battente.
MAGNETISMO RESIDUO Questo fenomeno, abbastanza comune nell’acciaio, può creare qualche inconveniente non tanto nella lavorabilità, ma più che altro nelle finiture delle superfici. Spesso, in fase di rettifica o lappatura, la limatura finissima rimane attratta dal metallo magnetizzato per eccesso di surriscaldo o asportazione di materiale (tagli sega, sgrossature ecc.), dando origine a pessime levigature. Il problema può essere superato impiegando smagnetizzatori, oppure eseguendo un trattamento termico di distensione prima di completare le lavorazioni.
MAGNETOSTRIZIONE Si definisce “magnetostrizione” quella proprietà dei materiali ferromagnetici di modificare le proprie dimensioni se sottoposti a campi magnetici.
MALLEABILE Modellabile, plasmabile e duttile.
MALLEABILIZZAZIONE Trattamento termico avente per scopo di trasformare la struttura di una ghisa bianca per ottenere una ghisa malleabile, sia mediante decarburazione, sia mediante grafitizzazione della cementite.
MANIPOLATORE Macchina automatica (scorrimento orizzontale su rotaie) o libera guidata da personale specializzato che coadiuva le operazioni di movimentazione dei lingotti e semilavorati in fase di fucinatura.
MANTENIMENTO (DELLA TEMPERATURA) Parte del ciclo termico durante il quale la temperatura del manufatto è mantenuta costante ad un determinato valore (temperatura di regime) e per una certa durata (tempo di mantenimento).
MARCATURA Tutti i prodotti devono essere identificati. Semilavorati, prodotti in barre e profili con dimensioni maggiori di 35 mm mediante: verniciatura, etichette, incisioni con penne elettriche o punzonatura. Prodotti in barre e profili con dimensioni inferiori a 35 mm: mediante etichette o con un metodo elencato precedentemente. Vergella: mediante etichetta attaccata al rotolo. La minima identificazione deve contenere: nome del fabbricante, designazione dell’acciaio, n° di colata e in presenza di controlli specifici un numero d’identificazione che consenta di associare i prodotti al certificato di collaudo.
MARTEMPERING E’ una forma di tempra interrotta nella quale l’acciaio è rapidamente raffreddato dalla temperatura d’austenitizzazione fino ad una temperatura leggermente superiore a Ms, mantenuto a tale temperatura finché la stessa non è omogenea su tutto il manufatto, e, quindi, raffreddato in aria calma.
MARTENSITE Prodotto di trasformazione estremamente duro e fragile, che si forma in fase di raffreddamento molto rapido dell’acciaio dalla sua temperatura d’austenitizzazione fino ad una temperatura inferiore a Mf (martensite finish, solitamente la temperatura ambiente). La martensite rinvenuta è la struttura migliore e maggiormente presente negli acciai legati bonificati. La temperatura alla quale, in fase di raffreddamento, inizia la trasformazione dell’austenite in martensite (martensite start) può essere determinata mediante formule empiriche. La trasformazione martensitica è caratterizzata da una dilatazione dell’acciaio e può determinare tensioni che generano rotture (cricche interne).
MASSA Quantità di materia solida o fluida omogenea o eterogenea unita in modo da formare un tutto compatto. Può essere: massa nominale, massa pesata e massa teorica.
MATERIALE COMPOSITO Tipo di materiale caratterizzato da una struttura non omogenea, costituita dall'insieme di due o più sostanze diverse, dotate di proprietà fisiche e chimiche differenti. I singoli materiali che formano i compositi sono chiamati costituenti: matrice e rinforzo es. fibre di vetro, fibre di carbonio, fibre ceramiche, trame di acciaio e gomma.
MATERIE PRIME Sono i componenti che vengono utilizzati nella produzione delle leghe e consistono in: minerali di ferro, rottami di acciaio, coke metallurgico, fondenti (es. calcarei) e ossigeno.
MATEROZZA Particolare appendice che viene predisposta nella parte superiore dei lingotti, avente la funzione di compensare il ritiro di solidificazione, di limitare i risucchi, di raccogliere eventuali impurità galleggianti sul metallo fuso.
MATRICE Usato come termine per indicare la base che contiene una determinata struttura.
MESOFASE Stato di aggregazione intermedio fra il solido cristallino e il liquido, caratterizzato da un grado d’ordine inferiore rispetto al primo ma superiore rispetto al secondo.
MESSA IN SOLUZIONE Trattamento termico avente per scopo la messa ed il mantenimento in soluzione dei componenti precedentemente precipitati.
MESSA IN TEMPERATURA Tempo necessario perché la temperatura del prodotto raggiunga, a partire da una data temperatura, il valore desiderato in corrispondenza del punto prescritto.
METALLICO In metallurgia indica l’aggregazione di atomi saldamente uniti all’interno di molecole che formano una struttura.
METALLIZZAZIONE Produzione di uno strato metallico su una superficie mediante applicazione di un metallo. Può essere ad arco elettrico o a gas.
METALLO Solido (escluso il mercurio che è liquido a temperatura ambiente), lucente, d’elevata conducibilità termica ed elettrica. L’estrazione e la lavorazione dei metalli prendono il nome di “metallurgia”.
METALLO BABBITT Metallo antifrizione, bianco e morbido di stagno, piombo, rame e antimonio in varie proporzioni, utilizzati per ridurre l'attrito, come nei cuscinetti
METALLOIDE Denominazione impropria per “non metallo”. Termine non più usato.
METALLURGIA Scienza che si interessa dell’estrazione dei metalli dai minerali. Tecnica relativa alla raffinazione, alla lavorazione e alla trasformazione di metalli in prodotti industriali.
METASTABILE 1) Che possiede una stabilità apparente al di fuori delle condizioni definite dal diagramma d’equilibrio. (es. trasformazione martensitica).
2) Che ha struttura diversa da quella corrispondente allo stato stabile.
MEZZO-AMBIENTE Ambiente nel quale viene posto il prodotto nel corso di una operazione di trattamento termico. Può essere solido, liquido o gassoso.
MICRODUREZZA Durezza di un metallo determinata mediante l’impiego di un penetratore Vickers o Knoop cui sia applicato un carico decisamente basso. Le impronte sono solitamente così piccole da dover essere misurate al microscopio.
MICROMETRO Strumento di misura lineare, munito di dispositivo micrometrico, impiegato per misure di alta precisione ( micron µm ).
MICROSEGREGAZIONE Segregazione che ha luogo in un grano, in un cristallo o in una particella di piccolissime dimensioni.
MICROSTRUTTURA Struttura di un metallo, visibile al microscopio per ingrandimenti elevati, solitamente superiori a 50x, 100x 500x 1000x e più.
MIREX
diversamente dall'altoforno, il ferro metallico si ottiene per reazione chimica e non per fusione del minerale Processo produttivo di riduzione dell'ossido di ferro mediante reazione chimica di idrogeno e monossido di carbonio con l'ossido di ferro al fine di ottenere ferro metallico. Questo sistema è in uso presso quelle nazioni dove il gas naturale ha dei bassi costi (Argentina ecc.). Il gas riducente, sale verso la parte superiore del forno ad una temperatura di 350-450°C e fa in modo che una porzione di monossido di carbonio e idrogeno si convertano rispettivamente in biossido di carbonio e vapore acqueo mentre il minerale di alimentazione (pellets o materiale granulare come per l'altoforno) si riduce a ferro metallico. Il prodotto ottenuto viene immesso nel forno elettrico in percentuale del 30% e fuso con una percentuale del 70% di rottame al fine di ottenere l'acciaio.
MODULO DI ELASTICITÁ E’ una misura della rigidezza, definito come il rapporto fra la sollecitazione unitaria, al di sotto del limite di proporzionalità, ed il corrispondente valore della deformazione unitaria. Nel caso in cui la sollecitazione è di trazione prende il nome di modulo di Young. Può essere longitudinale o tangenziale. Più il valore risultante è alto, più rigida sarà la struttura.
MOLATURA Eliminazione completa di discontinuità superficiali mediante mole abrasive.
MOLE Unità di misura della quantità di materia nel Sistema Internazionale.
MOLECOLA Quando gli atomi si legano fra loro formano la molecola.
MONOCLINO Detto di cristalli di minerale.
MONOMETRICO Sistema di simmetria nel quale i tre assi cristallografici sono tra loro perpendicolari e nel quale sono uguali i parametri tagliati sui tre assi dalla faccia fondamentale (cubica).
NAMOMETRO Il nanometro (simbolo nm) è un'unità di misura di lunghezza, corrispondente a 10 - 9 metri (cioè un milionesimo di millimetro).
NANOTECNOLOGIA Ricerca e realizzazione di nuovi materiali industrializzabili sfruttando le proprietà della materia a livello atomico (non necessariamente si parla di un singolo atomo, ma di gruppi d’atomi che costituiscono il mattoncino fondamentale del nuovo materiale): si parla di “nano” tecnologia perché le proprietà fisico-chimiche della materia sono studiate e applicate ad una dimensione dell’ordine dei nanometri = 1 miliardesimo di metro.
NASTRO (ROTOLO) Prodotto piano laminato a caldo che, subito dopo il passaggio finale di laminazione o dopo decapaggio o ricottura in continuo, viene avvolto in rotoli. La laminazione è fatta anche a freddo.
NEUTRINI Particelle subatomiche (senza significato come entità isolata) neutre di massa (nulla o quasi nulla), prive di carica elettrica. Possono attraversare lo spazio e la materia senza lasciare traccia.
NEUTRONE Particella elettricamente neutra che, insieme ai protoni è un costituente del nucleo d’ogni elemento chimico.
NICHELATURA Rivestimento superficiale di un pezzo metallico con uno strato di nichel, effettuato a scopo protettivo e decorativo mediante processo elettrolitico o per riduzione (v. riducente) chimica. Può essere opaca o lucida.
NITROCARBURAZIONE Trattamento termochimico di diffusione in cui azoto e carbonio vengono fatti assorbire negli strati superficiali dell’acciaio, in condizioni prossime a quelle di nitrurazione. Aumenta decisamente la resistenza a fatica.
NITRURAZIONE Trattamento termochimico di diffusione con il quale si arricchisce uno strato superficiale dell’acciaio mediante vari componenti, uno di questi è l’ammoniaca gassosa. Questo strato diviene estremamente duro e può arrivare a durezze di 1000 HV.
NITRURAZIONE IN BIANCO Trattamento di simulazione che consiste nel riprodurre il ciclo termico della nitrurazione in assenza del mezzo-ambiente nitrurante.
NITRURAZIONE IONICA Bombardamento di ioni. La scarica luminescente avviene in una miscela gassosa, sotto una pressione minore di quella atmosferica, in cui il prodotto ferroso costituisce il catodo.
NODO Intersecazione delle rette rappresentanti il reticolo cristallino.
NOMINALE Non effettivo, non reale es. spessore nominale di riferimento.
NORMALIZZAZIONE Si esegue ad una temperatura appena superiore ad Ac3 (Ac1 per gli acciai ipereutettoidi C% > 0.83) seguita da raffreddamento in aria calma. Il compito principale è quello di omogeneizzare la struttura e di affinare il grano ingrossato da precedenti operazioni di trasformazione a caldo. Questo trattamento è sconsigliato per gli acciai da utensili e per quelli autotempranti.
NORME Specifiche (regole) tecniche volontarie emesse dagli Organi Ufficiali per l’armonizzazione, la definizione e la caratterizzazione dei prodotti, servizi ecc. possono essere Nazionali, Europee e Internazionali.
NUCLEAZIONE ENDOGENA Detto della giusta disposizione degli atomi all’interno della struttura.
NUCLEAZIONE OMOGENEA Trasformazione di un metallo dalla fase liquida alla fase solida con diminuizione dell'energia libera. Solo al di sotto della temperatura di equilibrio (solidificazione) il metallo solido è stabile, avendo energia libera inferiore.
NUCLEO Parte centrale molto compatta dell’atomo in cui è concentrata la maggior parte della sua massa.
OMOGENIZZAZIONE Trattamento termico a temperatura piuttosto elevata (oltre 1000 – 1200°C) avente come obiettivo quello di eliminare o almeno ridurre la segregazione chimica e migliorare la lavorabilità.
ORBITALE Parte di spazio (volume) della funzione d’onda che descrive il moto di un elettrone in un atomo o in una molecola.
OSMONDITE Termine obsoleto, una volta usato per designare una microstruttura di ferro non così ben definiti come Troosite.
OSSIDAZIONE 1) Reazione chimica nella quale gli atomi interessati aumentano di valenza, con una conseguente perdita di elettroni.
2) Reazione di passivazione nella quale il metallo forma l’ossido.
3) Reazione chimica nella quale un elemento o un composto chimico si combina con l’ossigeno.
OSSIDAZIONE INTERNA Precipitazione a maggiore o minore profondità, all’interno di un prodotto ferroso, d’ossidi dispersi formatisi a partire dall’ossigeno diffusosi dalla superficie.
OSSIDO Composto che deriva dall’unione dell’ossigeno con un elemento es. ossidi di alluminio, ossidi di azoto ecc.
OSSITAGLIO Impianto per profilatura e taglio a caldo di lamiere e bramme mediante cannelli. Temperature di preriscaldo in funzione del carbonio equivalente Ceq =C+ Mn/ 6+(Cr + Mo + V)/ 5 + (Ni + Cu)/ 15
OVALIZZAZIONE Errore di forma della sezione trasversale per pezzi tondi. La tolleranza di circolarità ammessa è data dalla differenza fra il diametro massimo ed il diametro minimo, diviso 2. Tale valore deve essere minore o uguale al valore di IT corrispondente alla dimensione nominale diviso 4.
PAGLIE Discontinuità superficiali di tipo irregolare simili a scaglie. Si allungano nella direzione di laminazione, la loro estensione dipende dal grado di riduzione e rimangono attaccate, in alcuni punti al metallo base.
PALANCOLA o PARANCOLA Componente costruttivo in acciaio laminato a caldo o a freddo con incastri (gargami) maschio-femmina che connessi tra loro durante l’infissione nel terreno, formano una parete continua . La sua funzione e quella di resistere alle spinte del terreno, dell’acqua e di eventuali sovraccarichi.
PANIERA Recipiente, in testa alle linee di colata continua, che riceve e contiene l’acciaio liquido da colare, con il compito di regolarne il flusso continuo nella lingottiera sottostante.
PARAMETRICO Ciascuna delle lunghezze dei segmenti che la faccia di un cristallo taglia su una terna di assi cristallografici x, y, z.
PARTICELLA Elemento costitutivo della materia di dimensioni inferiori a quelle degli atomi, caratterizzato da un determinato valore di massa che può anche essere nulla, come nel fotone e nel neutrino.
PASSIVAZIONE Proprietà di alcuni elementi metallici e leghe (acciai inossidabili) di ossidarsi in superficie, la sottile pellicola protegge il metallo base dalla corrosione.
PATENTAMENTO Trattamento termico d’austenitizzazione seguita da un raffreddamento idoneo all’ottenimento di strutture favorevoli a una successiva trafilatura o laminazione. Nei fili armonici per funi, il raffreddamento avviene in un bagno di piombo a circa 425 - 565 °C.
PELATO RULLATO Prodotto in barre di sezione circolare ottenuto mediante macchine pelatrici, raddrizzato e levigato.
PENETRAZIONE DI TEMPRA Sviluppo dell’indurimento mediante tempra di un prodotto ferroso, a partire dalla sua superficie esterna - verso cuore.
PERIODO Intervallo di tempo costante dopo il quale, nell’evoluzione di un fenomeno fisico che si ripete, una grandezza assume ogni volta lo stesso valore. Il periodo è l’inverso della frequenza.
PERLITE Aggregato di ferrite e cementite ottenuto dalla trasformazione dell’austenite al di sopra dell’intervallo bainitico. Può trovarsi sotto forma di perlite lamellare (a lamelle) e, se uniformemente distribuita nella matrice ferritica, permette una buona lavorabilita in particolar modo per acciai da cementazione e al carbonio da bonifica. La struttura che garantisce una maggior durata di vita dell’utensile è in genere costituita dal ~10% di perlite e dal 90% di ferrite. La perlite globulare (sferoidale) permette una buona lavorabilità per gli acciai ad alto tenore di carbonio. Gli acciai al cromo per cuscinetti vengono ricotti a struttura ferrite-cementite sferoidale (globulare) per avere una buona truciolabilità.
PERLITIZZAZIONE Trattamento termico atto ad ottenere una microstruttura fine. Si esegue sugli acciai per utensili per lavorazioni a caldo. Dopo deformazione a caldo, il materiale è lasciato raffreddare fino a 500°C in aria calma, poi si ricovera in forno preparato a 730° e si esegue una sosta pari a 1h per pollice di spessore.
PERMANENZA Porzione del ciclo termico nel corso della quale la temperatura è mantenuta costante.
PERMEARE Passare, penetrare in un corpo diffondendovisi, di sostanze liquide o gassose es. la permeabilità dell’idrogeno nell’acciaio in funzione della temperatura.
PESO MOLECOLARE E’ la somma dei pesi atomici di tutti gli atomi che costituiscono la molecola.
PIANI ATOMICI Disposizione dei cristalli su piani paralleli.
PIEGA Stabilisce la bontà o meno del materiale a sopportare questa deformazione plastica a freddo. Dopo piega, si devono esaminare i lembi e la faccia esterna della parte piegata. Il materiale sarà conforme se non si noteranno spaccature, microstrappi o difetti particolari concordati in fase d’ordine. Lo sforzo di piegamento deve essere applicato lentamente in modo da non ostacolare lo scorrimento plastico del materiale. La norma UNI 564 e la norma ASTM A 370 fissano le modalità della prova.
PIROLISI Reazione chimica consistente nel sottoporre ad un forte riscaldamento una sostanza o miscela di sostanze, onde poterla decomporre in molecole più piccole (il termine più usato è cracking).
PIROMETRO Apparecchio utilizzato per misurare alte e basse temperature. Può essere del tipo a contatto, dove una sonda rileva la temperatura oppure a raggi infrarossi quando è difficile avvicinarsi alla fonte di calore.
PITTING Corrosione ad alveoli, vaiolatura
PLACCATURA Operazione effettuata a scopo estetico o di protezione, consiste genericamente nel ricoprire la superficie di un materiale con uno strato di altro materiale che può essere metallico o non metallico.
PLASMA Gas in cui tutti gli atomi sono ionizzati.
PLASMA NITRURAZIONE Il processo di plasma nitrurazione/nitro-carburazione è basato sulla dispersione d’azoto e/o carbonio all’interno di metalli ferrosi. Questa operazione è effettuata nel vuoto d’una camera dove s’innesca un plasma a bassa energia. Segue l’inserimento d’azoto che ionizza e accelera attraverso il substrato da trattare. Il trattamento si diffonde all’interno del materiale fino a circa una profondità di 0.8 mm. Questa tecnica, combinata con una controllata ossidazione è l’alternativa alla cromatura.
PLASMA PNTA Il plasma è uno strato della materia in cui atomi, normalmente stabili, vengono eccitati fino a formare ioni positivi ed elettroni liberi. La deposizione del plasma viene ottenuta mediante un arco elettrico confinato da un flusso di gas, ottenendo tempera e velocità molto elevate. In questo modo la polvere viene fusa e impattata sulla superficie da rivestire. La polvere più impiegata è costituita da ossido di cromo, di alluminio, di titanio e carburi.
PLASMA PSTA Tecnologia impiegata nel campo dei riporti a caldo con ancoraggio metallurgico. Si possono depositare leghe di stellite, carburi ecc.
PLASMA SPRAY Tecnica che permette di depositare particelle fuse di una polvere del materiale che si vuol depositare. Il plasma caldo ha un’energia tale da fondere la polvere di qualunque materiale iniettato al suo interno. Le microscopiche goccioline di polvere fusa sono proiettate, a velocità comparabile a quella del suono, contro la superficie da ricoprire dando origine alla deposizione.
PLASTICITA’ Proprietà di alcuni corpi solidi di subire, per effetto di una sollecitazione meccanica sufficientemente intensa, una deformazione di carattere permanente.
POLICRISTALLINO Solido che contiene molti cristalli detti anche grani.
POLIEDRO Solido limitato da un sistema di poligoni piani detti facce.
POLIMERO Fluido sintetico composto da acqua e prodotti organici ad alto peso molecolare (polimeri). La drasticità di tempra, con soluzione al 35%, è appena superiore a quella dell’olio e permette di trattare una maggior gamma di acciai, senza rischi di rotture. Questi bagni stanno sostituendo l’olio da tempra, più inquinante e costoso.
POLIMORFISMO Proprietà che ha una sostanza cristallina di assumere forme diverse senza mutare di composizione chimica.
POTENZIALE
TERMODINAMICO Quando due corpi sono a contatto e hanno temperature diverse si scambiano calore. Quello caldo si raffredda e quello freddo si scalda fino al punto di pari temperatura. In questo processo l’entropia aumenta ed è massima all’equilibrio finale quando le temperature sono uguali.
POTENZIALE DI CARBONIO E’ una misura della capacità di un ambiente contenente carbonio attivo di alterare o mantenere, in determinate condizioni, il tenore di carbonio in un acciaio.
ppm (parti per milione) Percentuale molto piccola con la quale, comunemente, si esprime il contenuto in parti per milione del contenuto d’idrogeno, ossigeno e azoto presente nell’acciaio (es. 2 ppm = 0.0002%)
PRECIPITAZIONE Classe di reazione chimica in soluzione in cui si forma un prodotto poco solubile che “precipita” dalla soluzione stessa. Se l’acciaio contiene elementi aventi grande affinità con l’azoto, come il Mn, Mo, Cr, Al, V, e Ti essi contribuiscono alla formazione di fini precipitati di nitruri e quindi provocano un aumento di durezza dello strato nitrurato, accompagnato da uno stato di compressione superficiale dovuta all’aumento di volume dei composti precipitati.
PRERISCALDAMENTO
O PRERISCALDO Riscaldamento effettuato prima di raggiungere la temperatura prestabilita. Nella saldatura è il riscaldo che viene eseguito immediatamente prima di iniziare a saldare.
PRIMI FORNI Nel 4000 a.C. il ferro veniva ricavato da alcune meteoriti. Nel 1500 a.C gli Ittiti (zone montuose della Turchia) iniziarono a ricavarlo da alcuni minerali molto abbondanti in natura, impiegando i primi forni detti bassi-fuochi. Erano focolari ricavati nel terreno entro cui venivano introdotti i minerali di ferro alternati a strati di legna o carbone di legna. Il ferro veniva prodotto in blocchi spugnosi e questi materiali, assorbendo piccole quantità di carbonio dal combustibile, diedero vita all’acciaio.
PRODOTTI DELLA METALLURGIA DELLE POLVERI Polvere d’acciaio: insieme di particelle d’acciaio di dimensioni anche inferiori ad 1 µm. Pezzi sinterizzati: prodotti formati a partire da polveri agglomerate sinterizzate e talvolta sottoposte nuovamente all’azione della pressa. Pezzi a densità piena: prodotti ottenuti a partire da polveri mediante l’azione congiunta della temperatura e della pressione (compressione isostatica a caldo, estrusione ecc.)
PRODOTTI LUNGHI Prodotti a sezione costante definita da una norma che ne fissa le gamme dimensionali correnti come pure le tolleranze di forma e dimensionali. Appartengono a questa categoria: vergella, filo, prodotti in barre ottenuti a caldo, barre laminate, barre fucinate, barre cave da mina, prodotti bianchi, prodotti trafilati, prodotti pelati rullati, prodotti rettificati, prodotti scanalati o nervati per cemento armato, prodotti in barre, profilati laminati a caldo, materiale d’armamento ferroviario e materiale analogo, palancole e pali, profilati per armatura di sostegno di miniere, profilati detti travi e angolari, altri profili, profili saldati, profilati lunghi formati a freddo, prodotti tubolari, tubi, tubi senza saldatura, tubi saldati, profilati cavi, barre cave. Norma EN 10079/94
PRODOTTI PIANI Prodotti con sezione retta la cui larghezza è maggiore dello spessore. Fanno parte di questa categoria i prodotti: piani non rivestiti, piani laminati a caldo non rivestiti, piani laminati a freddo non rivestiti, acciai magnetici, acciai magnetici a grani orientati, piani destinati all’imballaggio, banda nera, banda stagnata, lamiere e nastri stagnati, banda cromata, piani laminati a caldo o a freddo rivestiti, piani con rivestimento metallico, piani con rivestimento organico, piani con rivestimenti diversi, lamiere profilate, prodotti compositi. Norma EN 10079/94
PRODOTTI RETTIFICATI Barre tonde trafilate o pelate alle quali viene conferita una qualità superficiale e una precisione dimensionale migliore mediante rettifica o rettifica e lucidatura.
PRODOTTI TORNITI Le barre tonde sono realizzate mediante tornitura e successivamente possono essere raddrizzate e lucidatura (rullatura). Questa operazione impartisce alla barra speciali
caratteristiche di forma, dimensioni e finitura di superficie accurate. L'asportazione di materiale è effettuata in modo tale che il prodotto lavorato lucido è generalmente esente dai difetti di laminazione e di decarburazione superficiale. Per ragioni tecniche alcune barre ordinate come prodotti laminati a caldo può essere considerate approssimativamente come tornite (pelate), tuttavia tali prodotti sono considerati come prodotti laminati a caldo e non come prodotti lavorati a freddo.
PRODOTTI TRAFILATI Prodotti di acciaio aventi differenti forme di sezione retta, ottenuti dopo decalaminatura di barre laminate a caldo. Le barre o i rotoli vengono deformati a freddo, senza
asportazione di materiale, su un banco-trafila. Questa operazione conferisce al prodotto particolari caratteristiche di forma, di precisione dimensionale e di stato superficiale. Inoltre, questa operazione porta ad un aumento della resistenza che può essere annullato con un trattamento termico. I prodotti sono forniti in barre raddrizzate qualunque siano le loro dimensioni.
PROEUTETTOIDE Costituente formatosi nel corso della decomposizione dell’austenite prima della trasformazione eutettoide (v. eutettico).
PROFILATO Barra metallica (o plastica) di sezione costante caratterizzata da un particolare profilo ottenuto per laminazione, estrusione o trafilatura. I profilati hanno dimensioni standardizzate in base ad apposite tabelle (profilati a L, a U, a T ..) oppure sono prodotti su ordinazione caso per caso.
PROFONDITÁ DI
INDURIMENTO Distanza tra la superficie e lo strato la cui durezza Vickers, misurata sotto un carico di 9,81 N, è uguale all’80% della durezza massima richiesta in superficie.
PROFONDITÁ DI
NITRURAZIONE Distanza tra la superficie del prodotto ed un limite che caratterizza lo spessore dello strato arricchito d’azoto. Detto limite deve essere precisato in ordine (come profondità in μ oppure come durezza).
PROFONDITÁ DI CEMENTAZIONE Distanza tra la superficie e lo strato la cui durezza Vickers, misurata sotto un carico di 9,81 N, è HV1 = 550
PROFONDITÁ DI DECARBURAZIONE Distanza tra la superficie del prodotto ferroso ed un limite che caratterizza lo spessore dello strato impoverito di carbonio. Detto limite può essere definito con riferimento ad uno stato strutturale, ad un livello di durezza o al tenore di carbonio del metallo base non alterato.
PROPAGAZIONE DEL
CALORE Per conduzione avviene per contatto tra corpi solidi, per convenzione riguarda la diffusione del calore nei fluidi e avviene con trasporto di materia, per irraggiamento consiste nella propagazione senza contatto d’energia termica sotto forma d’onde elettromagnetiche.
PROPRIETÁ FISICHE Proprietà del metallo o della lega relativamente indipendenti dalla microstruttura e che possono essere misurate senza l’applicazione di una forza (ad esempio, densità, conducibilità elettrica, coefficiente di dilatazione termica, permeabilità magnetica e parametri reticolari).
PROPRIETÁ INTRINSECA Proprietà che dipende poco dalla presenza d’imperfezioni reticolari o di impurezze del materiale. Esempio di proprietà intrinseche sono il calore specifico, il calore latente di sublimazione, il modulo di elasticità, l’energia di coesione.
PROPRIETÁ MECCANICHE Proprietà di un materiale legate al suo comportamento elastico e plastico nel caso in cui sia applicata una sollecitazione. Le applicazioni cui questo materiale può essere dedicato dipendono quindi, ad esempio, dal modulo elastico, dalla resistenza a trazione, dallo snervamento, dall’allungamento, dalla contrazione, dalla durezza, dalla resilienza e dal limite di fatica.
PROTONE Particella elementare stabile di carica elettrica positiva che fa parte di tutti i nuclei atomici.
PROVA DI DUREZZA
BRINELL Prova per determinare la durezza di un materiale mediante l’impiego di una sfera d’acciaio temprato o di carburo a cui è applicato un carico determinato. Il risultato è espresso come un numero di durezza Brinell, convertibile in base a tabelle ufficiali, (costruite in base ad esperienze) in valori di Rottura, durezza Rockwell, Vickers ecc.
PROVA DI FATICA Prova meccanica dove il provino viene sollecitato ripetutamente con un carico inferiore al limite elastico.
PROVA DI RESILIENZA
CHARPY Prova d’impatto effettuata mediante un pendolo, nel quale un provino, solitamente intagliato e supportato ad entrambe le estremità, viene rotto in modo dinamico. L’energia assorbita è la misura della resistenza all’urto generalmente espressa in J.
PROVA DI TEMPRABILITÁ (PROVA JOMINY) Procedura di laboratorio per determinare la temprabilità di un acciaio o di una ghisa. La temprabilità è determinata mediante il riscaldamento di un provino standard al di sopra della sua temperatura critica. Si posiziona poi il provino in modo tale da procedere ad un rapido raffreddamento mediante getto d’acqua a partire dall’estremità temprata. Raggiunta la temperatura ambiente, vengono eseguite una serie di durezze a partire dall’estremità raffreddata. I risultati sono quindi riportati in un grafico durezze-distanze.
PROVA DI TENACITÁ A
FRATTURA (KIC) Procedura con la quale viene determinata la resistenza del metallo alla propagazione instabile della cricca.
PROVA DI TRAZIONE Procedura con la quale viene determinato il comportamento di un metallo sottoposto ad un processo di deformazione unidirezionale.
PUNTO CRITICO Temperatura in corrispondenza della quale inizia o termina un cambiamento di struttura.
PUNTO DI RUGIADA Temperatura alla quale l’acqua contenuta nelle atmosfere controllate dei forni (endogas) sotto forma di vapore, si trasforma parzialmente in liquido.
PUNTO DI TRANSIZIONE Intervallo di temperatura in corrispondenza della quale la resilienza decade bruscamente. Per la maggior parte degli acciai quest’intervallo è situato sotto 0°C, il valore in °C è importante per quei materiali che devono lavorare alle basse temperature.
PWHT Trattamento termico post saldatura
Bloccato

Torna a “Acciai”