Tipologie di Coltelli

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Aldebaran
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Tipologie di Coltelli

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Tramite questo link (http://www.engnath.com/drwframe.htm) ho redatto una lista quasi completa delle tipologie di coltelli con relativa spiegazione.
BOWIE KNIFE: termine traducibile con coltello Bowie, conosciuto presso di noi anche come coltello da caccia all’americana. Coltello massiccio (lama lunga 15-35 cm), robusto e dall’aspetto impressionante, il bowie è il coltello simbolo degli Stati Uniti d’America.

Nato nei primi anni del XIX secolo nel sud degli U.S.A., il bowie divenne presto famoso e largamente adottato da tutti i frontiersmen e gli outdoorsmen. Coltello caratterizzato da una lama larga e un filo a punta, dalle prestazioni che spaziano dall’uso nella vita all’aria aperta, alla caccia, al combattimento. Il nome deriva da quello dei fratelli Bowie, che lo inventarono (Razine B.) e lo diffusero (James B., 1795-1836). Altre fonti attribuiscono la paternità dell’invenzione, avvenuta nel 1830, a James Black, un fabbro dell’Arkansas. Dopo il 1880 grandi quantità di bowie knife vennero prodotte ed esportate dagli USA in Inghilterra e nel resto d’Europa.
Una forma di lama estremamente imitata e riprodotta in tantissime varianti.

BOOT KNIFE: Coltello da stivale (ne ho visto uno bellissimo in dotazione agli ufficiali Scozzesi che vestiti col Kilt lo tengono infilato nel calzino)

CAMP-KNIFE: si traduce in coltello da campo (o campeggio o da trekking) con lama non troppo corta che si presta a usi polivalenti.

CITY KNIFE: Indica un piccolo coltello tascabile (pieghevole o lama fissa) per piccoli utilizzi come ad esempio aprire una busta.

COMBAT-KNIFE: si traduce in coltello da combattimento e designa un’arma bianca corta solitamente a un filo e controtaglio che si presta a usi polivalenti.

COMBAT-SURVIVAL: denominazione americana che si traduce in coltello da combattimento e sopravvivenza e che designa un tipo di arma bianca corta progettata e realizzata per la prima volta negli Stati Uniti, adatta al combattimento e alla sopravvivenza. Questo modello è identico nelle prestazioni al combat-knife, con il vantaggio di possedere un’impugnatura cava che gli consente ulteriori specializzazioni di utilizzo. L’impugnatura cava alloggia fiammiferi, pillole disinfettanti per rendere potabile l’acqua, ami e lenze, cerotti, bussola incorporata nel pomo e guarnizione O-ring sul pomo per evitare infiltrazioni di acqua o polvere all’interno dell’impugnatura e altri piccoli accessori utili per il pronto soccorso e la sopravvivenza personale.
Ricordiamo a titolo di esempio il modello 18 Attack-survival del 1963 di Randall, esposto anche al Museo di Arte Moderna di New York, l’ST23 Combat-survival di W. Moran (senza impugnatura cava, progettato durante la guerra del Viet-Nam), la serie di coltelli offerta in varie dimensioni e modelli dal coltellinaio J. Lile, il Survival-fighting (knife) di R. Parrish, coltello adottato da unità aviotrasportate canadesi e francesi per compiti speciali, i modelli Jungle King I e J. K. II della spagnola Aitor. Comunque, Randall non fu il primo a pensare a un coltello con impugnatura cava. Già nel 1940 circa la Case & Company di Bradford, industria di coltelli, aveva realizzato e prodotto in quantità limitatissime il primo coltello con impugnatura cava e pomo a vite. Anche nel 1957 la Marble’s Arm Corporation aveva realizzato un coltello prodotto immediatamente in grande serie dalla Camillus Cutlery il cui nome era U.S. NAVY AIR FORCE personnel survival knife.

COMBOEDGE: originariamente introdotto dal marchio BM, è traducibile con il termine taglio combinato; esso designa il filo di lama parzialmente e variamente dentellato nel mezzo o nel terzo forte.

DROP POINT: detta anche bowie point, designa la punta ricurva a goccia. Il profilo tra il dorso e la punta è ricurvo (concavo) e incontra il filo tagliente, formando la punta, leggermente più in alto della mezzeria della lama (ideato da Loveless per la caccia, una delle forme in assoluto più imitate per linea e funzionalità).

FANTASY KNIFE: termine che designa delle armi bianche particolarmente ricercate nell’effetto estetico, che quasi sempre perdono le loro connotazioni primarie di armi-strumenti, e che sono molto lontane dalla deontologia costruttiva delle high-art blades, lame dove l’eleganza formale e la grande qualità sono gli imperativi del loro essere.

FIGHTING KNIFE: termine che si traduce in coltello da combattimento e definisce un pugnale pensato quasi esclusivamente per l’offesa, l’attacco a sorpresa, la stoccata mortale. La caratteristica fondamentale di questo pugnale è di avere generalmente una sezione a losanga, lama a doppio filo, piuttosto stretta, appuntita e affilatissima, impugnatura antisdrucciolo e ambidestra, provvista di elsa. Progettati eminentemente per la penetrazione acuta e mortale, questi pugnali hanno poca versatilità di impiego.

FIGHTING-UTILITY KNIFE: la definizione ufficiale del termine si deve alla Ka-Bar Union Cutlery che nel mese di dicembre del 1942 sottopose e ottenne l’approvazione dalla Marina Militare Americana (corpo dei Marines) per la fornitura, come dotazione personale, di un coltello che si prestasse sia all’uso in combattimento che alle normali esigenze della vita militare. Conosciuto in tutto il mondo come Camillus, soprattutto in ambiente militare, anche se la Camillus Cutlery fu non la sola e la prima a realizzare questo tipo di coltello. Altre case furono la case Cutlery, Ka-Bar Union Cutlery, Imperial, ecc. La definizione si è estesa a comprendere tutti quei coltelli dalle prestazioni polivalenti ma strettamente legate a quattro ruoli cardinali: combattimento, sopravvivenza, coltello/arma da campo e caccia, pugnale.


FOLDING FIGHTING KNIFE: termine che si traduce in coltello pieghevole da combattimento e che designa un coltello a lama mobile da combattimento puro.

GUT-HOOK: vd. anche SKINNER KNIFE. Termine che si traduce in gancio per sventrare e designa un tipo particolare di coltello provvisto sulla parte dorso-apicale della lama di un gancio, o meglio il gancio è una sagomatura particolare del dorso. L’ideale per l’utilizzo di questa lama è che sia affilata anche nel tratto compreso al di sotto della parte posteriore del gancio, cioè solo sul piccolo tratto finale del dorso di lama. La funzione di questo coltello è di perforare con la punta la pelle dell’animale, e una volta agganciata questa con l’uncino, di far scivolare, con un movimento a cerniera lungo tutto l’addome dell’animale, la parte affilata del dorso di lama, favorendo cosi una più rapida apertura dell’addome dell’animale e, si vuole metodo più sicuro, nel senso che non si corre il rischio di tagliare anche i visceri.

HUNTER KNIFE: Indica un generico coltello da caccia.

LINERLOCK: sistema di blocco della lama aperta nei coltelli pieghevoli che sfrutta il contrasto effettuato contro il tallone da una piastrina o LÀMINA elastica alloggiata all’interno dell’impugnatura. Potrebbe tradursi con blocco anteriore.

LOCKBACK: traducibile con blocco posteriore, designa un sistema di blocco della lama aperta nei coltelli pieghevoli, che dev’essere neutralizzato premendo su un’apposita sbarretta nella parte posteriore esterna (dorsale) dell’impugnatura.

MACHETE: nome spagnolo di un grosso e lungo coltello da lavoro (taglio della vegetazione) con manico di legno, originario del Brasile; è stato utilizzato anche come arma d’ordinanza, nei paesi dell’America Centrale e Meridionale.

PUSH-DAGGER: pugnale a spinta. È un piccolo pugnale con lama corta (c. 10 cm) a forma di foglia e guardia a croce, quindi facilmente occultabile, che si utilizza di punta e s’impugna allo stesso modo di un cavaturaccioli, cioè con il codolo imprigionato fra il dito indice e il medio. Fu l’arma preferita dei giocatori d’azzardo americani nel XIX secolo.

SKINNER KNIFE: termine inglese che designa il coltello per scuoiare.


UTILITY KNIFE : termine inglese che designa il coltello comodo, non troppo pesante, con lama di medie dimensioni, ben affilata per usi generici (uno dei miei preferiti per trekking escursionismo e out-door).
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