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[SCHEDA]Muhle Synthetic Fibre Silvertip Shaving Brush(Large)

Inviato: 24/05/2013, 22:27
da balthazar
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Dimensioni:

diametro max del nodo 60 mm
altezza max delle setole 55 mm
altezza totale 105 mm
diametro del nodo 23 mm
diametro manico 35 mm
le misure da me effettuate sul pennello in mio possesso confermano quelle di "targa". Il pennello pesa 60gr.

Prezzo:

il pennello è stato acquistato da Executive Shaving che lo propone nel suo catalogo a 33,50£ (43,50€ circa). A questo prezzo dobbiamo togliere lo sconto del 15% che il rivenditore on-line pratica agli aderenti di questo Forum. Sul sito Muhle il pennello in questione viene proposto a 42,00€ (più spese di spedizione)

Descrizione/qualità generale:

Questo pennello appartiene ad una serie di quattro, con dimensioni che - come diametro del nodo / h delle setole - misurano 20/50 mm (piccolo), 20/55 mm. (medio), 23/55 mm. (large) quello di questa scheda e 26/62 mm (extra large). I prezzi (su Executive Shaving), vanno dalle 25,00£ alle 49,50 £ (al lordo dello sconto). Il prodotto arriva nella sua pratica e bella custodia costituita da due tubi di cartone che scorrono uno sull'altro a formare contenitore e coperchio. Il tubo esterno è di un bel verde marcio. Il pennello è avvolto da una fine carta velina ed è accompagnato da un bigliettino agganciato al nodo con un collare elastico argentato e da un piccolo pieghevole pubblicitario che illustra i prodotti della casa e ne mette in risalto la qualità. Il tutto rivela buon gusto ed è molto ben fatto.
Il pennello è equipaggiato con un nodo fatto di setole sintetiche definite "Fibre Silvertip". Il manico, in finto corno, è fatto con estrema cura ed è lucidato in maniera impeccabile. Le serigrafie del marchio con il logo e la scritta "Handmade Germany" e "Silvertip Fibre", risultano perfettamente stampate sull'impugnatura in colore argento. L'impressione generale è ottima, si ha la netta impressione che nulla sia stato la sciato al caso e che tutti i particolari del prodotto siano stati estremamente curati. Appare, per come è costruito e presentato, come un pennello di alta gamma
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Il pennello non ha bisogno di alcun rodaggio, può essere subito usato, con la sicurezza che, già dalla prima volta, esprimerà appieno tutte le sue caratteristiche. Il nodo viene tinto in modo da apparire "alla maniera" di un silvertip di tasso a tre bande ed accarezzandolo sulla sommità si avverte una sensazione - molto piacevole - di estrema e delicata morbidezza. Il nodo è molto elastico ma non cedevole; la bella forma a bulbo non viene mai persa, neanche da bagnato. La densità del pelo è quella giusta e questa impressione viene confermata - come vedremo poi - dalla facilità con cui monta saponi e creme.

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il "nostro" a confronto son un nodo Simpson in superbadger

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particolare delle "setole" del nodo sintetico

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la vista dall'alto di quattro nodi a confronto: in alto a sinistra Simpson Duke3 superbadger, al suo fianco Omega Prof. 20102, in basso a sinistra quello di questa prova ed al suo fianco Omega Syntex 290049

Il pennello prima dell'uso non ha bisogno di alcun ammollo e va semplicemente immerso in acqua (alla temperatura che si preferisce, senza ovviamente eccedere - ma questo vale per tutti i tipi). Dopo le scosse di rito, per eliminare l'acqua in eccesso, si può procedere a prelevare il sapone o la crema preferiti, per procedere al montaggio in ciotola o all'applicazione diretta in viso. Per quanto riguarda la ritenzione d'acqua del pennello, ho fatto una semplicissima prova: ho pesato i pennelli asciutti - il Muhle ed un Semogue L.E. 2010 (ciuffo molto denso in silvertip tre bande, più grande come dimensioni di quello del Muhle) - li ho poi immersi per cinque minuti in acqua tiepida e, dopo averli scossi bene bene, ho rifatto la pesata. Il sintetico è passato dai 60 ai 63 gr. ed il "naturale" dai 69 ai 71. In una seconda prova, dopo l'immersione, ho atteso con i nodi a testa in giù che l'acqua smettesse di "ruscellare" fuori dal nodo ed ho effettuato le pesate: non ci sono state notevoli differenze tra i due. Quello che però si nota, ad esempio asciugando i nodi dopo l'uso, è che il silvertip, passandoci le dita dentro, dà una sensazione di umido, mentre il sintetico no, almeno alle punte, mentre passando la salvietta in profondità e lasciando scorrere le setole, quando ritornano nella loro posizione fanno sprizzare fuori delle gocciole finissime d'acqua, come se questa fosse trattenuta nella parte più bassa del nodo.

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in questa immagine: il Simpson L.E. Duke3 in s.b., il Muhle sintetico e l'altro L.E. Semogue, oggetto della comparazione di cui sopra



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i nodi Semogue e Muhle a confronto


Messo alla prova sul "campo", il pennello sintetico ha sfoderato delle ottime caratteristiche, da pennello di razza. La quantità di prodotto che serve ad ottenere delle belle schiumate, è nettamente inferiore a quella che serve con un buon tasso, ma anche i pennelli in setola suina - notoriamente più parchi nelle richieste di materiale dei loro cugini più costosi - si sono dimostrati più esigenti dei sintetici. La schiuma viene montata con una rapidità impressionante e come al solito, a seconda di quanta acqua aggiungiamo nella ciotola, la avremo più o meno compatta, ma sempre bella soffice e pronta ad attaccarsi sul viso. La schiuma prodotta è paragonabile a quella molto fine montata da un qualsiasi buon tasso (di "grana" più sottile di quella ottenibile ad esempio con il proverbiale Omegone nostrano) e da questo punto di vista non ci sono differenze con queste tipologie di nodo. Sul viso il pennello concede un massaggio carezzevole, ma non di quelli che usano dare i pennelli eccessivamente morbidi i cui nodi si aprono non appena li si preme un pò sulla pelle, no, al contrario si nota un buon backbone, ma questa sensazione di "attiva elasticità" viene sopraffatta dalla morbidezza delle punte che, se si è montata una bella schiuma compatta, danno l'impressione - a tratti - di scomparire; mi spiego, a volte sembra che ci sia solo il contatto della schiuma con la pelle del viso, senza essere mediata dai peli del pennello. Insomma, a mio parere, il massaggio che dona questo bel ciuffo, altre ad essere estremamente efficace, è piacevole in maniera disarmante. Dopo l'uso lo si asciuga come tutti i pennelli naturali e, cosa non trascurabile, non trattiene l'odore della sostanza usata per fare schiuma.

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Conclusioni:

Siamo di fronte ad un pennello che non ha nulla da invidiare a nessuno dei suoi concorrenti (ed in questo caso i concorrenti sono i pennelli in tasso, ma quelli buoni). Funziona in maniera impeccabile e monta quel che si vuole sia in ciotola che in face leathering. Fa il lavoro che deve con estrema disinvoltura ed efficacia. Il prezzo pagato per acquistarlo è compensato anche dalla estrema cura realizzativa che si nota in tutti particolari dell'oggetto.

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Infine, devo aggiungere, che non possiamo far finta di nulla, come se stessimo osservando e provando un pennello qualunque, no, questo è un pennello sintetico che, a mio modestissimo parere, rappresenta un punto di svolta, una rivoluzione nel suo campo, i cui effetti non tarderanno a mostrarsi in maniera palese agli occhi di tutti. Il prodotto, una volta acquistato e provato, ha dato di sè ottima prova, tanto che ritornare ai pennelli di "prima" è difficile, tanto è facile ed intuitivo il suo uso e semplice la manutenzione. Questo pennello appartiene ad una nuova generazione di prodotti (sembra che usino le stesse fibre anche Men-U (prezzi ancora molto alti rispetto alla qualità generale dei pezzi), Taylor (Vulfix?), Frank Shaving (del quale vi relazionerò a breve il comportamento) ed altri che probabilmente marchiano solo i pezzi costruiti dai soliti noti) che già mostrano una certa maturità. Non ho la sfera di cristallo, ma credo che questi prodotti - col tempo - soppianteranno del tutto i pennelli che usano peli di animali, e forse in un futuro prossimo, così come oggi non ci sogneremmo di avere dei manici in avorio e cose simili, potremmo non far altro che acquistare pennelli di questo tipo. Man mano che la nostra sensibilità nei confronti delle altre specie viventi, che con noi coabitano nel nostro pianeta, aumenterà, ci sarà sempre più la pressione di una vasta fetta di persone verso le aziende del settore, a produrre oggetti che nulla abbiamo a che fare con lo sfruttamento e la sofferenza degli animali.
Con questo pensiero chiudo questa lunga scheda, invitando i "coinquilini" del nostro Forum ad intervenire prioritariamente - ovviamente se lo desiderano e / o lo ritengono opportuno - sugli aspetti legati più al prodotto in questione che ai risvolti "etici" legati all'uso di prodotti che fanno uso di materie prime animali, per i quali temi si potrà sempre aprire un'apposita discussione in altra sezione del Forum stesso.
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