Era quasi scontato che, dopo tutto il mio tediarvi con domande insulse, sarei approdato qui.
Stamattina terza sbarbata con il Captain, direi che sono pronto a condividere con voi il mio debutto nel mondo degli AC, tentando di scrivere qualcosa di sensato.
Avevo provato a fare le cose con ordine, cioè testare prima l'economico clone per avere un benchmark base di riferimento e poter così apprezzare al meglio le caratteristiche dell'originale ma, tra i ritardi di consegna dell'Univinlions, la barba che cresceva e l'assordante richiamo di un oggetto che mi ha rapito da subito per il suo design, ho rotto gli indugi e mi sono lanciato.
Partiamo dal
design, appunto. Il fascino sinuoso dell'acciaio inossidabile rivestito di titanio (o almeno così
dicono online) è ipnotizzante nella sua accuratezza; non sono riuscito ad individuare nessun difetto costruttivo, nemmeno all'interno della testina. Testina che scivola nel suo slide con una naturalezza quasi banale, ma senza farti minimamente pensare alla possibilità che possa staccarsi accidentalmente a causa di qualche movimento involontario. Una volta inserita, la lametta sembra quasi incollata tale è la pressione esercitata dai due lembi che la trattengono.
Passiamo all'
ergonomia. Il manico in silicone è piuttosto morbido (lo si capisce meglio piegando la parte finale dove termina il rasoio all’interno, poco sotto l'anellino di gomma) ma restituisce un grip piacevole al tatto e stabile anche con mani umide. Inutile sottolineare come avvolga saldamente il corpo in metallo. Lungo appena 165 mm in toto e con un peso di circa 47 g, il baricentro dello strumento è spostato verso la testa, approssimativamente poco oltre la metà della zigrinatura per l'alloggiamento del pollice (o dell'indice, a seconda del verso di taglio o della mano usata).
E veniamo alla
prova vera e propria. Grazie a tutti i vostri buoni consigli postati qua e là, ho scelto come lama del battesimo la Kai Titan ProTouch MG e una delle combo di consumabili migliori a mia disposizione per livello di scorrevolezza+protezione. Poggio la lametta (esposizione non così pronunciata come immaginavo) sulla guancia e inizio, ripetendomi in testa quello che è il mio unico mantra da quando uso rasoi senza guardia: tira la pelle e non premere!
In poco più di cinque minuti sono riuscito ad asportare senza la minima difficoltà 8 giorni di ricrescita su guance e collo. Trovare il giusto angolo d'attacco è stato talmente facile che all'inizio pensavo di aver sbagliato qualcosa; movimenti brevi, decisi e perpendicolari (no slide stroke da mano libera), nulla di nuovo insomma. La sensazione, durante la prima passata WTG, è stata come se stessi usando un rasoio senza lama su un viso senza barba. Il contropelo, però, è stato ciò che mi ha più sorpreso: grazie alle dimensioni e alla disinvoltura con cui si può maneggiare il Kai, ho potuto sconfiggere quello che, dato il mio
face mapping, è da sempre il nemico, ovvero un full ATG sulla parte alta del collo e non un mezzo XTG. A causa della lunghezza del Parker SRX che ho usato finora, questo era un movimento troppo complicato da fare e, quando usavo i DE, avevo sempre problemi a vedere precisamente dove tagliare. Finalmente mi sembra di aver trovato la quadra del cerchio. Inoltre, la rigidità dello strumento, unita a quella delle lamette SE (e forse è questa la più grande scoperta che potessi fare - mi riprometto di parlarne per bene nell'apposito 3d), permette una stabilità che di solito manca in questo passaggio (almeno a me) "per colpa" della troppa idratazione della pelle insaponata.
Risciacquo e faccio la prova dell’allume. Un filo si sente, ma nulla d’insopportabile, tanto che decido di non usare nessun AS, solo un po’ di edt applicato con le mani. Al tatto c’è qualche piccola imperfezione in zona pomo d’adamo, ma non rischio di rovinare con ritocchini secondari il capolavoro di comfort che sono riuscito ad ottenere.
Le successive due sbarbate (stesso setup ma lamette diverse) sono state la prova che l’esito del primo giorno non è stato frutto di particolari congiunzioni astrali: sono riuscito a mantenere lo stesso grado di benessere cutaneo anche con pause più brevi tra una sbarbata e l’altra rispetto ai miei tipici 4/5 giorni.
Perdonate la lungaggine ma tutto questo entusiasmo è solo
colpamerito vostro, tanto vi dovevo!