Progetto minimalista

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Luca142857
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Progetto minimalista

Messaggio da Luca142857 »

Cogliendo l'occasione offertami da un membro del forum (*) che ha messo a disposizione un'artigiano, ho avuto modo di mettere assieme un prototipo del pennello dalle forme che desideravo.
I modelli sono questi:Il primo è un pennello di un kit militare della guerra 15/18 ed il secondo è un pennello siriano prodotto attualmente.
1714017141
Il manico semplice, a forma di torre conica, permette una presa sicura in qualsiasi punto del fusto anche con mani insaponate, il coronamento ad aggetto della "torre" ha nel contempo funzioni di fermadita e di slargo per accogliere il nodo da 24 del ciuffo in tasso; la forma a bulbo alta come il manico è quella che preferisco per il montaggio della schiuma in ciotola o nel palmo della mano (sarebbe tuttavia stata una miglior scelta estetica la forma a ventaglio per avere una sintonia con il manico a tronco di cono).
Volendo un oggetto dall'aspetto minimalista anche nelle finiture ho trattato semplicemente ad olio la superficie del manico, ed ho stretto in un cordoncino la base del nodo (Il cordone è anche un fregio caratteristico delle torri 8-) ).
Al primo uso (stamattina) il "torre-tasso" (il riferimento alla nobile famiglia è puramente casuale :oops: :lol:) si è dimostrato all'altezza delle aspettative.
(*) Alfredo, quello travisato da un asciugamano come un jihadista; avrà anche la barba? :mrgreen:
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Ultima modifica di Luca142857 il 29/08/2014, 14:42, modificato 6 volte in totale.
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bertz
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Re: Progetto minimalista

Messaggio da bertz »

propongo di chiamarlo Torquato
:lol: :lol:
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Luca142857
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Re: Progetto minimalista

Messaggio da Luca142857 »

bertz ha scritto:propongo di chiamarlo Torquato
:lol: :lol:
Perfetto! Con Tasso Torquato ogni pelo è insaponato! :lol: :lol:
ed inoltre: in latino torques, "collana ritorta", da torqueo, "torcere"; il nome viene quindi occasionalmente interpretato come "ornato di collana", "incollanato". È lui! :lol:
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Luca142857
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Re: Progetto minimalista

Messaggio da Luca142857 »

Mi è stato chiesto quale olio ho usato per la finitura.
Ho fatto una prima impregnazione con olio minerale per oggetti ad uso alimentare, e -per aggiungere una piacevole componente olfattiva - un secondo passaggio con olio essenziale di Geranio d'Egitto.
Saltuariamente rinnoverò il solo passaggio con olio essenziale variandone la profumazione.
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AlfredoT
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Re: Progetto minimalista

Messaggio da AlfredoT »

Tor... quatto quatto
E' entrato di soppiatto
Unto come un Sumo Tori
Per supporto ai rasatori.

La collana intorn'al collo
resta ferma quand'è a mollo
La collana di Tor-quatto...
Non parrà un po' coatto?

La collana è di servizio!
non è proprio un brutto vizio.
Serve come finitura
per la bella rasatura!
God shave the Queen!
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Passare da imbecille agli occhi di un idiota
è
un piacere da palati sopraffini.
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Re: Progetto minimalista

Messaggio da Luca142857 »

Grande Sergio !!! :lol: :lol: :lol: bellissima :D eh ... la collana fa coatto, naïf, arte povera, povera arte? :lol:
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uba
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Re: Progetto minimalista

Messaggio da uba »

Luca142857 ha scritto: con olio minerale per oggetti ad uso alimentare
Ma che cos'è?
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ares56
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Re: Progetto minimalista

Messaggio da ares56 »

San Google: http://it.belinka.com/belinka-belles/pr ... k=1&id=797" onclick="window.open(this.href);return false; (ma è solo un esempio).
"Sono proprio le soluzioni più semplici quelle a cui di solito non si dà importanza e che, in genere, finiscono con l'essere trascurate".
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Luca142857
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Re: Progetto minimalista

Messaggio da Luca142857 »

@Uba
Oppure, per piccole quantità, l'olio di vaselina puro enologico e lo skydd Ikea http://www.ikea.com/ca/en/catalog/products/00046786/" onclick="window.open(this.href);return false;
Ne va dato fin che ne assorbe all'inizio, poi va rimossa la parte in eccesso; ma mi raccomando l'olio essenziale profumato.
Attenzione, un legno trattato solo ad olio, va asciugato subito dopo l'uso e lasciato asciugare all'aria; ma questo in fin dei conti con un pennello da barba è comunque obbligatorio. ;)
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AlfredoT
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Re: Progetto minimalista

Messaggio da AlfredoT »

Grazie.

Comunque... mai e poi mai un manico in rovere!
Perchè?
Ma non fare domande sciocche! :evil:
Sul Gianicolo a Roma, secco, morto, corroso e ormai quasi informe, tenuto su da un muricciolo dentro il quale è stato murato acciocché non cada o non possa farsene legna da ardere, trovasi un antico tronco d’albero che si vede ancor oggi: si chiama la quercia del Tasso perché, avverte una lapide, Torquato Tasso andava a sedervisi sotto, quand’essa era frondosa.

Anche a quei tempi la chiamavano così.

Fin qui niente di nuovo. Lo sanno tutti e lo dicono le guide.

Meno noto è che, poco lungi da essa, c’era, ai tempi del grande e infelice poeta, un’altra quercia fra le cui radici abitava uno di quegli animaletti del genere dei plantigradi, detti tassi.

Un caso.

Ma a cagione di esso si parlava della quercia del Tasso con la “t” maiuscola e della quercia del tasso con la “t” minuscola. In verità c’era anche un tasso nella quercia del Tasso e questo animaletto, per distinguerlo dall’altro, lo chiamavano il tasso della quercia del Tasso.

Alcuni credevano che appartenesse al poeta, perciò lo chiamavano “il tasso del Tasso”; e l’albero era detto “la quercia del tasso del Tasso” da alcuni, e “la quercia del Tasso del tasso” da altri.

Siccome c’era un altro Tasso (Bernardo, padre di Torquato, poeta anch’egli), il quale andava a mettersi sotto un olmo, il popolino diceva: “E’ il Tasso dell’olmo o il Tasso della quercia?”.

Così poi, quando si sentiva dire “il Tasso della quercia” qualcuno domandava: “Di quale quercia?”.
“Della quercia del Tasso.”

E dell’animaletto di cui sopra, ch’era stato donato al poeta in omaggio al suo nome, si disse: “il tasso del Tasso della quercia del Tasso”.

Poi c’era la guercia del Tasso: una poverina con un occhio storto, che s’era dedicata al poeta e perciò era detta “la guercia del Tasso della quercia”, per distinguerla da un’altra guercia che s’era dedicata al Tasso dell’olmo (perché c’era un grande antagonismo fra i due).

Ella andava a sedersi sotto una quercia poco distante da quella del suo principale e perciò detta: “la quercia della guercia del Tasso”; mentre quella del Tasso era detta: “la quercia del Tasso della guercia”: qualche volta si vide anche la guercia del Tasso sotto la quercia del Tasso.

Qualcuno più brevemente diceva: “la quercia della guercia” o “la guercia della quercia”. Poi, sapete com’è la gente, si parlò anche del Tasso della guercia della quercia; e, quando lui si metteva sotto l’albero di lei, si alluse al Tasso della quercia della guercia.

Ora voi vorrete sapere se anche nella quercia della guercia vivesse uno di quegli animaletti detti tassi.

Viveva.

E lo chiamarono: “il tasso della quercia della guercia del Tasso”, mentre l’albero era detto: “la quercia del tasso della guercia del Tasso” e lei: “la guercia del Tasso della quercia del tasso”.

Successivamente Torquato cambiò albero: si trasferì (capriccio di poeta) sotto un tasso (albero delle Alpi), che per un certo tempo fu detto: “il tasso del Tasso”.

Anche il piccolo quadrupede del genere degli orsi lo seguì fedelmente, e durante il tempo in cui essi stettero sotto il nuovo albero, l’animaletto venne indicato come: “il tasso del tasso del Tasso”.

Quanto a Bernardo, non potendo trasferirsi all’ombra d’un tasso perché non ce n’erano a portata di mano, si spostò accanto a un tasso barbasso (nota pianta, detta pure verbasco), che fu chiamato da allora: “il tasso barbasso del Tasso”; e Bernardo fu chiamato: “il Tasso del tasso barbasso”, per distinguerlo dal Tasso del tasso. Quanto al piccolo tasso di Bernardo, questi lo volle con sé, quindi da allora quell’animaletto fu indicato da alcuni come: il tasso del Tasso del tasso barbasso, per distinguerlo dal tasso del Tasso del tasso; da altri come il tasso del tasso barbasso del Tasso, per distinguerlo dal tasso del tasso del Tasso.

Il comune di Roma voleva che i due poeti pagassero qualcosa per la sosta delle bestiole sotto gli alberi, ma fu difficile stabilire il tasso da pagare; cioè il tasso del tasso del tasso del Tasso e il tasso del tasso del tasso barbasso del Tasso.
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Re: Progetto minimalista

Messaggio da AlfredoT »

ares56 ha scritto:San Google: http://it.belinka.com/belinka-belles/pr ... k=1&id=797" onclick="window.open(this.href);return false; (ma è solo un esempio).
San Google cosa?! :evil:
Bisogna sapere che cosa digitare e poi avere tempo di leggere.
Ed io sono molto impegnato!
(Non appena risparmi abbastanza... mi riscatto!)

Grazie Ares e Luca: non ci sarei mai arrivato... :(
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afj
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Re: Progetto minimalista

Messaggio da afj »

Se uno ha voglia...questo sistema prevede la stabilizzazione del legno sostituendo l'aria presente nello stesso col Paraloid...ma il video, e ce ne sono altri del genere,
è esaustivo

https://www.youtube.com/watch?v=As2LwIf3Sy0" onclick="window.open(this.href);return false;
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gaston
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Re: Progetto minimalista

Messaggio da gaston »

AlfredoT ha scritto:Grazie.

Comunque... mai e poi mai un manico in rovere!
Perchè?
Ma non fare domande sciocche! :evil:
Sul Gianicolo a Roma, secco, morto, corroso e ormai quasi informe, tenuto su da un muricciolo dentro il quale è stato murato acciocché non cada o non possa farsene legna da ardere, trovasi un antico tronco d’albero che si vede ancor oggi: si chiama la quercia del Tasso perché, avverte una lapide, Torquato Tasso andava a sedervisi sotto, quand’essa era frondosa.

Anche a quei tempi la chiamavano così.

Fin qui niente di nuovo. Lo sanno tutti e lo dicono le guide.

Meno noto è che, poco lungi da essa, c’era, ai tempi del grande e infelice poeta, un’altra quercia fra le cui radici abitava uno di quegli animaletti del genere dei plantigradi, detti tassi.

Un caso.

Ma a cagione di esso si parlava della quercia del Tasso con la “t” maiuscola e della quercia del tasso con la “t” minuscola. In verità c’era anche un tasso nella quercia del Tasso e questo animaletto, per distinguerlo dall’altro, lo chiamavano il tasso della quercia del Tasso.

Alcuni credevano che appartenesse al poeta, perciò lo chiamavano “il tasso del Tasso”; e l’albero era detto “la quercia del tasso del Tasso” da alcuni, e “la quercia del Tasso del tasso” da altri.

Siccome c’era un altro Tasso (Bernardo, padre di Torquato, poeta anch’egli), il quale andava a mettersi sotto un olmo, il popolino diceva: “E’ il Tasso dell’olmo o il Tasso della quercia?”.

Così poi, quando si sentiva dire “il Tasso della quercia” qualcuno domandava: “Di quale quercia?”.
“Della quercia del Tasso.”

E dell’animaletto di cui sopra, ch’era stato donato al poeta in omaggio al suo nome, si disse: “il tasso del Tasso della quercia del Tasso”.

Poi c’era la guercia del Tasso: una poverina con un occhio storto, che s’era dedicata al poeta e perciò era detta “la guercia del Tasso della quercia”, per distinguerla da un’altra guercia che s’era dedicata al Tasso dell’olmo (perché c’era un grande antagonismo fra i due).

Ella andava a sedersi sotto una quercia poco distante da quella del suo principale e perciò detta: “la quercia della guercia del Tasso”; mentre quella del Tasso era detta: “la quercia del Tasso della guercia”: qualche volta si vide anche la guercia del Tasso sotto la quercia del Tasso.

Qualcuno più brevemente diceva: “la quercia della guercia” o “la guercia della quercia”. Poi, sapete com’è la gente, si parlò anche del Tasso della guercia della quercia; e, quando lui si metteva sotto l’albero di lei, si alluse al Tasso della quercia della guercia.

Ora voi vorrete sapere se anche nella quercia della guercia vivesse uno di quegli animaletti detti tassi.

Viveva.

E lo chiamarono: “il tasso della quercia della guercia del Tasso”, mentre l’albero era detto: “la quercia del tasso della guercia del Tasso” e lei: “la guercia del Tasso della quercia del tasso”.

Successivamente Torquato cambiò albero: si trasferì (capriccio di poeta) sotto un tasso (albero delle Alpi), che per un certo tempo fu detto: “il tasso del Tasso”.

Anche il piccolo quadrupede del genere degli orsi lo seguì fedelmente, e durante il tempo in cui essi stettero sotto il nuovo albero, l’animaletto venne indicato come: “il tasso del tasso del Tasso”.

Quanto a Bernardo, non potendo trasferirsi all’ombra d’un tasso perché non ce n’erano a portata di mano, si spostò accanto a un tasso barbasso (nota pianta, detta pure verbasco), che fu chiamato da allora: “il tasso barbasso del Tasso”; e Bernardo fu chiamato: “il Tasso del tasso barbasso”, per distinguerlo dal Tasso del tasso. Quanto al piccolo tasso di Bernardo, questi lo volle con sé, quindi da allora quell’animaletto fu indicato da alcuni come: il tasso del Tasso del tasso barbasso, per distinguerlo dal tasso del Tasso del tasso; da altri come il tasso del tasso barbasso del Tasso, per distinguerlo dal tasso del tasso del Tasso.

Il comune di Roma voleva che i due poeti pagassero qualcosa per la sosta delle bestiole sotto gli alberi, ma fu difficile stabilire il tasso da pagare; cioè il tasso del tasso del tasso del Tasso e il tasso del tasso del tasso barbasso del Tasso.
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Re: Progetto minimalista

Messaggio da Luca142857 »

AlfredoT ha scritto:Grazie.

Comunque... mai e poi mai un manico in rovere!
Perchè?
Ma non fare domande sciocche! :evil:
Sul Gianicolo a Roma, secco, morto, corroso e ormai quasi informe, tenuto su da un muricciolo dentro il quale è stato murato acciocché non cada o non possa farsene legna da ardere, trovasi un antico tronco d’albero che si vede ancor oggi: si chiama la quercia del Tasso perché, avverte una lapide, Torquato Tasso andava a sedervisi sotto, quand’essa era frondosa.

Anche a quei tempi la chiamavano così.

Fin qui niente di nuovo. Lo sanno tutti e lo dicono le guide.

Meno noto è che, poco lungi da essa, c’era, ai tempi del grande e infelice poeta, un’altra quercia fra le cui radici abitava uno di quegli animaletti del genere dei plantigradi, detti tassi.

Un caso.

Ma a cagione di esso si parlava della quercia del Tasso con la “t” maiuscola e della quercia del tasso con la “t” minuscola. In verità c’era anche un tasso nella quercia del Tasso e questo animaletto, per distinguerlo dall’altro, lo chiamavano il tasso della quercia del Tasso.

Alcuni credevano che appartenesse al poeta, perciò lo chiamavano “il tasso del Tasso”; e l’albero era detto “la quercia del tasso del Tasso” da alcuni, e “la quercia del Tasso del tasso” da altri.

Siccome c’era un altro Tasso (Bernardo, padre di Torquato, poeta anch’egli), il quale andava a mettersi sotto un olmo, il popolino diceva: “E’ il Tasso dell’olmo o il Tasso della quercia?”.

Così poi, quando si sentiva dire “il Tasso della quercia” qualcuno domandava: “Di quale quercia?”.
“Della quercia del Tasso.”

E dell’animaletto di cui sopra, ch’era stato donato al poeta in omaggio al suo nome, si disse: “il tasso del Tasso della quercia del Tasso”.

Poi c’era la guercia del Tasso: una poverina con un occhio storto, che s’era dedicata al poeta e perciò era detta “la guercia del Tasso della quercia”, per distinguerla da un’altra guercia che s’era dedicata al Tasso dell’olmo (perché c’era un grande antagonismo fra i due).

Ella andava a sedersi sotto una quercia poco distante da quella del suo principale e perciò detta: “la quercia della guercia del Tasso”; mentre quella del Tasso era detta: “la quercia del Tasso della guercia”: qualche volta si vide anche la guercia del Tasso sotto la quercia del Tasso.

Qualcuno più brevemente diceva: “la quercia della guercia” o “la guercia della quercia”. Poi, sapete com’è la gente, si parlò anche del Tasso della guercia della quercia; e, quando lui si metteva sotto l’albero di lei, si alluse al Tasso della quercia della guercia.

Ora voi vorrete sapere se anche nella quercia della guercia vivesse uno di quegli animaletti detti tassi.

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Successivamente Torquato cambiò albero: si trasferì (capriccio di poeta) sotto un tasso (albero delle Alpi), che per un certo tempo fu detto: “il tasso del Tasso”.

Anche il piccolo quadrupede del genere degli orsi lo seguì fedelmente, e durante il tempo in cui essi stettero sotto il nuovo albero, l’animaletto venne indicato come: “il tasso del tasso del Tasso”.

Quanto a Bernardo, non potendo trasferirsi all’ombra d’un tasso perché non ce n’erano a portata di mano, si spostò accanto a un tasso barbasso (nota pianta, detta pure verbasco), che fu chiamato da allora: “il tasso barbasso del Tasso”; e Bernardo fu chiamato: “il Tasso del tasso barbasso”, per distinguerlo dal Tasso del tasso. Quanto al piccolo tasso di Bernardo, questi lo volle con sé, quindi da allora quell’animaletto fu indicato da alcuni come: il tasso del Tasso del tasso barbasso, per distinguerlo dal tasso del Tasso del tasso; da altri come il tasso del tasso barbasso del Tasso, per distinguerlo dal tasso del tasso del Tasso.

Il comune di Roma voleva che i due poeti pagassero qualcosa per la sosta delle bestiole sotto gli alberi, ma fu difficile stabilire il tasso da pagare; cioè il tasso del tasso del tasso del Tasso e il tasso del tasso del tasso barbasso del Tasso.
Bella scusa hai trovato :evil:
Ma si va! che poi anche un campanile è una torre. :D
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Re: Progetto minimalista

Messaggio da AlfredoT »

Luca142857 ha scritto:Ma si va! che poi anche un campanile è una torre. :D
Sempre a tirare acqua al tuo mulino, eh? 8-)

(Sei un grande tennista!) :ugeek:
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Re: Progetto minimalista

Messaggio da Luca142857 »

afj ha scritto:Se uno ha voglia...questo sistema prevede la stabilizzazione del legno sostituendo l'aria presente nello stesso col Paraloid...ma il video, e ce ne sono altri del genere,
è esaustivo

https://www.youtube.com/watch?v=As2LwIf3Sy0" onclick="window.open(this.href);return false;
Francisco
Interessante il metodo, che a quanto pare permetterebbe di ottenere una superficie non lucida/verniciata, però mi porterebbe lontano dal proposito di realizzare un pennello “ tutto al naturale”.
Tra questi sistemi di stabilizzazione con resine o colle, un materiale interessante sarebbe la Micarta-canvas con la quale si realizzano manici e guancette per coltelli da bushcraft e militari; è opaca ed antiscivolo, e la superficie è molto piacevole sia al tatto che alla vista.
Tornando al "tutto naturale" un sistema che mi attira molto (sempre ispirato ai manici da coltelleria da lavoro o sportiva) è quello che prevede l'utilizzo di una serie di dischi di cuoio impilati e tenuti assieme da un codolo interno.
“La rasatura è una severa maestra.” Heinlein142857.
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Re: Progetto minimalista

Messaggio da ares56 »

Mi aggancio a questa discussione perchè penso che in molti dobbiamo dire grazie alla munificenza del Grande Mangia Pannocchie (ai più conosciuto con il nickname di AlfredoT ;) ) per aver condiviso artigiano e idee...!!

Quando mi ha proposto la possibilità di realizzare un'impugnatura in radica secondo i miei desideri, ho subito pensato a due pennelli Morris & Forndran i cui manici mi sono sempre piaciuti:
M & F "Chief": http://wiki.badgerandblade.com/Morris_a ... ving_Brush" onclick="window.open(this.href);return false;
M & F "L7": http://wiki.badgerandblade.com/Morris_a ... ving_Brush" onclick="window.open(this.href);return false;

E' quindi partita la ricerca di un ciuffo adatto, tenendo in considerazione i pennelli che già avevo e le relative esperienze; la scelta è caduta su un ciuffo ACE Shaving Finest con nodo da 28mm e forma a bulbo preso per meno di 15€:
http://www.ebay.com/itm/High-Quality-Kn ... 1226459841" onclick="window.open(this.href);return false;
Il ciuffo aveva queste dimensioni:
Altezza totale: 65mm
Altezza ciuffo (esclusa la base con la colla): 58mm
Nodo: 28mm

Sulla base del ciuffo si è dimensionata l'impugnatura prevedendo un alloggio per il ciuffo di 10mm invece dei 7mm necessari, questo per ridurre la lunghezza del ciuffo stesso a un più funzionale (per i miei gusti) 55mm.

Quando finalmente ho potuto confrontare dal vivo manico e ciuffo mi sono accorto che le dimensioni reali di quest'ultimo erano 67mm e non 65mm; ho quindi provveduto a ribassare ulteriormente il foro di 2mm in modo da mantenere la dimensione voluta di 55mm.
Qualcuno dirà che tutto sommato non è una grande differenza, ma anche di poco si sente e (oltre all'aspetto estetico di un pennello meglio proporzionato) preferisco i ciuffi non troppo lunghi.

Alla fine il pennello ha raggiunto queste dimensioni:
Altezza totale: 118mm
Altezza manico: 63mm
Altezza ciuffo: 55mm
Nodo: 30mm (è ovviamente aumentato in considerazione dell'abbassamento dell'alloggio, il diametro del foro era già stato predisposto a 30mm)
Peso: 68gr

Il ciuffo è stato incollato con quello che avevo a disposizione e già utilizzato con eccellenti risultati per rincollare un ciuffo che si era staccato dal manico: un adesivo sigillante a base siliconica.
Quando l'incollaggio sarà completato provvederò al primo bagnetto e vedremo questo nodo abbastanza imponente come si comporterà ;) .

Pur prendendo spunto dai due pennelli Morris & Forndran, il nostro ha una sua personalità e una linea diversa; per lui abbiamo scelto il nome di BRIAR BOSS.

Di seguito alcune immagini dell'impugnatura e del pennello finito:

Immagine

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Immagine Immagine

Immagine

Immagine

Nell'ultima immagine si può confrontare il BRIAR BOSS con l'Omega 48 e il Frank Shaving Chubby.

Le imperfezioni della radica e della lucidatura, lungi da essere considerate dei difetti, le considero invece il valore aggiunto di questo prodotto artigianale per il quale non smetterò mai di ringraziare AlfredoT ;) .
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Re: Progetto minimalista

Messaggio da Luca142857 »

Bel modello Ares, quel ciuffo è ancora chiuso, non ha ancora avuto il battesimo del sapone vero?
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Re: Progetto minimalista

Messaggio da Luca142857 »

Non è fatto in collaborazione con l'Uomo del Mais, ma è sempre un manico minimalista. :D
Avete mai conservato un tappo come souvenir di una piacevole serata/festa?
Peccato dimenticarlo in fondo ad un cassetto o lasciarlo alla polvere.
Io ci ho fatto questo pennello minimalista souvenir, potrei chiamarlo ... Bollicine! :lol:
Impermeabile ... è impermeabile ... di suo :mrgreen:
Immagine
Immagine
Ultima modifica di Luca142857 il 15/08/2014, 9:36, modificato 3 volte in totale.
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Re: Progetto minimalista

Messaggio da uba »

Luca142857 ha scritto:Io ci ho fatto questo pennello minimalista souvenir, potrei chiamarlo ... Bollicine! :lol:
Impermeabile ... è impermeabile. :mrgreen:
Che ciuffo hai usato?
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Re: Progetto minimalista

Messaggio da gabrielecori »

complimenti per l'idea, il risultato è meraviglioso!!
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Re: Progetto minimalista

Messaggio da Luca142857 »

Uba,
è un ciuffo vintage anni 70 misto -penso- setola ( il pelo fa le doppie punte) e capretta (il pelo monocolore è molto flessibile e non punge). L'incastonatura del nodo era già fatta, ed ha saldata sotto una vite da 4mm; ho dovuto solo fare un foro passante nel tappo, mettere una vite da sotto ed un manicotto interno per raccordare le due viti. Niente colla.

Partendo da zero, e non potendo scavare il materiale, si può realizzare l'incastonatura ricavando un anello dalla sezione di un tubo del metallo desiderato (in cui infilare il nodo), sul tappo avvitare tre viti lunghe e sottili lasciando fuori la testa a cono di modo che la colla possa infilarsi sotto, appoggiare l'anello attorno alle viti, colare la colla ed infilare il ciuffo appoggiato sulle testa delle tre viti ( messe a triangolo e a livello)
Ultima modifica di Luca142857 il 15/08/2014, 9:38, modificato 1 volta in totale.
“La rasatura è una severa maestra.” Heinlein142857.
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Luca142857
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Re: Progetto minimalista

Messaggio da Luca142857 »

gabrielecori ha scritto:complimenti per l'idea, il risultato è meraviglioso!!
Grazie Gabriele. :D
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ares56
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Re: Progetto minimalista

Messaggio da ares56 »

Luca142857 ha scritto:...quel ciuffo è ancora chiuso, non ha ancora avuto il battesimo del sapone vero?
No, non ancora: aspetto con calma che il collante svolga il suo compito, penso che questa sera lo posso mettere a bagno.
"Sono proprio le soluzioni più semplici quelle a cui di solito non si dà importanza e che, in genere, finiscono con l'essere trascurate".
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AlfredoT
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Re: Progetto minimalista

Messaggio da AlfredoT »

Ares... ti ringrazio pubblicamente per le parole gentili seppur esagerate.
La tua scelta mi lasciava perplesso all'inizio (come pure quella di Luca...), ma l'inesperienza e la Dea Bendata hanno tirato fuori un bel fagottone!
Mi piace molto come lo hai realizzato: hai saputo dare un rapporto di altezza/larghezza molto bello e sproporzionato. :mrgreen:
Cioè... non so se un manicone del genere sarebbe stato prodotto con un ciuffo così corto: credo che avrebbero cercato di renderlo più slanciato. :(
Ma a me piace più così, più cicciotto (Similis cum similibus...) :D

Ed anche io lo trovo più funzionale: non amo molto i ciuffi alti e slanciati; uno corto è più efficiente.
E lo hai reso bello!


Luca: tu sei pazzo! :lol:
Chi altri avrebbe potuto tirar fuori un pennello da barba da barca da un ricordo?
Inaffondabile! Come l'ideatore! :D

Mi ha meravigliato che tu abbia usato un ciuffo così convenzionale: sia per il manico che per la tua mente perversa... mi sarei aspettato qualcosa di meno scontato!

PS Hai tenuto la gabbietta per farlo asciugare? :roll:
God shave the Queen!
___o___
Passare da imbecille agli occhi di un idiota
è
un piacere da palati sopraffini.
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